Stop al servizio di assistenza domiciliare. Si attende la gara d'appalto

altDurante il Consiglio comunale di ieri è andata in scena la protesta degli ammalati bisognosi di assistenza domiciliare e che da lunedì vedranno sospeso il servizio. E si perché mercoledì è giunta via fax alla Cooperativa Solidarietà l’avviso da parte del dirigente Gesmundo che da lunedì i servizi di assistenza domiciliare(S.a.d.) agli anziani e ai diversamente abili verranno sospesi.

Con buona pace delle proroghe che da un anno circa vanno avanti senza avere la giusta copertura su gare d’appalto. Il clima era fortemente surriscaldato, anche perché non funzionava neanche la pedana sollevatrice atta al trasporto dei disabili in carrozzina. In realtà non era funzionante neanche l’ascensore, quindi non sarebbero stati in grado di salire comunque. “Sono paralizzata e vivo da sola. Ho bisogno di assistenza domiciliare. Purtroppo da lunedì non so come farò”.Si esprimeva cosi ieri sera la signora Pia, proprio all’ingresso del palazzo comunale. Il sindaco Gatti ha voluto riceverli, ammalati ed operatori. “Abbiamo gli atti di gara che sono già pronti. Purtroppo ho dovuto fare i conti con una manovra finanziaria che ha tagliato a destra e a manca. La mia indicazione politica è che lunedì non venga sospeso il servizio, ma abbiamo un mese di tempo per fare la gara d’appalto. Andiamo avanti fino ad ottobre, poi non posso assicurare che il servizio venga erogato.” Parole forti, quelle del sindaco che ha rinviato il tutto al decisivo incontro di oggi dove le parti in causa si ritroveranno per cercare di trovare una soluzione. Il clima non è buono. Da fonti interne si apprende che potrebbe essere erogato il servizio solamente a chi vive in precarie condizioni di solitudine e malattia. Agli altri dovrebbe essere confermata la sospensione. In attesa che ad ottobre si parta con una gara che accontenti tutti, operatori e bisognosi di cure.

Dopo 8 ore di discussione approvato a maggioranza il bilancio 2011

alt

L’aula del Consiglio comunale

E’ finito intorno alle due di questa notte un consiglio comunale acceso e ricco di novità. Cinque i punti all’ordine del giorno: la discussione delle linee programmatiche proposte dal sindaco, il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, i piani di zona per l’edilizia economica e popolare, il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011 e il regolamento sul funzionamento e fruizione del servizio mensa scolastica. Con 23 presenti e 2 assenti iniziava la seduta. Il sindaco Gatti chiedeva di posticipare il primo punto, discutendolo come ultimo. La minoranza con a capo Cavallo (MeP) riteneva che il primo punto sulle linee programmatiche fosse “propedeutico” al bilancio. Dunque nessun posticipo. Tuttavia la richiesta passava con 18 voti favorevoli e 5 contrari. Sul piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, di cui anche il nostro giornale si è occupato, relazionava il dirigente al II settore Petraroli. “I valori degli immobili sono riferiti al 31 dicembre 2010. Questi sono immobili che potrebbero essere venduti a terzi e il valore indicato ne è la base d’asta. Ad oggi l’ex macello avrebbe il doppio del valore. Questo – concludeva Petraroli – è un atto propedeutico al bilancio”. Quindi la provocazione del sindaco, Mimmo Gatti, che chiedeva se, come si dice in città, il Comune è in vendita, ma Petraroli lo tranquillizzava dicendo che “i beni in questione sono in disponibilità. Il Consiglio redige questo piano ma non significa che vengano venduti. L’unico bene che si propone di alienare è il terreno costituente il lotto 19 della lottizzazione Cornole di Ruccia (Zona C/3). Si tratta di un vigneto di 187 metri quadri per un valore di 170mila euro. E si propone di alienarlo a partire dal 2011 e non più dal 2012 come previsto”. Con 17 voti favorevoli e 5 astenuti il provvedimento veniva accolto. Successivamente si passava al terzo punto che veniva approvato con 18 voti favorevoli e 4 astenuti anche perché, a detta di Petraroli, il Comune non ha un P.I.P.(Piano insediamenti produttivi). Si passava cosi al decisivo ordine del giorno, ossia quello relativo al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011. “Quest’anno abbiamo investito in scuola, trasporto alunni e mensa scolastica – diceva Gatti – Non ci saranno contributi alle associazioni. Abbiamo approvato un piano per la raccolta differenziata di 800mila euro. Non escludo di fare esperimenti di raccolta differenziata porta a porta entro la fine dell’anno”. Prendeva la parola il capogruppo del Pd, Fabrizio Cramarossa: ”Questo è un bilancio scritto da Tremonti. Nel 2006 la spesa sociale era di 1 miliardo di euro. Ora è di 100 milioni. Stiamo notificando un bilancio di consuntivo. Se si vota no al bilancio domattina si va in Procura. Altrimenti ci si astiene. Andrebbe fatto un regolamento bioedilizio. Per ciò che concerne la fiera del crocefisso – continuava Cramarossa – andrebbe fatta una fiera specifica perché quelle generaliste sono destinate a scomparire. Troppo viene speso anche per l’affitto al centro anziani (52mila euro)”. Cramarossa sollecitava anche l’emendamento proposto dal Pd circa un Piano di sviluppo strategico che esamini punti di forza e di debolezza della città nonché opportunità di sviluppo su quattro aree: sociale, cultura e turismo, sviluppo economico ed occupazionale, territorio ed ambiente. In tale emendamento il Pd proponeva il varo di un Piano Urbano della Mobilità (PUM). Dal canto suo l’opposizione, specialmente con il capogruppo dei MeP Vasile, era un fiume in piena. Ciò che veniva criticato era l’emendamento tecnico al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011. In particolare era dubbia la previsione di entrata relativa alla Tarsu che può essere incrementata di 150mila euro. Su questo emendamento anche uno dei revisore dei conti, Aldo Grittani, aveva dato parere negativo. Per Vasile i dati del bilancio erano inattendibili e soprattutto non si era fatto nulla nel taglio della spesa come nel caso degli affitti. Lunghissimo discorso, quello di Vasile. Il quale snocciolava numeri e cifre. Dopo ore di discussione il bilancio veniva approvato con 18 voti favorevoli e 6 contrari. Rinviati a giovedì 22 settembre gli altri due punti (linee programmatiche e regolamento sulla mensa scolastica).

Contro i tagli del Governo, lotta all'evasione fiscale e fondi Ue

altPresentato pubblicamente il bilancio di previsione del 2011 del Comune di Modugno. La buona notizia è che siamo uno dei cosiddetti “comuni virtuosi”, ossia la nostra amministrazione sinora è riuscita a rispettare il cosiddetto “Patto di Stabilità” facendo quadrare il bilancio e producendo un disavanzo annuale. La cattiva notizia è che il rispetto di questo patto rende davvero difficile a detta del sindaco Mimmo Gatti una buona gestione “politica” del paese che garantisca i servizi essenziali. Ma questa non è una novità se è vero che l’Anci, l’associazione che rappresenta le amministrazioni comunali d’Italia, per voce del suo presidente ha già denunciato l’iniquità del patto di stabilità che non premia affatto le buone amministrazioni che anzi in virtù dell’attuale legge finanziaria si trovano strette al cappio di trasferimenti finanziari sempre più esigui da parte del governo centrale. Insomma, tanti paletti da rispettare, poche risorse da amministrare. Ad aprire la serata il Presidente del consiglio Comunale Antonio Scippa che ha ribadito il senso dell’iniziativa orientata a «ridurre le distanze tra le istituzioni e il cittadino». A presentare il bilancio è dunque intervenuto il sindaco che oltre a denunciare la suindicata scarsezza di trasferimenti, ha anche ricordato le difficoltà intervenute nella stesura del bilancio tra leggi finanziarie che si susseguivano correggendosi e modificandosi l’un l’altre. Date le esiguità dei fondi si sarebbe rischiato un completo taglio dei servizi sociali se la Regione non fosse intervenuta trasferendo soldi di cui il Comune vantava credito. Altri grossi introiti sono dunque giunti dalla risoluzione di un contenzioso con lo Iacp e con una grossa azienda della zona industriale sul pagamento di Ici arretrate (circa 800mila euro la prima, 200mila la seconda). Questa la situazione delle entrate cui vanno considerati i meccanismi del patto di stabilità che allo stato attuale impediscono di spendere cinque milioni di euro di disavanzo presente e passato. Circa le spese bisogna considerare che il capitolo più importante riguarda le spese per il personale, più le varie utenze e contratti in essere. L’amministrazione punta a mantenere il trasporto per gli alunni e le mense scolastiche volute a gran richiesta dalle famiglie; sempre nell’ambito scolastico si finanzierà il Piano dell’offerta formativa delle scuole. Altra misura importante presentata dal sindaco, è l’adeguamento del Prg al Pug che faciliterebbe procedure quali i piani di lottizzazione; la misura permetterebbe non tanto una maggior cementificazione del territorio quanto la realizzazione di cooperative edilizie legate all’attuazione dei comparti, con vantaggio tanto per i cittadini quanto per le casse comunali che incasserebbero i cosiddetti oneri di urbanizzazione. Circa i lavori attuali della fogna bianca e del rifacimento delle strade, il sindaco avverte che sono stati finanziati già dall’anno scorso e che prevedono un pagamento dilazionato in percentuale fra il 2012 e il 2013. il sindaco infine si è soffermato sulle prospettive di bilancio per i prossimi anni. In futuro, avverte, sarà molto importante partecipare ai bandi europei, in quanto rappresentano fondi extra che non rientrano nel patto di stabilità e perciò interamente spendibili; va fatto inoltre uno studio sulle utilizzazioni dei locali scolastici per una migliore gestione di spazi inutilizzati al fine di ridurre le spese di affitto degli uffici comunali; sarà inoltre necessaria la realizzazione di un canile comunale per risparmiare circa 450mila euro l’anno; dall’anno prossimo inoltre il Comune comincerà a pagare l’affitto per gli alloggi dei Carabinieri. Infine, la nota più dolente: dal prossimo anno occorrerà introdurre l’Irpef comunale. Il dirigente del settore finanze, Fulvio Gesmundo, ha quindi sottolineato la possibilità di introiti importanti dal recupero dell’evasione fiscale.

Consiglio comunale, tra solite polemiche voto unanime al regolamento sugli scuolabus

Primo Consiglio comunale dopo la pausa estiva: degli otto punti all’ordine del giorno 6 dovranno essere ridiscussi nella prossima seduta. Approvati a maggioranza il bilancio consuntivo 2010 (con un avanzo di amministrazione di circa 5 milioni e 700mila euro) e all’unanimità il regolamento per la disciplina del servizio di trasporto scolastico.

Sul primo punto il sindaco, Mimmo Gatti, ha dichiarato che i conti dell’Ente godono di buona salute, anche se gli oltre 3 milioni di euro di liquidità disponibile e i quasi 6 milioni di avanzi di amministrazione, a differenza degli anni precedenti, non potranno essere spesi e utilizzati per l’attuazione di importanti progetti strategici a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità regolato dalla finanziaria nazionale 2011. “Questi vincoli si aggiungono ai circa 800mila euro in meno trasferiti al Comune di Modugno dallo Stato per quest’anno – ha detto il sindaco – per questo motivo l’Amministrazione comunale sostiene l’azione dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che chiede al Governo di ridurre la portata dei vincoli previsti dal patto di stabilità interno e la portata dei tagli agli Enti locali”.

 

E sono proprio le continue modifiche alla manovra del governo che costringono la massima assise cittadina a rimandare la discussione sul bilancio di previsione 2011. “Il primo schema di bilancio – ha detto Gatti – era già stato approvato dalla Giunta a metà luglio. Quando però il 18 luglio sono arrivati i dati definitivi dei trasferimenti statali ai Comuni abbiamo dovuto modificare il deliberato di giunta tenendo conto degli ulteriori tagli, circa 800mila euro. Il 13 agosto un nuovo decreto legge sull’imposizione fiscale ai cittadini ci ha costretti ancora una volta a mettere mano al bilancio che prevedeva l’introduzione dell’addizionale Irpef con una soglia di salvaguardia per i redditi bassi. Quindi, il 26 agosto scorso, ci siamo rimessi al lavoro consapevoli di poter operare scelte politiche ridotte all’osso visto l’ulteriore irrigidimento del patto di stabilità”. Tra i provvedimenti che il sindaco annuncia rientreranno nel bilancio 2011 “ci sono sicuramente il trasporto scolastico, le mense e l’adeguamento del piano regolatore al pug”. Sulla base di queste novità normative, il Pd ha presentato un maxiemendamento al bilancio. Il rinvio, proposto dallo stesso primo cittadino, servirà a dare il tempo al Consiglio di studiare le modifiche proposte dal Pd prima del voto, fissato per la seduta del 19 settembre, in vista di un incontro sul tema anche con i cittadini.

La massima assise cittadina ha quindi proseguito i lavori sul secondo punto all’ordine del giorno: l’elezione del vicepresidente del Consiglio. Per la seconda volta l’opposizione si è rifiutata di fare un nome. La questione è ancora l’accordo Pd-Udc. “Un inciucio di potere” come Pinuccio Vasile (candidato sindaco dei Moderati e Popolari sconfitto al ballottaggio) continua a ripetere. Dai banchi della maggioranza il consigliere Mariella Colucci (Pd) risponde a Vasile, definendo “mancanza di democrazia” l’atteggiamento non partecipativo della minoranza. Quindi l’intervento di Sergio Cavallo (Moderati e Popolari): “L’assenza di democrazia è non aver coinvolto l’opposizione nella scelta del presidente” (Antonio Scippa – Pd – eletto tra numerose polemiche, ndr). Tentativo di conciliazione dal capogruppo del Pd, Fabrizio Cramarossa: “Partecipare alla vicepresidenza e alle commissioni significa mettere insieme la parte sana della politica e costruire qualcosa di buono per la città”. La questione ancora aperta, infatti, è quella delle commissioni. Fino alla scorsa legislatura i consiglieri modugnesi erano 30, suddivisi in 6 commissioni da 5. Ora che i seggi si sono ridotti a 24 bisognerà ridurre il numero delle commissioni o diminuire i componenti per ciascuna di esse. Ma comunque sarà un’impresa garantire la proporzione tra maggioranza e opposizione come prevede il regolamento. La polemica del centrodestra è tutta qui.

Segnale di partecipazione da parte dell’opposizione è stato però l’aver votato a favore del regolamento sul trasporto scolastico. Centomila euro saranno destinati al servizio con tariffe variabili in base al reddito. Farà fermate solo a Modugno e avrà come utenti i soli alunni modugnesi. “Per garantire, però, la continuità didattica a qui bambini residenti in altri comuni che devono concludere il ciclo di studi a Modugno – ha spiegato l’assessore – il servizio sarà attivo per altri 3 anni ad esaurimento”. Gli scuolabus saranno gratuiti per le famiglie con un reddito fino a 7500 euro annui. Pagheranno 8 euro le famiglie con reddito da 7500 a 10mila e 14 euro quelle con reddito tra 10mila e 15mila. Tariffa piena (20 euro) per chi supera i 15mila euro annui. Infine per le famiglie con più figli in età scolare ci sarà un ulteriore sconto del 30%. Le domande di adesione al servizio sono già partite e da Palazzo di città prevedono un’utenza di circa 300 bambini. “E’ un segnale di grande attenzione verso le famiglie e il mondo della scuola ed è stato finalmente regolamentato un servizio importante che rischiava di essere lasciato all’improvvisazione – ha commentato il sindaco – E’ intenzione di questa Amministrazione regolamentare ancora altri servizi, quali per esempio quello della mensa scolastica nel breve tempo, al fine di consentire una maggiore programmazione nei vari settori”.

153 firme per una città che non molla

alt

Monumento ai caduti nella villa comunale di Modugno

Sebbene possa apparire un paese “fantasma”, Modugno esibisce ancora focolai di orgoglio e di speranza, da ricondurre in particolare alle attività delle associazioni, dei movimenti e, perché no, dei singoli cittadini. I succitati cittadini attivi diventano talvolta gli eroici protagonisti dei tentativi di risveglio della coscienza critica presso gli abitanti di questa città. Dalle parole ai fatti: il 7 luglio scorso il signor Nicola Mele ha protocollato due istanze al sindaco, all’assessore all’Ambiente e all’Urbanistica su alcune gravi problematiche che affliggono Modugno. Nelle due missive si fa riferimento al fatto che “i distributori di benzina devono essere portati fuori città così come prevede il Regolamento regionale del 10 gennaio 2006 n. 2”. Tale messaggio fondamentale viene accompagnato da altre questioni importanti, dal rispetto dei parcheggi per i disabili – di cui molti tristemente approfittano – alle motociclette che scorazzano per piazza Sedile e lungo i marciapiedi, rendendo pericoloso il passeggio. In relazione a tali problematiche, è stata invocata la presenza di un agente di Polizia Municipale o di un Carabiniere. A tali richieste, dopo oltre un mese, non sono giunte risposte dalle istituzioni interpellate. E allora il volenteroso cittadino lo scorso 29 agosto ha protocollato una lettera di sollecito, in cui tra l’altro ha segnalato la presenza di ratti e cani randagi nei pressi della Villa Comunale, pericolosi per l’incolumità e la salute pubblica. Le istanze sono accompagnate da 153 firme di cittadini modugnesi, di cui Mele si fa portavoce. Nel sollecito, Mele ricorda che “se entro 30 giorni non ci dovessero essere risposte concrete da parte delle istituzioni locali sarà costretto a rivolgersi alla Procura della Repubblica e a tutte le sedi competenti”. Ancora una volta, la città chiama. Si impegneranno le istituzioni (a cui può essere al momento concessa l’attenuante della pausa estiva) a rispondere?