Licenziati a Modugno: solo donne

altIn via delle Violette, nell’area occupata dal Consorzio industriale di Modugno, la società “Contact Center” ha chiuso le porte. Causa: mancanza di ordini. Fino a qui, nulla di strano, se non fosse che i quaranta dipendenti licenziati sono tutte donne.

 

Il consigliere regionale UDC,Giuseppe Longo, si è interessato alla triste vicenda, constatando che, nella regione Puglia,solo il 30% dei dipendenti è costituito da donne. Una percentuale assai bassa, se si considera la media nazionale, che si aggira intorno al 46%.

Ma non basta, le donne del “Contact Center” avevano dovuto firmare un contratto a dir poco deprimente: livello contrattuale basso, l’accettazione di periodi di formazione rigorosamente gratis, malattia non pagata.

Tutto questo sta a dimostrare, ancora una volta, che, nel mondo del lavoro, l’universo femminile è ancora più penalizzato in quanto tale.

Il Quartiere Cecilia è rimasto senza benzina

altSono quasi quindici giorni che il distributore di carburante ‘I.P.’ di Via Pordenone ha chiuso i battenti lasciando gli abitanti del quartiere a secco.

La motivazione è semplice. Gli addetti hanno deciso di protestare per gli astronomici rincari del prezzo del carburante imposti dalla ditta. Questi prezzi troppo elevati hanno portato i residenti a disertare la pompa di benzina per recarsi altrove per i rifornimenti. Tutto questo, ovviamente, con gran danno dei lavoratori. Scusandosi dell’inconveniente mediante un cartello affisso all’ingresso della struttura e sulle pompe, come la foto evidenzia, i benzinai hanno informato i clienti che la loro protesta ha lo scopo di difendere non solo il loro posto di lavoro, messo a rischio da un’azienda che potrebbe chiudere la pompa di benzina improduttiva, ma anche di tutelare i diritti di tante famiglie che, in tempi di crisi, non possono rinunciare ad un bene indispensabile come il carburante. Lo sciopero proseguirà ad oltranza, fino a che non si sarà raggiunto un valido accordo.

 

alt

Presentazione pubblica del Bilancio Preventivo: venerdi 16 settembre

Venerdì 16 settembre, alle ore 19:00, presso il Palazzo della Cultura, su iniziativa della Presidenza del Consiglio comunale, ci sarà la presentazione pubblica del Bilancio Preventivo 2011.

L’iniziativa, auspicata dai consiglieri comunali, vuole essere un primo passo verso l’adozione del bilancio partecipato, esercizio di democrazia compiuta, già sperimentato e attuato in altri comuni. Alla presentazione interverranno, il sindaco Mimmo Gatti, il dirigente del settore finanziario del Comune di Modugno Fulvio Gesmundo e il presidente del Collegio dei revisori dei conti Paolo Marra. L’incontro sarà moderata dall’economista Nicola Ruccia. Se è ancora lungo il cammino verso il bilancio partecipato, il cittadino potrà almeno godere di maggior trasparenza nella gestione dei conti comunali; da qui dunque il titolo della serata: “Bilanci chiari, amicizia lunga”.

 

Rigenerazione urbana, ok dalla Regione al progetto del Comune di Modugno

alt

Piazza Sedile

“Il progetto del Comune di Modugno presentato nell’ambito dei Programmi Integrati di Rigenerazione Urbana è stato dichiarato ammissibile, classificandosi al 28° posto nella graduatoria riservata ai Comuni con più di 20 mila abitanti”. La comunicazione ufficiale arriva da Palazzo Santa Croce sulla base della graduatoria stilata ieri dalla Regione Puglia. Con un punteggio di 11,65, il progetto approvato il 29 giugno scorso dalla Giunta Comunale e il 4 luglio dal Consiglio Comunale si candida al finanziamento di 2.987.000 euro, a fronte di 52 milioni stanziati per l’avviso pubblico. “Esprimo soddisfazione per il fatto che il progetto sia stato dichiarato ammissibile, – ha commentato il sindaco Mimmo Gatti – anche perché, viste le scadenze previste, abbiamo dovuto comprimere in pochissimo tempo il procedimento amministrativo e di progettazione che ha visto anche un momento di partecipazione con la città”. “Ora il percorso seguirà due binari diversi ma paralleli – continua – da un lato la fase di negoziazione urbanistica con i privati proprietari delle aree interessate, dall’altra la fase di negoziazione con la Regione affinché sulle aree pubbliche possa essere destinata almeno parte delle risorse richieste. Nel progetto abbiamo voluto dare un chiaro segnale di attenzione verso tutti i modugnesi, per chi abita in centro e per chi abita nei quartieri periferici”. Nel Documento programmatico per la rigenerazione urbana, infatti, il Comune di Modugno ha definito gli ambiti territoriale interessati, e cioè: centro storico; quartieri Piscina dei Preti e Porto Torres; Piazza Pio XII e zone limitrofe; Quartiere Cecilia; l?area del cementificio e della ferriera. Gli interventi previsti nel Dpru sono sette (riqualificazione urbana e viabilità al Quartiere Cecilia, con riferimento alle vie Ancona e Capo Scardicchio; realizzazione di piazza Magna Grecia e la riqualificazione urbana dello spazio antistante la Chiesa di Sant’Ottavio, al quartiere piscina dei Preti; riqualificazione di piazza Pio XII; riqualificazione urbana e completamento del locale polifunzionale di piazza Antonio De Curtis, nei pressi del Quartiere Piscina dei Preti; prolungamento di via Ravenna; la riqualificazione urbana di strade e piazze del Centro storico; rifacimento delle reti tecnologiche e la ripavimentazione di zone del Centro storico. “Continuiamo a lavorare – ha concluso il sindaco Gatti – per fare di Modugno una città più vivibile con l’apporto di tutte le forze politiche che, appoggiando all’unanimità questo progetto, hanno anche inteso dare un segnale in tal senso”.

Modugno svende(si)?

Modugno in vendita?Alcuni giorni fa è stata pubblicata una proposta di deliberazione da parte del consiglio comunale dai contenuti molto significativi. Tramite i social network, alcuni cittadini hanno diffuso la notizia di una possibile vendita degli immobili comunali a Modugno.

Ma cerchiamo di vederci chiaro. L’oggetto della proposta di deliberazione al consiglio comunale recita cosi: “Approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per l’anno 2011 ex art. 58 D.L. n.112/2008 convertito con modificazioni dalla legge n.133/2008”. Quest’ultima legge prevede che “per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, province e comuni ciascun ente con delibera dell’organo di governo individua, redigendo apposito elenco, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza (…), suscettibili di valorizzazione, ovvero di dismissione, redigendo il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione”. In altre parole, la normativa recita chiaramente che ogni ente può dismettere, valorizzare o alienare (ossia vendere) un proprio bene immobile. Sicché la Giunta Comunale il 18 luglio scorso, con deliberazione n. 35, ha provveduto alla “formazione di un elenco dei beni da valorizzare o alienare/dismettere”.

Ma quali sono questi beni? Ed ecco subito allegata una tabella con i beni immobili comunali “disponibili”. Sono ben otto, con l’aggiunta di un terreno costituente il lotto 19 della lottizzazione Cornole di Ruccia (Zona C/3). I beni in elenco recano la data del 31 dicembre 2010 come ultimo periodo dalla valorizzazione: si tratta dei due chioschi in piazza Garibaldi (ang. corso v. Emanuele e ang. Corso Umberto), noti ai modugnesi come i chioschi di Masino e di Pallone, dei locali torre Pro loco (in p.zza Sedile), dei locali ex convento (in via X Marzo), del locale deposito villa comunale (in p.zza Garibaldi), meglio conosciuto come “la Pizzicata”, dell’Ufficio Piano di zona in via X Marzo, degli uffici dell’Associazione Italiana Persone Down (in p.zza E. De Nicola) e dei locali dell’ex macello, ora Laboratori Urbani “Giuseppe Fava”, in Via Tagliamento e in Via Piave. Il totale della valorizzazione di suddetti immobili ammonta ad euro 1.923.470. Insomma, quasi due milioni di euro per otto beni immobili. Per ciò che concerne il terreno (un vigneto in Contrada Paganello), la quota è stimata a 170.000 euro.

Accanto a questa tabella vi è il prospetto delle alienazioni. Solo per il terreno si prevede una vendita nel 2012, mentre per gli otto beni immobili su citati, almeno sino al 2013 non si prevedono vendite. Tuttavia, sempre nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari emerge che al fine di operare il “riordino, la gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, l’ufficio tecnico e l’ufficio provveditorato (…) ha proceduto alla formazione degli elenchi degli immobili da valorizzare o dismettere, redatti sulla base dei dati risultanti dalla revisione generale, completamento e aggiornamento degli inventari dei beni mobili e immobili del comune, loro informatizzazione e ricostruzione dello stato patrimoniale, in corso di espletamento da parte della R.T.I. AIPA S.p.a mandataria -GESTAM S.r.l. società appositamente incaricata (…) del patrimonio risultante al dicembre 2010. Il patrimonio immobiliare comunale è stato quindi suddiviso in funzione della destinazione prevista, della potenziale alienabilità del bene e delle previsioni di valorizzazione dello stesso”. Dunque, si parla di “potenziale alienabilità”.

Cosa significa tutto questo? Che i beni immobili potenzialmente potrebbero essere venduti? Questo piano non lo escluderebbe, almeno a firma del responsabile del III settore, ing. Emilio Petraroli. Ci si pone numerose domande soprattutto sul perché questi immobili siano valutati con così basso prezzo. D’altra parte, non ci sono previsioni di vendita almeno sino al 2013. Ma perché c’è stata la valutazione di questi beni? Se sono al ribasso significa che verranno venduti? Ma da chi, poi, verranno acquistati? L’amministrazione comunale dovrà dare risposte certe e precise. Il consiglio comunale, poi, dovrà esprimersi su questi punti anche in previsione del fatto che tutto ciò andrà a costituire voci del bilancio. Troppi dubbi e troppi quesiti. Fatto sta che l’alienazione non avverrà prima del 2013. Ma ai modugnesi verrà riservata la beffa della svendita a saldi nel 2014? Ai posteri l’ardua sentenza.