Categoria: Cronaca
Sistemata anche Molfetta
Un front-office… umano
Da qualche tempo chi deve spesso recarsi in questura lo fa più volentieri; sui loro volti non c’è più traccia di quello smarrimento tipico di chi non sa cosa aspettarsi dagli uomini delle forze dell’ordine. In modo speciale gli utenti stranieri – visitatori quotidiani degli uffici preposti per il disbrigo delle pratiche relative ai permessi di soggiorno – che ricevono assistenza immediata allo stesso modo di tutti gli altri cittadini che hanno bisogno di informazioni di qualsiasi tipo che appena chiedono ai piantoni informazioni sul dove recarsi per i passaporti, per le denunce o per informazioni vengono indirizzati alla volta dell’ U.R.P situato nell’ala destra della hall della questura dove aspettano per qualche minuto in una ordinata fila. Bussando alla porta dell’U.R.P. si arriva alla presenza di un signore molto elegante che con una gentilezza ineguale accoglie gli utenti, la sua competenza professionale è indiscussa e apprezzata dagli utenti e dai colleghi che trovano sempre risposte e soluzioni ai loro quesiti. La professionalità e la competenza del dott. Andrea LISO sono indubbie. Il questore non poteva operare migliore scelta per dare lustro al “front office” della questura di Bari, biglietto da visita dell’amministrazione, l’unica persona – a detta di tutti – con le capacità, competenze e con il “savoir faire” giusto per rappresentare bene l’ente. Gli utenti italiani e stranieri oltre alle sue indubbie qualità professionali apprezzano nel dott. Andrea LISO la sua grande umanità perché, come dicono in molti, “si prende cura della persona più che della pratica”.
Lampedusa
Una generazione che combatte…?!
Siamo la generazione facebook. Siamo sempre meteorologicamente insoddisfatti:“ oggi fa un caldo! Inverno dove seiiiii?” – e ancora – “ brrr che freddo! Estate ti sto aspettandooo” . Siamo i filosofi depressi, i dispensatori di consigli, siamo i critici di film, videogiochi, musica e via discorrendo.. siamo gli alternativi, quelli che non vogliono mischiarsi con quella massa di pensatori comuni che “scrivono tutti le stesse cose”. Siamo quelli dall’italiano perfetto! Basta dimentica una mutina o una – è -senza accento e manderemmo all’ergastolo il primo sprovveduto, “ gente ignorante che non sa coniugare un verbo, ma lo sapete usare il congiuntivo?!” . Siamo la generazione delle relazioni virtuali che iniziano e finiscono sui social network, che inviano un cuore e non conoscono l’odore dei fiori. Siamo la generazione dei “mi piace”. “Mi piace la tua casa, mi piace la tua macchina, mi piace il tuo gattino, mi piace ciò che pensi (anche se il post che hai pubblicato non so chi l’abbia scritto)”.Siamo quelli che con un mi piace dicono tutto e non dicono niente.
Signori miei, le luminarie dopotutto non fanno male a nessuno, e se ti fai un giro sulle giostre magari ti diverti! Per non parlare dei velini, ma cosa importa se sono donne o uomini, noi siamo qui a criticarli ma non possiamo fare a meno di guardarli. Cari i miei professori virtuali ogni tanto chiudete un occhio sulla mutina in meno e la lettera doppia in più, probabilmente è un errore di battitura, capita! Siate meno pesanti e più presenti nella vita, quella vera però!