Viva le elezioni

Dovrebbero farle almeno ogni due mesi, sei volte l’anno, escluso natale e pasqua. Quando si vota, tutti si vogliono bene. Si fanno gli auguri come nelle grandi festività. Vai in un bar e qualcuno ti offre la consumazione. Le cassette della posta sono piene di lettere di saluti; anche di gente che non conosci (forse è per questo motivo che ci mandano pure le loro fotografie?).

Mai vista tanta gente interessarsi tanto ai problemi degli altri – come stai? – con chi stai? – e in famiglia quanti siete? Tanti ragazzi trovano occupazione durante la campagna elettorale. Vabbè, attaccare manifesti non è certamente un lavoro da fare per sempre, oltretutto non ci sono i contributi per la pensione, ma perlomeno si riesce a raggranellare qualche euro da spendere. E le promesse? Quante promesse di lavoro, di sistemazione, di miglioramento. Ad ogni angolo di strada, davanti a qualche manifesto o dietro il palco di un comizio trovi persone che vogliono bene a qualcuno e gli promettono che a breve riusciranno a risolvere tutti i loro problemi; nel frattempo gli chiedono una mano d’aiuto per …attaccare i manifesti e imbucare gli auguri.

E tutti i bei giovani che si vedono in giro? Mica si vedono spesso tante belle ragazze e ragazzi agghindati come tronisti e… lasciamo perdere và, che non tutto è poi così bello. Persone che non conosci ti salutano; qualcun’altro, impertinente, aiuta signore ancora capaci di farlo da sé ad attraversare la strada. E il sorriso? Tutti a sorridere, quasi come se non ci fossero più bollette da pagare, figli da sistemare, lavoro da trovare. Ci sono le elezioni! VIVA LE ELEZIONI.

Fatta Modugno, bisogna fare i modugnesi: chiedono posti di lavoro e una 'rivoluzione'

Dopo aver intervistato i politici abbiamo chiesto di politica alla gente. Non finisce mai d’avere ragione quel Massimo D’Azeglio che 150 anni orsono asserì: “Fatta l’Italia,bisogna fare gli Italiani”. Sul punto di rifarla scendiamo repentinamente nell’emisfero della nostra città, Modugno, per capire se i cittadini sono pronti al cambiamento, pronti a nuove verità o a nuove illusioni in vista delle elezioni amministrative di maggio.

Si scende fingendo di credere che la cittadinanza abbia motivi intestini per dimenticare le problematiche della nazione, che abbia un involucro talmente compatto da sentirsi isola sopra un campo di incertezze che va da nord e sud. Isole comprese. E invece no. Questa Italia la cui interezza voleva tanto celebrare D’Azeglio, con il governo e l’opposizione, sembra importare di più al modugnese anche di fronte all’imminente suffragio. Pare che la preoccupazione precipua dei modugnesi sia di mettere Berlusconi, Bersani e Fini ovunque sull’idea dei nuovi candidati sindaci.

Non si scende manco a toccare Vendola. Che non sia questa una forma di indottrinamento dozzinale? Il dubbio di esporsi dei cittadini di Piazza Sedile rasenta l’omertà. Un’omertà ostile e impenetrabile quasi si parlasse di un omicidio di stampo mafioso. No, si sta parlando semplicemente di che cosa si pensa della giunta comunale uscente e quali possano essere le previsioni sulla nomina del sindaco nuovo di zecca. Qualcuno in via conte Stella passa oltre, qualcuno in corso Vittorio Emanuele parla d’altro.

Altri addirittura: “Noi non siamo di qui”. Il silenzio critico, scettico o tutelativo sempre silenzio è. Le digressioni possono suggerire un qualunquismo poco incoraggiante. Vero anche che tra combine e clientelismo per la nomina di consiglieri si è portati a gettare la spugna e a rassegnarsi agli eventi. “E’ così dappertutto” la risposta che va per la maggiore. Ma noi insistiamo e allora andiamo a cercare di sapere la posizione intellettuale (politica giammai) di edicolanti, tabaccai, baristi e altri passeggiatori del tardo pomeriggio e di buona volontà. L’idea di Nardino, l’edicolante di via Piave, pare molto incisiva: “C’è bisogno di un sindaco che crei nuovi posti di lavoro. Dovrebbe favorire lo sviluppo del lavoro artigianale e magari organizzare corsi che educhino i giovani ai mestieri di una volta, come il fabbro e l’elettricista. I corsi ovviamente a spese dell’amministrazione comunale”.

Tralasciando a malincuore le diffidenze incontrate durante il percorso arriviamo in piazza Sedile e qualcuno in un bar è disposto a lasciare una dichiarazione: “Si spera che con la nuova giunta comunale cambi radicalmente tutto –afferma un uomo sui 50 che preferisce rimanere anonimo- anche se qui ormai conta più la persona che il partito. Non ci sono più ideologie”. Un conoscente del signor anonimo, Vito Marolo, impiegato statale, entra e dice: “Un paese strano che non ho mai capito, con tutti questi personaggi che si susseguono, come le mosche. E poi le primarie del Pd – continua Marolo- si sa già che le vincerà Mimmo Gatti, ma non ce la farà a diventare sindaco perché il partito è completamente scisso”.

La prima pagina di Barisudovest nel TG di Antennasud

AntennaSud Logo Nel servizio andato in onda nel Tg delle 14 dell’emittente locale Antenna Sud, riguardante la presentazione del candidato sindaco Giuseppe Vasile da parte di Francesco Schittulli, l’inviata Isabella Maselli prende spunto dalla prima pagina del nostro periodico per mostrare i volti degli otto candidati sindaco nelle prossime elezioni amministrative.

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Comitato Pro Ambiente fuori, per scelta, dai giochi elettorali

Tino Ferrulli

Il Comitato Pro Ambiente non depositerà alcuna lista per le prossime elezioni amministrative. Ritirata, quindi, l’annunciata candidatura a sindaco del presidente, Tino Ferrulli. “Tale decisione – è spiegato in una nota – è maturata per il rispetto della natura giuridica statutaria che pone limiti precisi all’efficacia delle iniziative intraprese, non ultima delle quali, il recente ricorso depositato presso il Tar Lazio contro il Ministero dell’Ambiente avverso il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per il grande impianto di combustione della centrale termoelettrica a Turbogas Sorgenia”.

“Preso atto della criticità della situazione potenzialmente pregiudicante l’operato del Comitato – si legge ancora – due dei suoi componenti hanno spontaneamente rassegnato le dimissioni dal Comitato come da Statuto e si proporranno quali candidati nella lista Moderati e Popolari come indipendenti”, partito che, lo ricordiamo, propone la canidatura a sindaco di Pinuccio Vasile. “Preme evidenziare – è specificato – che i due componenti dimissionari hanno fatto proprio il programma redatto dal Comitato Pro Ambiente, che è stato integralmente letto, recepito ed approvato dai Moderati e Popolari di centro, dalla coalizione e dal candidato sindaco Vasile che se ne fa portavoce in sua fede giurata”.