Un atteso restauro

Carlo Rosa – L’adorazione dei Magi

In mostra dal 5 al 20 ottobre nella chiesa di S. Croce (S. Nicola da Tolentino) a Modugno, quattro tele del XVII secolo.

Sabato 5 ottobre, abbiamo inaugurato la mostra di quattro tele di epoca seicentesca, restaurate a cura del Consorzio ICONOS, dal titolo: UN ATTESO RESTAURO.
E’ la conclusione dell’opera che, voluta dal parroco don Nicola Colatorti e sostenuta dalla Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici della Puglia, ha ripristinato la bellezza originaria della chiesa Maria SS. Annunciata di Modugno.
Le opere, di incerta attribuzione tranne la bellissima “Adorazione dei Magi” firmata da Carlo Rosa e una “Immacolata tra Santi” di un ignoto G.D.Musso, ci riportano al secolo XVII, quando il Concilio di Trento ricondusse alla corretta pratica la religione cattolica.
Certo non a caso, in questo contesto acquista una singolare rilevanza il grande ritratto di “San Carlo Borromeo in preghiera”, colui che nel Concilio stabilì, con le sue “Instructiones fabricae et supellectilis ecclesiasticae”, i canoni dell’arte sacra ai quali architetti, pittori e scultori si attennero nel periodo successivo. La devozione a questo Santo, oltre che alla protezione invocata contro la peste, è riconducibile ad un collegamento ideale col loro paese d’origine  delle famiglie (Capitaneo, Maffei, Cesena, per citarne alcune) che dal Ducato di Milano si trasferirono qui seguendo Isabella d’Aragona e Bona Sforza nel loro esilio, ricordandoci quanto la nostra città sia mescolanza di gente e culture.
Per una singolare coincidenza della Storia, il secolo XVII fu per Modugno un’età di grande sviluppo edilizio, con l’intero abitato trasformato in cantiere per costruire chiese e case palaziate più belle e più ricche, le famiglie del popolo primario in gara per renderlo degno dell’ambito titolo di città.
Furono chiamati i migliori artisti di Terra di Bari e altrove, e alla loro scuola si formarono anche alcuni dei nostri concittadini, come i pittori Domenico Scura e Antonio Zanchi.
Sabato sera, nonostante il tempo uggioso, ci siamo ritrovati in tanti ad ammirare le tele, illustrate da don Nicola Colatorti, e a ricordare che, dopo quattrocento anni, in queste opere scorre ancora il sangue ed il lavoro dei nostri antenati.

La mostra rimarrà aperta fino al 20 ottobre 2013, dalle ore 10,00 alle ore 12,30 e dalle ore 18,00 alle 20,00 di tutti i giorni. L’ingresso è libero.

 

… e le stelle luccicano

Planetario Sky Skan

Per gli appassionati di astronomia ancora un appuntamento da non perdere. Dopo il successo avuto durante la Fiera, cominciano questa settimana le attività di divulgazione astronomica dal vivo realizzate dall’Associazione Culturale Andromeda presso il grande planetario Sky Skan sito nell’area appositamente riqualificata della Campionaria barese. Questa volta, utilizzando la straordinaria tecnologia del planetario, un divulgatore accompagnerà lo spettatore in un viaggio entusiasmante dal sistema solare sino ai confini dell’universo della durata di 40 minuti. Grandi e piccini potranno scoprire le bellezze del cosmo ammirandole con i propri occhi.
Ricordiamo che il grande Planetario, prodotto dall’azienda statunitense Sky Skan, è la più grande struttura del Sud Italia. A riprova della sua sofisticatissima tecnologia persino la Casa Bianca e la prestigiosa Notre Dame University se ne sono avvalsi per i loro studi. Presenta una cupola del diametro di quindici metri e può ospitare fino a 130 persone.
Gli appuntamenti per questa settimana sono gli spettacoli alle ore 18:00, alle 19:00 e alle 20:00
di Venerdì 4, Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre.
Il costo del biglietto è € 5,5 per gli adulti e € 3,5 per i bambini sino a 10 anni.
E’ consigliata la prenotazione via mail a questi indirizzi : info@ilplanetariodibari.com e planetariobari@yahoo.it

Inaugurato un altro Ecopunto Ecologico

Dott. Aldo Zucaro

Ieri 28 settembre, nella suggestiva atmosfera di piazza Venezuela a Corato c’è stata la cerimonia inaugurale della sede di un nuovo ECOPUNTO ECOLOGICO

Tra le autorità intervenute il senatore Luigi Perrone, presidente regionale A.N.C.I. ha lodato l’iniziativa che egli ha seguito con attenzione sin dalle prime fasi, ponendo al centro del suo intervento l’importante e positiva influenza che può avere la raccolta delle materie prime secondarie sulla formazione educativa dei cittadini in generale e dei giovani in particolare. Quello che la ECOPUNTO ha come slogan è il principio cardine sul quale si basa il successo dell’iniziativa. L’assessore provinciale all’ambiente Giovanni Barchetti ha spiegato le fasi del progetto, in cui ha creduto sin dal momento in cui il dr. Aldo Zucaro glielo sottopose nel lontano 2008 e ha spiegato sommariamente che le materie prime secondarie sono ottenute tramite operazioni di riutilizzo, di riciclo o di recupero di rifiuti di cui siano individuate la provenienza, la tipologia e le caratteristiche principali e che ovviamente abbiano un effettivo valore economico di scambio sul mercato. Il dott. Roberto Gravinese, ideatore del progetto, ha ribadito il concetto che l’ECOPUNTO non è una discarica ma un negozio dove si recuperano materie prime secondarie da avviare al riuso.

Il rappresentante di Lega Ambiente ha sottolineato il ritardo che ha la Puglia in tal senso, esortando il pubblico presente ad attivare soprattutto i giovani all’educazione del riciclo. L’assessore all’ambiente ing. Amorese ha dichiarato che  finalmente nella sua città vede aprire i battenti del primo ECOPUNTO, augurandosi che sia il primo di una lunga serie a Corato, anche se è il dodicesimo che Zucaro apre in terra di Puglia. Il delegato del consigliere regionale Peppino Longo ha ribadito la lodevole iniziativa che si sposa perfettamente con il progetto di legge che la V° commissione presenterà a giorni in consiglio regionale con incluse le regole soprattutto per l’ARO (Ambito Raccolta Ottimale). Il sindaco di Corato dr. Bucci nell’intervento conclusivo oltre a lodare l’iniziativa ha ribadito il concetto della “premialità” che la regione riconosce ai comuni virtuosi, premialità da utilizzare nelle scuole al fine di educare i bambini e i giovani alla raccolta intelligente e al riuso della plastica, carta, cartone e alluminio. Il dott Aldo Zucaro nel salutare e ringraziare il pubblico numeroso ha ricordato che “le materie prime secondarie se sono nelle case dei cittadini sono proprietà loro e come tali si possono negoziare ma dal momento in cui vengono depositate nei contenitori della nettezza urbana, diventano di proprietà del comune, quindi non più materia prima secondaria e ne tanto meno un bene negoziabile”.

Da oggi Modugno avrà il suo Ecopunto

oggi, 27 Settembre, alle 19.00, n via Fabio Filzi n.16 ci sarà la cerimonia inaugurale della nuova realtà commerciale della città,

seguita dalla conferenza sul tema DIFFERENZIAMOCI NEL DIFFERENZIARCI alla quale interverranno:
Nicola Magrone (sindaco di Modugno), Peppino Longo (consigliere regionale), Giovanni Barchetti (assessore provinciale all’ambiente), Franco Caputo (assessore provinciale all’agricoltura), Incoronata Maria Luciano (assessore all’ambiente di Modugno), Maria Antonietta Magrone (dirigente politiche ambientali Modugno), Nicola Catalano (direttore Modugno S.C.R.L.), Roberto Gravinese (ideatore progetto ECOPUNTO).
La novità di questa attività consiste proprio nell’acquisto dei materiali riciclabili come carta, cartone, plastica, alluminio ecc. evitando così che  diventino rifiuto!
In poche parole FRANCESCO SORRESSO riceverà tutti coloro che vorranno vendere il loro materiale riciclabile presso l’ECOPUNTO ECOLOGICA sito in via Fabio Filzi n. 16, realizzando in questo modo l’incremento della raccolta differenziata che tutti si augurano possa raggiungere presto i livelli richiesti per l’abbattimento della Tares.
“Cari modugnesi, con i tempi che corrono, con il servizio di raccolta della nettezza urbana che non è certo eccellente, con la crisi in atto, non è affatto male avere un beneficio economico che ci permetterà di ammortizzare la tassa sui rifiuti.
La cittadinanza tutta è invitata all’inaugurazione.
FRANCESCO SORRESSO per  ECOPUNTO – ECO…LOGICA !

Una giornata uggiosa

di Valentino Di Persio

Mi ritrovo a camminare a fianco di me stesso per le strade della Città Eterna in una mattinata piovosa d’ autunno con i pensieri rivolti al mio vissuto. Una sorta di analisi, un vagare nella mente alla ricerca delle fasi più significative della mia esistenza. I miei pensieri, spesso distolti dall’ urto d’ un passante o dalla mia stessa immagine riflessa nelle vetrine appannate, continuano a navigare a ritroso ed in avanti nel tempo.

Così, penso che oggi é il mio compleanno e m’ accorgo che poco m’importa, il tempo che passa non m’ assilla. Trovo che ridurre l’ esistenza alla stregua d’una stecca millimetrata sia deleterio, specie quando, nell’ avanzare ineluttabile degli anni, ti ritrovi a fare i conti con le tante tacche sulla stecca e a riconsiderare programmi e prospettive.

Mi danno un senso d’inquietudine quei piccoli solchi disseminati sulla scala di colori cangianti della nostra esistenza; il bianco della fanciullezza, il verde dell’adolescenza, il rosa del vigore, della gioventù , il rosso della maturità, via via fino al nero, preludio alla fine. Alla fine? Forse ! Per me si, mentre per altri, é solo l’ inizio d’ una beata vita eterna.

Insomma, una specie di clessidra nella quale veder trasmigrare, man mano ed inesorabilmente, la tua esistenza dall’ alto in basso, verso il destino finale. Il ritorno, dopo il tuo vagabondare, nel ventre materno, la Terra. E ti rendi conto,osservando quelle tacche abrase, che l’ineludibile nero si sta avvicinando.

Ti chiedi allora, a cosa sia servito il tuo passaggio, veloce come una folata di vento, su questo mondo, meraviglioso persino con le sue contraddizioni, le sue aberrazioni, i suoi misteri cui l’ umana intelligenza non potrà mai svelarne completamente l’ arcano.

Eh si! il mistero dell’ esistenza, il grande enigma, la domanda alla quale non avremo mai una risposta: Perchè si nasce, perchè si vive, perchè si muore. Nessuno ci ha mai detto o ci dirà mai quali siano le regole d’ ingaggio della nostra missione terrena. Ognuno é lasciato al proprio arbitrio, ognuno é artefice della propria esistenza, condizionata solo da norme comportamentali. Assale persino un dubbio: Ma esistiamo veramente, oppure siamo mera illusione pensante ? Un niente nel niente ? Il quesito, cui molti cercano di dare una razionale risposta, rimane aperto.

Ripenso allora all’azzurro del cielo, all’immensità del mare e del suo continuo agitarsi, alle montagne , al verde della primavera, al canto degli uccelli , al richiamo d’ amore di gatti sui tetti, alle primule sbocciate sul balcone, al dischiudersi d’una rosa, al brivido d’ una carezza, al ridere gioioso d’una donna, al vagito d’un bimbo, alla natura che si rinnova. No, non é mera illusione, la vita é vera, la vita é bella, la vita é si un mistero, ma la vita, si la vita, breve o lunga che sia, vale la pena di cercare il coraggio per attraversarla fino … alla fine.

Dubis Villalobos commenta:

E’ come tuffarsi all’improvviso da una cascata nella foresta pluviale, ogni parola è uno scroscio gioiosamente rumoroso ma che fa male come l’impeto che trascina l’acqua che viene giù dalla cascata e dalla quale non puoi e non vuoi sfuggire!