Qualche domanda ai consiglieri comunali

In attesa di risposta

Data la più volte accertata “ritrosia” dell’attuale amministrazione comunale a fornire risposte alle domande che le vengono rivolte e considerato il ruolo di controllo (quindi conoscenza) che la legge assegna ai consiglieri comunali in generale e alla minoranza in modo particolare, cui spetta il preciso compito di “opposizione” politica anche fuori dal consiglio comunale, reputo sia necessario, per ottenere finalmente delle risposte, rivolgere a loro le stesse domande che da tempo vengono rivolte all’amministrazione e che finora non hanno prodotto alcun esito.

Per non rendere troppo lungo l’elenco delle domande e non pretendendo che le relative risposte vengano fornite in tempi strettissimi, ritengo opportuno raggrupparle per argomento, iniziando dall’argomento più dibattuto in questi ultimi tempi, il servizio integrato di igiene urbana dell’Aroba/2.

Di seguito alcune domande sulla cosiddetta raccolta porta a porta, partito il 1° agosto di due anni fa, con la speranza di ottenere, se non da tutti, almeno dai consiglieri di opposizione (fra i quali sono già in tre a contendersi la futura candidatura a sindaco) le risposte che questa amministrazione non “riesce” a dare.

Nei prossimi giorni, se saranno state fornite delle risposte alle domande attuali, ne porrò delle altre su altri argomenti, come per esempio il piano del traffico, le “puzze” e la loro reale causa e provenienza, i lavori pubblici e la manutenzione delle strade, l’edilizia pubblica e privata, le carenze dei servizi sociali, il contenzioso e gli incarichi agli avvocati esterni, il commercio e le attività produttive e così via.

Inizio con il contratto di Appalto del “servizio igiene urbana e servizi complementari e/o opzionali dell’Aro Bari 2 – comune di Modugno” stipulato in data 13/04/2016 fra il comune e l’AT.I. costituita dalle società:

CNS (Consorzio Nazionale Servizi Soc. Coop.) – COGEIR Costruzioni e Gestioni s.r.l. – Impresa Del Fiume S.p.A.;

A pagina 4 del contratto, dopo le premesse è riportata la seguente dicitura:

L’appalto è concesso dal ARO BA/2 ed accettato dall’ATI Appaltatrice sotto l’osservanza piena, assoluta, inderogabile ed inscindibile delle norme, condizioni, patti, obblighi, oneri e modalità dedotti e risultanti dal Capitolato Speciale d’Appalto, allegato al presente Atto per costituirne parte integrante e sostanziale. nonché delle prescrizioni tecniche di tutti i documenti ed elaborati facenti parte del suddetto Progetto approvato dall’Assemblea dell’ARO BA/2 che, ancorché non materialmente e fisicamente uniti al presente Atto, devono intendersi parte integrante dello stesso, che l’impresa appaltatrice dichiara di conoscere e di accettare e che ad ogni fine di seguito si elencano: (….)

Segue l’elenco dei documenti ed allegati summenzionati, fra i quali vi è il Disciplinare Tecnico prestazionale.

A pagina 6 di tale documento vi è la dicitura:

Art. 6 – La tempistica di avvio dei servizi

Nelle more dell’attivazione dei servizi domiciliari che dovrà avvenire entro tre mesi dall’affidamento del servizio formalizzato con verbale di consegna da redigersi tra le parti, l’I.A. dovrà garantire i servizi con le modalità attualmente in essere, senza che questo comporti oneri aggiuntivi per l’Amministrazione comunale.

Perché, tenuto conto che il servizio di raccolta domiciliare (c.d. porta a porta) è iniziato il 01/08/2016, invece del giorno 01/05/2016 stabilito nel contratto come data di avvio del servizio, è stato corrisposto, fin dal mese di maggio 2016, il pagamento dell’intero canone mensile previsto quando in quei tre mesi il servizio è stato svolto con le stesse modalità della ditta cessante?

Nelle pagine 4 e 5 dell’offerta economica, presentata dall’Impresa Aggiudicataria, sono elencati i servizi opzionali e il corrispettivo da liquidare per il loro svolgimento. Fra questi servizi, con il numero 8 vi è:

 Intervento di derattizzazione del territorio comunale (comprese le caditoie, lame e sottopassi, scuole e uffici comunali):               (al costo di)  € 350,00 per turno di lavoro;

e con il numero 9

Interventi di disinfezione delle scuole e uffici comunali:   (al costo di ) € 350,00 per singolo complesso;

Lo stesso elenco è presente a pagina 34 del Disciplinare Tecnico Prestazionale (D.T.P.) che al paragrafo relativo a: Disinfestazione, derattizzazione e disinfezione (servizi opzionali nn.6, 7, 8 e 9) specifica chiaramente che il servizio di derattizzazione del territorio comunale (comprese le caditoie, lame e sottopassi, scuole e uffici comunali) sarà svolto con cadenza mensile.

Perché, considerato che il contratto è stato sottoscritto il 16 aprile 2016 e l’avvio del servizio è stato concordato per il giorno 1 maggio successivo, in data 27 maggio, a servizio già avviato quindi, si sia dovuto procedere in merito all’affidamento del servizio di derattizzazione del plesso scolastico “D.L.Milani”, del Parco S.Pio e del Mercato coperto in favore della ditta ECO SERVIZI di Bari al prezzo di €.1.098,00 IVA compresa ?

(si veda la determina n° 590 del 2016 dell’ufficio ambiente).

Il successivo 28 giugno, considerato che sono pervenute allo scrivente Ufficio (Ambiente) numerose segnalazioni attestanti l’emergenza per presenza di ratti su tutto il territorio in particolare nelle zone interessate da attività di scavo per opere infrastrutturali in corso di realizzazione…con determina n° 685 del Uff. Ambiente, viene affidato alla stessa ditta, la ECO SERVIZI di Bari, ormai diventata di fiducia di questo Ente, che, in data 28/06/2016, Prot. n.34883 del 28.06.2016 si è dichiarato disponibile ad espletare detto servizio per un importo complessivo di €. 732,00 IVA compresa.

Perchè, si pagano 300 € in più per  il servizio svolto in una scuola, al mercato e nel parco, rispetto al lavoro effettuato su tutto il territorio comunale

Perché una settimana dopo, l’8 giugno, con determina n° 686/2016 il responsabile del servizio ambiente ritenendo necessario programmare una campagna di disinfestazione del territorio comunale da effettuarsi per cicli;(…) in specifici ambiti territoriali e presso immobili, scuole ed uffici pubblici in genere, al fine di assicurare condizioni di sicurezza sotto l’aspetto igienico-sanitario; approva il PROGETTO ED AFFIDAMENTO MEDIANTE PROCEDURA NEGOZIATA del SERVIZIO DI DISINFEZIONE, DISINFESTAZIONE, DERATTIZZAZIONE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI MODUGNO stabilendo la somma totale di  € 16.494,40 quale basa d’asta per l’affidamento del servizio per un solo anno?.

Perché, il 21 luglio, l’impresa Navita srl, consorziata esecutrice del servizio integrato di Igiene Urbana dell’AROBA/2 nel Comune di Modugno, come si legge nella determina n° 727/2016 – dell’Uff. Aro Ba/2, chiede, ed ottiene dal comune, il permesso di poter affidare in subappalto (in quanto previsti e concordati nel contratto) gli stessi servizi relativi agli interventi antilarvale, antiblatte, disinfestazione, derattizzazione e disinfezione di scuole ed uffici pubblici comunali nei Comuni di Modugno e Bitetto sino al 30/04/2025   per solo € 10.000,00 (Eurodiecimila/00)?

 Perché, il 25 luglio, solo 4 giorni dopo la concessione alla Navita del permesso a subappaltare i servizi che per contratto è tenuta a svolgere si procede, come da determina n° 764 / 2016, alla aggiudicazione definitiva degli stessi servizi posti a gara, e cioè i servizi di disinfezione, disinfestazione, derattizzazione nel solo territorio del comune di Modugno per la durata di un anno, alla ditta ACCADUEO a r.l. con sede in Bari alla Via San Giorgio Martire, 97/18-20, per un importo complessivo di €. 10.082,57 – comprensivo degli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, al netto del ribasso offerto del 26,260% ed oltre IVA al 22%?

Perché, nella stessa data del 18 agosto 2017, dopo aver prorogato per un mese l’affidamento alla ACCADUEO (det. n° 826/2017) viene approvato un nuovo progetto per l’affidamento dei servizi di derattizzazione, disinfestazione/disinfezione scuole ed altre strutture pubbliche, disinfestazione antilarvale, disinfestazione adulticida, disinfestazione vespe e calabroni e monitoraggio processionaria oltre interventi straordinari e servizio di informazione fonica già presenti, per due anni, ponendo come base d’asta la sproporzionata somma di € 46.845,56 – visto che con det. n° 1133 del 16/11/2017 (che consiglio vivamente di leggere attentamente) il servizio veniva assegnato alla ditta M.A.P.I.A s.r.l. con sede in Bari al Prolungamento di Via Caldarola, 125, per un irrisorio importo complessivo di € 12.938,05 – (poco più di 500 € al mese!) comprensivo degli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso e di IVA al 22% ?

In attesa di risposta, si inviano distinti saluti.

Con chi mi candido a sindaco?

Le priorità dell’opposizione

Sono iniziate, già da qualche mese, le manovre per le prossime amministrative. Ogni settimana che passa vede aumentare il numero di incontri e di “apparolamenti” fra i già numerosi pretendenti alla carica di sindaco. Ognuno di loro, a settimane alterne, si fa promotore di riunioni più o meno riservate, invitando i futuri avversari ad un confronto, più o meno sincero, per sondare la loro disponibilità a confluire sul proprio nome come candidato unico di una futuribile coalizione.
Qualche giorno fa, nella sede del Pd locale, si è svolta una riunione fra i consiglieri comunali di opposizione, accompagnati dai loro referenti politici, una quindicina di persone in tutto. Poco, quasi nulla, si sa di cosa si è discusso. Il poco che è filtrato riguarda la voglia, espressa quasi all’unanimità dagli intervenuti, della volontà di dare vita, nelle future elezioni comunali, ad un coacervo di liste civiche senza il contributo dei simboli dei partiti nazionali. Insomma niente simbolo di Forza Italia, o della Lega, o dello stesso Pd che li ospitava. Assente il M5Stelle, non invitato per ovvie ragioni e Liberi e Uguali non invitato, nella sede Pd, per ragioni ancora più ovvie. Solo la formazione della squadra quindi, niente politica nei programmi di questa opposizione.
Modugno non merita questa inconcludente classe politica. Ad una maggioranza soggiogata dalla retorica del massimo rappresentante dell’onestà cittadina, non è stata, e non viene ancora, contrapposta alcuna azione di largo respiro, alcuna iniziativa di “ricucitura politica” tra le varie forze alternative a questa amministrazione, contro cui si sarebbe potuto e si potrebbe ancora fare tanto, se solo si ponesse il bene comune della città come unico obiettivo da raggiungere.
Il plumbeo governo locale che da quasi 5 anni amministra la città di Modugno ha determinato il definitivo declino della locale imprenditoria artigianale e commerciale. L’opprimente clima di sospetto che questa amministrazione ha creato verso chi da anni continua a fare impresa, ha leso gli interessi delle aziende, deprime la voglia di investire impedendo, di conseguenza, la creazione di nuovi posti di lavoro.
Modugno non merita questo clima intimidatorio, i sospetti, le dicerie.
Con una incessante opera di persuasione più o meno occulta, sono riusciti ad instillare nei modugnesi la convinzione che tutti gli imprenditori – e qualcuno più degli altri – sono speculatori, trafficanti e maneggioni e per questo vanno tenuti a bada, vanno limitate le loro attività, vanno controllati perché, prima o poi, proveranno a realizzare qualche “ciambotto”. E si propaganda tutto ciò sapendo che non corrisponde al vero, sapendo che la totalità dei modugnesi è costituita da persone oneste. Una continua propaganda elettorale che ha fatto presa sui modugnesi, facilitata dalla manifesta incapacità dell’opposizione di smentire tali affermazioni, attenta, come è stata finora, più a scontrarsi verbalmente in consiglio che a confrontarsi con l’opinione degli elettori. Eppure sarebbe stato facile far osservare come sia del tutto inverosimile che una città “disonesta”, andando contro il proprio interesse, elegga una persona “onesta” come l’attuale sindaco. Ci sono, è vero, una dozzina di persone ancora sub judice, che aspettano da anni che venga chiarita la loro posizione processuale, ma non si può, per questo, asserire che tutta la città fosse loro complice. Sarebbe a dire che tutti erano corrotti, compreso, quindi, tutti quelli che oggi sbandierano la loro onestà.
Non è così, ma non lo si dice abbastanza. Ci sono altre priorità, come quella della futura campagna elettorale.

Tutto va bene

madama la marchesa

A seguito dell’insediamento del governo presieduto dal neo presidente del consiglio Conte, la trasposizione del “Contratto” per il cambiamento, da accordo sottoscritto dai maggiorenti di due partiti, a programma di governo per tutti gli italiani, sancisce la definitiva scomparsa degli “inciuci” – così D’Alema chiamava i pettegolezzi privi di fondamento che i giornali riportavano sui suoi accordi con Berlusconi, all’epoca delle, prolungate, discussioni sulla proposta di legge relativa alla riassegnazione delle frequenze televisive. Riassegnazione che avrebbe indebolito la Mediaset dell’allora, ancora cavaliere del lavoro, Silvio Berlusconi. Non si può più parlare di spartizione del potere, di assalto alle poltrone, di oscuri Do ut des fra i notabili dei due partiti che oggi formano la maggioranza nelle aule del parlamento italiano. Oggi tutto va bene, madama la marchesa”, come cantava Nunzio Filogamo.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=20&v=jMGanySpxrE

Dal 31 maggio in poi ogni accordo fra schieramenti politici fino ad allora contrapposti, fra partiti e fazioni caratterizzati da ideologie contrastanti, fra elettori di convinzioni e appartenenze diverse, può essere sottoscritto e messo su carta chiamandolo contratto, senza alcun timore di doversi difendere da “pettegolezzi privi di fondamento”. Basterà asserire, magari già nel titolo, che tutto viene fatto nell’interesse degli italiani e non ci saranno più critiche o “pettegolezzi privi di fondamento”. Sarà possibile stipulare qualsiasi tipo di accordo e a nessuno verranno in mente “pettegolezzi privi di fondamento”. Tutti saranno felici. Non ci saranno più “pettegolezzi privi di fondamento” su accordi sottobanco per determinare gli incarichi nei posti chiave dei centri del potere occulto, non ci saranno più “pettegolezzi privi di fondamento” sulle concessioni ed agevolazioni ai trilaterali gruppi bancari, mai più ci saranno “pettegolezzi privi di fondamento” sulla mancanza di attenzione verso il sud, sul debito pubblico, sul diverso costo dell’approvvigionamento energetico fra nord e sud Italia, sull’eccessiva disparità fra servizi e attività produttive che vedono le seconde – quasi tutte ubicate al nord, rispetto ai primi presenti in larga parte al sud – contribuire in misura maggiore allo sviluppo delle aree settentrionali, del diverso costo del denaro fra nord e sud che determina la minore velocità di sviluppo delle aree meridionali, della mancanza di infrastrutture portuali e logistiche del meridione che impediscono le esportazioni dei prodotti verso i paesi che si affacciano sul  Mediterraneo. Non ci saranno più “pettegolezzi privi di fondamento” e tanto ci abitueremo a questo che non si potrà più neanche dissentire. Proprio come nella Corea del nord che invece di far esplodere una bomba nucleare, ha ottenuto di far scoppiare la bomba dei suoi 26 milioni di diseredati, autorizzandoli a varcare i confini con la Cina e la Corea del sud, minando lo sviluppo di quelle nazioni a tutto vantaggio degli Usa. Ma questi sono solo “pettegolezzi privi di fondamento” come quelli che non dovrebbero esistere più. “…tutto va bene, madama la marchesa”.

Grazie Mattarella

Forza Cottarelli

Grazie Presidente dagli “altri“italiani, quelli che il salvimaio ha dimenticato di inserire nel programma politico del finto cambiamento;
Forza, ex commissario alla spending review Cottarelli, spiega a “tutti” gli italiani che non si possono pagare i debiti indebitandosi ancora di più.
Tutti a discettare di Costituzione, di messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica, uno squallido sciacallo addirittura lo invita a ricordarsi dell’assassinio del fratello Piersanti.
Salvini e Di Maio a gridare al colpo di stato; il leghista amico dei romani, già pronto a lavorare per gli italiani della padania senza curarsi della parte maggioritaria del paese, insieme al neoassunto della piattaforma Rousseau. In cosa erano indaffarati i tanti scienziati della costituzione quando il duo meraviglia ha terminato la stesura del loro programma meravigliao? In quel programma non c’è nessuna proposta per incrementare il lavoro al sud se non quella di un reddito da consumare per acquistare prodotti del nord; nessun accenno alla lotta contro la povertà ma una nuova procedura da seguire per costringere i disoccupati ad umiliarsi facendo la fila per ritirare l’elemosina. Hanno ingannato gli elettori con la promessa di abbassare le tasse facendo risparmiare qualche euro a chi ne prende pochi, mentre ne fa risparmiare molti di più a chi non ne ha bisogno. Illudono assicurando che lotteranno contro le banche mentre saranno proprio le banche a beneficiare dei maggiori risparmi derivanti dalle tasse più basse che chi non ha bisogno potrebbe pagare; tasse più basse e spesa statale più alta. Indovinate dove sarebbero andati a prendere i capitali necessari per pagare le pensioni, l’indennità di disoccupazione, gli ospedali, i treni, le forze dell’ordine, gli impiegati dello stato; insomma i quasi 900 miliardi che lo stato spende, ogni anno. Compresi gli oltre sessanta miliardi per gli interessi sul debito pubblico.
I salvimaio progettavano di aumentare di altri 100 miliardi la spesa, non chiarendo cosa/come fare e si lamentano che Mattarella non ha voluto che loro governassero.
Ma volevano davvero governare? Se proprio lo volevano sarebbe bastato, come già avvenuto in altre occasioni, cambiare il prescelto con un altro e avrebbero chiuso tutte le trattative. Oppure, resisi conto che non avrebbero potuto mantenere le promesse fatte in campagna elettorale hanno pattuito fra loro di presentare un candidato al ministero dell’economia che sapevano (se addirittura non lo avevano già concordato) che non sarebbe stato accettato e quindi poter far saltare tutto per potersi ancora una volta proporre come salvatori della patria, sicuri che i 17 milioni di scienziati della costituzione che li hanno votati potrebbero pure aumentare.

Pericolo "Delle Foglie"

è così perché lo dice lui?

È stato convocato per le 17,30 di oggi, 11 maggio, il consiglio comunale per l’approvazione del bilancio consuntivo dell’anno 2017. L’ordine del giorno prevede al 1° punto le “comunicazioni del sindaco”. Molto probabilmente saranno riservate alla nuova azione preventiva contro l’azienda “che uccide i bambini” situata sulla strada per Bitonto. Sono decenni che il nostro amministratore capo si è schierato contro la Tersan Puglia. All’epoca del suo biennio da onorevole deputato si adoperò molto per “convincere”, Silvestro Delle Foglie, a cedere i suoli su cui sorge la Tersan ai proprietari dei terreni retrostanti. Terreni retrostanti oggi di proprietà di Delle Foglie. Qualcosa di quel fallito tentativo di mediazione deve aver causato la ossessiva “strategia del terrore” riservata al suo ex compagno di infanzia. È noto, infatti, che i due sono figli di due dipendenti che operavano nella stessa stazione delle FAL.

Diversamente dal “caso” Newo, che ha visto l’amministrazione informare tardivamente i cittadini modugnesi sul pericolo per la salute rappresentato da quell’insediamento, (voglio ricordare ai meno attenti che il progetto della NEWO era noto all’amministrazione fin dall’inizio del 2016 e che i modugnesi ne hanno avuta notizia solo il 31 ottobre del 2017 – quasi due anni dopo – e solo in seguito al rilascio definitivo del nulla osta regionale alla realizzazione dell’insediamento) oggi, invece, si sollecita l’opinione pubblica modugnese a schierarsi contro un progetto di “chiusura del ciclo dei rifiuti” riguardo al quale i cittadini di Andria, con un referendum e il  presidente di Legambiente della città, Francesco Tarantinj, hanno dichiarato – vedi il recente articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno – che il ricavare biogas e biometano dalla parte “umida” dei rifiuti sia un’<<ottimo esempio  di economia circolare che ancora stenta ad affermarsi in Puglia, dove si è ancora all’economia lineare con le discariche che hanno un peso determinante nello smaltimento dei rifiuti. Invece occorre spingere su bioenergie e raccolta differenziata>>.

Un modo diverso di affrontare i problemi quello utilizzato nella città di Andria, dove l’amministrazione prima “ascolta” i cittadini e dopo agisce. A Modugno, invece, sono convinti di avere uniformato l’opinione pubblica, a cominciare dai consiglieri comunali di maggioranza, al loro pensiero, senza alcuno spazio alla critica e alle opinioni diverse dalla loro.

Quando chiesero “cos’è l’Illuminismo?” al filosofo prussiano Immanuel Kant, lui rispose così: <<L’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a sé stesso.
Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro.
Imputabile a sé stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da un difetto d’intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro.
Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell’Illuminismo.>>

Immanuel Kant, l’ultimo degli Illuministi nel “Siècle des lumières”, ha dato tanto alla “Critica” del pensiero comune; difficile oggi, nella oscura, (anche materialmente, vedi C.so V. Emanuele) città di Modugno, scorgere qualche luce alla fine del tunnel del pensiero unico che questa amministrazione impone.