Om Carrelli Elevatori: Gatti incontra Saltalamacchia

om carrelli elevatoriNovità giungono da Roma dove si è appena concluso l’incontro presso il ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza Om Carrelli Elevatori. All’incontro hanno partecipato per il comune di Modugno, oltre al sindaco Gatti, anche l’assessora Chionno e la consigliera Blasi. E’ lo stesso sindaco Gatti, direttamente dal suo gruppo Facebook, a darne notizia. “Il dott. Saltalamacchia – scrive il sindaco – ha dichiarato la disponibilita’ di n. 3 soggetti industriali a partecipare al progetto Hybrid fermo restando gli impegni precedentemente presi dagli altri soggetti gia’ interessati”. Buone notizie, quindi. Ai lavoratori viene confermato, inoltre, il sostegno da parte della Regione Puglia e del ministero dello Sviluppo Economico, il quale pare abbia già avviato una fase di dialogo con i soggetti industriali interessati al subentro. Prevista una nuova convocazione per il 30 aprile.

Om, corteo di protesta per le vie di Modugno

“Vendola, mantieni le promesse”, “Om, marchio storico italiano è ucciso dai tedeschi” , “Trecento posti di lavoro prima salvati, poi condannati”: questi gli slogan gridati e scritti sugli striscioni, che giovedì hanno accompagnato la manifestazione degli operai dell’ormai ex Om. Il corteo di protesta ha attraversato le vie centrali di Modugno partendo alle 17,50 dalle piscine per dirigersi  verso la villa comunale. 
La protesta, voluta dagli stessi lavoratori è stata organizzata con la collaborazione del locale circolo del Partito Democratico, ma ha visto, nel suo dispiegarsi, la partecipazione solidale di tutti i partiti e della società civile modugnese. Una grande opera di sensibilizzazione che per una volta ha visto stringere un armistizio fra le forze politiche per dare massimo sostegno e solidarietà ai lavoratori. Al lungo corteo hanno ufficialmente partecipato i comuni di Modugno e Bari rappresentati dai rispettivi gonfaloni. Il sindaco di Modugno Gatti, il vicesindaco di Bari Pisicchio, il sindaco di Grumo D’Atri e l’assessore ai servizi sociali del comune di Bitritto Deletteris hanno dunque accompagnato i lavoratori loro concittadini. Imbarazzante l’assenza dei sindacati della quale i lavoratori non sapevano altro motivo che l’intempestivo avviso della manifestazione.

In villa è seguito un breve intervento di un lavoratore dell’Om, Nicola Losacco, il quale ha ricostruito le ultime vicende legate al futuro dello stabilimento e dei lavoratori.  Ha dunque preso la parola il sindaco di Modugno Mimmo Gatti il quale ha ricordato la ragione di quella manifestazione, ovvero di non far cadere nel dimenticatoio la questione dei lavoratori Om ricordando il diritto al lavoro come diritto fondamentale. Il sindaco pur senza sbilanciarsi ha cercato di dare una parola di speranza ai lavoratori riuniti, sottolineando dapprima come l’anno scorso la situazione sembrasse più grave, e, affermando poi, l’ultima e unica possibilità di uscita da questa vertenza individuata nell’acquisto dello stabilimento da parte di un azienda che produrrebbe taxi ad alimentazione ibrida. Il primo cittadino ha inoltre criticato la tedesca Kion per il suo atteggiamento intransigente verso il problema dei lavoratori considerato alla stregua di “una semplice pratica burocratica da sbrigare” e invitando ciascun ente a “fare la sua parte” per una soluzione rapida e ottimale.  Intervento in chiusura del consigliere regionale Giuseppe Longo il quale ha anch’egli comunicato la sua massima solidarietà alle famiglie di ogni operaio che rischia il suo lavoro; il consigliere ha inoltre riaffermato il preciso dovere della Regione di impegnarsi a “ricercare soluzioni e partners commerciali per il rilevamento dello stabilimento industriale”.  I lavoratori attendono fra speranze e delusioni il tre aprile, data in cui conosceranno il proprio destino.
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I lavoratori dell'Om scendono in piazza

manifestazione lavoratori Om Modugno“Manifestare per non mollare…”, si apre così la locandina che annuncia la manifestazione cittadina dei lavoratori dell’Om di domani 29 marzo. Il mancato passaggio di consegne tra i vertici societari uscenti e quelli subentranti, quest’ultimi rappresentati nelle persone di Landi e Saltalamacchia, infatti ha suscitato grande stupore e sgomento tra i lavoratori stessi, ormai proiettati anima e corpo in questa nuova avventura (produzione di taxi ibridi), frutto di un accordo che si riteneva ormai concluso. Stando alle parole di Tommaso Monacelli uno dei promotori della manifestazione, la trattativa sembra sia saltata al momento della stipula, senza una valida motivazione. “Ci stupisce questo mancato accordo senza valide ragioni o se ve ne fossero – continua – non sarebbero plausibili, considerata la tempistica e la modalità dell’interruzione improvvisa della trattativa. La realtà dei fatti è però che al momento siamo senza acquirenti, anche se l’ex manager Bmw Italia, Saltalamacchia (ideatore del progetto), ci ha garantito l’impegno nel trovare un partnership sostenitore del progetto, in grado di ridare speranza alle circa trecento famiglie legate a questo storico stabilimento. Venerdì 30 marzo a Roma c’è un incontro tra i sindacati, i rappresentanti dell’azienda e Saltalamacchia, nel quale verrà fatto il punto della situazione. Noi ci auspichiamo che tutto si risolva per il meglio e nel frattempo utilizziamo gli strumenti a noi consentiti per farci sentire, affinché i riflettori siano sempre accesi su questa vicenda, speriamo a lieto fine. La cittadinanza tutta, che ringrazio anticipatamente per il sostegno, è invitata e soprattutto ben accetta. Il raduno è fissato alle ore 17.00 presso le piscine comunali, perché l’Om non diventi un oggetto del mistero”.

il disagio dei pendolari

 

pendolariIl disagio dei pendolari di Toritto, Grumo, Altamura che ogni giorno viaggiano sui treni delle ferrovie Appulo Lucane diventa ancora più insopportabile allorquando giunti a Modugno devono pigiarsi ancora di più negli angusti spazi delle carrozze per fare in modo che anche gli sfortunati viaggiatori modugnesi possano salire a bordo.

Ogni giorno i treni arrivano a Bari con enorme ritardo. I treni in partenza dalla stazione di Modugno giungono spesso con decine di minuti di ritardo e con i pochi vagoni già al completo. Il consigliere regionale dell’Udc Peppino Longo in qualità di componente della commissione trasporti della regione Puglia interpellato in merito alla questione ha dichiarato che “fino a quando i cittadini mi segnaleranno le loro odissee di pendolari io non mi stancherò di chiedere alla giunta regionale un intervento efficace per cancellare le criticità che ogni giorno sono costretti a subire i viaggiatori pugliesi; ricevo numerose segnalazioni, le più gravi arrivano da Modugno dove molto spesso il treno delle Fal delle 9.03 arriva con oltre venti minuti di ritardo e con solo tre vagoni già stracolmi di viaggiatori. Alle decine di cittadini fermi in attesa non è possibile nemmeno salire a bordo del convoglio e non resta altro da fare che attendere il treno successivo che a sua volta giunge immancabilmente in ritardo aggravando ancora di più i disagi; La stessa situazione si verifica su altre tratte ferroviarie del trasporto regionale. Rinnovo all’assessore regionale ai trasporti Minervini l’invito già rivoltogli in passato: convochi immediatamente un tavolo tecnico con tutte le aziende di trasporto e indichi le linee da seguire per cancellare i disagi che quotidianamente i pendolari pugliesi sono costretti a subire”.

Una vita dignitosa, serena e felice per i disabili: l'appello di una mamma

DISABILIDa Nunzia Fraccalvieri, lettrice di Bari Sud Ovest, riceviamo:

Salve sono Nunzia Fraccalvieri , madre di due ragazzi diversamente abili, vi ho già scritto tempo fa lamentando problemi relativi all’inserimento sociale di mia figlia Petrelli Antonella. Mi sono rivolta all’Assessorato preposto del Comune di Modugno spiegando la mia critica situazione.

L’Amministrazione, da parte sua, mi ha illustrato le sue difficoltà: per mancanza di fondi non riescono a fare il loro dovere. Oltre ai servizi sociali ho chiesto aiuto all’associazione Afhass – Onlus Bari – che ringrazio profondamente per essermi stata vicina. L’Afhass, grazie alla vostra precedente pubblicazione, era già a conoscenza del mio problema:  ha accolto la mia richiesta di frequenza temporanea e, finalmente, dopo un po’ di giorni, mia figlia è riuscita a frequentare una struttura confacente alle sue esigenze. La ragazza si è caricata di entusiasmo ed essendosi trovata benissimo, grazie alle persone eccezionali che hanno mostrato tanta umanità e passione, ora vuole continuare a frequentare l’Afhass dove, tra l’altro, ha ritrovato i suoi vecchi amici. L’associazione si autogestisce attraverso i contributi dei privati, degli amici e dei soci. Onestamente vorrei partecipare alle loro spese di gestione ma la mia condizione non mi permette di farlo. Mi chiedo, ma oltre al trasporto non c’è nessuna possibilità di inserire mia figlia in un ambiente che la faccia vivere serena?

Ora il pulmino del Comune di Modugno è nuovamente agibile, mia figlia ha iniziato a frequentare il centro Collie ma, purtroppo, ancora una volta è crollata psicologicamente. Antonella è una bambina molto sensibile, necessita di continue attenzioni ed affetto, ha bisogno di essere rassicurata in tutto quello che fa per acquisire sicurezza in se stessa, tranquillità e serenità. Ora non ha più voglia di uscire, nonostante gli sforzi e l’amore che ci mettiamo in famiglia, lei non risponde a nessun stimolo e preferisce restare a letto!!!

La ragazza, quindi, è rimasta ancora una volta a casa ed io mi ritrovo nuovamente nella stessa situazione, anzi peggio!!!

Mi chiedo: perché i vostri figli possono scegliere la scuola che piace e mia figlia no? Perché è disabile? Non è un suo diritto? Le pubblicità riguardo i diritti dei disabili, sono solo parole? E i fatti???

Mia figlia ha diritto ad essere felice e frequentare un centro dove riesce a trascorrere giornate di serenità oltre a risolvere ed alleviare, là dove è possibile, le difficoltà con cui è costretta a vivere!!! Anche mia figlia ha diritto a vivere una vita dignitosa!!! Aiutiamo questi ragazzi!! Conto sulla vostra sensibilità , non abbandoniamo questi ragazzi disabili ed indifesi, hanno bisogno di vivere sereni, di essere felici e basta davvero poco per accontentarli.