Come sconfiggere la Tares

Parlare di Tares è diventato l’impegno quotidiano della “politica” nostrana, a tutti i livelli: ne parlano gli assessori, il sindaco, la presidente del consiglio comunale, si organizzano anche “incontri” con i modugnesi nel sempre più piccolo auditorium della Tommaso Fiore; ne parlano i politici dell’opposizione in consiglio comunale – anche se risultano assenti quando si vota sull’argomento – se ne parla perché interessa tutti i contribuenti (coloro che contribuiscono al finanziamento delle casse dello Stato, ovvero alla copertura delle sue uscite finanziarie) coloro cioè che in definitiva pagano per ascoltare i politici che parlano. In molti ieri sera hanno atteso invano il sindaco Nicola Magrone, l’assessore Maria Luciano e anche il consigliere regionale Giuseppe Longo per “sentire” la loro opinione in merito all’iniziativa di un giovane modugnese che affronta in modo diverso il problema Tares; ormai tutti sanno che la Tares bisogna pagarla, che è una tassa voluta dal governo delle larghe intese Pd/Pdl, che è un balzello che non piace al Sindaco Magrone – come a tutti i sindaci d’Italia – perché oltretutto gli introiti della Tares vanno direttamente nelle casse statali senza passare minimamente da quelle comunali e tutti sanno anche che se le passate amministrazioni avessero aumentato la raccolta differenziata oggi si pagherebbe di meno lo smaltimento in discarica dei rifiuti e tanto altro ancora si sa ma, ieri sera, nei locali della Ecopunto-Ecologica in via Fabio Filzi 16, c’era la possibilità di parlare della Tares in un altro modo e loro non c’erano. Peccato che, sicuramente presi da altri più impellenti impegni, il sindaco, l’assessore comunale, il consigliere regionale – che bloccato da un incontro con il segretario nazionale dell’Udc, l’On. Cesa, ha solo potuto inviare un messaggio di incoraggiamento e apprezzamento dell’iniziativa – e altri ancora che, anche se invitati, non hanno avuto la possibilità di essere presenti. Il giovane imprenditore Franceso Sorresso ha messo su una iniziativa che parte da un nuovo modo di combattere la Tares: invece di subire il problema lo aggredisce, come? premiando i cittadini che fanno la differenziata. Quella vera però perché, come ha detto l’assessore provinciale all’ambiente Giovanni Barchetti: “non è assolutamente vero che i cittadini facciano poca raccolta differenziata. Nei cassonetti, specifici per ogni genere di materiali, i cittadini depositano quanto previsto e lo fanno in modo massiccio, con percentuali molto più alte di quelle che vengono pubblicizzate”, molto spesso invece sembra che siano proprio coloro che raccolgono – o meglio, che dovrebbero raccogliere – separatamente i rifiuti dai vari cassonetti che non si preoccupano poi molto se in discarica questi arrivano mischiati (sarebbe stato interessante ascoltare a tale proposito il parere del responsabile della Modugno scarl Nicola Catalano che, anche lui per sconosciuti motivi, non ha partecipato all’inaugurazione). Insomma premiare con incentivi economici chi porta all’Ecopunto Ecologica, inaugurato ieri in via Fabio Filzi, i materiali riciclabili come la carta, il vetro, l’alluminio delle lattine – in un anno una famiglia riesce a guadagnare almeno 250 euro – è il nuovo modo di combattere e vincere contro la Tares.

Metodo Ecopunto e green economy

CONFERENZA SUL PROGETTO: METODO ECOPUNTO E GREEN ECONOMY A CORATO Conferenza sulla Raccolta Differenziata e alla presentazione del “Progetto metodo Ecopunto” che si terrà: Sabato 28 settembre 2013 alle ore 19,00 in Corato alla piazza Venezuela.
In tale occasione sarà inaugurato L’Ecopunto Grenn Economy di Zucaro Leonardo.
Interverranno: l’Assessore Provinciale all’Ambiente Dott. Barchetti, il Sindaco di Corato avv. Bucci, l’Ass. all’Ambiente di Corato, Ing. Amorese, l’Ass. Sviluppo Economico Corato Dott. Lenoci, il Presidente del Cons. Com. Corato Rag. Caputo, il presidente ANCI Puglia Sen. Perrone, il Direttore  Asipu. ing. Mastrorillo,  il Consigliere Regionale Geom. Peppino Longo, il Pres. Lega Ambiente Puglia Dott. Tarantini e l’ideatore de Progetto Ecopunto Dott. Gravinese.
Come per gli altri negozi ECOPUNTO aperti o di prossima apertura in Terra di Bari, la novità consiste nel comprare: carta, cartone, alluminio e plastica. Quindi la cittadinanza tutta è invitata a fare la raccolta differenziati di questi materiali e di portarli dove Leonardo Zucaro, vi riceverà e vi comprerà i materiali a peso. Un altro fiore all’occhiello del team ECOPUNTO capitanato da Aldo Zucaro e dal dott. Gravinese

La Asd Real Modugno risponde a Vito Quatela

in data 21 settembre la Asd Real Modugno ci ha inviato la seguente e-mail

che volentieri pubblichiamo rimediando in questo modo alla mancata riuscita presa di contatto con la dirigenza della società che ora, con nostro sincero compiacimento, si dichiara disponibile a rilasciare “cortesi” risposte ad alcune “lecite” domande. Nel frattempo riportiamo quanto inviatoci dalla Asd Real Modugno con la speranza che tutto questo agevoli il cammino di una delle purtroppo poche realtà sportive della città di Modugno.

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Alla c.a. del Direttore

Ci riferiamo all’articolo pubblicato sul Vs. sito “Il Modugno ai modugnesi” di sabato 14/9 u.s. per comunicarVi tutta la ns. delusione nel leggere attraverso la Vs. testata giornalistica commenti, opinioni, preoccupazioni strettamente personali di un privato (Sig. Vito Quatela) che dal lontano 2010 non ha alcun legame con la ns. società sportiva Asd Real Modugno. Definiamo quanto pubblicato molto poco “professionale” e quasi da volantino da “bar”.
Tra l’altro, non comprendiamo cosa si può rimproverare ad una società sportiva che in sole quattro stagioni raggiunge dalla Terza Categoria la Promozione (dopo 25 anni) con esultati risultati sportivi conquistati sul campo (forse è per questo clima indigeno ostile che a Modugno molti non vogliono avventurarsi ed investire nel calcio).
Ma Modugno è in Promozione, a beneficio di tutti i modugnesi, e questo è ciò che conta (soprattutto grazie a chi di recente ha lasciato la società).
Inoltre, è molto indelicato per una testata che si definisce giornalistica pubblicare “commenti” o c.d. richieste “lecite” in attese di risposte “cortesi” in merito a scelte personali dell’ex presidente Sig. Damiano Conserva di non poter proseguire con la Real Modugno.
Sarebbe sufficiente, semplice e più corretto contattare l’interessato o la società per comprenderne le ragioni, eventualmente poi da pubblicare.
E’ bene sapere e far sapere che la dirigenza uscente, per il bene del paese e far sì che Modugno quest’anno giocasse in Promozione ed in assenza (purtroppo per noi modugnesi) di altri imprenditori locali modugnesi come Conserva disponibili a “foraggiare” il calcio modugnese (il Sig. Vito Quatela potrebbe parlare meno ed attivarsi concretamente per cercare e trovarne almeno uno di imprenditore serio e disponibile a mettere concretamente quattrini nella società modugnese per il prosieguo delle attività sportive a Modugno e dirigenti a costo zero come finora successo), ha liberamente e gratuitamente ceduto lo spazio in società ad altri soggetti che (per fortuna per Modugno) erano disponibili a proseguire a loro spese l’avventura del Modugno in Promozione.
In alternativa, tutto quanto di buono fatto fino a questo punto in quattro stagioni con il sacrificio economico e personale dei dirigenti e presidenti, sarebbe andato perso, anche per i modugnesi.
Infine, relativamente al tema dei giocatori modugnesi, siamo a specificare (come già ben noto per chi conosce il calcio) che i ragazzi calciatori modugnesi, al pari di tutti gli altri c.d. “forestieri”, sono molto legati al tema economico ed al compenso da percepire tanto da scegliere, senza alcuna “sentimentale” valutazione, di giocare per pochi “spiccioli” in più in squadre di altri paesi. Questo comportamento, molto diffuso nel mondo del calcio dilettantistico, per chi non lo sapesse si definisce “mercenario”.
Pertanto, una Prima squadra fatta di soli giocatori “modugnesi doc” (a maggior ragione in campionati sempre più alti) è pura utopia del Sig. Vito Quatela che vive nel mondo delle favole, delle parole e dei tempi “andati”.
Dare spazio ai calciatori modugnesi è possibile, come già si fa, solo per le rappresentative giovanili/juniores.
Potremmo allargare le precedenti considerazioni anche ai tanti c.d. tecnici/esperti/ex giocatori/ex glorie modugnesi che tanto parlano e si permettono di giudicare o addirittura di ostacolare il lavoro altrui ma che non sono minimamente disponibili a prestare (come invece hanno fatto i dirigenti uscenti) la loro prestazione a costo zero per il bene di Modugno e per il calcio a Modugno.
Siamo certi che vorrete “recuperare” con la pubblicazione di un decoroso e realistico articolo sulla ns. società ed in futuro ricercare una maggiore attenzione “professionale” prima di pubblicare interviste e articoli relativi alla ns. società sportiva.
Qualora dovessimo riscontrare ancora notizie e/o commenti che possano ledere e/o creare danno alla ns. società sportiva o alle persone che la rappresentano legittimamante, saremo costretti ad attivare tutte le azioni del caso per la ns. tutela e recupero del danno subito.
Distinti saluti.
A.S.D. Real MODUGNO

www.realmodugno.it
e-mail: asd.realmodugno@libero.it

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Uno spazio cittadino in memoria di Giuseppe Lacalamita

Giuseppe Lacalamita

I famigliari di Giuseppe Lacalamita

Lunedì 23 settembre prossimo saranno passati undici anni dal brutale assassinio del modugnese Giuseppe Lacalamita. Il 9 luglio scorso, tuttavia, avevamo fatto il punto su tutto l’iter giudiziario  proprio sul nostro giornale. Mercoledì scorso, invece, l’ Associazione Culturale “70zero26”, costituita da giovani di Modugno, ha protocollato una richiesta formale, indirizzata all’intera amministrazione comunale, al fine di poter intitolare un’area della città alla memoria di Giuseppe Lacalamita e/o di commissionare una lapide commemorativa in onore dello stesso. Per Giuseppe i famigliari hanno organizzato poi, sempre lunedì prossimo, alle ore 18 e 30 presso la parrocchia Santi Apostoli di Modugno una S.S. Messa di suffragio. Nel comunicato stampa diramato dall’associazione “70zero26” si legge come “Giuseppe Lacalamita era un giovane di trent’anni rimasto vittima di una grave aggressione mentre era in compagnia della fidanzata la sera del 23 settembre 2002 nella periferia di Modugno. Dopo il tentativo di proteggere la compagna da un gruppo di malviventi albanesi, il giovane rimase vittima di un colpo d’arma da fuoco. Condannati inizialmente  i tre presunti colpevoli con pena di ventitre anni uno e dodici anni i restanti due, la condanna non fu attuata a seguito dell’assoluzione degli stessi da parte della Corte di Assise di Appello di Bari nel giugno 2006, poi confermata in Cassazione l’anno seguente. Ad oggi nessuna chiarezza, nessun colpevole, nessuna giustizia per il giovane, nonostante le diverse richieste di riapertura del caso da parte della famiglia della vittima. Alla luce di tutto questo – concludono dall’associazione– parte la proposta dell’associazione “70zero26” – condivisa dai familiari e dai cittadini di Modugno –  in ricordo di Giuseppe Lacalamita e in occasione dell’undicesimo anniversario dalla sua scomparsa, l’iniziativa vuol essere un forte segnale di incoraggiamento verso la lotta alla criminalità, un grido di speranza e un nuovo impulso alla ricerca della verità, tutt’oggi ancora celata”.

Tanto rumore per nulla

Alle 18.30 di sabato 7 si è aperta l’assemblea monotematica sulla T.A.R.E.S

Dopo l’appello della presidente del Consiglio Comunale Giovanna Bellino che ha constatato l’esistenza del numero legale e dichiarato essere valida l’assemblea si sono aperti i lavori del consiglio. La stessa presidente ha suggerito all’opposizione di alternare gli interventi con la maggioranza poiché gli argomenti trattati erano gli stessi. L’opposizione (Sanseverino) ha dissentito, visibilmente contrariata, adducendo che doveva essere rispettato l’0dg cosi com’era. Superato il primo (ma non ultimo) battibecco fra “prime donne” la Sanseverino nel suo intervento pone l’accento soprattutto sul fatto che non si sa come sia stato possibile a elezioni avvenute, quindi con Magrone già eletto sindaco – anche se tecnicamente non ancora insediato – quindi a giugno inoltrato che il commissario abbia ritenuto opportuno deliberare sulla T.A.R.E.S;  nel secondo punto chiede chiarimenti del come mai i bollettini siano stati recapitati all’utenza a metà agosto, già con giunta, consiglio e sindaco pienamente nelle loro funzioni e con la prima rata già scaduta, quella del 30 luglio?  Altro mistero. Lamentava inoltre la scarsa comunicazione attraverso il sito del comune dello slittamento di pagamento della prima rata che solo in aula si è appreso essere stato autorizzato dal collegio dei revisori accorpandola alla scadenza della seconda rata del 30 settembre. Bartolomeo Slivestri dell’Udc nel secondo intervento ha ringraziato i dipendenti dell’amministrazione per avere dato ampia disponibilità in un giorno per loro festivo (tutte ore di straordinario festivo e notturno). Prosegue l’intervento Pentasuglia che rileva  la disparità di trattamento fra le utenze domestiche che incide per il 60% e le utenze commerciali, in particolare i parcheggi coperti con metratura superiore ai 5000 mq (AUCHAN) che hanno una T.A.R.E.S ridotta al 75%. Il consiglio prosegue nella norma  tranne alcuni episodi da gossip quali sono stati gli interventi alquanto polemici di un paio di consiglieri della maggioranza e dell’abbandono, visibilmente adirato, del sindaco Magrone, perché ancora ora, e siamo al terzo consiglio comunale, non si sa perché il suo microfono non funziona. Un vero e proprio urlare da parte del pubblico per un intervento polemico da parte della presidente ha costretto la stessa a sospendere il consiglio per 45minuti al fine di calmare gli animi. Oltre ad avere apprezzato le due funzionarie donne in una tenuta verde che faceva pendant con le poltrone e ops le bottiglie di “vetro” dell’acqua data ai consiglieri, fra il pubblico qualche commento è partito riguardo alla mise della Sanseverino, paragonata a quelle solite della Santanchè.  
In conclusione dei lavori è stato votato all’unanimità un documento in cui si prevede:
1-di allargare le fasce di  esenzione per i redditi da 8.001 a 15.000 euro per le utenze domestiche;
2-di rivedere la soglia del 75% per i parcheggi coperti superiori a 5.000 metri quadri;
3-di far slittare al 30 novembre il pagamento delle due rate in scadenza  senza applicare sanzioni;
4-di rimandare al prossimo consiglio la revisione del regolamento comunale sulla T.A.R.E.S
Esattamente alle 23.55 il consiglio comunale monotematico è stato sciolto.

Shakespeare avrebbe esclamato “Tanto rumore per nulla”