Categoria: Politica
Una sinergia per Modugno
Gli elettori hanno espresso la loro volontà e siccome il popolo è sovrano non si può continuare come se nulla sia accaduto, fare finta di niente.
Gli elettori modugnesi con il loro mandato a due “modugnesi degni” come sono Peppino Longo e Nicola Magrone hanno espresso chiaramente la loro volontà: ora basta con il tiro al piattello, basta con le polemiche, basta con gli insulti. Ora Nicola e Peppino onorate il mandato che vi è stato dato. La città ha bisogno di questa sinergia per uscire dall’impasse in cui è. Per il “bene comune” e per una città “giusta secondo la costituzione”. È ora di rimboccarsi le maniche e di mettersi a lavorare per assemblare insieme soluzioni concrete e reali. Magrone deve tener conto del ruolo istituzionale del consigliere regionale, tanto e quanto Longo tiene conto del ruolo istituzionale del neo-bis sindaco. Le polemiche devono rimanere fuori l’atrio di palazzo Santa Croce. Gli elettori sono stanchi di tante chiacchere e di poca concretezza. Governare in pace è un dovere di entrambi. Basta poco che ce vo!
Per proposte politiche ascoltare l’Angelus di Papa Francesco
Rosario A. Polizzi
CRAMAROSSA VERSUS MAGRONE
46 versus 75. Si sono appena conclusi i comizi di chiusura della kermesse elettorale per eleggere il nuovo sindaco della città di Modugno. Fabrizio Cramarossa ha impostato il suo comizio sul programma che intende portare avanti. Lo ha illustrato con veemenza, calore e sentimento, con termini rispettosi nei confronti della platea e dell’avversario politico che si troverà ad affrontare domenica prossima, in cabina elettorale. Ha riassunto il suo percorso sia politico che personale sottolineato dall’impegno assunto tanti anni fa quando decise di intraprendere la carriera di medico. Suo Ospite il neo presidente della Regione Puglia Dr. Michele Emiliano, acclamato dalla platea per il suo discorso sensato e politicamente corretto.
Fabrizio Cramarossa medico, padre, amico. Nato a Bari il 01/04/1969. Sposato.
Per quanto riguarda invece il discorso di Nicola Magrone, arzigogolato come al solito, traendo spunti della passata esperienza come sindaco, buttando accuse a destra e a manca. Senza rendersi conto che è stato lui e soltanto lui che ha scelto la composizione della compagine che poi lo ha tradito. Quindi sorge spontanea una domanda: come mai non è stato capace di capire chi annetteva nella sua compagnia? Due sono le cose o Nicola Magrone non è competente nel comprendere chi frequenta, oppure era consapevole e quindi ha preso tutti in giro. Il suo discorso è stato, come sempre, mirato a demonizzare l’avversario, anche con parolacce, cosa che molti fra i presenti hanno ritenuto inaudite in bocca ad un candidato al governo della città. Sul palco si è avvicendata una serie di persone per lo più sconosciute alla platea che hanno introdotto il discorso del loro leader.
Nicola Magrone ex magistrato ex deputato ex onorevole. Nato a Modugno il 17/05/1940. Scapolo.
Elezioni comunali Modugno: quello che i numeri raccontano
Io voglio ringraziarvi tutti, uno ad uno. Tutti i miei straordinari candidati, tutte le donne e gli uomini che ci hanno votato e tutti quelli che durante questi due mesi ci hanno emozionato. Grazie a tutti i modugnesi che ci hanno aperto le loro case, che hanno ascoltato le nostre idee, che ci hanno suggerito le loro paure e ci hanno sussurrato i loro sogni.
Ma non è finita. Proprio l’idea che noi rappresentiamo un terzo del popolo che è andato a votare, ci dà una responsabilità enorme nella scelta da fare oggi.
Non saremmo quello che abbiamo raccontato di essere, se non scegliessimo insieme la strada da percorrere. È evidente che non è facile. Se uno dei due candidati al ballottaggio avesse rappresentato veramente le nostre idee e le nostre aspirazioni, o se uno dei due percorsi fosse stato molto vicino al nostro, noi saremmo stati con lui dall’inizio. La nostra candidatura era e rimane alternativa. La nostra idea di politica era ed è un’altra. Ma questo non basta a farci stare fermi.
Presentarsi, Nicola Magrone, come un antesignano del grillismo, racconta chiaramente del fenomeno del ‘magronismo’ che da due anni attraversa questa città come protesta agli sbagli politici del passato.
Allora abbiamo incontrato il candidato Cramarossa. Abbiamo ascoltato la sua idea e il suo percorso politico. Non gli abbiamo chiesto nulla. Noi personalmente non entreremo in nessuna amministrazione diversa dalla nostra. Ma oggi noi 120 “sindaci” siamo chiamati a scegliere. E con la stessa trasparenza, lo stesso coraggio, ma senza gli stessi sogni, non possiamo non stare dalla parte del centrosinistra. Non possiamo non stare dalla parte del ‘sindaco’ di Puglia, Michele Emiliano. Non possiamo non stare dalla parte della politica, che avrà certo mille contraddizioni, ma che ha permesso a questo Paese di essere un Paese libero. Libero dai condizionamenti dell’uomo solo al comando, libero dagli estremismi, libero dalle cattiverie. Libero da tutti i grillismi e i magronismi che stanno attraversando la nostra era.
Il populismo non ci appartiene. Neanche le cattiverie. Neanche l’uso pubblico delle emozioni private.
Ecco perché noi voteremo Cramarossa. Ed ecco perché non abbiamo chiesto nulla e non faremo nulla per l’amministrazione Cramarossa. Se non esserne i controllori spietati dell’attività amministrativa. Lo facciamo per due ragioni vere. Perché lui ha inserito nel suo programma parte del nostro. E perché insieme abbiamo l’obbligo di ricostruire il centrosinistra a Modugno. Di questo siamo convinti. Per questo chiediamo ai nostri 6.200 elettori di andare alle urne domenica e di votare Fabrizio Cramarossa, perché questo paese abbia la speranza di ricostruire il centrosinistra dando così la possibilità al centrodestra di creare la vera alternativa. Questo paese ha bisogno di tutto tranne che dell’odio.
Nicola Scelsi