La provincia di Bari "Ricorda"

Corpi recuperati dalle Foibe

FOIBE: “GIORNATA DEL RICORDO”, LA PROVINCIA DI BARI PER NON DIMENTICARE Verrà commemorata oggi, su iniziativa della Provincia di Bari, la giornata del ricordo delle Foibe, gli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, occorsi durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati i corpi delle vittime, che nella Venezia Giulia sono chiamati, appunto, “foibe”. I morti furono tra 5.000 e 7.000, comprese le vittime recuperate e quelle stimate, più i morti nei campi di concentramento jugoslavi.  Il fenomeno  è da inquadrare  storicamente nell’ambito della secolare disputa fra italiani e popoli slavi per il possesso delle terre dell’Adriatico orientale, nelle lotte intestine fra i diversi popoli che vivevano in quell’area e nelle grandi ondate epurative jugoslave del dopoguerra, tese all’eliminazione dei fascisti e in generale dei possibili oppositori politici del comunismo titino.
“La città di Bari accolse molti di questi nostri sfortunati fratelli italiani – spiegano gli assessori Sergio Fanelli e Fabio Romito, che hanno fortemente voluto e organizzato gli eventi – e al fine di poter ridare loro una casa fu edificato il Villaggio Trieste, dove ancora oggi vivono molti figli e parenti di quei profughi. Per questo abbiamo ritenuto doveroso promuovere una serie di iniziative per ricordare questa tragedia troppo spesso dimenticata”.
La commemorazione prevede un concerto dell’Orchestra Sinfonica, la celebrazione della Santa Messa e il convegno “Giornata del Ricordo”.
“E’ doveroso condannare qualunque forma di violenza, da qualsiasi parte politica o religiosa venga scaturita – afferma il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulligli orrori che la storia ci ha consegnato devono, anzi, essere motivo di insegnamento, soprattutto per le nuove generazioni, perché non abbiano mai più a ripetersi. E la pace fra i popoli possa regnare per lo sviluppo di una società sempre più civile”.

Oggi, 8 febbraio, alle ore 20.30 nella Chiesa Carlo Borromeo a Bari, l’Orchestra Sinfonica, diretta dal maestro Vlad Conta, eseguirà sinfonie di Ludwig van Beethoven.
Lunedì 10 febbraio, alle 10.00, nella Sala Consiliare della Provincia di Bari si terrà un convegno con la partecipazione di storici e giornalisti baresi che vedrà la partecipazione degli esuli Antonio Scagliarini e Amalia Reisaz.
Sempre lunedì 10 febbraio, alle 18.00, nella Chiesa San Enrico al Villaggio Trieste sarà celebrata la Santa Messa.

Milioni di euro per Lamasinata

Lo scalo ferroviario di Bari Lamasinata

Circa 55 milioni di euro di fondi regionali per ampliare il centro logistico di Bari Lamasinata. Prevista la creazione di 150 posti di lavoro durante la costruzione e 40 posti una volta il progetto sarà terminato nel novembre 2015
Una buona notizia per la Puglia arriva dalla Commissione Europea che ieri ha approvato un investimento di 54,7 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per ampliare il sistema di trasporto del centro logistico di Bari Lamasinata, alle porte della zona industriale di Modugno. Un magazzino ferroviario, un deposito di manutenzione del materiale rotabile e 5 km di linee ferroviarie per accedervi saranno costruiti per facilitare e potenziare il volume del trasporto merci nell’area.
Questo progetto è di importanza strategica per Bari e per il sud dell’Italia e contribuisce al completamento della rete di trasporti internazionali dell’intera Europa. .
Il Commissario per la Politica regionale Johannes Hahn che ha firmato l’atto di approvazione del grande progetto ha dichiarato: “Questo progetto è un buon esempio di come i fondi regionali UE possono aiutare lo sviluppo dell’economia del sud Italia, attraverso la creazione di condizioni migliori per il trasporto merci verso l’Europa del Sud, del Nord e dell’Est e rendendo la regione ancora più attraente per gli investitori e per le imprese.”
L’investimento arriva attraverso il Programma Regionale per la Puglia per il 2007-2013, co-finanziato dall’UE, sotto l’asse prioritario “Reti di trasporto e collegamenti”. Attraverso il FESR, l’Unione europea finanzierà 54,7 milioni dell’investimento complessivo di 150 milioni.
Questo è un grande progetto il cui valore (IVA inclusa) supera i 50 milioni di euro ed è pertanto soggetto a una decisione specifica da parte della Commissione europea, mentre i progetti di valore inferiore vengono approvati a livello nazionale o regionale.
Dal progetto beneficeranno l’area metropolitana di Bari, la Regione Puglia e il sud a livello regionale e inter-regionale, le regioni adriatiche dal nord al sud, fino all’Europa dell’Est, lungo il corridoio VIII delle Reti trans-europee di trasporto TEN-T. La decisione di cofinanziamento di questo progetto rientra nel periodo di programmazione 2007-2013. L’Italia ha ricevuto un totale di circa 29 miliardi di euro per il periodo 2007-2013 e 32,5 miliardi per il 2014-2020.    

Altri 1000 riammessi a medicina

Nicola Minerva: “Miur e Mef intervengano“ “In seguito alla decisione del Tar del Lazio di riammettere circa altri 1.000 candidati, esclusi dalla graduatoria iniziale per il test d’accesso al corso di laurea in medicina e chirurgia, è necessario che MIUR e MEF provvedano con urgenza al reperimento di risorse necessarie a finanziare ulteriori contratti di formazione specialistica, di numero pari al numero degli studenti riammessi” dichiara in una nota Nicola Minerva, Consigliere Nazionale degli Studenti Universitari per Azione Universitaria,
“Le prospettive per il futuro degli studenti di medicina diventano sempre più allarmanti e preoccupanti, il numero di ammessi aumenta di giorno in giorno ma il numero di contratti per le specializzazioni continua a diminuire. Chiediamo che venga restituita dignità e venga valorizzato un percorso di studi di 6 anni che non può culminare con l’impossibilità di accedere alla specializzazione, con la disoccupazione o con lavori svilenti. La previsione di meno di 4.000 contratti è ridicola, che senso avrebbe ammettere più di 13.000 studenti e farne specializzare meno di un terzo? In caso di ulteriori riammissioni, non seguite da adeguata implementazione del numero di contratti di formazione specialistica, organizzeremo manifestazioni di protesta ad ogni livello.” conclude il rappresentante dell’ateneo barese.

Maltempo nel Barese

Ingenti danni causati dal maltempo , un grosso albero viene sradicato dal vento e finisce in strada.
Il forte vento abbattutosi tra la notte di sabato e domenica in tutta la zona di Bari ha causato ingenti danni : cassonetti rovesciati , cartelloni pubblicitari divelti e un albero di grosse dimensioni sradicatosi e finito in strada nel Q.re Poggiofranco, dove c’è voluto l’intervento del corpo dei vigili del fuoco e della polizia municipale  per rimuovere  i rami che invadevano la carreggiata e  garantirne la sicurezza. Fortunatamente l’accaduto non ha causato danni a cose o a