Il presidente della Tersan Puglia,
Silvestro Delle Foglie, ci ha permesso di effettuare delle riprese video nella sua azienda. Arrivati nei suoi uffici per realizzare una video intervista, abbiamo chiesto se si potevano effettuare delle riprese per seguire le fasi di lavorazione con le quali la sua azienda trasforma i rifiuti in compost e quello che segue è il video.
“Nessun problema” è stata l’immediata risposta, “se mi avvisava prima avrei fatto in modo di avvertire qualche ingegnere per farvi da guida” e subito si è diretto verso l’uscita dell’ufficio invitandoci a seguire lui e la dott.ssa Celestino, responsabile della comunicazione aziendale. Uscendo dalla palazzina uffici ed inoltrandoci fra le strutture operative dell’azienda si è avuta, subito, la sensazione di qualcosa che mancava e che invece ci aspettavamo intensa e fastidiosa: mancava quella “puzza” che per tanto tempo ha infastidito i modugnesi. L’aria non è certo quella che è possibile respirare in montagna ma considerata la natura del materiale con il quale l’azienda lavora, il livello del “cattivo odore” che si percepisce è assolutamente normale, paragonabile a quello che a volte si avverte nelle vicinanze di altre industrie o centrali della zona Asi o in qualche negozio di articoli prodotti in Asia.
Quelli che invece arrecavano qualche fastidio erano i rumori delle macchine e delle turbine di aspirazione dell’aria interna dei capannoni che uniti a quello del forte vento di maestrale, hanno reso inascoltabili le riprese video.
Peccato, perché molte informazioni fornite dal Presidente della Tersan, tutte interessanti, sulla lavorazione con la quale si ottiene il “compost” dai “rifiuti”, non sono percepibili chiaramente.
Rimedieremo. Magari in occasione della promessa visita all’impianto “Prometeo 2000” di Grumo. Nella video intervista che segue,
invece, è possibile ascoltare dalla viva voce di Silvestro Delle Foglie i tanti perché della “puzza” della Tersan Puglia. Inoltre l’intervista induce a riflettere sul singolare comportamento dell’amministrazione Magrone, che preferisce inviare, a 140 chilometri da Modugno, la frazione organica raccolta con il sistema del bidoncino – “oggi te lo svuoto, domani non so” – come avviene negli ultimi giorni. Organico che insieme ai rifiuti raccolti nel mercato di via x marzo e quelli rinvenienti dallo “sfalcio di potatura” raccolti nei parchi e nei giardini, viene inviato a Manduria con costi maggiori dovuti alla distanza da percorrere e ad un prezzo superiore rispetto a quello proposto dalla Tersan Puglia per il conferimento. Questo è possibile verificarlo confrontando l’offerta fatta dalla Tersan cliccando qui.
Non sarà che continuando a dire che la Tersan Puglia puzza qualcuno si è messo in testa di convincere i modugnesi che i loro soldi puzzano e che è meglio buttarli via?