Paolo Marra da Modugno a Monopoli

Paolo Marra

Il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Monopoli sarà presieduto da una nostra vecchia conoscenza:

Paolo Marra che svolse questa funzione per il Comune di Modugno dal 2007 al 2012 anno in cui si dimise per assumere la funzione di assessore al bilancio.
Il Sindaco di Monopoli Emilio Romani ha colto con favore questa nomina proprio perché Paolo Marra, oltre ad aver ricoperto diversi incarichi di Revisore dei Conti, può vantare numerose esperienze di amministratore comunale, fra cui quella più recente e particolarmente intensa al comune di Modugno, che certamente torneranno utili in considerazione dei nuovi e più delicati compiti assegnati ai controllori degli enti locali.

Al nostro ex presidente auguriamo buon lavoro!

La "raccolta" non differenziata

La biblioteca comunale si arricchisce di una nuova “raccolta”.

Sono ormai svariati anni che l’assessorato alla cultura non mette in bilancio denari per l’ampliamento delle raccolte di libri della biblioteca comunale (i libri sarebbero obsoleti). All’interno del “Palazzo della Cultura” c’è un internet – point al quale ogni cittadino potrebbe accedere completamente gratis quando e se l’addetto responsabile è disponibile (carenza di personale). E’ stato ridotto l’acquisto di quotidiani e riviste per la biblioteca (spending rewue). L’auditorium è perennemente occupato dalla Università della terza età (se vuoi accedere per qualsiasi tipo di manifestazione culturale, prima bisogna consultare l’orario delle lezioni). I bagni dei disabili, sia al piano terra che al primo piano non hanno mai funzionato. All’ingresso la responsabile è relegata in un angolo con un parapetto a mo di divisorio ( non so come definito luogo di lavoro). A tutto questo però ora si è aggiunta una nuova sezione la “raccolta” non differenziata. Nel piazzale antistante il Palazzo della Cultura a Modugno, con una enorme superficialità e senza nessun criterio per il buon gusto e l’arredo urbano (già l’edificio Perrone è un pugno nello stomaco) è stato posizionato un cassonetto per la raccolta “non differenziata” della spazzatura. Sarà forse un occulto invito a buttare nel sopramenzionato cassonetto le espressioni culturali della Modugno da non amare? Per non dire che in questo spiazzo a mezzaluna antistante l’ingresso della biblioteca sono posizionate due panchine di marmo che  offrono un luogo dove riunirsi la sera durante la bella stagione (è meta di anziani, famiglie e bambini che abitano nelle vicinanze – della serie chi si accontenta …). Ma ora questi cittadini non potranno più usufruire dello spiazzo per prendere un poco d’aria; oltre alla vista sgradevole del cassonetto con il caldo ci sono anche esalazioni maleodoranti, l’aumento delle mosche e delle indistruttibili blatte in cerca di cibo. Ci chiediamo come mai è stata adottata questa soluzione, quando esattamente a non meno di 30 metri ci sono già, su entrambi i lati della strada, dei cassonetti marroni. É vero che vengono utilizzati dalla pescheria e dal fruttivendolo ma non sta scritto da nessuna parte che detti cassonetti non possano essere utilizzati dai cittadini del circondario come hanno fatto sinora. Gli abitanti all’inizio sono stati contenti “e che è Magrone ci ha messo un cassonetto più vicino a casa”. Ora si lamentano perché hanno notato l’aumento delle mosche, delle blatte e delle maleodoranti esalazioni che impediscono la presa di “nu pic d’aria fresch” la sera.

 

Cimitero di Palese depredato dai ladri

ALLARME sicurezza nel cimitero di Palese.

La necropoli dell’ex frazione di Bari  ha ricevuto per ben due volte e a distanza di pochi giorni, la visita notturna di ladri e vandali.  E’ stata fatta razzia di oggetti metallici, come portafiori di ottone, candelabri e altri pezzi di rame. Lo spettacolo che si è presentato al custode e ai primi visitatori della mattina è stato sconcertante, considerato anche il livello di devastazione messo in atto dagli autori dei furti. E’ intervenuta anche la Polizia Scientifica per gli accertamenti del caso, anche se al momento non si hanno sospetti precisi sugli autori del fatto.

 

Il cimitero di Palese, con  un estensione di circa 8.000 mq, sorto all’inizio del secolo, è stato identificato come cimitero monumentale. E’ da tempo al centro di alcune polemiche per la mancata realizzazione dei lavori di adeguamento strutturale, tra i quali anche quelli relativi alla sicurezza.-

S. Paolo – Ospedale?

ALLE S.V. Ill. me AUTORITA’ PUBBLICHE E POLITICHE, ALLE REDAZIONI E TESTATE GIORNALISTICHE E RADIO TV,

AI CITTADINI TUTTI, AL TRIBUNALE DEL MALATO

con preghiera di pubblicare e dare seguito con provvediemtni ciascuno per quanto di Sua competenza…

Per prevenire e non solo Curare…

Per AIUTARE E NON PUNIRE…

Per far VIVERE E NON MORIRE…

 

MODUGNO, 21 LUGLIO 2013

Egr. Sig. SINDACO della Città di Modugno, Egr. Sig. SINDACO della Città di BARI, Gent. Ma ASSESSORA ALLA SALUTE REGIONE PUGLIA, Egr. sig. PRESIDENTE Regione Puglia Dott. N. VENDOLA, Sua Eccellenza il PREFETTO DI BARI, Egr. Sig. PROCURATORE DELLA REPUBBLICA di Bari, per quanto sia di VS. sensibilità, attenzione e competenza,

Care concittadine e Cari concittadini, per quanto di Vs. condivisione e solidarietà,

Spettabili redazioni e testate giornalistiche, per quanto possibile per Voi darne informazione e divulgazione per verità e conoscenza a difesa dei cittadini,

Quanto sottoscrivo non per vendetta, non per critica, non con spirito distruttivo, non con acredine, ma con senso di” PIETAS”, come un GRIDO DISPERATO DI AIUTO, COME UN APPELLO E RICHIESTA DI INTERVENTO…

Denuncio ed evidenzio q. s. ,  … narro solo per giustizia e verità, rispetto e Solidarietà, onestà e sensibilità, comprensione e vicinanza a tutti i malati, i sofferenti e i loro familiari ed amici…tutti quelli che provano a rivolgersi chiedendo aiuto ai medici, agli infermieri, che lavorano e prestano la loro opera professionale negli ospedali…e a cui un ammalato, piccolo o grande che sia, grave o meno grave, solo o con famigliari, si rivolge quando CHIEDE AIUTO E RISPETTO DEI SUOI DIRITTI DI PERSONA ED ESSER UMANO, e poi dei DIRITTI DI MALATO così come la Costituzione prevede per il DIRITTO ALLA SALUTE.

Sto vivendo, ma ancor più il malato, MIO PADRE, sta vivendo una situazione, ahimè ed ahilui, dal 4 luglio inverosimile ma REALE, incredibile ma VERA, paradossale ma ESISTENTE…nell’Ospedale SAN PAOLO di MODUGNO(?)/BARI…Quello che doveva essere l’ospedale di Modugno dato ai Modugnesi in cambio della CHIUSURA CON TRASFERIMENTO del Loro OSPEDALE stabilita nel 1995 con un ACCORDO tra la ASL di allora  a firma del D.G. Dott. VITO MARIELLA e il Sindaco Ing. Franco VACCARELLI…

Tale ACCORDO prevedeva in cambio dell’Ospedale che chiudeva e si trasferiva soltanto di pochi KM(?) un POLIAMBULATORIO SPECIALISTICO con PUNTO DI PRIMO SOCCORSO nella sede dello stesso Ospedale in VIA PIAVE…oggi sede della R.S.A. SAN RAFFAELE…

Questa la promessa, questo l’impegno, questo il desiderio che diventava “desiderata” e realizzava un bel sogno…

OGGI LA CRUDA E VERA REALTA’ E’ INVECE UN’ALTRA…

Da una esperienza di tantissimi malati ma, ancor più da quella NON raccontata MA VISSUTA sulla loro pelle e quella di MIO PADRE soprattutto e di ROCCO, MICHELE, ANTONIO, MICHELE, DOMENICO, ecc …tutti compagni di sventura ma di VITA in quella STANZA A di degenza del Reparto di CHIRUGIA GENERALE dell’Ospedale di Modugno(?)…     in questi maledetti 20 gg trascorsi e prossimi ancora da VIVERE…

TANTE LE IRREGOLARITA’, tanti i DISSERVIZI, tanta la mancanza di RISPETTO, tanti gli atteggiamenti di indifferenza, tanti quelli di freddezza, tanti quelli di cinismo e d egoismo, tanti di rassegnazione e dabbenaggine e tanti ancora i “menefreghismi” e i comportamenti poco professionali, poco ETICI, poco UMANI avuti da Cittadini, lavoratori, professionisti, operatori e medici…POCHI I MISSIONARI DI IPPOCRATE come da GIURAMENTO…POCHI I SAMARITANI che si fermano ad aiutare e assistere il malato e si preoccupano anche del SUO FUTURO di PERSONA DI DIO pensando anche al dopo quel transito in quella stanza di OSPEDALE…

VIVETE TUTTI VOI qualche giorno in quell’ospedale, in quel reparto, in quella stanza…

IL PRONTO SOCCORSO HA BISOGNO DI SOCCORSO…E DI SICUREZZA!!!PER CHI CI LAVORA E SOPRATTUTTO PER CHI CHIEDE ASSISTENZA ED AIUTO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA PIU’ o meno GRAVE!!!

I reparti collegati e viciniori di RADIOLOGIA E RISONANZA E FARMACIA…INSICURI E NON TUTELATI…

Il REPARTO di CHIRURGIA che per fatti organizzativi e di “ spending  review ” inserito con appena poche stanze in un unico corridoio  che accorpa da una parte LA SENOLOGIA e dall’altro LA CHIRURGIA PLASTICA…ponendolo in mezzo ai due… QUELLE POCHE STANZE che dovrebbero ospitare, forse, una dozzina di pazienti, ma in questi venti giorni ne hanno sempre ospitati almeno il doppio(per essere in difetto)…E COME?IN STANZE GIA’ PICCOLE CON QUATTRO LETTI E POI IN UN METRO QUADRO DI PASSAGGIO E ARIA tra i Letti inserendo un QUINTO LETTO all’occorrenza…quando pur non essendoci posti letto si CHIEDE AL MALATO DI SCEGLIERE MENTRE RICOVERATO D’URGENZA O DAL PRONTO SOCCORSO senza averne conoscenza deve decidere in un minuto SE ANDAR VIA CON IL PROBLEMA per cui era arrivato o ACCETTARE LA SOLUZIONE RICOVERO MA SENZA LETTO in mezzo ad UNA STANZA su una lettiga…

PRECLUDENDO A SE STESSO E AGLI ALTRI AMMALATI COME LUI DI RICEVERE DIRITTI, RISPETTO E CURE ADEGUATE nella riservatezza, nella PRIVACY e nella serenità e silenzio che un OSPEDALE dovrebbe garantire…

MEZZI INSUFFICIENTI(siringhe, garze, medicinali, aste portaflebo, letti, carrelli, traverse per i letti…);PERSONALE INFERMIERISTICO INSUFFICIENTE ED IN MOLTI CASI, INEFFICIENTE e MALEDUCATO E POCO DISPONIBILE, che fa sentire il MALATO “un intruso”, non una PERSONA MA UN REIETTO,  UN numero e non UN ESSERE UMANO. IL malato TRATTATO in UNA SITUAZIONE DI SUBALTERNITA’ A CUI SI DA PER FORZA, PER FASTIDIO, PERCHE’ NON”ROMPA”E PERCHE’ DEBBA PREGARE,CHIEDERE PER FAVORE,PER CORTESIA,SUPPLICANDO UN SERVIZIO,UN CAMBIO DI FLEBO, UN CAMBIO DI LENZUOLA,UN RILIEVO DI TEMPERATURA E O DI PRESSIONE,…La fornitura di un PIATTO DI BRODO o di una bottiglia d’acqua…PER LA SOPRAVVIVENZA…PER CONTINUARE A VIVERE E SPERARE NEI SANTI E NEL BUON DIO! Che’ si abbia LA VERITA’ DAL MEDICO, DALL’INFERMIERE…che si possa camminare per andare in un bagno pulito, senza infilarsi vetri rotti sotto i piedi, che non si inciampi in un asta di flebo o si scivoli in una chiazza di medicinale caduto sul pavimento e giacente da ore perché causato da una uscita fuorivena di uno PSEUDO INFERMIERE o dall’errato posizionamento di un ago in vena con fuoriuscita di sangue sul letto e sul pavimento…che rimangono anche giorni lì…PERCHE’ A PARZIALE GIUSTIFICAZIONE DI CHI LAVORA(POCHI)VERAMENTE, non si PUO’ LAVARE E SPAZZARE IL PAVIMENTO TRA CINQUE LETTI ED ASTE DI FLEBO; con un solo tavolo in stanza che dovrebbe essere il desco su cui poggiare i vassoi con un BRODO,UN PANINO ed una bottiglia d’acqua… ed invece si mangia “imboccati” dai parenti o seduti sul letto…  e che non si può più usare il tavolo per mangiare ma perché diventa IL QUINTO COMODINO DI CHI IN MEZZO ALLA STANZA TROVA IL SUO GIACIGLIO SU UNA LETTIGA…

ANCHE I MEDICI(molti)ORMAI ADEGUATI AL SISTEMA DI INDIFFERENZA, INCAPACITA’,INADEGUATEZZA,APPROSSIMAZIONE E SUPERFICIALITA’, considerano il malato bisognoso di attenzione e di cure solo come un OGGETTO,UN NUMERO, UNA SPUGNA DA SPREMERE PER L’ASPETTO ECONOMICO CHE RAPPRESENTA E PER LA SPECIFICITA’ CHE MOLTE VOLTE RIPORTA SOTTO ANCHE L’ASPETTO SANITARIO (cavie da usare per sperimentare nuove cure e interventi)…PER VEDERE L’EFFETTO CHE FA!!!

COMUNQUE E SPESSO, I BRAVI “MISSIONARI”(pochi)FEDELI AL GIURAMENTO DI IPPOCRATE continuano a fornire i loro servigi, i loro consigli, la loro UMANITA’, LA LORO SCIENZA,LA LORO ETICA,IL LORO AMORE E
D IL LORO CUORE anche di notte e fuori orario di servizio stabilito …COME DICE PAPA FRANCESCO PORTANDOSI TRA LA GENTE VICINI ALLA GENTE E SOPRATTUTTO AI MALATI,AGLI ULTIMI,AI BISOGNOSI,…SENZA DELEGARE MA ASSUMENDOSI LA RESPONSABILITA’ DELLE PROPRIE AZIONI CON CORAGGIO E SENSO DEL DOVERE E SPIRITO DI SERVIZIO, PER UN ESSERE DI DIO, PER UNA PERSONA, PER UN “FRATELLO” che sta CHIEDENDO COME IL VIANDANTE AIUTO E CURE!!!COME IL PROSSIMO A CUI OGNUNO DI NOI E’ TENUTO A DARE, A DONARE, A VEDERE IN LUI DIO!!!

CHE HA IL DIRITTO DI VIVERE E SOFFRIRE, DI VIVERE E MORIRE, DI ESSERE CURATO E STAR MEGLIO SEMPRE E COMUNQUE…    SU QUESTA TERRA O ALL’ALDILA’!!!

Pertanto RIVOLGO QUESTO APPELLO a Voi AUTORITA’ affinchè possiate intervenire per quanto riteniate dovuto, giusto, corretto e di Vs. competenza e sensibilità…A VOI MEDICI E INFERMIERI e PERSONALE AUSILIARIO per quanto di VS. DOVERE,CAPACITA’,SENSIBILITA’ E SPIRITO DI SERVIZIO per riportare in esclusivo primo piano L’UMANIZZAZIONE DEL MALATO E DEL RAPPORTO MEDICO/MALATO…e non altro…lasciate stare i BUDGET, i tagli, provvedete a DONARE IL VS.CUORE,LA VS.MISSION A CHI VI IMPLORA E CHIEDE AIUTO E CURA, SALUTE E VITA!!!RISPOSTE E CONFORTO!!!VERITA’ E ONESTA’!!!UMANITA’ E SOLIDARIETA’!!!TUTTI QUANTI VOI ,ANCHE, A CHI SOFFRE NON DOVETE VIETARE E TOGLIERE LA VOGLIA DI DESIDERARE E magari, anche, sottovoce di SOGNARE!!!

 

Ringrazio e saluto cordialmente – MASSIMO ANGIULLI

Cittadino Modugnese Consigliere Comunale LISTA ITALIA GIUSTA SECONDO LA COSTITUZIONE

cell. 3391950770

Suicidio al campus

BARI, MUORE UNO STUDENTE UNIVERSITARIO AL CAMPUS

Un ragazzo, uno studente universitario 28enne originario di Foggia è morto ieri, 18 luglio 2013, all’interno del Campus universitario di Bari.Il ragazzo era uno studente di Farmacia ed è caduto nel vuoto, poco dopo mezzogiorno, dal terrazzo della Facoltà, al quarto piano dello stabile, dinanzi gli occhi sgomenti dei vari studenti che si trovavano lì per un esame. L’ipotesi è che si sia trattato di un suicidio. L’intervento del personale del 118, subito allertato dai presenti, è stato inutile: i medici hanno solo potuto costatarne il decesso. Sull’episodio indagano i carabinieri ma secondo quanto accertato finora dagli investigatori, le cause del suicidio non sarebbero riconducibili alla carriera universitaria. Al ragazzo, pare mancassero solo cinque esami alla laurea in Farmacia. Tra i primi ad essere avvisati e a giungere sul posto è stato il rettore dell’Università Aldo Moro di Bari, Corrado Petrocelli. Il Rettore non ha nascosto il suo sgomento e il grave malessere per l’accaduto che dopo ha commentato: “Una notizia che non avrei mai voluto ricevere. Un’immagine che non avrei mai voluto vedere e che non dimenticherò più. Si dice spesso che questi ragazzi sono fragili: forse. Ma chi e che cosa li ha resi così? Quante, troppe responsabilità e difficoltà e quante poche speranze li accompagnano? Quante, poche, certezze? Adesso resta solo il cuore gonfio, e pesante. E un senso, forte e opprimente, di smarrimento”.