TRIVELLE IN PUGLIA

uniti contro i predoni del mare

“Con il via libera all’unanimità, da parte del Consiglio Regionale pugliese, alla mozione sulle attività di prospezione, ricerca e coltivazione d’idrocarburi, la Puglia si mostra compatta per la reintroduzione nello “Sblocca Italia” del Piano delle Aree, lo strumento di pianificazione che consente alle Regioni ed alle comunità interessate di partecipare all’identificazione delle zone di territorio e del mare dove sono consentite le attività di prospezione, ricerca e coltivazione d’idrocarburi”, è quanto sottolinea in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale, Peppino Longo.

“Non potevamo assistere passivamente ai continui tentativi di avviare ricerche petrolifere sottomarine davanti a coste che hanno nel mare la propria ricchezza turistica. Ed è questa una risposta convincente dopo la delusione per la decisione del Consiglio di Stato che ha respinto ha respinto i ricorsi presentati dalle Regioni Abruzzo e Puglia contro il ministero dell’Ambiente e la società Spectrum Geo Lfd, con in pratica la possibilità di riprendere le ricerche con l’air gun, la tecnica utilizzata dalle società petrolifere per trovare idrocarburi nei fondali del Mare Adriatico. Adesso invito tutti i rappresentanti delle istituzioni e tutti gli italiani alla mobilitazione attiva. Da parte mia e anche per il ruolo che svolgo in seno al Consiglio della Regione Puglia, confermo la totale determinatezza a non abbassare la guardia a difesa del nostro mare e delle nostre coste, con la determinazione di dar vita ad un confronto serio in materia di tutela dell’ambiente e di rispetto della volontà popolare così come espressa dai territori”.

Peppino Longo
Vicepresidente del Consiglio
Regione Puglia

Innovazioni sociali

e politici distratti

 

Le cosiddette “rivoluzioni industriali” degli ultimi due secoli sono state determinate dalla maggiore efficienza nell’uso e nella maggiore disponibilità dell’energia a disposizione nei processi produttivi (prima legna e carbone, poi vapore ed elettricità) mentre quella attuale si è basata sulla velocità di calcolo dei computer e sulle macchine “digitalizzate”. Ormai alla fine, anche quest’ultima “rivoluzione”, come le altre che l’hanno preceduta, sarà sostituita dalla successiva. Siamo all’inizio della nuova rivoluzione industriale basata sulla connessione sempre più stretta fra i desideri, le preferenze delle persone e le cose, fra le incorporee idee e la loro immediata realizzazione materiale.

Tali innovazioni, nella produzione “materiale” delle cose, hanno determinato profondi cambiamenti nella produzione “immateriale” del pensare, del comunicare e dell’agire umano nelle società che di quelle innovazioni usufruiscono. Cambiamenti che, a differenza del procedere per balzi e scossoni dell’evoluzione tecnologica, si evolvono in maniera meno caotica, linearmente, adeguandosi e restando sempre al passo con le nuove idee e modalità produttive e dei mercati. Adeguamenti nel pensare, comunicare ed agire sociale che la politica, troppo spesso, non è in grado di governare e men che meno di determinare.

Le ultime consultazioni (sempre più essenzialmente elettorali e sempre meno politiche), ancora una volta, hanno dimostrato come la politica è sempre in ritardo rispetto all’evolversi delle società e dei mercati, sempre più evolute e veloci. I politici in generale e molti partiti in particolare, non sembrano rendersi conto dei cambiamenti in atto nella società. Perennemente indietro ed estranei ai cambiamenti dei modelli organizzativi e di comunicazione che l’evoluzione tecnologica continuamente elabora ed applica, restano sorpresi allorquando scoprono che altre formazioni politiche, proprio servendosi dei nuovi modelli di comunicazione sociale utilizzati ogni giorno dalla gente, raccolgono percentuali più alte di consenso elettorale. Come dimostrato dall’ultima campagna elettorale.

E non è nemmeno la prima volta, è successo spesso; senza andare troppo indietro nel tempo possiamo citare il nuovo linguaggio/messaggio della rivoluzione luterana, favorito dalla innovazione della stampa; i successi mercantili e speculativi favoriti dalle notizie riportate dai primi giornali; le nuove modalità della pubblicità e della propaganda permesse dalla radio, contemporanee e seguite da quelle dei film e dalla prima televisione del nazista Goebbels, che di come riuscire a influenzare la pubblica opinione se ne intendeva.

Rimanendo nella nostra epoca, basta ricordare quello che capitò alla “occhettiana” macchina da guerra del PCI, troppo tardi evolutosi in Partito Democratico della Sinistra, allorquando si scontrò con il nuovo messaggio sociale che arrivava alla gente dalle televisioni commerciali di Berlusconi. Ne trassero enormi vantaggi gli allora neofiti della politica di quelle stesse formazioni politiche che oggi, guidate da loro, sono rimaste travolte dall’uso “professionale” (ed extrapartitico) che le nuove compagini politiche (sic!) hanno saputo fare del social network più utilizzato dalla gente: facebook.

I computer e le enormi capacità di elaborazione dei dati raccolti sulle preferenze, sulle rivendicazioni, sulle aspettative degli elettori, oggi rendono possibile influenzare l’opinione pubblica e determinarne le decisioni. Qualcuno se ne è accorto e con la divulgazione di false notizie, spesso anche inverosimili, senza nemmeno usare la coercizione fisica tanto cara ai regimi totalitari ha “vinto le elezioni”. Con buona pace della Politica.

Massimo Cassano, amore per la politica

in un grande cuore altruista

Nella sala conferenze dell’interporto di Bari, dedicata al compianto Senatore Giuseppe Degennaro, gremita quest’oggi ancora di più rispetto al giorno della ufficializzazione della sua candidatura alla camera, il Sen. Massimo Cassano ha ringraziato gli amici e gli elettori che lo hanno sostenuto nella campagna elettorale appena conclusa. Fra gli innumerevoli personaggi intervenuti il Sen. Massimo Cassano ha salutato il Sen. Antonio Lorusso, l’On. Rosario Polizzi, l’ex cons. reg. Mattia Mincuzzi, Il dott. Amedeo Nardi, il dott. Luigi Lobuono, il Sen. Rosario Costa, scusandosi poi  con i tanti che non poteva salutare e ringraziare perché in quel momento arrivava il candidato al senato Filippo Melchiorre che subito veniva salutato dal caloroso applauso di tutti i presenti. In attesa dell’arrivo del coordinatore regionale di Forza Italia, il Sen Gino Vitali, il Sen. Cassano nel suo discorso ha invitato, “chi ha vinto le elezioni, a governare, a mantenere fede alle promesse fatte in campagna elettorale, a trovare le risorse per elargire ai tanti disoccupati italiani quel reddito di cittadinanza al quale in tanti, nel meridione specialmente, hanno creduto di poter ottenere già il giorno successivo allo scrutinio delle schede elettorali. Il grande successo di aver portato Forza Italia alle alte percentuali ottenute, partendo dal 7 per cento in cui era, è la dimostrazione che gli elettori hanno riconosciuto e premiato l’impegno e la serietà delle proposte e delle promesse che noi del centrodestra abbiamo fatto. Impegno e serietà che ci contraddistinguono e che saranno ancora il nostro punto di forza nelle prossime competizioni elettorali. Competizioni che porteranno, dopo tanti anni, il centrodestra al governo di Bari e della Regione Puglia”. Concetto questo che anche Filippo Melchiorre – al quale Massimo Cassano ha assicurato il suo pieno appoggio per la sua candidatura a sindaco di Bari – ha ribadito nel suo più volte applaudito intervento. Applausi che hanno ricevuto anche la dott.ssa Ida Roselli, che ha tenuto a ringraziare tutti per il lavoro di supporto elettorale ricevuto e che sarà sempre grata a Massimo Cassano per averla aiutata nel difficile compito che ha dovuto affrontare, essendo stata candidata per la prima volta in una competizione elettorale così difficile. Altrettanto apprezzati dai presenti gli interventi del consigliere regionale Gianni Stea e dei consiglieri comunali di Bari, Michele Picaro e Michele Caradonna. In conclusione dei vari interventi, una vicenda che ha dimostrato il grande cuore del Sen. Massimo Cassano e che ha commosso tutti: l’intervento della mamma di Raffaele Carofiglio, un giovane del quartiere San Paolo di Bari, anche lui presente, rimasto vittima di un incidente stradale che lo costringe da due anni  su di una sedia a rotelle. Messo a conoscenza dei problemi che la cieca burocrazia sanitaria crea alla famiglia di Raffaele, negandole il rimborso spese delle cure che il loro figlio potrebbe ricevere all’estero, il Sen. Cassano si è messo in movimento e “in poche ore” – come asserisce la mamma di Raffaele – “è riuscito a mettere a posto le cose e adesso mio figlio può andare a farsi curare in una struttura che può riportarlo come era prima dell’incidente”

PS – I calciatori del Bari e della Pro Vercelli, che oggi hanno pareggiato 2 a 2 al San Nicola, hanno donato le loro maglie di gioco perché vengano messe all’asta per raccogliere i fondi necessari per il viaggio di Raffaele Carofiglio. E’ facile immaginare che anche per questa vicenda centri qualcosa il grande altruismo di Massimo Cassano.

DAMASCELLI (FI): NEWO, "vicenda tutta da chiarire"

“AUTORIZZAZIONI DA REVOCARE”

“Perché una società privata dovrebbe insistere per impiantare un inceneritore di rifiuti pubblici in una determinata area, se non prevedesse di poter trattare i rifiuti biostabilizzati conferiti da un vicino impianto pubblico, distante appena 50 metri?
Perché, nella fattispecie, la Newo di Foggia avrebbe scelto di realizzare il suo inceneritore nella zona industriale di Bari-Modugno se qualcuno non avesse garantito di fornire la materia prima? Perché avrebbe avviato il relativo iter e, soprattutto, perché avrebbe insistito su quella localizzazione nonostante quel tipo di impianto non fosse nemmeno previsto nel Piano regionale dei Rifiuti e, dunque, non autorizzabile? Ci sono molte ombre in questa vicenda, che oggi si sarebbero potute cancellare in Commissione regionale Ambiente, se solo il Governo regionale non avesse disertato la seduta”.

Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
“Oggi – aggiunge – il referente del Comitato scientifico ISDE, il dottor Agostino Di Ciaula, ha rilevato grandi criticità ambientali e sanitarie, proprio sulla base di uno studio sulle emissioni dell’impianto-pilota di Gioia del Colle. Il buonsenso, ora, dovrebbe non solo indurre a rivedere le autorizzazioni regionali per l’impianto di ossicombustione in progetto, ma anche a riconsiderare quella concessa per l’impianto sperimentale a Gioia del Colle. Per tutelare la salute dei cittadini e per coerenza e fedeltà al Piano regionale dei Rifiuti (che non lo prevede) e per la linea che traccia: perché acconsentire ad un inceneritore che parrebbe pericoloso per la salute pubblica, quando invece la strategia dichiarata in tema di rifiuti della Regione è quella della raccolta differenziata spinta? Se Amiu, così come ha ufficialmente comunicato il sindaco di Bari Decaro, non conferirà i rifiuti biostabilizzati nel nuovo impianto di ossicombustione, che senso avrebbe installarlo? Per bruciare rifiuti provenienti da altre regioni e inquinare il nostro ambiente? Se Amiu non conferirà i suoi rifiuti,  l’impianto non potrebbe funzionare, quindi, su quali basi il settore Sviluppo economico della Regione ha sostenuto che tale iniziativa sarebbe cantierabile?”.

M5Stelle Puglia, tanta voglia di una E

M.E.5Stelle con la E di Emiliano?


Sarà con l’ingresso nella sua maggioranza di alcuni “ripensanti” del mòVimento grillino che Emiliano si assicurerà la permanenza al vertice della regione puglia fino al 2020? Questo l’interrogativo che assilla molti dei consiglieri regionali che, con l’arrivo dei “demaiani” nell’attuale maggioranza, temono di vedere ridursi il loro peso “contrattuale”.
Con due dei tre consiglieri regionali del Gruppo consiliare dei Popolari, che esprimono ancora un assessorato, schierati con il centro destra; con il mugugno degli esclusi da quelle “candidature” così magnanimamente promesse prima, durante e dopo il congresso Pd; con la sua certa esclusione dal tavolo politico nazionale che ufficializzerà la formazione di quel governo di coalizione dal quale i pentastellati rimarranno esclusi; con il suo sconcertante assenso alla realizzazione dell’impianto di ossicombustione della Newo nella zona industriale di Bari – in aperto contrasto con il renziano sindaco della città metropolitana Antonio Decaro, il messaggio di appoggio politico per un governo Pd-M5Stelle, lanciato ai pentastellati da Michele Emiliano, appare più che altro un tentativo di inciucio per arrivare fino al 2020 alla guida della regione.
D’altronde, per un movimento politico come quello dei pentastellati, capaci di esprimere solo degli slogan e visto il crescente disinteresse del loro fondatore Beppe Grillo, sostituire i “Vaffaday” del comico con i “VaiMichele” del governatore non dovrebbe essere così difficile; se poi aggiungono una E diventando MicheleEmiliano5Stelle per loro potrebbe essere ancora meglio.