L’essenza del Natale

Ormai è un appuntamento regolare quello che accorpa in occasione del Natale i due Circoli Acli ‘San Rocco e San Nicola da Tolentino’ di Modugno e ‘La Pira’ di Bari Vecchia, presieduti da Vito Martinelli e da Michele Fanelli. Gradita la visita dell’Acli barese, come se due famiglie si riunissero in occasione delle feste per stare insieme, consumare cibi gustosi preparati dalle gentili signore, intonare canti natalizi o del territorio nostrano, ma soprattutto rievocare le tradizioni del posto che Fanelli non si risparmia di promuovere, creando comunque e sempre un’ amalgama di dolcezza e calore familiare anche tra persone che non si conoscono. L’incontro, organizzato all’interno del Circolo Acli modugnese è stato oggetto della registrazione di sequenze cortometrate che ormai il pubblico televisivo conosce tramite la Compagnia teatrale ‘U’settane’, in onda su Antenna Sud Cult 299, nelle giornate del 26-28-29 dicembre, rispettivamente alle 22.30, alle 15 e alle 18.  Cantastorie acclarato della tradizione locale, Fanelli coinvolge il pubblico facendolo partecipativo di un linguaggio e di usi di un passato che non è mai tramontato e che rimane vivo nel cuore dei posteri tramite il lessico, la cucina, i canti, mantenendo ardente il fuoco che ci tiene legati ancora  ai nostri avi, trovando così un proseguo nella continuazione della memoria storica, come un suggello, un timbro che la vita moderna decreta come obsoleto, ma che in assenza, ci priverebbe di un’anagrafe, di una natalità che amiamo ancora rimembrare in occasione della festa della famiglia: il Natale.
Il prossimo appuntamento, dopo quello del 26 dicembre alle 19 nel Borgo Antico con i presepi è il 10 gennaio a Modugno, quando Fanelli e la Compagnia ‘U’ settane’ saranno, al Palazzo della Cultura alle 19,30 per presentare il calendario e il libro, edito da Progedit, dal titolo ‘La cucina del sottano’ organizzato dal circolo Acli Modugno. Sono tutti invitati.

Un vi(ll)aggio di Natale

Dal 26 dicembre sarà possibile immergersi totalmente nelle tradizioni di Natale

viaggiando attraverso il tempo in un villaggio realizzato da giovani modugnesi attenti alle tradizioni dei loro avi. La terza edizione del presepe vivente è in via Alberotanza (vicinanze ufficio postale) e si potrà visitare dalle ore 19,30 alle ore 21,30 dei giorni 26 – 28 e 29 dicembre e 4 – 5 e 6 gennaio.

In attesa di “entrare” nel presepe, possiamo dargli un’occhiata all’indirizzo youtube: http://youtu.be/n_sDdg_POn0

In cammino per… la solidarietà

Gli alunni della scuola S.G.Bosco, 1° circolo didattico, in Modugno, oggi hanno percorso alcune vie cittadine per rammentare il sopraggiugere del Natale, non quello delle luci sfavillanti, degli addobbi sontuosi e degli acquisti sfrenati, ma quello autentico, e  lo hanno fatto a loro modo: intonando canti natalizie, tenendosi stretti gli uni agli altri, cercando di portare il loro contributo, con una colletta alimentare, a chi è meno fortunato di loro.
Gli alunni hanno concluso il loro percorso presso la Chiesa Immacolata, accolti da Don NIcola e Don Alessandro.
Un’esperienza suggestiva che fa bene al cuore, realizzatasi grazie all’impegno, alla professionalità e alla sensibilità di tutte le insegnanti del plesso, alla Dirigente Dott.ssa Margherita Biscotti, nonchè alla collaborazione costante dei genitori.
Un connubio di intenti, propositi e di progetti che si esplica in un meraviglioso atto d’ amore.

Rocco Scotellaro

Rocco Scotellaro

Lunedì 16 dicembre, presso la Sala Conferenze del Centro Polifunzionale per gli Studenti, ex Palazzo delle Poste a Bari, si è tenuta la conferenza a cura del Dipartimento di Lettere, Lingue, Arti, Italianistica e Culture Comparate dell’Università Aldo Moro di Bari dal titolo: “Un’esperienza da Politecnico sottinteso” su Rocco Scotellaro a sessant’anni dalla sua scomparsa. Il titolo è stato motivato dalla richiesta di collaborazione che la rivista politico-letteraria fondata da Elio Vittorini rivolse a Scotellaro; un contributo che il “sindaco poeta” non poté offrire poiché molto impegnato nell’attività politico-amministrativa.
Gli interventi del Rettore dell’Università di Bari prof. A. Felice Uricchio e del prof. Domenico Mugnolo, direttore del Dipartimento Lettere Lingue Arti, hanno messo a fuoco la figura del giovane Rocco Scotellaro, che a soli ventitré anni divenne sindaco di Tricarico, suo paese natale. Poeta, scrittore, uomo politico, in un momento storico decisivo: la guerra, la liberazione, le lotte per la riforma agraria; una voce ascoltata e portavoce dei contadini lucani, che nell’immediato dopoguerra cercavano un riscatto alla loro atavica povertà.
Mario Trufelli, giornalista, scrittore, amico e compaesano di Rocco Scoltellaro, proiettando un breve filmato in cui intervistava alcuni personaggi di Tricarico dopo la scomparsa del poeta, ha fatto rivivere ai presenti il malessere, la tristezza e il lutto che investì la Tricarico dei diseredati e dei contadini dopo l’elogio funebre tenuto da Carlo Levi su una sedia nella piazza del paese. Da quel giorno le case di Tricarico, e non solo, si arricchirono di una foto del poeta ritratto accanto ad un asino.
Tutti gli interventi hanno ricordato come Rocco Scotellaro, figlio di un calzolaio e di una casalinga, ebbe dai contadini, per il cui riscatto tanto si batté, una piena fiducia che, giovanissimo, lo portò ad essere eletto sindaco socialista. Per la sua dedizione alla causa socialista subì anche un breve periodo di carcere, accusato dalla parte avversaria di concussione e associazione a delinquere, ma subito dopo assolto con formula piena per non aver commesso il fatto.
E’ stato altresì ricordato il suo rapporto con Manlio Rossi Doria, altro studioso e politico impegnato nella difesa della civiltà e della dignità dei contadini meridionali e con Carlo Levi, uno dei primi a cogliere il valore letterario delle opere di Rocco Scotellaro.
Una vita breve (morì a soli trent’anni) ma intensa quella di Scotellaro, dedicata all’attività politica e letteraria convergenti nell’impegno di difendere i diritti e la partecipazione degli svantaggiati contro le pretese dei così detti “galantuomini meridionali”.
Sono state declamate alcune sue poesie fra cui, molto intensa, “La mia bella Patria”:
“Io sono un filo d’erba
Un filo d’erba che trema.
E la mia Patria è dove l’erba trema.
Un alito di vento può trapiantare
Il mio seme lontano”.

Il convegno è terminato con un collegamento video col sottosegretario alla Pubblica Istruzione Marco Rossi Doria, che ha messo in evidenza i suoi legami e quelli della sua famiglia col poeta contadino di Tricarico.
Un convegno utile per offrire al pubblico momenti di riflessione su un autore del Novecento, espressione della cultura propria delle nostre terre, cultura di quell’umanesimo di razza contadina.

La pasta….la lana…..una lanterna…. ovvero mostra di presepi

Vito Monacelli e Giuseppe Trentadue

Nell’ambito delle manifestazioni natalizie organizzate dalla Pro Loco di Modugno, c’è la mostra dei presepi fatti dai bambini delle scuole elementari, di adulti che si sono cimentati nel produrre piccoli capolavori con l’unico filo conduttore del Natale, fra loro ci sono Vito Monacelli e Giuseppe Trentadue due soci della Pro Loco che si dedicano ad allestire la mostra dei presepi e di accoglienza dei tanti visitatori. I presepi sono molto belli e originali: chi si è cimentato con la lana, c con le bambole, con la cera pongo, con la pasta, chi ha locato il presepe all’interno di una lanterna, in una fattoria, in un castello, chi ha fatto un dipinto non solo del presepe ma anche ha rielaborato l’albero di natale fatto solo di manine verdi, chi ha fatto una schiera di angioletti che ha simpaticamente nominato la schiera de “illustre angelico”.
Vedere l’amore e la cura del dettaglio nella realizzazione di questi presepi porta all’attenzione della città uno spaccato gioioso e positivo dei nostri bambini che rappresentano il futuro di tutti noi. Nel porre l’accento sul direttivo e in particolar modo su Anna Brancaccio instancabile e competente segretaria della Pro Loco, si invita la città tutta a visitare la mostra preso la Pro Loco in Piazza Sedile.