Metodo Ecopunto e green economy

CONFERENZA SUL PROGETTO: METODO ECOPUNTO E GREEN ECONOMY A CORATO Conferenza sulla Raccolta Differenziata e alla presentazione del “Progetto metodo Ecopunto” che si terrà: Sabato 28 settembre 2013 alle ore 19,00 in Corato alla piazza Venezuela.
In tale occasione sarà inaugurato L’Ecopunto Grenn Economy di Zucaro Leonardo.
Interverranno: l’Assessore Provinciale all’Ambiente Dott. Barchetti, il Sindaco di Corato avv. Bucci, l’Ass. all’Ambiente di Corato, Ing. Amorese, l’Ass. Sviluppo Economico Corato Dott. Lenoci, il Presidente del Cons. Com. Corato Rag. Caputo, il presidente ANCI Puglia Sen. Perrone, il Direttore  Asipu. ing. Mastrorillo,  il Consigliere Regionale Geom. Peppino Longo, il Pres. Lega Ambiente Puglia Dott. Tarantini e l’ideatore de Progetto Ecopunto Dott. Gravinese.
Come per gli altri negozi ECOPUNTO aperti o di prossima apertura in Terra di Bari, la novità consiste nel comprare: carta, cartone, alluminio e plastica. Quindi la cittadinanza tutta è invitata a fare la raccolta differenziati di questi materiali e di portarli dove Leonardo Zucaro, vi riceverà e vi comprerà i materiali a peso. Un altro fiore all’occhiello del team ECOPUNTO capitanato da Aldo Zucaro e dal dott. Gravinese

La Asd Real Modugno risponde a Vito Quatela

in data 21 settembre la Asd Real Modugno ci ha inviato la seguente e-mail

che volentieri pubblichiamo rimediando in questo modo alla mancata riuscita presa di contatto con la dirigenza della società che ora, con nostro sincero compiacimento, si dichiara disponibile a rilasciare “cortesi” risposte ad alcune “lecite” domande. Nel frattempo riportiamo quanto inviatoci dalla Asd Real Modugno con la speranza che tutto questo agevoli il cammino di una delle purtroppo poche realtà sportive della città di Modugno.

………………………………………………………………………………..

Alla c.a. del Direttore

Ci riferiamo all’articolo pubblicato sul Vs. sito “Il Modugno ai modugnesi” di sabato 14/9 u.s. per comunicarVi tutta la ns. delusione nel leggere attraverso la Vs. testata giornalistica commenti, opinioni, preoccupazioni strettamente personali di un privato (Sig. Vito Quatela) che dal lontano 2010 non ha alcun legame con la ns. società sportiva Asd Real Modugno. Definiamo quanto pubblicato molto poco “professionale” e quasi da volantino da “bar”.
Tra l’altro, non comprendiamo cosa si può rimproverare ad una società sportiva che in sole quattro stagioni raggiunge dalla Terza Categoria la Promozione (dopo 25 anni) con esultati risultati sportivi conquistati sul campo (forse è per questo clima indigeno ostile che a Modugno molti non vogliono avventurarsi ed investire nel calcio).
Ma Modugno è in Promozione, a beneficio di tutti i modugnesi, e questo è ciò che conta (soprattutto grazie a chi di recente ha lasciato la società).
Inoltre, è molto indelicato per una testata che si definisce giornalistica pubblicare “commenti” o c.d. richieste “lecite” in attese di risposte “cortesi” in merito a scelte personali dell’ex presidente Sig. Damiano Conserva di non poter proseguire con la Real Modugno.
Sarebbe sufficiente, semplice e più corretto contattare l’interessato o la società per comprenderne le ragioni, eventualmente poi da pubblicare.
E’ bene sapere e far sapere che la dirigenza uscente, per il bene del paese e far sì che Modugno quest’anno giocasse in Promozione ed in assenza (purtroppo per noi modugnesi) di altri imprenditori locali modugnesi come Conserva disponibili a “foraggiare” il calcio modugnese (il Sig. Vito Quatela potrebbe parlare meno ed attivarsi concretamente per cercare e trovarne almeno uno di imprenditore serio e disponibile a mettere concretamente quattrini nella società modugnese per il prosieguo delle attività sportive a Modugno e dirigenti a costo zero come finora successo), ha liberamente e gratuitamente ceduto lo spazio in società ad altri soggetti che (per fortuna per Modugno) erano disponibili a proseguire a loro spese l’avventura del Modugno in Promozione.
In alternativa, tutto quanto di buono fatto fino a questo punto in quattro stagioni con il sacrificio economico e personale dei dirigenti e presidenti, sarebbe andato perso, anche per i modugnesi.
Infine, relativamente al tema dei giocatori modugnesi, siamo a specificare (come già ben noto per chi conosce il calcio) che i ragazzi calciatori modugnesi, al pari di tutti gli altri c.d. “forestieri”, sono molto legati al tema economico ed al compenso da percepire tanto da scegliere, senza alcuna “sentimentale” valutazione, di giocare per pochi “spiccioli” in più in squadre di altri paesi. Questo comportamento, molto diffuso nel mondo del calcio dilettantistico, per chi non lo sapesse si definisce “mercenario”.
Pertanto, una Prima squadra fatta di soli giocatori “modugnesi doc” (a maggior ragione in campionati sempre più alti) è pura utopia del Sig. Vito Quatela che vive nel mondo delle favole, delle parole e dei tempi “andati”.
Dare spazio ai calciatori modugnesi è possibile, come già si fa, solo per le rappresentative giovanili/juniores.
Potremmo allargare le precedenti considerazioni anche ai tanti c.d. tecnici/esperti/ex giocatori/ex glorie modugnesi che tanto parlano e si permettono di giudicare o addirittura di ostacolare il lavoro altrui ma che non sono minimamente disponibili a prestare (come invece hanno fatto i dirigenti uscenti) la loro prestazione a costo zero per il bene di Modugno e per il calcio a Modugno.
Siamo certi che vorrete “recuperare” con la pubblicazione di un decoroso e realistico articolo sulla ns. società ed in futuro ricercare una maggiore attenzione “professionale” prima di pubblicare interviste e articoli relativi alla ns. società sportiva.
Qualora dovessimo riscontrare ancora notizie e/o commenti che possano ledere e/o creare danno alla ns. società sportiva o alle persone che la rappresentano legittimamante, saremo costretti ad attivare tutte le azioni del caso per la ns. tutela e recupero del danno subito.
Distinti saluti.
A.S.D. Real MODUGNO

www.realmodugno.it
e-mail: asd.realmodugno@libero.it

Visita la ns. Pagina su Facebook
http://www.facebook.com/realmodugno

Uno spazio cittadino in memoria di Giuseppe Lacalamita

Giuseppe Lacalamita

I famigliari di Giuseppe Lacalamita

Lunedì 23 settembre prossimo saranno passati undici anni dal brutale assassinio del modugnese Giuseppe Lacalamita. Il 9 luglio scorso, tuttavia, avevamo fatto il punto su tutto l’iter giudiziario  proprio sul nostro giornale. Mercoledì scorso, invece, l’ Associazione Culturale “70zero26”, costituita da giovani di Modugno, ha protocollato una richiesta formale, indirizzata all’intera amministrazione comunale, al fine di poter intitolare un’area della città alla memoria di Giuseppe Lacalamita e/o di commissionare una lapide commemorativa in onore dello stesso. Per Giuseppe i famigliari hanno organizzato poi, sempre lunedì prossimo, alle ore 18 e 30 presso la parrocchia Santi Apostoli di Modugno una S.S. Messa di suffragio. Nel comunicato stampa diramato dall’associazione “70zero26” si legge come “Giuseppe Lacalamita era un giovane di trent’anni rimasto vittima di una grave aggressione mentre era in compagnia della fidanzata la sera del 23 settembre 2002 nella periferia di Modugno. Dopo il tentativo di proteggere la compagna da un gruppo di malviventi albanesi, il giovane rimase vittima di un colpo d’arma da fuoco. Condannati inizialmente  i tre presunti colpevoli con pena di ventitre anni uno e dodici anni i restanti due, la condanna non fu attuata a seguito dell’assoluzione degli stessi da parte della Corte di Assise di Appello di Bari nel giugno 2006, poi confermata in Cassazione l’anno seguente. Ad oggi nessuna chiarezza, nessun colpevole, nessuna giustizia per il giovane, nonostante le diverse richieste di riapertura del caso da parte della famiglia della vittima. Alla luce di tutto questo – concludono dall’associazione– parte la proposta dell’associazione “70zero26” – condivisa dai familiari e dai cittadini di Modugno –  in ricordo di Giuseppe Lacalamita e in occasione dell’undicesimo anniversario dalla sua scomparsa, l’iniziativa vuol essere un forte segnale di incoraggiamento verso la lotta alla criminalità, un grido di speranza e un nuovo impulso alla ricerca della verità, tutt’oggi ancora celata”.

Tanto rumore per nulla

Alle 18.30 di sabato 7 si è aperta l’assemblea monotematica sulla T.A.R.E.S

Dopo l’appello della presidente del Consiglio Comunale Giovanna Bellino che ha constatato l’esistenza del numero legale e dichiarato essere valida l’assemblea si sono aperti i lavori del consiglio. La stessa presidente ha suggerito all’opposizione di alternare gli interventi con la maggioranza poiché gli argomenti trattati erano gli stessi. L’opposizione (Sanseverino) ha dissentito, visibilmente contrariata, adducendo che doveva essere rispettato l’0dg cosi com’era. Superato il primo (ma non ultimo) battibecco fra “prime donne” la Sanseverino nel suo intervento pone l’accento soprattutto sul fatto che non si sa come sia stato possibile a elezioni avvenute, quindi con Magrone già eletto sindaco – anche se tecnicamente non ancora insediato – quindi a giugno inoltrato che il commissario abbia ritenuto opportuno deliberare sulla T.A.R.E.S;  nel secondo punto chiede chiarimenti del come mai i bollettini siano stati recapitati all’utenza a metà agosto, già con giunta, consiglio e sindaco pienamente nelle loro funzioni e con la prima rata già scaduta, quella del 30 luglio?  Altro mistero. Lamentava inoltre la scarsa comunicazione attraverso il sito del comune dello slittamento di pagamento della prima rata che solo in aula si è appreso essere stato autorizzato dal collegio dei revisori accorpandola alla scadenza della seconda rata del 30 settembre. Bartolomeo Slivestri dell’Udc nel secondo intervento ha ringraziato i dipendenti dell’amministrazione per avere dato ampia disponibilità in un giorno per loro festivo (tutte ore di straordinario festivo e notturno). Prosegue l’intervento Pentasuglia che rileva  la disparità di trattamento fra le utenze domestiche che incide per il 60% e le utenze commerciali, in particolare i parcheggi coperti con metratura superiore ai 5000 mq (AUCHAN) che hanno una T.A.R.E.S ridotta al 75%. Il consiglio prosegue nella norma  tranne alcuni episodi da gossip quali sono stati gli interventi alquanto polemici di un paio di consiglieri della maggioranza e dell’abbandono, visibilmente adirato, del sindaco Magrone, perché ancora ora, e siamo al terzo consiglio comunale, non si sa perché il suo microfono non funziona. Un vero e proprio urlare da parte del pubblico per un intervento polemico da parte della presidente ha costretto la stessa a sospendere il consiglio per 45minuti al fine di calmare gli animi. Oltre ad avere apprezzato le due funzionarie donne in una tenuta verde che faceva pendant con le poltrone e ops le bottiglie di “vetro” dell’acqua data ai consiglieri, fra il pubblico qualche commento è partito riguardo alla mise della Sanseverino, paragonata a quelle solite della Santanchè.  
In conclusione dei lavori è stato votato all’unanimità un documento in cui si prevede:
1-di allargare le fasce di  esenzione per i redditi da 8.001 a 15.000 euro per le utenze domestiche;
2-di rivedere la soglia del 75% per i parcheggi coperti superiori a 5.000 metri quadri;
3-di far slittare al 30 novembre il pagamento delle due rate in scadenza  senza applicare sanzioni;
4-di rimandare al prossimo consiglio la revisione del regolamento comunale sulla T.A.R.E.S
Esattamente alle 23.55 il consiglio comunale monotematico è stato sciolto.

Shakespeare avrebbe esclamato “Tanto rumore per nulla”

Tares – è possibile alleggerirla

Questo il risultato del consiglio comunale “monotematico” che ha visto, alla fine dei lavori, l’unanime consenso dei consiglieri per la convocazione di un prossimo consiglio comunale (“ci mettiamo meno di tre giorni a prepararlo” ha dichiarato Fabrizio Cramarossa) durante il quale decidere sgravi e agevolazioni per le fasce più deboli dei contribuenti, sulla scorta di un piano finanziario che l’assessore Banchino (unanimamente elogiato per le capacità di esposizione e di sintesi) si è impegnato a presentare al più presto. Non è nato nel migliore dei modi il primo “vero” consiglio comunale – i primi dedicati ai necessari adempimenti burocratici dell’insediamento e dalle relative nomine – convocato su richiesta dei consiglieri di opposizione. La cronica (incurabile?) mancanza di puntualità dei consiglieri ha indispettito il pubblico, presentatosi invece in perfetto orario per assistere allo svolgimento dei lavori, che non ha gradito l’apparente perdita di tempo iniziale dovuta probabilmente a qualche ritardata riunione preliminare.
Iniziati i lavori con l’appello e alcune comunicazioni (giustificazione di assenza di un consigliere e nomina a capogruppo Udc del consigliere Silvestri) sono venute a galla, ma per fortuna subito rimosse, le ultime scorie della campagna elettorale che ha visto, e l’inizio dei lavori ha dimostrato, la lacerazione di molte “famiglie politiche”. Ridimensionate grazie al buonsenso di tutti le polemiche è stato affrontato l’argomento Tares che tanto ha “incendiato” i modugnesi. Introdotti dai consiglieri di opposizione Sanseverino, Ruccia, Pentassuglia, Silvestri e Cramarossa, gli aspetti salienti del tributo per la raccolta dei rifiuti urbani sono stati esposti ed analizzati in modo chiaro e sintetico dall’assessore Banchino che, inizialmente interrotto da qualche rumorosa protesta proveniente dal pubblico presente, ha potuto – dopo una interruzione di circa venti minuti suggerita dalla presidentessa del consiglio comunale Bellino – riprendere l’esposizione. Chiariti gli aspetti più spinosi e controversi della questione con l’ausilio di ulteriori interventi dei consiglieri comunali Fragassi e Maurelli che hanno chiesto ed ottenuto anche il parere tecnico del Dottor Gesmundo sulla fattività di una possibile rivisitazione delle soglie di esenzione della tassa, la discussione assembleare si è spostata sullo scarso livello qualitativo del  servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in generale e su quello della raccolta differenziata in particolare. Superato lo scoglio di qualche altra dichiarazione polemica il consiglio comunale e il pubblico hanno ascoltato il sindaco Nicola Magrone che nel suo intervento  – inizialmente oscurato dal cattivo funzionamento di un microfono – ha voluto mettere in chiaro che alla sua amministrazione non possono essere addebitate responsabilità più vecchie di “due mesi degli ultimi dodici anni” in quanto il contratto che lega l’amministrazione comunale alla società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è scaduto da oltre cinque anni e che per alcune norme regionali non è possibile indire una nuova gara d’appalto: insomma l’amministrazione è costretta a pagare una società che non rispetta il contratto per il quale viene pagata. Contratto che negli ultimi giorni di agosto è stato analizzato dal vice sindaco Emilio Petruzzi e che si rivela ogni giorno di più denso di sorprese: sembra – il condizionale è ancora un obbligo  – che oltre a non rispettare il contratto la ditta abbia emesso delle fatture per servizi mai svolti come ad esempio servizi cimiteriali, campagne di sensibilizzazione per la raccolta differenziata ed anche per l’acquisto di cassonetti in sostituzione di altri cassonetti mai collocati e per altro ancora. L’esortazione finale del sindaco Magrone ad una partecipazione plenaria del consiglio comunale sui temi della salute e della legalità è stata raccolta dai consiglieri comunali Sanseverino e Cramarossa che hanno dichiarato la loro personale partecipazione e quella dell’intero consiglio comunale ad ogni eventuale iniziativa di carattere legale che il sindaco vorrà intraprendere.