In memoria del caro Miky De Palo

altSono passati 4 anni da quel fatidico 27-11-2007, quando alla giovane età di 23 anni, venne assassinato il giovane Michelangelo De Palo, per tutti Miky.

 

Uno di quei giovani che la vita mondana non sapeva fare a meno di lui, uno di quei giovani a cui era impossibile non voler bene, uno di quei giovani a cui ogni giorno si associavano nuove amicizie per la simpatia e bontà che sapeva regalare, uno di quei giovani che…”manca a tutti”.

E cosi qualcuno ha pensato di eliminarlo da questa vita, forse perché questo qualcuno non ci sapeva appartenere…

Il suo è un ricordo estremamente unico, e infatti per il 4° anno consecutivo vogliamo unirci tutti per Ricordarlo. Come ogni anno, grazie alla piena solidarietà del Comune di Modugno, riusciamo ad organizzare questo evento, che si ripete come evento sportivo, perche lo sport, forse, porta felicità e la felicità è un comune denominatore di Miky.

Gli amici e i colleghi si scambieranno la palla con la rappresentativa del Comune di Modugno, una squadra mista tra Sindaco, Assessori, Consiglieri e Autorità che di fronte a questi eventi mostra sempre la vera ragione di essere solidali.

Appuntamento quindi all’ Oratorio di Modugno domenica 27 novembre 2011 alle ore 10.30

Claudio Cassano

(abbiamo ricevuto il seguente comunicato dall’assessore allo sport  e qualità della vita, Vito Signorile. La redazione di Bari Sud Ovest ringrazia per l’opportunità offertaci di poter essere vicini a quanti ricordano con affetto il caro Miki De Palo).

I Fanti d'Italia a Bitetto, nel nome di San Martino, per gli alluvionati di Genova

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Cattedrale di Bitetto

I Fanti d’Italia hanno da poco celebrato la ricorrenza del novantennale della traslazione delle spoglie del  Milite Ignoto da Aquileia a Roma, a ricordare lo spirito di sacrificio che spinse tanti giovani da poco diventati Italiani a portare a compimento l’Unità Nazionale. Non già per vuota e anacronistica retorica ma per tenere viva la memoria di chi ci ha preceduto nella condivisione di valori universalmente riconosciuti, l’Associazione Nazionale del Fante da diversi anni sta portando avanti una serie di progetti d’intervento umanitario che travalicano l’ambito prettamente “militare” per impegnarsi nel volontariato tout court. Negli anni precedenti numerosi sono stati gli interventi promossi dall’Associazione: Kosovo, Terra Santa, Bielorussia, oltre che sul territorio nazionale.

Un occhio particolare va alle iniziative varate in concomitanza con la ricorrenza liturgica di San Martino, patrono dell’Arma di Fanteria che, insieme al Beato Papa Giovanni XXIII patrono dell’Esercito Italiano (anch’egli Fante, già effettivo al 73° rgt. f. “Lombardia”),incarna singolarmente le tre virtù teologali della Fede, della Speranza ma, soprattutto, della Carità.Il motto dell’Associazione (Onorare i Caduti operando per i vivi) rispecchia quindi fedelmente l’insegnamento e la vita di Martino, una vita spesa al servizio degli altri, come soldato e, successivamente,come vescovo. Secondo la sua biografia, Martino nacque nel 317 a Sabaria (oggi Szombathely), una città della Pannonia (attuale Ungheria) figlio di un Ufficiale dell’esercito romano.

Trasferitosi a Pavia, sentì parlare del Cristianesimo che lo coinvolse fino al punto di diventare catecumeno. Il padre voleva che suo figlio diventasse un soldato e così prestò giuramento militare a soli 15 anni. Una notte d’inverno, mentre faceva la ronda, incontrò un povero vestito di stracci. Martino tagliò il suo mantello in due pezzi e ne donò la metà al povero. Per questa azione fu deriso dai compagni, ma la notte seguente, mentre dormiva, gli apparve Gesù rivestito del suo mantello che diceva agli angeli: “Martino, ancora catecumeno, mi ha coperto con questo mantello”. Venne battezzato all’età di vent’anni e giunto ai 40, decise di deporre le armi per diventare monaco. Nel 371essendo morto il Vescovo di Tours, i fedeli di quella città lo acclamarono come loro Vescovo.

Il suo episcopato durò 26 anni e la sua fama si sparse ovunque. La morte lo raggiunse l’8 novembre del 397 e le esequie si celebrarono l’11 Novembre. Con breve atto Apostolico, il Santo Padre Pio XII proclamò il Santo Vescovo Martino di Tours Patrono Celeste di tutta la Fanteria Italiana, accogliendo il desiderio espresso dallo Stato Maggiore dell’Esercito, con l’adesione del Ministro della Difesa, presentato a Sua Santità dall’Ordinario Militare per l’Italia, S. E. Mons. Carlo Alberto Ferrero.Questo Atto Pontificio, sigillato con l’anello del Pescatore, porta la data del 24 maggio 1951. La figura del Santo ha lasciato un solco indelebile nella cultura e nelle tradizioni popolari un po’ in tutto il mondo:fra tutte vale la pena di ricordare la Cappella dedicata a San Martino nella Basilica Inferiore di Assisi, riportante una serie di affreschi sulla sua vita ad opera di Simone Martini nel periodo a cavallo del 1317.

In tutta la cristianità, poi, le celebrazioni in onore di San Martino, che coincidono con preesistenti feste bucoliche di origine pagana, hanno tradizioni alquanto pittoresche e caratteristiche: in Danimarca e Svezia è d’uso consumare pasti a base di carne d’oca; in Germania, invece, nel corso della vigilia i bambini si mascherano e portano in corteo dei lumini accesi. Fattore comune, in tutti gli eventi e le celebrazioni, il riferimento alle attività agricole: dalle fiere/mercato con compravendita di animali da pascolo, al travaso del vino nuovo detto “brusco” (prima che venisse in voga il termine attualmente aduso di “novello”) accompagnato dalle castagne scaldate al fuoco. Anche in letteratura si è spesso citato San Martino: impossibile non ricordare la poesia scritta dal Carducci nel dicembre 1883, contenuta nella raccolta “Rime nuove”, fino ai riferimenti alla chiesa londinese di San Martino al Campo più volte riportati da George Orwell in “1984”.

Le tradizioni popolari, poi, sono un autentico florilegio di riferimenti e citazioni: nelle valli lariane ad esempio, nell’abitato di Lèzzeno, il Santo non gode molta simpatia a causa della locale conformazione orografica del territorio che – dall’11 novembre al 17 gennaio – lascia il paese totalmente all’ombra, sì da dare origine ad un irriverente detto popolare che recita “San Martin l’è un asasin, al me porta vie el suu dal campanin; Sant’Antonij l’è un om de ben, ma la dà e ma la mantenn” (San Martino è un delinquente che mi toglie il sole dal campanile, Sant’Antonio abate è un uomo per bene, me lo dà e me lo conserva).

Altrettanto pittoresco un detto popolare della valle dell’Ofanto, nel quale si invoca San Martino (che, è bene ricordarlo, aveva anche fama di taumaturgo) per far passare coliche e dolori addominali in genere: “Sante Martine, da luntane veniste, tutte ‘mbusse arruìste, uommene bbuone e femmena triste, sope au sacche de sarmijente, fà passà stu dolore de vejnde” (San Martino, venisti da lontano, arrivasti tutto bagnato, uomo buono e donna malvagia, su di un pagliericcio pieno di sterpi, fa’ passare questo dolore al ventre), riferendosi ad una tradizione popolare secondo la quale il Santo in una notte piovosa chiese ospitalità ad una famiglia. Il marito voleva accoglierlo ma la moglie si oppose. L’uomo allora, di nascosto dalla consorte, fece dormire il Santo nel granaio, preparandogli alla meglio un sacco pieno di sterpi. San Martino lo ringraziò guarendolo dalla cronica colica addominale che lo affliggeva.

Da allora, soprattutto nel circondario di Trinitapoli (BT), è d’abitudine ricorrere all’intercessione di San Martino per scopi “terapeutici”.In inizio abbiamo ricordato la virtù della Carità, esemplarmente incarnata da San Martino: ebbene, proprio il prossimo 11 novembre a Bitetto (BA), alle ore 17:30, verrà presentato presso il Municipio il progetto d’intervento umanitario “Leoni di Liguria” in omaggio al disciolto 157° reggimento fanteria “Liguria”,  progetto ideato dalla Sezione del Fante di Val Menaggio (CO), da diversi anni operante in trasferta in territorio pugliese. Tale progetto intende abbinare le celebrazioni per la ricorrenza di San Martino ad una raccolta di aiuti in favore delle popolazioni genovesi colpite dall’alluvione dei giorni scorsi. Gli aiuti in questione saranno raccolti durante l’offertorio che avrà luogo nel corso della Santa Messa che avrà luogo subito dopo la presentazione del progetto, presso la Cattedrale di S. Michele Arcangelo alle ore 19:00.

L’evento, a cui parteciperanno Autorità civili e militari nonchè tutte le realtà associative bitettesi, vuol essere quindi uno sprone a ben operare per venire incontro alle necessità di chi ha più bisogno, spinti da sentimenti di partecipe solidarietà. Dalle colonne di Bari Sud Ovest, quindi, un invito a tutti affinché partecipino numerosi a questa meritoria iniziativa.

4 novembre 2011: una ricorrenza speciale

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Il Presidente Napolitano depone la corona d’alloro

Non è stato un 4 novembre come tutti gli altri quello di quest’anno 2011 che ormai sta volgendo al termine.

E non perché cade in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dalla proclamazione del Regno d’Italia, che pure hanno rappresentato un evento mediatico di primissimo ordine ma anche perché, per una singolare coincidenza, è capitato in concomitanza con un evento di altissimo significato storico e culturale: il novantennale della traslazione delle spoglie del Milite Ignoto da Aquileia a Roma.

L’evento, fortemente voluto dalla Presidenza Nazionale dell’Associazione Nazionale del Fante, nella persona del suo Presidente Antonio Beretta, e fatta propria dal Ministero della Difesa che l’ha avocata a sé ed ha messo in piedi, in concorso con la Giunta Nazionale dell’Associazione, una gigantesca macchina organizzativa e mediatica, ha riscosso un successo superiore alle aspettative.

In collaborazione con Trenitalia, il convoglio commemorativo partito il 29 ottobre scorso dalla stazione di Aquileia, ha ripercorso a distanza di 90 anni lo stesso itinerario del 1921, rischiando di non rispettare la tabella di marcia per l’enorme afflusso di visitatori. Basti pensare che a Monselice e Conegliano una folla entusiasta ha bloccato i binari pur di visitare la mostra itinerante allestita sul treno: in un’epoca come la nostra, in cui i valori fondanti della nostra identità nazionale sembrano affievolirsi, episodi come questo lasciano ben sperare in una riscoperta di quelle radici comuni che, durante la Grande Guerra, videro uniti ragazzi di ogni regione Italiana che nel 1918 portarono a compimento (spesso col supremo sacrificio di sé) l’Unità Nazionale. Il convoglio è quindi giunto alla stazione Termini il 2 novembre scorso dove è stato accolto dal Capo dello Stato e dalle più alte cariche Istituzionali, e dove (fino al 6 novembre) è possibile visitarlo.

L’apice è però stato toccato nella manifestazione odierna, con la tradizionale cerimonia presso l’Altare della Patria nel corso della quale sono state deposte due corone d’alloro al sacello del Milite Ignoto. La prima corona è stata deposta dal Capo dello Stato alle ore 09:00. Napolitano è giunto accompagnato dai Presidenti di Senato e Camera, Schifani e Fini, dal Ministro della Difesa La Russa in rappresentanza del Governo, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Abrate, e dal Comandante Militare della Capitale, Generale Moscatelli, mentre la seconda deposizione, a cura dell’Associazione Nazionale del Fante si è tenuta alle 11:00, con il Presidente Nazionale, Antonio Beretta, accompagnato dai Vice Presidenti, Sautariello e Cortellessa , dal Segretario Nazionale Cerri, e dal Vice Comandante Militare della Capitale, Generale Pilosio.

Una gran folla di visitatori ha seguito entrambe le cerimonie con sentito raccoglimento e grande partecipazione. Al termine, nella sala conferenze del Vittoriano, ha avuto luogo una conferenza stampa nel corso della quale il Presidente Beretta ha illustrato l’evento nei dettagli ai numerosi giornalisti presenti.

L’associazione Puglia Europa med sarà presente anche a Modugno

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Nei giorni scorsi con la partecipazione dell’on. Enzo Lavarra, per due legislature parlamentare europeo, si è tenuto l’incontro costitutivo per l’associazione Puglia Europa Med cui hanno preso parte rappresentanti modugnesi e di alcuni paesi limitrofi. Lavarra si è soffermato a lungo sugli scopi dell’associazione che sono quelli di stimolare e far crescere, nella popolazione pugliese, la consapevolezza circa la dimensione politica, economica, sociale e culturale dell’Unione Europea, diffondendone le opportunità e stimolando la partecipazione del territorio al progetto della costruzione europea.

 

L’associazione faciliterà, quindi, la presa di contatto e gli scambi fra l’ambito comunitario (con le istituzioni europee in primo luogo, Commissione, Parlamento Europeo, Consiglio) e la realtà sociale, istituzionale, economica e culturale del mezzogiorno d’Italia e di queste ultime con l’area del mediterraneo e dei balcani.

Non verranno trascurate le attività di promozione e di informazione con l’eventuale apertura di sportello info insieme a quelle di formazione, studio, ricerca e documentazione sulle tematiche comunitarie, organizzazione di convegni, seminari, esposizioni, mostre sulle tematiche oggetto degli studi e ricerche, attività di segreteria, consulenza e assistenza per conto di parlamentari europei e nazionali, consiglieri regionali, enti pubblici in genere, pubblicazione e divulgazione di notizie e lavori attraverso bollettini, internet, comunicati stampa, mailing, servizi radiotelevisivi.

Gli intervenuti hanno espresso grande apprezzamento per l’iniziativa avviata da Lavarra con il proponimento di intraprendere un incisivo impegno di sensibilizzazione cittadino finalizzato a permeare i più ampi strati della popolazione. Lo stesso avverrà nelle comunità limitrofe. Si tratta di un lavoro e di un’attività inediti per Modugno – ha riferito il prof. Fedele Pastore, esponente dell’associazione – che dovrà coinvolgere anche il mondo dell’imprenditoria locale e le fasce giovanili (a tale proposito è in dirittura di arrivo, a cura di Puglia Europa Med, la elaborazione del bando di un concorso di idee riservato ai giovani dai 18 ai 26 anni) perché si creino sinergie virtuose tese a valorizzare produzioni locali, idee ed inventiva al fine di creare sviluppo e nuove opportunità in tutto il territorio.

La festa del libro – presentazione del "Fondo Gismondi"

altIl 25 ottobre nella sede naturale delle manifestazioni culturali della città di Modugno, la responsabile della biblioteca Perrone, Grazia Cavallo ha organizzato la festa del Libro, all’interno di tale evento è stato presentato alle autorità istituzionali, alla cittadinanza e agli operatori del settore “il catalogo del Fondo Gismondi” che contiene l’insieme dei libri donati dal nostro caro e rinomato collega Mario Gismondi.

 

L’auditorium era gremito di personalità, scrittori, giornalisti, scolaresche e autorità. Presenti anche i rappresentanti della famiglia Gismondi, ai quali il nostro primo cittadino Mimmo Gatti ha donato una targa ricordo. Il sindaco, ritenendo il libro uno strumento insostituibile dello scibile umano, di cui non si può fare a meno, ha auspicato che iniziative di questo tipo diventino all’ordine del giorno. L’assessore ai Beni Culturali Elena di Ronzo, ha ribadito il concetto interagendo con la scolaresca presente ponendo dei quesiti ad hoc e ricevendo dalla platea calorosi ed interessanti interventi.

La nostra collega Angela Milella, nel suo intervento, ha illustrato il percorso giornalistico e umano di Mario Gismondi, ottenendo un lungo e commosso applauso. Il sindaco si è impegnato nel creare un albo in cui iscrivere tutti coloro che donano libri alla nostra biblioteca. Grazia Cavallo interpretando il grato pensiero per i libri donati, ha idealmente mandato un abbraccio da parte dei presenti e della città tutta a Mario Gismondi.