ACQUA E DEMOCRAZIA, SPETTACOLO SATIRICO-CIVILE A MODUGNO

E’ ancora lunga la strada da percorrere verso la piena affermazione del diritto d’accesso all’acqua,

ma l’associazione giovanile GMA-Giovani Menti Attive non si arrende e questa volta proverà a raccontarci come stanno le cose con un altro linguaggio, quello dell’arte.
Giungerà anche a Modugno domenica 28 aprile (ore 19,30) presso il teatro della parrocchia SS. Apostoli il coinvolgente spettacolo satirico-civile dal titolo “Colino (e la democrazia), fa Acqua da tutte le parti”. Un’opportunità, a due anni dal Referendum, per riscoprire in maniera diversa il “mancato rispetto dell’esito referendario (e, dunque, della democrazia) e la violazione del diritto umano all’acqua da parte del governo nazionale, come anche di quello regionale”.
Chi ci parlerà con tanta maestria del “primo” bene comune e ci trascinerà nella riflessione su questioni importantissime facendoci ridere e interloquendo direttamente con noi, sarà l’attore nonché ideatore dello spettacolo Giulio Bufo, da sempre impegnato nell’attivismo sociale e politico.
“Se vi doveste fare una doccia e avete tutto pronto, ma sul più bello vi accorgereste che manca la cosa primaria: l’acqua, cosa fareste?
Colino (personaggio tra l’ignorante e l’incosciente) inizia a capire e cerca di ragionare, con i suoi limiti, sul perché l’acqua non ci sia, e questo per lui diventa un punto per conoscere ciò che non ha mai saputo: capire cosa sia l’acqua come elemento naturale, quale livello di speculazione economica ci sia su di essa, conoscere la legislazione, dal livello mondiale a quello nazionale e regionale. Quello che a lui importa è che deve farsi la doccia, ma ha realmente tutto il diritto di farla? E nella sua terra, la terra “rossa” di Vendola, questo diritto gli è veramente garantito?”
Domenica scopriremo la risposta a questi quesiti con uno spettacolo “satirico e unito all’informazione” organizzato in collaborazione con il Comitato pugliese Acqua Bene Comune, che dal 22 marzo (data in cui ricorre la Giornata Mondiale dell’Acqua) ne sta promovendo la realizzazione in diversi comuni, in scuole, parrocchie e associazioni.
Alla tappa modugnese interverranno anche Tommaso Fragassi, giovane della parrocchia SS. Apostoli (lo spettacolo rientrerà tra gli eventi per la festa della parrocchia “Santi Apostoli Filippo e Giacomo”) e Federico Cuscito del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune.

 

Denunce a gran voce

‘Un progetto editoriale incastrato in qualcosa di più generale, che è quello musicale’

è la definizione che ha dato Emilio Garofalo del connubio verbale che  sancisce  il binomio, in questo caso voluto e fortunato,  della penna e della voce, che si sposano magnificamente,  realizzando immagini di realtà scomode di vita.
Sorpreso il pubblico per tanta verve e veemenza nell’esternazione delle verità che nessuno può sognarsi di negare. Un concerto-denuncia che ha avuto come preludio, l’introduzione al libro ‘I biscotti speziati’, romanzo edito da La Riflessione-Davide Zedda, con la prefazione di Agnese Moro. Location per scelta la Pro-Loco di Modugno, nella quale i quattro ragazzi: Emilio Garofalo, Claudio Stea in arte Samo, Francesca Stellacci e Pachi Cassano ci si sono ritrovati per caso, innamorati dello stile architettonico  del palazzo.  ‘Siamo entrati e ci hanno accolto’ ha detto Emilio con naturalezza, come si fa con chi non si conosce e si accoglie, pensando abbia bisogno di qualcosa.
I ‘biscotti speziati’ narra del realismo legato agli anni di piombo e al diverso modo di reagire dei componenti di una famiglia di media borghesia. Punto cruciale: l’orizzonte che separa il bene dal male e che non si scorge nettamente neanche fino all’alba del nuovo millennio. 
D: I tuoi  libri si somigliano in argomenti e fatti: la violenza, l’abbandono, l’apatia. Emerge un senso critico verso la società o sbaglio? Colpa dei falsi miti, pochezza, approssimazione?
R: Sì, è vero: la colpa di chi dovrebbe arrabbiarsi e non lo fa: il singolo nella collettività.
D: Come si può superare l’ ‘apatia’, dal nome di un tuo stesso libro precedente?
R: Non lo so, ma si deve. Chi si affaccia al nostro progetto scorge quest’apatia.
D. Qual è la responsabilità della politica?
R: La politica non ha tutte le colpe: Mussolini diceva “…un popolo come quello degli Italiani lo devi solo comandare…” a motivo del non ribellarsi.
D: Cosa sono i biscotti speziati?
R: L’Eden, un piccolo angolo di Paradiso.
Per l’aspetto musicale risponde Samo.
D: Canzoni denuncia le vostre?
R: Sì, storie che raccontano qualcosa di veramente accaduto, speranze, umili sfoghi canzoni nei confronti dell’amore e della società.
D: Il vostro stile è filo-De Andrè, Graziani, Fossati, Battiato, De Gregori, Finardi, Gaetano:  sono il vostro punto di riferimento?
R: Ne siamo molto legati, ma la nostra musica cerca di trovare sempre caratteristiche proprie, senza avvicinarsi troppo ai cantautori.
A Garofalo:
D: Avete inciso un CD? Pensate ad un tour? Parteciperete a programmi?
R: Certo, abbiamo inciso il nostro lavoro dal titolo ‘Storie in acustico’, abbiamo un tour da novembre 2012 ad aprile, programmi radio e tv, ma noi siamo degli outsider.  E’ un eterno ricominciare.
Così conclude Emilio, giovane cantautore al suo primo romanzo dopo i racconti brevi tra cui ‘Il paese straniero dei balocchi’, e ‘L’Apatia’
 Della serie ‘Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire’.  

 

BRAIN TRAINER – IL LEADER INTUITIVO

CONOSCERE MEGLIO SE STESSI È POSSIBILE?

Il corso di programmazione neuro/linguistica tenutosi a Modugno domenica scorsa in full immersion presso la Brain Trainer del dott. Francesco Saliani è stato seguito con interesse e con una partecipazione attiva e intensa dai presenti; qui di seguito una sintesi delle tematiche affrontate. Il relatore Antonio D’Elia è stato molto chiaro nello spiegare quali sono i meccanismi mentali che noi esseri pensanti spesso dimentichiamo: in genere crediamo di conoscerci, siamo convinti che in una determinata situazione agiremo “sempre” in un certo modo. Schematizziamo i nostri comportamenti, cioè, ad ogni sollecitazione esterna si conia una risposta reattiva (esempio:la mamma ci ha sorpreso a mangiare la marmellata fuori orario, siamo stati rimproverati e ci ha detto che a quell’ora la marmellata non va bene, noi per tutta la vita ogni volta che mangeremo la marmellata ci verrà in mente il monito della mamma; quindi ogni volta che facciamo qualcosa o qualcuno fa un gesto similare noi proviamo un senso di disagio, se non addirittura di colpa) ma da adulti quando questo a volte non accade ci si meraviglia di noi stessi, si rimane allibiti, non capiamo come sia potuto succedere. In altri casi non ci sono spiegazioni razionali per spiegare per esempio il comportamento di una persona ritenuta insensibile se non addirittura codarda che improvvisamente si butta in acqua per salvare una persona. Come è potuto accadere che una sola persona riesca in un incidente stradale a soccorrere più persone da sola, come se la sua forza fisica si fosse centuplicata? Come è possibile sognare ciò che il giorno dopo si avvera? Come si spiega che tutta la vita si è fatto un determinato lavoro ma un giorno si decide di piantare tutto e cambiare vita? Certe volte si incontrano persone e di primo acchito quella persona ci piace e le andiamo incontro a braccia aperte facendola entrare (idealmente) all’interno della nostra sfera energetica. In genere l’agire d’istinto ci qualifica come persone impulsive che non razionalizzano, in realtà quando si agisce cosi stiamo agendo con la parte più importante di noi stessi, scambiamo questi comportamenti come colpi di fortuna, se non addirittura come una “furbata” convinti di essere in gamba. Una mattina ci si sveglia e non si è più “in pace” ne con noi stessi ne con il resto del mondo, niente ci da quella quiete e quel silenzio necessari per ascoltare la nostra “vocina”! Tutti questi atteggiamenti o modi comportamentali da dove nascono? Siamo condizionati da stereotipi? Siamo strutturati? Usiamo solo il cinque percento del nostro cervello. “Se realmente crediamo che questo mondo debba essere un mondo migliore tutti dobbiamo avere la consapevolezza della vera conoscenza; si dice che tutte le strade portano a Roma ma fra tante strade quella della verità assoluta è certa. La verità è una e sola. La condivisione di un messaggio è fondamentale per ogni singolo essere umano. L’obbiettivo è un mondo dove tutti possono essere liberi interiormente, creare nuove condizioni e nuove prospettive per noi e i nostri figli. ll joy lab è nato proprio perche tutti si possono affacciare ad esso indipendentemente dal percorso che si è fatto. Non pre-occuparti ma occupati di te stesso Diamoci la possibilità di ascoltare il nostro silenzio per capire meglio.”

Servizio Civile, un anno con le Acli

Il servizio civile nazionale è rimasta una delle poche realtà di accesso al lavoro per i giovani dai 18 ai 28 anni

in un periodo caratterizzato dalla crisi e dalla disoccupazione. I giovani che hanno appena concluso il liceo, o che vogliono fare un’esperienza lavorativa, guardano a questa come ad un’opportunità di crescita e un modo per rendersi utile in una società che, troppo spesso, fa sentire i giovani inutili. Il servizio civile mira a strappare le giovani menti all’isolamento scolastico e universitario nel quale sono relegate e promuove progetti che servono il territorio. Tra le varie iniziative sponsorizzate dal Ministero della Difesa si inserisce “Un nuovo percorso educativo”, il progetto che mira a combattere la dispersione scolastica nelle realtà a rischio, aiutare le famiglie che troppo spesso non riescono a seguire i propri figli nei compiti e insegnare alle nuove generazioni a relazionarsi con gli anziani considerandoli una risorsa e non un peso. Al termine dell’anno formativo abbiamo voluto chiedere alle volontarie, che sono state impegnate nello svolgimento del progetto nella sede Acli di Modugno, un resoconto della loro esperienza, evidenziando i punti di forza e le difficoltà incontrate.
«Il servizio civile mi ha insegnato tanto – ha affermato Annamaria Decaro, una delle volontarie – sono entrata in contatto con un bell’ambiente lavorativo, ho imparato a lavorare in team e a risolvere i problemi che, via via, si ponevano. È un’esperienza che consiglio a tutti i giovani che vogliono mettersi in gioco e crescere professionalmente e umanamente».
La figura del volontario non è la sola presente; l’Olp, che coordina l’attività e struttura il progetto con i volontari, è un punto di riferimento non solo per il volontario ma anche per l’ente che decide di ospitare l’iniziativa di servizio civile. Beatrice Brancaccio, Olp del progetto tenuto nella sede Acli di Modugno, ha evidenziato come il servizio civile non benefici solo il volontario ma anche colui che lo coordina: «Non è facile fare l’Olp, ci vuole serietà, professionalità e responsabilità, ma se si riesce a creare un buon team di lavoro, com’è successo nel caso del progetto “Un nuovo percorso educativo”, si può fare molto sfruttando al massimo l’anno di lavoro».
Le famiglie che hanno usufruito del servizio si sono dette molto soddisfatte; sicure nel lasciare i propri figli in un contesto sano e efficiente, hanno notato un miglioramento nel rendimento scolastico e hanno apprezzato che i loro figli fossero seguiti e coinvolti in progetti che non riguardavano solo il doposcuola ma anche la solidarietà e il ritorno alla creatività.
«È stata un’esperienza molto positiva – ha commentato Vito Martinelli, presidente del circolo Acli che ha ospitato l’iniziativa – anche la nostra sede ha beneficiato della presenza dei volontari e speriamo che altri enti, come il nostro, si impegnino a partecipare come sedi, per continuare a far progredire il Servizio Civile, una speranza per i giovani».

SEMINARIO SULLA COSMESI NATURALE

Il seminario volto a far conoscere i prodotti nocivi presenti nei cosmetici e negli alimenti e i nuovi modi di curarsi attraverso la naturopatia,

ha visto come protagonisti una folta platea  interessata che è intervenuta attivamente alla fine della relazione fatta dal dott. Gianfranco DALFINE, direttore marketing della BEMA Cosmetici, in collaborazione con Michele D’ONGHIA. Con supporti video hanno illustrato come i vari componenti chimici contenuti nei prodotti cosmetici che le donne e anche gli uomini usano quotidianamente sono nocivi, anzi “altamente dannosi alla salute”. Sta di fatto  che i prodotti cosmetici che fanno schiuma contengono tensioattivi (molto dannosi per la pelle a causa della sistematica distruzione del ph naturale, ovvero il grado di acidità, della pelle. Tale acidità protegge il derma da agenti dannosi esterni: quali polvere, raggi UVA etc). Da rilevare l’abitudine da parte di tutti ad acquistare prodotti dove la produzione di schiuma è maggiore, senza sapere il danno che si procura alla pelle. Laddove non creano allergie, dermatosi e fotosensibilizzazione dell’epidermide, queste sostanze danneggiano, alle volte irreparabilmente, il nostro involucro dermico. La relazione dei dottori Beniamino SASSO ed Elena BELOTTI, naturopati, ha informato il pubblico in sala sulla possibilità per ognuno di noi, attraverso il proprio gruppo sanguigno e con un semplice esame, di conoscere quali sono gli alimenti più adatti al suo benessere psico-fisico, senza l’utilizzo di medicinali sintetici o comunque chimici.  Per altro i dottori naturopati hanno spiegato come attraverso una serie di manipolazioni specifiche in taluni punti del corpo si possono alleviare i dolori reumatici e artrosici e in moltissimi casi anche la sparizione per sempre del dolore. Hanno concluso informando i presenti che i prodotti biologici sono da preferire a quei prodotti a basso costo che l’industria ci propone e che possono procurare un danno incisivo per la salute. Detto seminario si ripeterà a breve con integrazioni più approfondite sui temi proposti dagli interventi della platea.

Relatori del seminario:

Per il Salone Estetico Vanità -MODUGNO
Pasquale Mangialardi (Responsabile pubbliche relazioni)     
Angelica Mangialardi (Socia)
Pamela Lacarra (Socia)

Per il Laboratorio di Ricerca Bema Cosmetici
Gianfranco Delfine
(direttore Marketing e comunicazione)
Michele D’Onghia (consulente commerciale Sud Italia)

Per il Centro Naturopatico Naturalmente Sani – BISCEGLIE
Beniamino Sasso (Naturopata Heilpraktiker)
Elena Belotti (Naturopata Heilpraktiker)