Scognamillo presenta lista e programma

Peppino Scognamillo

E’ stata presentata ufficialmente questa mattina la candidatura di Peppino Scognamillo, aspirante sindaco di Modugno appoggiato dalla lista Pianeta Solidale. “La prossima amministrazione – si legge in una nota – dovrà misurarsi con gli effetti di quel disegno federalista che non esitiamo a definire secessionista, assai carente e foriero di nuove diseguaglianze, che costringe i Comuni ad un bivio: o spremere ulteriormente i cittadini con nuove imposte o tagliare loro definitivamente i servizi mortificando quel ruolo di prossimità dell’amministratore comunale, naturalmente più vicina ai bisogni del concittadino”.

” A questo consistente attacco politico alla democrazia sociale ed al progressismo – continua – opponiamo il  valore etico dei nostri associati ed il valore morale del nostro agire”. Per l’occasione Scognamillo ha diffuso il programma che intende proporre agli elettori: “Va interamente riscritto il piano di interventi di competenza comunale in materia di assistenza sociale per più adeguati sostegni alle famiglie dei portatori di disabilità di qualsivoglia natura e o con malattie terminali, per l’inclusione dei migranti e delle loro famiglie.

Le strutture delle scuole pubbliche di Modugno, le aule, le palestre, i cortili, i corridoi, vanno valorizzati come centri di educazione e istruzione ed impiegati alla promozione umana e culturale”. Nel programma si sottolinea poi l’esigenza di una “nuova e concreta politica per il diritto alla casa” e per il lavoro: “L’impresa artigiana e la piccola impresa vanno considerate quali strutture produttive ed occupazionali da integrare accanto a quelle dei grandi gruppi industriali, in un progetto di valorizzazione del patrimonio territoriale e delle sue specificità”. Scognamillo non risparmia riferimenti e proposte per l’ambiente e per la lotta all’evasione fiscale.

Nicola Magrone: "Il nostro programma è la Costituzione"

Nicola Magrone

“Se la Puglia di Vendola cammina con l’esempio di Modugno, è un obitorio, altro che laboratorio”. E’ partendo dall’analisi dei “problemi reali” della città di 40mila abitanti alla periferia di Bari, che si è posta “la necessità e l’urgenza di dare il proprio contributo”.

Nicola Magrone, ex procuratore capo di Larino, ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Modugno, sostenuto da tre liste: “Italia Giusta secondo la Costituzione”, associazione di cui è presidente, “Comitato per la tutela e la valorizzazione del centro storico-La Motta” e “Per Magrone sindaco, protagonisti della Nuova Italia, Azione e Tradizione, Verdi”, che comprende i tre diversi simboli.

“Siamo partiti da una constatazione obiettiva – ha detto Magrone – il centro storico di Modugno è complessivamente un corpo di reato perchè non è più tollerabile che un paese civile tenga in queste condizioni un patrimonio che è di tutti. Nel nostro programma – ha spiegato l’ex pm – abbiamo trasferito i principi fondamentali della nostra carta costituzionale” nelle parti dedicate ai principi fondamentali, ai diritti e doveri dei cittadini e all’ordinamento della Repubblica. Nel programma si parla di “dieci anni di sregolatezza ordinamentale e di imbarbarimento sociale-etico-politico” che “impone un’autentica rivoluzione nella cultura e nei comportamenti degli amministratori”.

Tredici i punti su cui si basa il programma di Nicola Magrone, dallo Statuto comunale da “adeguare alla legislazione attuale” alla necessità di istituire “un attrezzato ed efficiente Ufficio legale del Comune per sottrarre al clientelismo l’affidamento di pratiche e consulenze legali”. Al di là dei singoli punti del programma “Modugno – sottolinea Magrone – ha bisogno di una guida autorevole, politicamente e culturalmente omogenea. Ha bisogno di amministratori che non abbiano personali interessi da tutelare e che abbiano, anche per questo, la capacità di amministrare per un’intera legislatura. Sinistre vicende degli ultimi due anni dimostrano che la questione morale e criminale, a Modugno, è lontana dall’essere stata risolta. E questa è – conclude Magrone – , su tutte, la questione modugnese. Un paese che non può essere amministrato da pochissimi potentati economici ormai non solo per interposta persona ma addirittura direttamente. La questione modugnese è questione democratica ma anche e soprattutto questione morale”.

Parlando del problema lavoro, Magrone non ha risparmiato riferimenti a “certe venature di mafiosità che appaiono nel nostro Comune”. Quindi una lunga digressione sulla “cultura del servilismo”. “Vogliamo tentare di fare questa nostra battaglia – ha detto – come ultima spiaggia per un comune che è morto. Qui non c’è un cinema, non c’è un teatro, non c’è nulla, ma quel che è più grave è che non c’è un’opposizione da 10 anni. Non c’era riuscito nemmeno Mussolini. Un Consiglio comunale di 30 consiglieri al comando tutti in maggioranza. Questo significa staccare completamente il potere pubblico dalla comunità. A Modugno non esistono forme di dissenso. Oggi il Comune – ha tuonato l’ex pm – non fa più l’arbitro dell’economia, fa il gestore dei vari potentati attraverso la tecnica della distribuzione capillare degli incarichi”. Magrone ha concluso il suo intervento con un invito che suona come un proposito: “Creare nel paese un minimo di senso critico”.

Vasile raccoglie nuovi consensi

Pinuccio Vasile e Nicola Canonico

Pinuccio Vasile (Moderati e Popolari) guadagna nuovi consensi. Anche la lista Schittulli appoggerà la sua candidatura a sindaco, abbandonando la coalizione gravitante intorno all’Udc. E non è tutto. Sabato scorso il Pdl, in un incontro alla presenza del segretario regionale Massimo Cassano e di Nicola Canonico (segretario regionale dei Moderati e Popolari), ha sottoscritto l’accordo con Vasile.

Per qualche giorno l’intesa ha visto convogliare nel nuovo gruppo solo una parte del Pdl, guidato da Mario Pilolli. I tre consiglieri uscenti del partito, Stella Sanseverino, Pino Mele ed Enzo Romito, avevano infatti deciso di uscire dal Pdl e appoggiare l’Udc di Filippo Bellomo. Nelle ultime ore nuovo cambio di scena con la ricomposizione del partito, tutto a sostegno di Vasile.

Ed è proprio di ieri la nota del coordinatore provinciale del Pdl e vice coordinatore regionale, Antonio Distaso, che annuncia ufficialmente “l’accordo politico con la lista dei Moderati e Popolari che fa capo al consigliere regionale Nicola Canonico”. “Alle prossime elezioni amministrative – sottolinea Distaso – il centrodestra si presenta unito in tutti i nove Comuni della provincia di Bari interessati al voto. Intorno al Pdl abbiamo registrato un grande consenso, riuscendo in alcuni casi ad allargare l’alleanza di centrodestra a tutta l’area moderata”.

“Finalmente possiamo andare avanti per vincere alle prossime elezioni amministrative – ha commentato Canonico – Abbiamo stretto un importante patto politico con il Pdl sulla base di un programma che abbiamo condiviso con gli interlocutori del centrodestra. I Moderati e Popolari -prosegue il segretario- correranno con il Pdl. Lo faremo con entusiasmo come sempre, pur continuando a rimanere equidistanti dai due poli e mantenendo l’autonomia precipua del nostro movimento. Un’intesa -conclude- che ci fa sperare in grandi risultati per le amministrative e che non potrà che consolidare il radicamento sul territorio del nostro movimento moderato e centrista per vocazione”.

 

L'Api divorzia da Lomoro: "Resto con Vasile con o senza il partito"

Santino Lomoro

I politici modugnesi non smettono di stupirci. E anche quando sembra che abbiano le idee chiare lo scossone arriva dall’alto. E’ quanto accade in queste ore all’Api. Dalla segreteria provinciale è arrivata all’ormai ex segretario cittadino, Sante Lomoro, la comunicazione del commissariamento del partito nelle mani di Salvatore Chionno.

Lomoro conferma il suo sostegno a Pinuccio Vasile. “Sono coerente – ci ha detto quando lo abbiamo raggiunto telefonicamente – un anno fa ho firmato per la candidatura di Vasile e lo sosterrò con o senza Api, perché la parola data viene prima di ogni altra cosa”.

In linea con gli accordi nazionali, l’Api dovrebbe quindi confluire nella coalizione che comprende l’Udc ma sembra che sia in trattative con il Partito Democratico. E non è tutto: ci si aspetta presto un nuovo colpo di scena in casa Pdl, dopo l’ufficializzazione dell’accordo con i Moderati e Popolari di Vasile alla presenza, sabato sera, dei segretari regionali Massimo Cassano e Nicola Canonico.

 

Anche il Pdl si spacca e si moltiplicano i nomi: in lista il 2% dell'elettorato

Possiamo finalmente cominciare a parlare di numeri più o meno ufficiali e quasi definitivi. Non più solo voci ma accordi scritti e alleanze nero su bianco. Otto candidati alla poltrona di sindaco con 27 liste complessive e, quindi, circa 650 candidati consiglieri, più del 2% dell’intero elettorato.

L’ultima novità arriva da casa Pdl. Dopo lo strappo interno all’Udc che ha portato a due diverse candidature (Filippo Bellomo da un lato che ha conservato il simbolo, e Pinuccio Vasile dall’altro che ha “sposato” il progetto dei Moderati e Popolari), i modugnesi assistono increduli ad un’altra rottura interna ad un partito. Il Pdl, col suo simbolo, appoggerà Vasile. O almeno questo è quanto si apprende da fonti politiche. Ma non tutto. Stella Sanseverino, presidente uscente del Consiglio comunale e i consiglieri (uscenti anche loro) Pino Mele e Enzo Romito, si potrebbero schierare fianco di Bellomo.

La partita comincia a farsi interessante, oltre che ingarbugliata. Se la potrebbero giocare, concedeteci la licenza, quasi a pari merito, almeno tre delle coalizioni in campo. In un testa a testa che ormai lascia pochi dubbi sull’inevitabile ipotesi ballottaggio. Sarà, infatti, quasi impossibile, numeri alla mano, che qualcuno riesca a spuntarla già al primo turno.

Per chiarire come stanno le cose fino ad oggi vi proponiamo la nostra analisi degli schieramenti. Bellomo e Vasile si presenteranno con rispettivamente 8 e 6 liste (stando alle ultime indiscrezioni). Altre 6 liste per il centrosinistra di Mimmo Gatti. Nicola Magrone, ex procuratore capo di Larino, potrebbe candidarsi appoggiato da 3 liste. Le ultime 4 che mancano all’appello si schiereranno, solitarie, a sostegno degli altri 4 candidati alla poltrona di sindaco: Peppino Scognamillo con Pianeta Solidale, Tino Ferrulli, presidente del Comitato Pro Ambiente, Raffaele Ventola di Io Sud e ci sono buone probabilità che a giorni venga ufficializzato un nome dal quartiere Cecilia.