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Bellezze a Palese
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Bellezze a Palese
Comunicato Stampa n. 8 del 4 luglio 2013
ESERCITAZIONE “RECUPERO NAUFRAGO 2013” DELL’AERONAUTICA MILITARE
Giovedì 4 luglio 2013 presso il Centro di Sopravvivenza di Torre a Mare, l’Aeronautica Militare italiana ha tenuto un’esercitazione per il recupero di piloti/equipaggi in mare aperto.
Giovedì 4 luglio 2013 si è svolta presso il Centro di Sopravvivenza dell’Aeronautica Militare di Torre a Mare (Bari) un’esercitazione di soccorso in mare coordinata dal Colonnello Raimondo D’Andria, Capo Ufficio Sicurezza Volo del Comando delle Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea, finalizzata all’addestramento teorico e pratico alle procedure di recupero di piloti ed equipaggi di volo eiettati in specchi d’acqua a seguito di abbandono in emergenza del velivolo.
L’esercitazione è stata preceduta da un briefing durante il quale personale istruttore qualificato “sopravvivenza in mare”, oltre ad esporre e consolidare le conoscenze tecniche e procedurali di sopravvivenza da seguire per superare i pericoli derivanti dall’ambiente acquatico, ha approfondito le tematiche relative all’impiego degli equipaggiamenti con prove in acqua.
All’attività, condotta in coordinamento con la Capitaneria di Porto di Bari e con l’ausilio di un elicottero
HH 139A dell’84° Centro S.A.R. (Search and Rescue) di Gioia del Colle, insieme al personale del Comando Scuole A.M./3ª Regione Aerea, hanno partecipato anche gli equipaggi di volo dell’Aeronautica Militare del 61° Stormo di Lecce ed equipaggi dei nuclei elicotteri dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco di stanza a Bari.
L’esercitazione di recupero naufraghi, come ogni anno, ha fornito i risultati dell’impegno che le forze militari esprimono giorno per giorno nella loro attività di addestramento, teso ad ottenere la migliore preparazione per fronteggiare gli eventi per i quali vengono chiamati ad operare gli uomini del soccorso aereo.
L’uso di mezzi aerei, navali e terrestri, consente, altresì, di addestrare gli operatori anche per le attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita e il soccorso di traumatizzati gravi per i quali la tempestività è fondamentale per la salvezza di vite umane.
Ten. Col. Roberto MICCIO – Sezione Relazioni Esterne / P.I.
Tel Uff. 080/5418085 – Cell. Serv. 335/7354541 (e-mail: roberto.miccio@am.difesa.it)
-Ognuno di Noi è una costellazione, siamo fatti di pezzi di stelle che si uniscono con l’Altro – S.De Luca
La festa di S.Giovanni celebrata a Modugno il 23 e 24 Giugno ha visto muoversi attorno a se un tripudio di suoni, sapori, profumi e colori dallo spirito tutto mediterraneo. All’interno di questa variopinta cornice in cui il culto, la musica, il gusto, l’arte e la cultura si sono fuse armonicamente, la “poesia emozionale” di Silvia De Luca decora in maniera quasi onirica, ma non per questo irreale, la cornice festosa di questo evento. Silvia, di origine fasanese, vive a Bari ed è counselor professionista impegnata nella prevenzione del disagio esistenziale sia come libero professionista che nell’Associazione di counselig e meditazione familiare “EUTHYMA” di Fasano. Amante della cultura, dell’arte e della scrittura. Scrive per passione da quindici anni ed è con passione che decide di mettere su carta la sua prima stampa, in attesa di essere edita, dal titolo “COME POLLINI” , stampato dalla Print on click Bari per conto della STARGATE Universal Service A.d.v (associazione artistico – letteraria)con la prefazione di dott. Nicola Ingravallo psicoloco-psicoterapeuta, le tavole pittoriche di Arben Shira pittore di origine albanese dedito alla pittura figurativa, e la cura della revisione editoriale dell’opera da parte di Mimmo Avellis creativo d’arte e film maker. La ProLoco di Modugno con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale e il presidio del comune di Modugno in occasione della notte di S.Giovanni ha ritagliato all’interno di questo palcoscenico uno spazio che definiremo “emozionale” poiché emozionante è stata la lettura dei dodici brani poetici tratti dal suo libro e intitolati per l’occasione “ I Figli del Vento -versi liberi e stabili movenze- “. I dodici brani sono stati letti e interpretati da Michela Abbattista – graphic solution – la quale ha curato anche la locandina dell’evento e da Tiziana Misceo : giornalista pubblicista, impegnata come freelance presso la nostra redazione. All’interno del reading poetico l’ascolto di tre brani lirici cantati dal giovanissimo Giovanni De Bari accompagnato dal pianista della serata : il Maestro Aquilino De Luca. La poetica di Silvia è a metà strada tra panismo dannunziano ( inteso come amore profondo per la natura e desiderio di immergersi in essa) e poesia onirica, ossia versi quasi sognanti ricchi di metafore stellari, di cieli dai quali “cadono stelle luccicanti e incensate su corpi distesi odoranti di vita..” da fiori di campo in ‘COME POLLINI’. Una poesia quasi onirica, si, ma non per questo lontana dal mondo reale. I versi scritti dall’autrice sono prettamente introspettivi, i contenuti inconsci premono per essere riconosciuti e sta al lettore riconoscersi, specchiarsi in quelle parole, in quei versi che parlano di vita, di amore, di sogni, ma anche di morte e di violenze (come nella poesia ‘PERIFERIA’ che Silvia ha voluto dedicare alla memoria di Palmina Martinelli, un caso di cronaca nera di un adolescente fasanese). Sono tanti i Mondi presenti nella poesia di Silvia e tante le interpretazioni che ognuno di noi puo dare , essendo essa introspezione del Sé. Con un po più di attenzione potremo notare come quei versi nei quali ognuno di noi puo ri-trovarsi, rispecchiano l’animo dell’autrice : una maternità insita nel suo essere e un desiderio costante di ritorno alle Radici -“la mia radice è Gilda”- afferma Silvia, facendo riferimento alla sorella di sua nonna alla quale è dedicato il libro. Le radici sono un valore sono “i versi liberi e le stabili movenze” è il cordone che prima o poi stacchiamo per muovere i passi nella vita, liberi, indipendenti, ma mai soli. Poiché è dall’altro che dobbiamo perdere la dipendenza ma è con l’Altro che la nostra vita assume compiutezza. Silvia, la quale si tiene alla larga da etichette e marchi che le persone si autoimpongono per essere “qualcuno” si definisce semplicemente : “una persona che medita serenamente camminando”…
Comunicato Stampa n. 7 del 2 luglio 2013
Giovedì 4 luglio 2013 presso il Centro di Sopravvivenza di Torre a Mare, l’Aeronautica Militare italiana darà il via ad una esercitazione per il recupero di piloti / equipaggi in mare aperto.
L’esercitazione, organizzata dal Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea, avrà inizio alle ore 08.30 in località Torre a Mare, a sud di Bari, con un briefing effettuato da un istruttore qualificato “sopravvivenza in mare” rivolto a tutte le componenti militari per l’esposizione di dettaglio delle procedure relative all’esercitazione. L’attività, a partire dalle ore 10.30, sarà svolta con la partecipazione di un elicottero HH 139A dell’84° S.A.R. (Search and Rescue) di Gioia del Colle.
L’esercitazione di recupero è finalizzata a porre in salvo gli equipaggi di volo eiettati in specchi d’acqua a seguito di abbandono in emergenza del velivolo e consolidare le conoscenze tecniche e procedurali di sopravvivenza da seguire per superare i pericoli derivanti dall’ambiente acquatico. Vengono, altresì, approfondite le tematiche relative all’impiego degli equipaggiamenti con prove di acquaticità.
Oltre al personale del Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea, parteciperà personale del 36° Stormo e dell’84° S.A.R. di Gioia del Colle, del 61° Stormo di Lecce ed equipaggi dei nuclei elicotteri dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco di Bari.
L’esercitazione di recupero naufraghi, come ogni anno, fornirà i risultati dell’impegno che le forze militari esprimono giorno per giorno nella loro attività di addestramento, teso ad ottenere la migliore preparazione per fronteggiare gli eventi per i quali vengono chiamati ad operare gli uomini del soccorso aereo.
L’uso di mezzi aerei, navali e terrestri, consente, altresì, di addestrare gli operatori anche per le attività di pubblica utilità quali la ricerca di dipersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita e il soccorso di traumatizzati gravi per i quali la tempestività è fondamentale per la salvezza di vite umane.
Ten. Col. Roberto MICCIO
Sezione Relazioni Esterne / P.I.
Tel Uff. 080/5418085
Cell. Serv. 335/7354541
e-mail: roberto.miccio@am.difesa.it