OdG del Consiglio Comunale del 25 Agosto

Una nota del Pd modugnese

Modugno, 21/8/’14

Al    Sindaco di Modugno
Dr. Nicola Magrone
p.c.      Al    Presidente Regione Puglia
Dr. Nichi Vendola

Al    Prefetto di Bari
Dr. Antonio Nunziante

Oggetto: La posizione del PD sull’OdG del CC del 25 Agosto 2014, in materia urbanistica.

Con la presente comunicazione il PD Circolo di Modugno rappresenta la propria posizione nell’ambito:
1)    delle più generali politiche di riassetto del territorio;
2)     della gestione delle questioni urbanistiche aperte nell’ultimo periodo.
La battaglia ideologica, campale e da ultima spiaggia mediatica, inutilmente scatenata su una delibera di CC, pur significativa come la 75/99, non ha mai neppure sfiorato il tentativo di affrontare alla radice il dissesto urbanistico che Modugno condivide da oltre un trentennio con la stragrande maggioranza delle Città limitrofe. Da un trentennio e non solo dal ’99. Dissesto figlio diretto della logica che ha informato i Piani Regolatori degli anni ’60 e ’70 e non solo una delibera di consiglio comunale, pur importante in alcuni dei suoi effetti. E’ questa la ragione banale, per la quale il PD ha esortato più volte l’Amministrazione, ad affidare a uno strumento urbanistico complesso come il PUG (previsto per legge regionale fin dal 2001) il compito di ridisegnare l’assetto urbanistico della Città. Il PD ha esortato l’Amministrazione in altri termini a governare i processi complessi, a rinunciare a fare vetrina e a cercare i titoli di stampa a tutti i costi, a evitare la frattura puerilmente manichea tra i buoni e i cattivi, che ha infestato gratuitamente l’immagine della Città più di quanto non fosse già segnata. A chi ha giovato?

Il PUG
Il Consiglio Comunale dovrebbe sancire l’urgenza che il Comune di Modugno si doti di un nuovo strumento urbanistico come il PUG (Piano Urbanistico Generale), in modo che l’Amministrazione conferisca all’Ufficio Tecnico Comunale il mandato di istruire con urgenza la procedura di redazione del Piano Urbanistico Generale, ai sensi dell’art. 9 della L.R. 20/2001della Regione Puglia, nelle sue parti costitutive del DPP e del PUG propriamente detto, riservando nel bilancio previsionale 2014 tutte le risorse finanziarie necessarie e possibili, ovvero tutti i residui dei bilanci degli anni precedenti già vincolati allo stesso obiettivo, con particolare riferimento al residuo del bilancio 2012 – Capitolo 3912/1728/1/2012 P.F. 2.05.99.99.
Nel caso che al suo interno l’UTC non disponga di tutte le competenze tecnico-scientifiche necessarie alla redazione del DPP/PUG, esse potrebbero essere individuate mediante convenzione tra Enti Pubblici oppure mediante Bando Pubblico per la redazione del DPP/PUG che sarebbe distinta in due fasi.
La prima fase avrebbe come oggetto:
1.    Costruzione del Quadro Conoscitivo, anche proveniente dagli enti territoriali e locali e da tutti i soggetti portatori di informazioni sul territorio (Regione, Provincia, Autorità di bacino, Soprintendenze, Enti gestori di servizi, Ecomusei, ecc.);
2.    Realizzazione del programma partecipativo che coinvolgerà la comunità locale;
3.    Primi Adempimenti per l’attuazione del PUTT/P da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale;
4.    Elaborazione dei materiali e dei documenti per consentire all’Ufficio Tecnico Comunale la predisposizione del DPP (Documento Programmatico Preliminare), comprensivo dei primi obiettivi e criteri progettuali del PUG.
La seconda fase, a partire dall’atto amministrativo che, al termine della presentazione delle osservazioni di cui al comma 3 dell’art. 11 della LR 20/01, indichi la volontà di proseguire nel processo di elaborazione del PUG, avrebbe come oggetto:
a.    Completamento del Quadro Conoscitivo, anche a partire dalle istanze emergenti dalle fasi di ascolto-partecipazione della comunità locale e dalla presentazione delle osservazioni
b.    Supporto tecnico scientifico all’Ufficio Tecnico Comunale per la elaborazione del PUG in forma compiuta e del Regolamento Edilizio, facendo eventualmente ricorso a ulteriori momenti di partecipazione.

Come affrontare l’impasse sulla delibera di C.C. n. 75/99.
Premesso:
1)    che la deliberazione di CC 75/99 fu, all’epoca della sua adozione, trasmessa agli Uffici Regionali competenti, senza che essi abbiano sollevato nelle fasi successive obiezioni né rilievi di alcun tipo;
2)    che la deliberazione di CC 75/99 ebbe il parere favorevole del C.U.R. – Comitato Urbanistico di Controllo;
3)    che sono intercorse tra la Giunta Comunale attuale e l’Ufficio Urbanistico Regionale varie comunicazioni scritte che sollevano l’obiezione di invalidità di quella deliberazione, per non aver essa ottemperato alle disposizioni di cui alla L.R. 56/80, in ragione dei profili di variante al PRGC contenuti nelle nuove NTA adottate; questa corrispondenza risulta improntata a leale collaborazione tra Enti;
4)    che in materia non vi è stata, al momento, alcuna formale presa di posizione da parte della Giunta Regionale,

il PD propone:
di dare mandato alla Segretaria Generale dell’Ente di inoltrare alla Giunta Regionale la richiesta del Consiglio Comunale di Modugno di confermare formalmente il parere espresso dall’Ufficio Urbanistico Regionale circa i profili di variante al vigente PRGC contenuti nelle NTA adottate mediante tale deliberazione, corredando la richiesta di parere di tutti gli atti prodotti in materia dalla Giunta Comunale, dal Consiglio Comunale (verbale seduta di CC del 20 Giugno ’14 con relativo atto di indirizzo di costituzione di apposita commissione di studio), dalla Dirigente del Settore Urbanistico di Modugno e tutti gli atti ricevuti dai competenti Uffici Regionali fino a questo momento.
Qualora fosse confermato dalla Giunta Regionale, il parere già espresso dall’Ufficio Urbanistico Regionale, il PD propone che il Consiglio Comunale di Modugno riconosca secondo la procedura amministrativa descritta oltre ai sensi della LN 241/90, i profili di variante in essa contenuti e deliberi con apposito atto quanto di propria competenza, affinchè la delibera di CC n.75/99 completi l’iter amministrativo previsto dalla L.R. 56/80, sanandone in tal modo l’invalidità o illegittimità che dir si voglia.

La ragione per la quale si propone di rimettere in capo alla Giunta Regionale il compito di confermare i profili di variante contenuti nelle NTA del ‘99, (è vero richiamati chiaramente dall’Assessore Regionale e dal Dirigente dell’Ufficio Urbanistico i quali tuttavia, si sottolinea banalmente, non sostituiscono la Giunta Regionale nelle proprie funzioni prescrittive come previsto dalla L.R. 56/80) è quella di sanare e superare formalmente l’impasse generata negli anni dalla mancata formale comunicazione del rilievo dei profili di variante al PRGC, contenuti nelle NTA del ’99, che avrebbe dovuto essere inoltrata in tempi ragionevoli dopo l’adozione di quella delibera di consiglio comunale, e non quindici anni dopo. Per questa ragione, ovvero per la totale assenza dei tempi ragionevoli e per la presenza marcata di interesse pubblico, è bene che si esprima formalmente la Giunta Regionale e non solo l’Ufficio Urbanistico Regionale. Esso si è espresso secondo una leale ma del tutto insufficiente collaborazione tra enti, considerata l’inadempienza durata un quindicennio. E’ bene che si esprima la Giunta Regionale, ovvero l’organo deputato dalla L.R. 56/80 ad assumere decisioni in materia di piani regolatori. In tal modo e solo così l’Amministrazione di Modugno potrà evitare che si scarichi irresponsabilmente sui Consiglieri Comunali di Modugno, l’onere di sanare mediante revoca della delibera di CC 75/99,
le evidenti responsabilità altrui e il rischio di rispondere a titolo anche personale nei contenziosi legali che saranno accesi probabilmente a danno dell’Ente; quei contenziosi avrebbero un esito imprevedibile date le evidenti lacune amministrative che si sono determinate negli anni, così come oggi scrive lo stesso Ufficio Urbanistico Regionale, che all’epoca dell’adozione, invece, avrebbe dovuto esercitare il controllo. Tutti questi rischi di danno erariale a carico dell’Ente sono del tutto attuali se si continua a perseguire la strada della revoca della delibera di CC 75/99. Il Sindaco comprende questo rischio? Se ne interessa? Ha cercato la soluzione che da più parti gli era stata suggerita, per evitare questi rischi, per restare pienamente nella legalità e per superare l’impasse? Le fughe in avanti che l’Amministrazione ha compiuto in questi mesi, oltrechè ideologiche, inconcludenti perché prive dell’avallo del Consiglio Comunale, hanno semplificato oppure hanno precipitato lo stato di impasse in cui la Città versa da mesi?

Nella fattispecie il PD propone, in ottemperanza all’art. 21 nonies L.N. 241/1990 (Annullamento d’ufficio che recita testualmente: Comma 1. Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell’articolo 21-octies può essere annullato d’ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, dall’organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge. Comma 2. È fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico ed entro un termine ragionevole”),
1.    di rigettare ogni proposta di annullamento e revoca della delibera di CC 75/99 per assenza dei presupposti previsti dalla L.N. 241/90 e in ragione dei rischi imprevedibili di conseguenze giuridico-amministrative e di danno erariale a carico dell’ente;
2.    di convalidare ai sensi del comma 2 L.N. 241/90  il provvedimento di che trattasi, sussistendone invece le ragioni di interesse pubblico e fatta salva la presa d’atto dei profili di variante al PRGC, così come eventualmente comunicati formalmente dalla Giunta Regionale;
3.    di inoltrare di conseguenza la delibera di CC 75/99 così convalidata e corretta, alla Giunta Regionale al fine di avviare le procedure previste dalla LR 56/80, che la renderebbero valida;
4.    di rinviare al PUG il compito di ridisegnare le nuove norme tecniche di attuazione e il nuovo regolamento edilizio, insieme all’assetto urbanistico complessivo, evidentemente non più assoggettabile alla logica di un PRGC ampiamente superato e al quale sono riferite sia le NTA del ’95 che quelle del ‘99. Si modifichino tutte le norme che, anche dentro un percorso partecipato e aperto ai vissuti della popolazione e non solo a chi si intende di indici e di norme, si ritiene che abbiano consentito un abuso del territorio, ma lo si faccia all’interno della progettazione di uno strumento complesso e completo come il PUG.

A chi ha giovato scatenare la tempesta perfetta nel bicchiere d’acqua, anziché affrontare con una Politica sana e condivisa i processi complessi? La banalizzazione sbrigativa che è stata fatta del PUG nella narrativa di diversi recenti atti amministrativi, in sede di Consiglio Comunale e di conferenze stampa, denuncia invece in modo lampante le ragioni profonde della crisi amministrativa in corso, generata dall’incapacità acclarata di questa Amministrazione di affrontare le sfide, che la Città sperava di vincere in una stagione lunga di cambiamenti possibili e condivisi.

Dr. Fabrizio Cramarossa                                   Sig.ra Tania Di Lella
Consigliere Comunale                                Coordinatrice di Circolo

Lettera aperta di Massimo Angiulli

Con riferimento all’intervista rilasciata dal coordinatore del Gruppo ADESSO MODUGNO con DIGNITA’

e al Comunicato stampa del PD di Modugno, il sottoscritto Angiulli Massimo, consigliere comunale dichiara q.s.:

– il sottoscritto ha protocollato in data 30 luglio la propria NON APPARTENENZA al Gruppo Consiliare di Italia Giusta secondo la Costituzione ed appartiene al Gruppo Indipendente/Misto sino a prossima nuova adesione ad altro gruppo;- tale decisione è maturata a causa della mai ricevuta condivisione e coinvolgimento alle scelte politiche ed amministrative che lo stesso gruppo ha partorito in questo anno di amministrazione Magrone;

– la candidatura del sottoscritto nella Lista omonima è stata VOLUTA e Sostenuta dallo stesso, allora, candidato Sindaco Magrone, perché lo scrivente aveva mostrato posizione nettamente differente rispetto alle scelte operate nella formazione delle liste ed aveva dichiarato di non voler più candidarsi ma rimanere fuori dalla competizione elettorale pur sostenendo e votando il candidato Magrone;

– tale scelta era dettata esclusivamente dal significato che la PERSONA del Dott. MAGRONE rappresentava in quel momento storico per la Nostra Città, ed in particolare, il sottoscritto, operava una scelta “ponderata ed intelligente” perché, ricordando che due anni prima era stato avversario del candidato Sindaco Magrone, come Candidato Sindaco, con la lista IMPEGNO PER MODUGNO riscontrava un percorso simile con i VALORI proposti, per la formazione di un diverso progetto per la Città.

Purtroppo era solo “una finzione” e, poi, una strategia, un “modus operandi” quello, rivelatosi come tale ed  ideato e attuato dall’entourage e dal Sindaco Magrone…la scelta del capogruppo, la scelta degli Assessori, gli incarichi “mascherati” con bandi di concorso aperti a tanti ma poi riservati ad uno già predestinato.Le scelte, i progetti, i provvedimenti???solo PARTORITI da uno o da pochi intimi…facenti parte di un cerchio magico privilegiato…suffragati poi solo da proclami, annunci roboanti e nulla più….

Ora di fronte alla questione giuridica dell’URBANISTICA, posta come TECNICA per distogliere solo l’attenzione da responsabilità ed OMISSIONI di chi in tanti anni, solo ora si rivela “INCONSAPEVOLE” e non a conoscenza di tutto…Scatta la strategia della “cortina fumogena”.  Infatti da Dicembre 2013 si pone in essere la Diffamazione, l’ingiuria, la calunnia, l’offesa a discapito di chi non la pensa come il Sindaco e quei pochi a lui vicini…Si ricrea in Città un clima di CATTIVERIA, di DIVISIONE in fazioni, di “GUELFI E GHIBELLINI”, tra chi sventola ai quattro venti la bandiera della Legalità e gli altri che siccome la pensano diversamente sono tutti “NELL’ ILLEGALITA'”, sono definiti in Consiglio Comunale “Terroristi”, prima, e “DELINQUENTI” poi, “irregolari” e “comprati” dal partito del mattone…

Io con gli altri nove colleghi dell’ex maggioranza, ormai, diciamo BASTA a questa logica, a questa strategia, a questo modo di NON AGIRE, ma di FARE di una amministrazione  un Tribunale, un’aula consiliare la si vuol trasformare in una aula di tribunale ogni volta che si celebra un Consiglio Comunale dove, magari emergono posizioni differenti dall’Amministrazione e ,quindi, bisogna trovare per forza l’INTERESSE, il colpevole, ed emettere la sentenza e formulare la condanna….Noi diciamo BASTA!!!Per il bene vero ed esclusivo della Citta’! Siamo pronti a chiedere umilmente scusa alla Città ed a tutti quelli che come noi, brava gente, sono stati presi in giro dalla PERSONA del dott. MAGRONE, su cui niente e nessuno ha mai potuto e vuole proferire alcuna parola; ma sul cui metodo politico e modo di amministrare e fare scelte, tanto si può e si deve dire…L’autoritarismo e le scelte partorite in solitudine senza confronto non portano a buone cose.

Oggi di fronte alla scoperta di “questioni” anomale ed irrisolte si ACCUSA DI ILLEGALITA’…ma nello stesso tempo non si vuol far fare il corso alla Magistratura, ma anzi ci si sostituisce ad essa e senza alcun fondamento si vogliono anche coprire e/o non far emergere responsabilità ed omissioni da parte di chi (la Regione oggi si pone a totale “disponibilità” del SINDACO).

Si coprono con Nuove ventilate proposte di delibera “omissioni” e responsabilità di altrui organi superiori dopo che gli atti sono stati anche vistati dal CO.RE.CO. e dalla stessa REGIONE nel 1999.Perchè ci chiediamo? perché solo oggi? perché e “qui prodest”?

Solo Vendette o rivincite?

Noi diciamo BASTA a questa NON POLITICA e a questo NULLA AMMINISTRATIVO e pertanto ATTENDIAMO con attenzione ed auspichiamo il momento del sospirato “TUTTI A CASA”…per eliminare il “tumoRe” PRIMA CHE le metastasi delLA CORTINA FUMOGENA” renda confuse ed inefficaci le menti e le coscienze …..

 

Massimo Angiulli

Consigliere Indipendente Gruppo Misto

Video intervista a Marco Corriero

Ing. Marco Corriero, il sindaco Magrone afferma che il suo carattere e i suoi obiettivi vi erano noti.
Conoscevo il carattere del sindaco dal 1996 quando grazie a lui cadde l’amministrazione Vaccarelli…
.. pensavamo che una personalità forte come la sua avrebbe permesso di avere quello che a Modugno serviva e cioè una amministrazione sana…il sindaco e i consiglieri sono degli amministratori… devono comportarsi come i padri di famiglia e fare in modo che i figli stiano bene.
Come nasce la vostra lista, so che nasce da un blog, gli  “Indignados” di Vito Signorile
Nasce dall’unione di due sensibilità che ora si sono unite, da una parte c’era la protesta come gli Indignados, parallelamente erano nati i “comitati Renzi “….
“Comitati Renzi” che nasce all’interno del Pd..
Nascono come tentativo di dare delle risposte ai problemi del paese… che poi fosse formato prevalentemente da persone uscite dal Pd… non nasce in contrapposizione al Pd…ma fuori dal Pd perché non ci riconoscevamo con la linea politica locale..
Questa divisione ha permesso la creazione di due gruppi differenti, il Pd ufficiale e Giovanna Bellino, Alfonsi che dopo si sono candidati..
Bellino e Alfonsi non erano parte di questo gruppo, non lo sono mai stati…. al primo stormir di foglie sono usciti perché non si ritrovavano sulla linea del coordinamento…
Stormir di fronde causato da cosa?
Fondamentalmente nasce dalla composizione della giunta…il sindaco ha scelto gli assessori senza alcuna consultazione preliminare…ci siamo detti va bene così… questo sindaco è differente, abbiamo scelto un percorso differente, accettiamo anche questo senza nessun problema…
C’è una dichiarazione di Lacalamita, nella conferenza stampa, che era vostra espressione il vice sindaco
..è chiaro che il sindaco fin dall’inizio ha cercato di spaccarci…cosa fa, lui nomina di sua sponte Emilio Petruzzi,.. io sono stato dal sindaco dicendo che va benissimo Petruzzi ma …ora hai preso da noi un assessore politicamente debole in quanto non espressione di un dibattito…il sindaco su questo non ha risposto, ma noi non avevamo problemi se pensi che noi addirittura volevamo candidare sindaco Petruzzi …
È verso gennaio che cominciano per voi i problemi con la Bellino…
Comincia con un mio post.. c’è un problema…non era un problema per i provvedimenti perché avevamo avvallato in quel periodo una serie di cose, compreso un bilancio che ci è stato contrabbandato come un bilancio fatto solo dagli uffici…mentre era per sei dodicesimi un bilancio dell’amministrazione…l’abbiamo modificato in consiglio…negli interessi dei piccoli imprenditori… è stata una battaglia interna nostra…
Una domanda: perché in consiglio e non negli incontri preliminari?
Certo che l’abbiamo fatto… ma ci siamo trovati davanti un muro… faccio politica da quando avevo sedici anni e ho amici dappertutto…molti amici la pensano in modo diverso dal mio ma siamo sempre riusciti a dialogare, a confrontarci…ma noi ci siamo trovati in situazioni nelle quali le nostre parole venivano trasformate… nelle sole due o tre volte che abbiamo parlato con il sindaco… in riunioni di maggioranza…l’abbiamo fatto con difficoltà enormi… perché esiste qualcuno che utilizza le parole per offendere e l’avete visto in consiglio comunale dove ha dato del buffone ad un consigliere di minoranza…esistono gli sbobinamenti…
Stavamo parlando dei primi problemi avuti con l’ex presidente del consiglio che vengono subito dopo una tua dichiarazione relativa a…
Dove io dico che è arrivato il momento che bisogna cominciare a fare politica seriamente… Giovanna agiva come una entità separata e autonoma…di fatto faceva il facente funzioni assistente assessore del sindaco…-uso questa terminologia alla Totò…
Un esempio pratico?
Filtrava ogni possibile comunicazione… non riuscivamo più a comunicare direttamente con il sindaco, cioè lei si frapponeva creando problemi o cercando di deviare…
Quindi non perché impossibilitata ad agire, ma volutamente?
Ma come fa ad essere impossibilitata ad agire una che sta dalla mattina alla sera lì… a differenza di chi come me deve portare “la quarta del pane a casa”…
Forse c’è una cattiva interpretazione del ruolo del presidente del consiglio..
Esatto, il ruolo del presidente del consiglio non è quello di partecipare o di votare…ho conosciuto presidenti del consiglio che si astenevano sui provvedimenti …rappresentanti e a tutela di tutto il consiglio comunale… Giovanna giocava una partita differente … a quel mio post c’è una risposta rabbiosa di Italia Giusta…
…tu sei stato assessore alle finanze nel 2007 …eri parte attiva in quella amministrazione quando arrivò la risposta scritta del geometra Losole per quanto riguardava una conferenza dei servizi nella quale si era data corso ad interpretazioni un po’ forzate, strappate …specialmente per quanto riguarda le distanze dai confini e le scale aperte
Io non faccio il piccolo tecnico…io ricordo che ci fu una querelle… che è stata sottovalutata…io avevo un problema più grosso che era quello di salvaguardare…il bilancio comunale…le problematiche sollevate da Pierino Losole…all’epoca non suscitarono tutto il clamore che adesso si vuole creare…
…il sindaco prospetta la possibilità, che nel caso la sua proposta di delibera non venga approvata, di affidare il tutto alla regione che provvederà alla nomina di un commissario “ad acta” per l’approvazione
…sembra che abbiamo costituito il nuovo Zar di tutta Modugno…esistono le leggi e le leggi le rispettano tutti, compreso i PM… c’è una delibera del consiglio comunale…dove il sindaco è uno fra tanti…il sindaco, uno, deve imparare a rispettare le leggi…due, quelle norme del 99 sono state approvate dal Co.Re.Co. (comitato regionale di controllo)…sono state mandate in regione che se l’è tenute nei cassetti…l’impressione è che si vogliano nascondere responsabilità che non sono dei modugnesi…ma sono di un ente che non ha fatto il suo dovere e che c’è un accordo, evidentemente… dove il burocrate difende il burocrate…dove si nascondono e non vogliono affrontare un comitato tecnico…si è montato un caso che non esiste…spaventano gli articoli che dicono che a Modugno si è costruito abusivamente…allora il sindaco faccia abbattere le costruzioni abusive…si sta utilizzando l’urbanistica come un arma di “distrazione” di massa… io mi chiamo Corriero, sono un modugnese vero…sono distrutto per quello che sto sentendo… l’industriale che vuole venire da Milano a Modugno per costruire uno stabilimento non ci viene più…stiamo aggiungendo fame a fame e la gente con la fame, che ha fame, certamente non può occuparsi di legalità…abbiamo bisogno di una amministrazione che attiri gli investimenti…si è parlato di ARO da un anno…abbiamo un servizio rifiuti schifoso, scandaloso…abbiamo un mega appalto di centinaia di milioni di euro…potevamo fare come Foggia e chiedere all’AMIU di Bari…probabilmente oggi i cittadini pagherebbero meno tasse…
A proposito di tasse…cosa ne sarà degli oneri di urbanizzazione preventivati che a causa del blocco dell’edilizia non sarà più possibile incassare?
Io penso che sia scorretto mettere a bilancio delle cose che si sa di non poter avere, è un po’ come il falso in bilancio…a maggio si sapeva già della vicenda urbanistica…se sono stati messi 800.000 euro, sono in malafede, assoluta mala fede…
Qual è l’incidenza del sindaco e della giunta sul bilancio preventivo?
Se lo sono fatti loro…noi non siamo mai stati interpellati a fare una discussione sulle linee guida dell’amministrazione…abbiamo scoperto che è stato fatto un piano triennale delle opere pubbliche…senza alcun rapporto con la città…che non sarà possibile realizzare…hanno aumentato le tasse dei cittadini… l’irpef di dieci volte, passando da 230mila euro.. a 2 milioni e 300mila di quest’anno… hanno fatto una scelta alla Merkel…è vero che il nostro amato sindaco è stato in predicato per essere candidato del centro destra anni fa ma che lo fosse diventato in maniera organica non ce ne eravamo accorti…
Ultimamente si vocifera di avvicinamenti vari da parte di esponenti di centrodestra, ti risulta?
…questo è il paese delle fiabe, che ha perso il senso della realtà…noi siamo usciti dalla maggioranza…dubito che ci siano persone politicamente così poco scaltre.
C’è una raccolta di firme in giro per una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco?…si parla di dodici, tredici firme già disponibili.
Questa fa parte delle armi di distrazione di massa, io so che c’è un sindaco che non ha maggioranza e che dovrebbe presentarsi dimissionario e in venti giorni cerca di ricucire…lui non è già più sindaco…lui vorrà cadere …come un eroe con la bandiera dell’urbanistica…
Il 25 si dovrà concludere questa vicenda…voi come intendete presentarvi…
Come secondo gruppo politico più suffragato in città…che non si mette estranei dentro…
Estranei in che senso? In effetti c’è una dichiarazione di Massimo Angiulli che dichiara di non aver mai fatto parte di Italia Giusta …
…è vero Massimo è stato cooptato all’interno della lista, gli è stato chiesto Massimo dacci una mano…loro hanno cooptato di tutto e di più, Lorenzo Gianvecchio, anche Valentina Longo…i veri consiglieri comunali del sindaco sono quelli che si è scelto come assessori, Banchino, Taldone e Tina Luciano.
Che non sono stati eletti
Che ovviamente non sono stati eletti e questo la dice lunga sul radicamento sul territorio…la gente deve riconoscerti un ruolo per eleggerti…
A proposito di liste come ti spieghi, o quantomeno qual è la tua opinione, per quanto riguarda la divisione…che a Modugno, essenzialmente, l’elettorato di centrodestra rappresenta la maggioranza, come mai non riesce mai ad esprimere il sindaco?
Agli amici di centro destra li ho più volte invitati ad andare a Lourdes… molti di loro sono davvero degli amici…non riescono mai a fare fronte comune…loro sono troppo self made man, ognuno di loro pensa di essere il meglio che c’è…il loro è un errore sistematico, una volta non hanno sbagliato, con Franco Bonasia…
Per concludere, per il prossimo 25 agosto?
Il 25 agosto io penso di essere in vacanza, finalmente, visto che sto ancora lavorando …per il 25 agosto c’è un deliberato già del consiglio comunale, questo è l’ennesimo …considerare il consiglio comunale come una specie di polvere da togliere con la scopa, e sulla base di quello bisogna ragionare.

 

Modugno – Consiglio comunale all'ultima spiaggia

Urbanistica, Magrone, il consiglio ha un’ultima chance per la legalità
“Non si scappa dal riportare la città alla legalità di ‘abusi’ edilizi. È l’ultima spiaggia. La strada è tracciata e bloccare la comunità o andare avanti è una scelta del Consiglio comunale”. Così il sindaco di Modugno, Nicola Magrone, ha presentato oggi in conferenza stampa la sua proposta di delibera per il “ripristino della legalità” nel campo dell’edilizia dopo la scoperta avvenuta un paio di mesi fa che per 15 anni a Modugno si è costruito secondo norme illegittime perché mai approvate dalla Regione Puglia. Delibera che il sindaco presenta per la discussione in consiglio comunale il 25 agosto prossimo, nonostante una sua analoga iniziativa sia già stata bocciata in Consiglio, il 20 giugno scorso, dalla sua stessa maggioranza. “Non si scappa. È tempo – aggiunge Magrone – che ciascuno, a partire da chi sinora ha voluto perdere tempo o si è astenuto, si assuma le proprie responsabilità: il Consiglio comunale di Modugno deve adempiere al suo dovere e decidere, come chiesto dalla Regione Puglia che ha sancito l’inefficacia delle norme del ’99, di revocarle definitivamente o di riadottarle seguendo l’iter di variante che le sottopone all’approvazione della stessa Regione”.
La strenua difesa da parte di Magrone della necessità di rimozione delle norme illegittime, del ripristino della legalità, espone l’amministrazione al rischio, ogni giorno più concreto, “di un’eventuale mozione di sfiducia da parte della sua stessa maggioranza insieme con pezzi di opposizione (Pd e centrodestra), opposizioni che “sinora, sul tema non hanno espresso alcuna opinione, astenendosi in consiglio e tacendo nelle piazze”. “Ma non si può pretendere che io finga – incalza Magrone – di non vedere e non sentire, come hanno fatto le amministrazioni passate, pur di mantenere la maggioranza, e di conseguenza la carica di sindaco, a tutti i costi. Lo devo al paese, a tutela non dell’amministrazione, ma di tutti cittadini di Modugno. Questo giustifica che io persegua questa richiesta di legalità fino in fondo”.
Sono tre i punti cardine che Magrone sottolinea nella proposta di delibera, elaborata a conclusione di intensi contatti con la Regione Puglia e la Prefettura di Bari: 1) sono illegittime le norme che furono approvate nel 1999 dal consiglio comunale e con le quali si è costruito a Modugno per 15 anni; 2) le norme vigenti, come ha detto la Regione Puglia, sono quelle del piano regolatore approvato nel 1995; 3) nessun impatto avranno le decisioni del consiglio comunale di revoca delle norme illegittime su quanto è stato acquisito dai cittadini in questi 15 anni.
“La cosiddetta questione urbanistica di Modugno è tanto nota quanto sconosciuta. Sembra difficile e molto tecnica, ma in realtà è semplice: a Modugno – ha aggiunto il sindaco – c’è un partito generale che è espressione di chi vuol mantenere il Comune senza nemmeno una cartografia valida e vedere attuate, il più a lungo possibile, le norme del 1999. E mentre la Regione condivide l’intero percorso dell’amministrazione Magrone e nell’ultima sua nota – firmata dall’assessore Angela Barbanente, vicepresidente dell’ente regionale, e dai dirigenti del suo assessorato Giuseppe Musicco, dirigente Abusivismo Contenzioso, e Nicola Giordano, dirigente per la pianificazione del Territorio – conclude ancora una volta che ‘bisogna attenersi alle norme del 1995’ ed avverte che ‘sulle attività edilizie nel Comune di Modugno se non si osservano le norme del ’95 non c’è legalità’, c’è invece chi vuol perdere tempo. Come? Con una commissione, che ha un iter costruttivo lungo, il cui giudizio non avrà valore non essendo vincolante e rispetto a cui la stessa Regione avverte ancora che ‘non parteciperà’, non potendo, dovendo svolgere funzioni di controllo. Altro che 45 giorni (dal verbale d’insediamento): per dovere, ho dato disposizione al segretario generale affinché la commissione si attivasse, ed al momento siamo in attesa che alcuni ordini professionali indichino nomi dei componenti. È un modo per sfuggire al problema, per rinviarlo, per non far esprimere il Consiglio comunale”.
La delibera del sindaco, invece, chiama tutti alle proprie responsabilità e contiene la sottolineatura che il consiglio comunale di Modugno faccia quel che deve (in base all’art.25 DPR 3/1957 e art.2 L.241/1990) dopo quanto sancito e chiesto dalla Regione, l’unico soggetto titolato ad approvare varianti al Prg, che sulla questione urbanistica di Modugno si è già espressa con 5 note-pareri. “Se il consiglio comunale, ancora una volta, non darà risposte concludenti – sottolinea Magrone – certamente la Regione provvederà da sé con un commissario ad acta. Se questa delibera non dovesse venire approvata o discussa, io la manderò comunque alla Regione“. Il tutto “a tutela della legittimità dell’azione amministrativa in materia urbanistico-edilizia e della cittadinanza perché – secondo Magrone – non si può tollerare, come è stato fatto sino a prima di quest’amministrazione, la prateria dell’arbitrio, della discrezionalità, del ‘per favore’. Non c’è cittadino che non lo sa: di questa malattia urbanistica è stato testimonianza il disastro che nel 2012 si è avuto a Modugno con l’intervento della magistratura. Parliamo di norme, quelle del 1999, e cartografia che ci hanno regalato il paese che abbiamo, e di ‘anomalie’ inerenti la strumentazione urbanistica, la mancata applicazione o il non recepimento delle prescrizioni regionali in merito all’approvazione del Piano Regolatore Generale Comunale (Prgc) e sue successive varianti; e soprattutto modifiche con ampliamento delle potestà del privato di natura urbanistico – edilizie”.
Secondo le prime ricognizioni fatte dal nuovo dirigente dell’ Ufficio Urbanistica nominato da Magrone, gli stessi strumenti urbanistici vigenti sono stati trovati in uno stato “disastroso”: persino le norme del Prg – aggiunge – “hanno presentato un problemaccio”, perché “anche per il Prg, per 15 anni, si è andati avanti non con un documento unitario ma con uno strumento urbanistico smembrato in mille fogli, con una cartografia non omogenea, carte discontinue che non rappresentano la realtà e che sono state interpretate soggettivamente”. “Si pensi solo – ha detto ancora il sindaco – che sulla cartografia del Prgc non sono state neanche riportate le Osservazioni della Regione relative allo stralcio di alcuni comparti. Non sono riportati il nuovo tracciato ferroviario e la perimetrazione del Putt. Si pensi che lo strumento urbanistico non è aggiornato rispetto alla normativa vigente (Pue, Decreto del fare, ecc), non è conforme alla legge regionale urbanistica n.20/2001 che da anni e anni, non da oggi, prevede un Piano urbanistico generale (Pug) suddiviso in parte strutturale e operativa e in piani urbanistici esecutivi (Pue) come strumenti di attuazione”.

Magrone cita le numerose prese di posizione sulla questione urbanistica a Modugno dell’assessore regionale al settore e vicepresidente della Regione Puglia, Angela Barbanente, che più volte (da ultimo il 23 luglio) ha sottolineato che a Modugno, oggi, vige lo strumento urbanistico approvato dalla Regione Puglia nel 1995.
Si torna quindi in Consiglio comunale, lo si fa il 25 agosto su iniziativa del sindaco perché l’assemblea si esprima. Ma Magrone vuole ancora sottolineare una cosa alla quale tiene “al di là di ogni cinica strumentalizzazione di chi vorrebbe che non si toccassero le norme illegittime”: “Ciò che è sinora è stato fatto – afferma – è fatto, ciò che è costruito è costruito, ciò che è realizzato è realizzato. Non si può chiedere conto ai cittadini di norme illegittime con cui hanno operato le amministrazioni precedenti,
non si possono toccare diritti acquisiti”. “Noi – continua Magrone – abbiamo bisogno di riaffermare il principio che siamo per fornire diritti certi ai cittadini e perché i lavoratori dell’edilizia continuino a lavorare, perché il lavoro continui a essere assicurato ed anche lo stesso sviluppo edilizio, che ci siano norme definitivamente ritenute legittime. È questo equilibrio che va trovato, è questa la ginnastica difficilissima”. “Dal Consiglio comunale, dai consiglieri, invece – sottolinea – può arrivare il vero blocco del paese. Se vogliono far deragliare Modugno io non posso seguirli. E così, mentre si ricostituisce il Prg con norme tecniche e cartografia, la soluzione dell’amministrazione prevede che si rimetta sui binari un treno deragliato e lo si riporti alla sua naturale stazione di destinazione. È quello che deve fare un medico del pronto soccorso che cerca di contenere il disastro che si paventa”.
Rispondendo a una domanda sulle accuse rivoltegli da suoi ex consiglieri di maggioranza di aver bloccato i cantieri a Modugno, Magrone ha detto: “Se ne parla come se noi avessimo posto blocchi all’edilizia, come se avessimo trovato un ufficio urbanistica che funzionava e non un ufficio disastrato, decapitato, con dirigenti arrestati e funzionari sospesi dal servizio. Era un ufficio con pratiche ferme da decenni, domande di condono edilizio che risalgono al 1985, per tacere del resto. Noi abbiamo fatto quello che avevamo il dovere di fare e abbiamo anche chiesto a tutti, senza ottenere risposta, di proporre che fare ‘nel frattempo’, ma questo ‘nel frattempo’ è sfuggito al dibattito generale e clamorosamente alla deliberazione del consiglio comunale del 20 giugno scorso” che ha voluto delegare le decisioni a “un indefinito comitato di esperti che richiede sei-sette mesi solo per organizzarlo e formalizzarlo regolarmente senza risolvere il problema delle risposte da dare in tempi rapidi, rapidissimi, ai cittadini”. “La nostra preoccupazione primaria – ha continuato il sindaco – è stata dunque sinora anche quella di ricostituire uno strumento urbanistico che fosse un punto di riferimento certo, perché dove non c’è certezza nelle norme “è lì che si annida la libertà interpretativa” nelle risposte ai cittadini. Questo, in attesa che si possa redigere finalmente il Piano Urbanistico generale (Pug), al quale siamo stati noi, vorrei sottolinearlo, a dare impulso con atti di indirizzo di giunta, nonostante il Piano sia un obbligo di legge da vari anni: siamo noi ad aver sollecitato quel Pug, che oggi alcuni invocano come fosse un rimedio a questa situazione contingente, ancora una volta strumentalizzando e fingendo di non sapere che per metterlo a punto occorrerà qualche anno”,  “Quella che noi abbiamo disposto – ha detto ancora, a proposito della situazione contingente – non è assolutamente una sospensione dell’attività edilizia, è una sospensione che la pubblica amministrazione dà ai tecnici dei termini che essa ha entro i quali deve rispondere: questo, per consentire la continuità della risposta ai cittadini contemporaneamente col difficile lavoro, che si sta svolgendo, di ripristino di uno strumento urbanistico certo”.
All’incontro con la stampa hanno partecipato i capigruppo consiliari Valentina Longo (Italia Giusta secondo la Costituzione), Antonio Alfonsi (Movimento Democratico) e Nicola Loiacono (Legalità e libertà).

 

DOCUMENTI

•    Magrone-proposta di delibera al consiglio comunale
http://magronesindaco.it/wp/wp-content/uploads/2014/08/Magrone-proposta-delibera-a-consiglio-comunale.pdf

•    Nota Regione Puglia su questione urbanistica Modugno 23 luglio 2014
http://magronesindaco.it/wp/wp-content/uploads/2014/08/Nota-Regione_23072014.pdf

Lettera aperta al Sindaco di Modugno

e all’Assessore regionale all’urbanistica. La posizione del PD di Modugno sulla “Questione Urbanistica”. La questione urbanistica a Modugno, giustamente posta negli ultimi mesi è deflagrata successivamente in modo inutile e gratuito, poiché è diventata oggetto di una strumentalizzazione politica e ideologica alla quale abbiamo ritenuto di sottrarci fin dal primo minuto.

Continueremo a tenere sulla vicenda il profilo istituzionale che essa richiede e merita, così come istituzionale è stato il senso dell’incontro pubblico, rimasto unico fino a questo momento, cha abbiamo organizzato il 5 Luglio scorso con il Sindaco e con l’Assessore Barbanente. Non ci sono provocazioni politiche né incursioni di soggetti estranei alla Città e alla vicenda che ci faranno mutare posizione.

La nostra posizione è innanzitutto quella di rispondere al bisogno improcrastinabile di avviare il riassetto urbanistico della Città, mediante il principale strumento che la legislazione regionale ha indicato fin dal 2001 e cioè mediante il PUG (piano urbanistico generale). Per adottare questo strumento è indispensabile riservare già nel bilancio previsionale ‘14 le risorse in misura congrua e in modo credibile, ovvero anche recuperando i residui dei bilanci degli anni precedenti già vincolati a questo obiettivo, primo tra tutti il residuo del bilancio ‘12  di cinquantamila euro.

L’esigenza assoluta di restituire legittimità agli strumenti urbanistici vigenti, come le Norme Tecniche di Attuazione adottate dal CC con la delibera n. 75/99 e che non hanno completato l’iter amministrativo previsto dalla L.R. 56/80, merita la massima attenzione. Lo abbiamo già detto più volte in Consiglio Comunale, lo abbiamo ripetuto in occasione dell’incontro pubblico del 5 luglio: è indispensabile che quella delibera di consiglio comunale completi la sua procedura amministrativa, come più volte richiamato dall’Ufficio Regionale nelle varie note inviate al Comune di Modugno, riconoscendo i profili di variante segnalati appunto dalla Regione.

La strada della REVOCA della 75/99 intrapresa da questa Amministrazione comunale, invece, con la Delibera di Giunta del 10 Giugno e con l’ultima proposta di Delibera di Consiglio Comunale formulata dal Sindaco per la discussione che avverrà nel CC del 25 Agosto prossimo, contiene evidenti e oggettivi punti di fragilità giuridico-amministrativa che espongono l’Ente a conseguenze imprevedibili sul piano giuridico, incluso il rischio di danno erariale. È  un rischio che l’Ente non può e non deve correre.

Invitiamo l’Amministrazione a trovare la più ampia convergenza possibile in CC per una soluzione condivisa della questione, rinunciando a fare dell’urbanistica a Modugno un terreno di inutile e dannoso scontro ideologico, e mantenendo quella soluzione inequivocabilmente dentro il recinto della legalità e del rispetto delle regole.

Si lasci agli strumenti urbanistici complessi come il PUG, il compito di restituire al volto della Città un aspetto sostenibile su tutti i piani, innanzitutto e globalmente quello della qualità del vivere.

Dr. Fabrizio Cramarossa
Consigliere Comunale PD  

Sig.ra Tania Di Lella
Coordinatrice Circolo PD