Magrone – incontro con i cittadini

Tutela dei diritti dei cittadini, antidoti alla corruzione che divora le risorse necessarie per il welfare, difesa dell’ambiente e della qualità della vita: sono baluardi che solo l’applicazione rigorosa della Costituzione più bella del mondo, la Costituzione italiana può dare. E’ questa la premessa con cui “da Modugno riparte la battaglia per salvare la Costituzione italiana, sempre più minacciata e stravolta”: il  magistrato Nicola Magrone col suo movimento, Italia Giusta secondo la Costituzione, ritenta alle prossime amministrative l’elezione a sindaco – che gli era già riuscita nel 2013 – e “il percorso controcorrente per realizzare l’utopia di fare di Modugno il paese della legalità costituzionale ma anche della legalità in senso lato e dell’applicazione giorno per giorno dei principi costituzionali”.  Tra due giorni, il 27 febbraio, Magrone parla di Costituzione italiana e della situazione politica di Modugno in un incontro con i cittadini (ore 19, sala “Il laghetto” via Piave 66).

 

(Comunicato di Sud Critica)

ID per Cramarossa Sindaco

Fabrizio Cramarossa e Alfonso Pisicchio

Amministrative Modugno , accordo tra Alfonso Pisicchio e Fabrizio Cramarossa

Il partito politico Iniziativa Democratica per la Puglia ,  di Alfonso Pisicchio ha raggiunto  l’accordo politico-programmatico in vista delle prossime elezioni amministrative di maggio prossimo con Fabrizio Cramarossa.

Un patto per la città  nato  insieme alle forze di centrosinistra,un percorso politico impegnato nella stesura del programma per le amministrative con il solo scopo di rilanciare la città di Modugno.

Ci teniamo a sottolineare che in riferimento ad alcuni articoli di giornale in cui si fanno nomi di probabili candidati sindaco e consiglieri, Iniziativa Democratica  ha scelto il candidato a sindaco che , sta lavorando mettendo nero su bianco i punti programmatici usciti dai  forum politici e tavoli tematici intrapresi negli scorsi mesi. . Stiamo raccogliendo con entusiasmo molte adesioni di cittadini che si riconoscono in questo programma ed è insieme a loro ed ai partiti abbiamo deciso di sostenere l’unico candidato per la rinascità della città “Fabrizio Cramarossa”
Un sostegno ad un’azione politica per riportare la città di Modugno serenità e governabilità.

Parlare solo per parlare, scrivere e non rileggere

A dare uno sguardo ai blog e giornali online locali sembra che sia iniziata la faida dei “comunicati stampa”. A leggerli fanno rizzare i capelli in testa anche a chi non ne ha. Da oggi in poi gli elettori di Modugno assisteranno alla demonizzazione dell’avversario politico. Comunicati stampa che non parlano di programmi o soluzioni mirate a creare posti di lavoro, unico obiettivo reale da perseguire di tutti i politici modugnesi, nessuno escluso. Non sia mai, sono troppo impegnati a cercare solo di colpire la persona o i gruppi politici che rappresentano, una strategia sbagliata perché agisce da boomerang. Ne sanno qualcosa i tredici piccoli indiani della recente amministrazione che hanno commesso l’errore di motivare il loro abbandono come conseguenza dell’incapacità alla comunicazione del tre volte ex-Nicola Magrone. Che non si smentisce mai, e se gli parte la tramontana, non risparmia nessuno. Detto questo e ragionando con il senno di poi, in cui tutti si è bravi, ci si rende conto che la motivazione dei tredici non sta in piedi e ha prodotto il risultato opposto, facendo passare l’ex sindaco per la vittima e non per il carnefice, come volevano far intendere. Viene da ridere, sembra di assistere allo spettacolo dei bambini di una scuola materna in cui il leader (e ce n’è sempre uno fra i bambini) viene espulso dall’asilo perché ha fatto la linguaccia ad un compagno antipatico a tutti. Magrone non ha cambiato carattere e questo si evince dal comunicato testé fatto da IgsC in cui punta il dito pesantemente contro i consiglieri UdC del 2012, che non sono mai stati arrestati, non sono mai stati indagati, non sono iscritti a nessun registro come persone a conoscenza dei fatti, ma che nel 2012 si sono solo dimessi. Parlare solo per parlare causa “danni” all’immagine e sappiamo quanto ci tengono quelli di IGsC alla loro immagine esatta, dire “cavolate” in politica, oggi come oggi che in tanti “leggono” tanto, non paga più. Gli elettori di qualunque schieramento politico siano, sono stanchi, vogliono fatti concreti, progetti, leggi per creare occupazione per se è per i propri figli, tutto il resto non sta in piedi, anzi.

Una nota di IGsC

UNA FARSA E UNA BATTAGLIA TRIBALE NELL’AREA INDEFINIBILE DEL CENTROSINISTRA DI MODUGNO

Il cosiddetto dibattito nella indefinita area del centrosinistra di Modugno nella migliore delle ipotesi può definirsi farsa  primarie si, primarie no); in realtà è del tutto ragionevole prenderlo sul serio e cogliervi i tratti di una battaglia tribale: ritrovarsi strumentalmente per riprendere l’opera intrapresa quindici anni fa e interrotta con gli arresti del 2012. I personaggi sono gli stessi, le tecniche anche.

Comunicato di Sud Critica

MODUGNO, PORTO TORRES ANCORA POCHI DECISIVI PASSI PER LA SOLUZIONE STORICA DEI PROBLEMI DEI CITTADINI DEL QUARTIERE

Concluso il frazionamento catastale dell’area privata. Potrebbero ora essere sufficienti solo poche settimane perché strade, verde e illuminazione pubblica diventino patrimonio pubblico, assecondando così le richieste dei cittadini.

La qualità della vita a Porto Torres può cominciare a cambiare. Previsti nel piano triennale delle opere pubbliche gli interventi di riqualificazione e il budget per la loro esecuzione.

Se ne è parlato, nei locali della Parrocchia di Sant’Ottavio, in un incontro promosso dalla rivista Sudcritica. Vi hanno partecipato una delegazione di residenti e amministratori dei condomini del quartiere, con Nicola Candia e Giuseppe Dilena, Pasquale De Santis, l’ex assessore al bilancio Dino Banchino e Nicola Magrone, che circa otto mesi fa fu il sindaco che firmò l’intesa storica raggiunta tra la proprietà privata dell’area e l’amministrazione comunale per la cessione gratuita di vaste aree del quartiere di Porto Torres al Comune di Modugno.

In queste settimane, si sta per concludere l’iter che porterà, dopo 40 anni di inerzia, a garantire ai circa 1700 abitanti del rione, il servizio di viabilità stradale, di pubblica illuminazione e di manutenzione del verde. Un traguardo storico che segna l’inizio della risistemazione complessiva del quartiere per la quale l’amministrazione Magrone aveva già anche previsto nel piano triennale di opere pubbliche 2014-2016 uno stanziamento complessivo di 750.000 euro. Probabilmente l’iter sarebbe potuto essere ancora più veloce se il 22 agosto 2014 non fossero decaduti sindaco, giunta e consiglio comunale, a causa delle dimissioni di 13 consiglieri comunali firmate dinanzi a un notaio a due giorni dalla seduta consiliare convocata sulla proposta del sindaco per risolvere le illegalità rilevate nel settore urbanistico.

Porto Torres, in realtà, più che un quartiere è un enorme condominio, fatto di grandi palazzi ricompresi in un’area tutta privata: i suoi abitanti lamentano, inutilmente, da molti decenni le difficili condizioni in cui sono costretti a vivere. In 40 anni l’unico tentativo di risposta alle richieste e alle lagnanze dei residenti è stato un atto di indirizzo approvato dal consiglio comunale nel settembre 2012 che dava mandato ai tecnici per esplorare vie che sanassero la situazione. Un paio di mesi dopo amministratori e consiglieri comunali Pd e Udc di Modugno e dirigenti dell’Ufficio tecnico comunale finirono arrestati e indagati e le necessità degli abitanti di Porto Torres ancora una volta non trovarono soluzione. Poi, nel giugno 2013 l’arrivo del sindaco Nicola Magrone e della sua giunta e la firma, nel maggio 2014, della storica intesa con la proprietà privata per la cessione dell’area al patrimonio pubblico.

Porto Torres è oggi un borgo strozzato tra il tracciato ferroviario (doppia linea FAL E RFI) e la Strada Statale 96, caratterizzato da molti problemi, tra i quali, ad esempio, il problematico collegamento con il resto della città di Modugno. Nel tempo, l’assenza di interventi dell’amministrazione pubblica in un’area dal complicato assetto urbanistico ha comportato, oltre che la privazione costante dei servizi normalmente garantiti da un Comune, soprattutto un graduale deterioramento delle infrastrutture interne al complesso. La strada interna – ha sottolineato Magrone nel suo intervento – corre fino a tre metri al di sotto del normale livello di scorrimento delle strade principali attorno al quartiere “e questo è causa, spesso, di allagamenti preoccupanti. Il dissesto delle strade del quartiere è evidente, e sono urgenti lavori di risistemazione di tutti gli spazi di uso pubblico”. “Con l’inserimento in bilancio del denaro necessario per la riqualificazione – ha rilevato Banchino – è già stato anche redatto un progetto preliminare per mettere mano a tutto questo”.

Giuseppe Dilena ha spiegato che, dopo la firma dell’intesa tra Magrone e la proprietà dell’area, è stato attuato un frazionamento catastale, che ha richiesto più tempo del previsto a causa di varie difficoltà incontrate dai tecnici del proprietario privato. “Ora – ha concluso – il 90% del lavoro è già stato compiuto, il frazionamento è stato completato, basta ancora qualche adempimento e, speriamo, poche settimane perché si possa dire definitivamente che si sono create le condizioni per soddisfare le necessità dei cittadini di un insediamento abitativo importante. Dobbiamo ringraziare Magrone che è stato il primo sindaco di Modugno ad occuparsi davvero della questione”.

A seguito dell’intesa, l’infrastruttura di illuminazione pubblica di Porto Torres potrà rientrare nella rete comunale, la viabilità (pedonale e veicolare) potrà contare sui servizi comunali di manutenzione ordinaria e straordinaria, il verde condominiale diventerà pubblico e potrà essere aggiustato e riattrezzato dal Comune. Un contributo fondamentale alla soluzione dei gravi allagamenti arriverà – ha segnalato ancora Magrone – dall’opera di fognatura pluviale prevista dalle Ferrovie Appulo Lucane, nell’ambito dei lavori di interramento della linea ferroviaria che corre a ridosso di un intero lato del quartiere Porto Torres. Il progetto delle FAL prevede la realizzazione, a proprio carico, di una condotta emissaria di attraversamento con scarico delle acque al di là della linea ferroviaria.

Molte altre questioni dovranno essere risolte: “Noi – ha concluso Magrone – finora ce l’abbiamo messa tutta, e siamo pronti ancora a fare la nostra parte”.