LE METAMORFOSI DELL'ANIMA

Essendo l’arte, espressione dell’interiorità dell’essere umano, ben si presta alla rappresentazione del nostro sentire, in tutte le sue forme, trovando sfogo anche attraverso le manifestazioni spirituali di altri, quali gli artisti. “Il pittore e l’artista sono due sostantivi non sovrapponibili: l’artista vive ciò che crea, è ispirato; viceversa si può pittare anche senza sentimento. La pittura è molto personale, per se stessi, senza condizionamenti” dice Giuseppe Cantatore, la cui mostra ‘Metamorfosi tour 2012-2013’ è stata ospitata all’interno della Pro-Loco di Modugno, aperta al dialogo con l’arte. L’ulivo secolare è il perno attorno a cui ruota la mostra di Giuseppe Cantatore, ora a Roma e in giro per l’Italia. Artista filo-impressionista sulla scia di Modigliani, del quale apprezza l’uso del  colore, il dosaggio, la forma, la sintesi e i travagli interiori, da cui egli stesso è passato, aggiunge: “L’ulivo rappresenta la forza, di fronte alle intemperie; non l’ho dipinto solo per gusto, ma per aprirmi al mondo, sempre con riserbo: ‘metamorfosi’ infatti rappresenta il cambiamento. Nel mio caso, prima ho rappresentato in collettività, poi ho realizzato questo tour da solo con un allestimento a tema”. Poi: “L’avvento della fotografia ha cambiato la storia dell’arte, mentre un dipinto è espressione d’amore per chi osserva: il tronco dell’ulivo secolare, con le sue forme contorte rappresenta la possibile caduta di qualcuno o di qualcosa che poi rimane ancorato; la rinascita si nota dai cieli aranciati che rappresentano i tempi che migliorano”. E infine: “Le mie porte chiuse, dietro hanno il buio e cioè qualcosa di non risolto, ma ci sono degli scorci, che sono la ripresa e la speranza”.

Insieme per lavorare

Si è conclusa l’altro giorno a Bari ‘Levante Prof III edizione’, la mostra internazionale della gastronomia dal 16 al 20 febbraio. Le cinque giornate sono state un percorso di convegni e incontri, promossi da Istituzioni, Aziende e Associazioni di categoria. L’evento, all’interno della Fiera del Levante, lato edilizia, è stato un gran contenitore di idee, per il pubblico interessato all’argomento, come imprenditori del settore, negozianti, giornalisti, ma anche gente comune che ha apprezzato l’indirizzo gastronomico e l’assemblamento tra le varie tipologie di imprese, all’ingrosso e al dettaglio, coordinamento e ausilio per le settorialità presentate. Forum panificazione, pasticceria e pizza in particolare, concorsi gelateria, alta gastronomia. Il pane, la focacceria e la pasta, reali della tavola, sono stati rappresentati dai vari panifici di Bari e del nord, corredati da imprese d’ausilio alla lavorazione degli stessi, provenienti dal nostro territorio e da Padova, Modena, Ravenna, produttrici di attrezzature specifiche, come macchine impastatrici, pale, forni a legna e a piano rotante. Per l’allestimento di negozi, locali, alberghi e ambienti tipici, erano presenti aziende specializzate nel settore dell’arredo, dai mobili al design della tavola, compresa l’art menù factory, ovvero le diverse rilegature del libro del menù, aziende produttrici di registratori di cassa e dispositivi telematici per l’organizzazione interna e per la presentazione scenografica degli ambienti. E ancora, aziende per il recupero di olii esausti (da frittura), di abbigliamento professionale, scuole professionali per pizzaioli e professionisti della cucina, di impianti di climatizzazione, aziende per i controlli medici sui lavoratori, l’Associazione Italiana Sommelier, nonché per l’sos energia, come la Soluzioni Energia di Monopoli (unica nel padiglione), con sedi anche ad Andria e a Bari, che si occupa di seguire le aziende nei fabbisogni e nei consumi energetici, nel controllo delle fatture emesse dall’azienda fornitrice di energia elettrica. A farla da padrone i prodotti biologici e il design per  negozi di questo tipo e dulcis in fundo: il caffè, indiscusso re del gusto e del benvenuto: diverse le marche, biologiche e non e, diverse macchine elettriche per i locali. Domenico Violante, imprenditore nella torrefazione ha detto “Il caffè è un prodotto di cui gli italiani non riescono a fare a meno, ma altri imprenditori del settore gastronomia, rilevano che la crisi ha creato molti disagi e rallentamenti nelle vendite” . Il consorzio sarebbe una scelta nell’imprenditoria: pare che oggi sia diventata un necessità. Appuntamento al 2014. 

“La pittura è un vizio di cui non posso fare a meno”

“Metamorfosi tour” è il nome del nuovo appuntamento culturale della Pro Loco di Modugno. Protagonista della mostra di quadri è il pittore Giuseppe Cantatore. Metamorfosi è il proseguimento della sua prima mostra d’arte: “L’essenza della vita – i sogni”, partita nel 2011 ad Altamura. Una sorta di filo conduttore dunque in cui risulterà, sicuramente spontaneo alla mente dell’osservatore, il collegare il soggetto rappresentato, l’ulivo secolare, alla terra d’origine del Cantatore. La scelta dell’emblema per antonomasia della pace, non ricade prettamente su di un affetto legato alle proprie origini, bensì al significato che il pittore attribuisce a questa pianta come simbolo di forza e di rinascita. L’ulivo è per l’autore un sentimento di rivalsa, il sentimento della vita che prosegue anche dopo mille difficoltà, dopo ostacoli che sembrano insormontabili. La forza del tronco diviene quindi metafora della forza d’animo per andare avanti e riprendere in mano la propria esistenza. Metamorfosi è indice di cambiamento. Giuseppe Cantatore ha deciso di affibbiare questo nome al suo tour, poiché molte sono le innovazioni apportate in questa nuova mostra, a partire dalla collocazione dei quadri: non più all’aperto, ma disposti all’interno di una location. Ma l’innovazione più originale è rappresentata dall’allestimento della stessa mostra. Infatti come il pittore stesso afferma, la mostra diventa “un’opera d’arte in un’ opera d’arte”. Il quadro è sia visto che vissuto dal pubblico, il quale è circondato da elementi che richiamano al tema della mostra. E per quanto riguarda la tecnica? L’artista utilizza la tecnica dell’olio su tela assieme ad altre tecniche miste con le quali riesce ad apportare vere e proprie venature sulla superficie del quadro.Giuseppe Cantatore collabora assieme alla presidente Laura De Ranieri con l’Associazione assistenti alla comunicazione “Insegno” con la quale si impegnano ad aiutare attraverso delle offerte libere i bambini sordi. Un grande gesto di solidarietà per chi ha sempre la forza di sorridere nonostante le avversità.
Un artista eccentrico ed originale, insomma, che ha trovato la forza di rialzarsi dopo un periodo buio, grazie alla sua medicina personale: la pittura che egli chiama “ la mia camomilla” in grado di acquietare il suo animo nei momenti più dolorosi e burrascosi. E’ interessante il collegamento che l’artista fa con il dipingere e il mostrare poi i suoi quadri al pubblico, esporre le sue opere agli osservatori è il suo modo di condividere i suoi sentimenti, è il suo modo personale di liberare l’anima dal dolore e dall’irrequietezza, dove dipingere significa evadere e calmare il proprio animo. Mostrare il proprio dipinto al pubblico vuol dire quindi comunicare e liberarsi definitivamente dalla propria insofferenza. Il suo obiettivo ora è continuare a comunicare la sua passione anche all’estero con il suo terzo tour “il grande viaggio” che partirà da Trinitapoli ad ottobre 2013. Nel frattempo ai cittadini l’invito ad ammirare “la metamorfosi” di questo originale Artista e Uomo dal 9 al 24 febbraio.

Fotografie in movimento, l’immagine prende vita.

La Pro Loco di Modugno ospita dal 10 al 20 gennaio le suggestive opere di Fotografia Elaborata create da Alberto Covella, fotografo per passione e professione. Di primo acchito le sue possono sembrare opere di pittura, poiché appaiono come quadri tridimensionali intrisi di vernice fresca, nei quali l’osservatore dà sfogo alla libera interpretazione e dove si ha quasi il timore di toccarle per non levare via la vernice. In realtà quelle che possono sembrarci opere di pittura sono fotografie elaborate e sviluppate in bagni chimici su pellicola positiva o pellicola a infrarossi, dove partendo da un soggetto come un fuoco d’artificio si arriva ad elaborare un bouquet di fiori. L’opera finale è un tripudio di colori, di movimenti e di forme nelle quali diventa impossibile capire quale sia il soggetto di partenza. Solo l’autore potrà svelarci il tema che ha portato poi alla creazione di quella fotografia. Il motivo principale delle sue opere sono: fiori, insetti e tutto ciò che rimanda al mondo della natura e del verde, insomma tutto ciò che il cemento ha ormai calpestato. L’autore si dichiara infatti un convinto naturalista e grazie al suo geniale metodo d ri-creare la fotografia ha modo di poter evadere dalla realtà e dallo spietato realismo, reinventando ciò che agli occhi di tutti è plausibile, trasformandolo in pura e libera interpretazione della realtà. L’occhio non è più oggettivo. Infatti quella che una volta era palesemente un orchidea, può divenire un cervo, un albero, un pezzo di carta che svolazza, o tutto ciò che la nostra creatività, il nostro animo e la nostra mente sono in grado di percepire.
Alberto Covella ha iniziato la sua carriera fotografica da autodidatta. Una passione nata casualmente dopo l’incontro nel 1957 con la sua RolleiFlex. Lavora come ferroviere a Roma ed è proprio lì che iniziano i suoi primi scatti. Dopo anni di esercizio, di esperienze e di dedito amore per la fotografia apre ben cinque studi fotografici. Partecipa a concorsi di fotografia in tutto il mondo, (una delle sue fotografie,  “il sorriso del tempo” è inclusa nel libro della Nikon). Ora dopo 15 anni di ricerca è riuscito a reinventare la fotografia, a plasmarla, rendendo ciò che agli occhi di tutti è ovvio, imprevedibile, e reinterpretabile dove la fantasia ha libero sfogo. E’ il primo ad aver escogitato questo metodo creativo di fotografia e i cittadini modugnesi sono onorati di essere i primi ad ospitare e poter ammirare le sue opere. Dopo anni di lavoro e di ricerca, la sua passione non smette di cessare, anzi, continua alimentata da studi di ricerca, nel sperimentare e reinventare, poiché la passione che muove l’uomo e che lo spinge oltre la realtà, lo porta a non smettere mai di sognare e alimentare in esso il pensiero che si può arrivare ovunque il tuo cuore desideri.

Concerto per Modugno

Sabato 12 gennaio 2013 alle ore 20.00 presso la Chiesa SS Annunziata (Matrice) in Piazza del Popolo a Modugno si terrà la IX edizione del “Concerto per Modugno”.

Il concerto che accompagnerà gli ascoltatori attraverso l’armonica magia della “Sinfonia n. 1 in do minore op. 68” di Johannes Brahms e del “Concerto in sol maggiore per   pianoforte e orchestra” sarà a cura dell’orchestra sinfonica della Provincia di Bari diretta dal M° Peter Feranec, con la partecipazione straordinaria del solista Emauele Arciuli.