La nostra terra: fonte di infinita ricchezza

Dal 14.02.2014 è cominciato il ciclo di incontri patrocinato dal Comune di Modugno ‘Agricoltura in aeree periurbane’ nel CEA (Centro di Educazione Ambientale) Masseria Carrara sulla Zona Industriale di Modugno in via Delle Rose, inserita nella rete nazionale delle campagne del WWF. La struttura a due piani, un complesso architettonico risalente al 1700, è corredata da 2 ettari di terreno, cisterne interrate e vasche di raccolta per l’acqua piovana, camini e antiche cucine, da una cappella e da un lamione-stalla. Il proprietario, un donatore che preferisce l’anonimato, ha concesso la stessa per la realizzazione del CEA, coordinato dalla responsabile D.ssa Maria Panza. Il centro si occupa oltre che di cultura agricola, circa le specie vegetali autoctone e il recupero di quelle antiche, anche di laboratori formativi, visite guidate al parco, ricchissimo di specie protette, escursioni, lezioni, mostre, presentazione di libri, letture, rassegne cinematografiche, incontri conviviali, anche con i bambini, come avviene per gli Scout. In senso verticale, oltre  i CEA ci sono i LEA (Laboratori di Educazione Ambientale) e poi i CREA (Centro Regionali Di Educazione Ambientale che coordina i CEA). La gestione di Masseria Carrara, accreditata al Sistema Regionale IN.FE.A. Informazione Formazione ed Educazione Ambientale, è della cooperativa Verderame e dell’Università Verde di Bari, per  delibera di Giunta Comunale n.24 del 12 febbraio 2009 del Comune di Modugno. Esse sono impegnate nella ricerca, progettazione e formazione sulla eco sostenibilità, la valorizzazione della biodiversità delle risorse culturali e ambientali del territorio. Nel 1° incontro ‘Agroecologia. Biodiversità. Agricoltura verticale’, nel quale era presente anche l’assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura del Comune di Modugno Francesco Taldone, specialisti della materia hanno relazionato, approfondendo i temi dell’agricoltura, spesso relegata ad una condizione lavorativa arretrata e insoddisfacente. Gianluigi Cesari ha esposto come, su direttiva dell’UE n.128/09 e poi n.150/12 sarà rivoluzionata l’agricoltura che offrirà vantaggi ecologici, fino alla produzione di beni alimentari, delle aree periurbane, le quali, invece di essere lasciate a guisa di discarica a cielo aperto, saranno rivalutate e rispettate, non sfruttate come spesso accade. Sarà esaminato il territorio del Comune di Bari, sulla base del DPP Documento di Programmazione Preliminare per il PUG Piano Urbanistico Generale, senza trascurare i territori di Modugno e Bitonto. “Inoltre il Comune sarà parte attiva circa le sanzioni e la Asl per la verifica dei pozzi e la delibera sui nitrati nelle acque” ha detto Cesari. Salvatore Cifarelli del CNR – Centro di Bioessenza e Biorisorse – ha parlato di Biodiversità secondo la Conferenza Internazionale di Rio De Janeiro che ha decretato la divisione in ecosistemi, specie e genetica – art.2 /1992- nello specifico l’istituzione della Banca del Seme, pensata per la prima volta dallo studioso russo N.I. Vavilov (1887-1943) che raccoglie tutte le diversità di specie. Il seme tradizionale è un bene comune , pertanto può essere solo scambiato. Viene così classificato in un catalogo del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, evitando così la vendita, con la formulazione di brevetti di individui vegetali già presenti in natura, presentandoli come innovazioni. Infine Ignazio Schettino, esperto in Permacoltura, di ritorno da alcuni studi effettuati in Inghilterra e in partenza per l’Australia per altre ricerche, ha delineato con tale tecnica, la possibilità di costruire nel territorio un ecosistema ciclico e stabile, coltivando e producendo tutto in funzione della comunità presente. “Bisogna muoversi lungo le lame, non bloccarle, come accade da noi, in modo che gli eventi climatici non creino danni, come quelli alluvionali che sono in aumento. Un esempio per Bari è stato nel 2005, quando i ‘canaloni’ del nostro territorio si allagarono. E  Bari possiede più di 9 lame”. Poi ha aggiunto: “ La Permacoltura è stata adottata nei deserti, figuriamoci se non lo si può fare qui da noi”.
Prossimo appuntamento alla Masseria Carrara sarà il 28 febbraio; a seguire il 14 e 28 marzo.

Il "Giorno del Ricordo" a Modugno

Il “Comitato 10 febbraio” ha commemorato ieri a Modugno, in una manifestazione pubblica, il “Giorno del Ricordo” in onore dei martiri delle Foibe. In un comunicato stampa inviato dal comitato si apprende come sia stata ”numerosa la partecipazione dei modugnesi e particolarmente gradita la presenza del Sindaco Magrone che, nel suo breve ma sentito discorso, ha ribadito l’importanza del ricordo dei nostri compatrioti infoibati e di quanti hanno dovuto subire l’onta dell’esodo da Istria, Fiume e Dalmazia”. Una targa simbolica, con la dicitura “Parco del Ricordo”, è stata donata al primo cittadino al fine di sollecitare l’apposizione di una targa commemorativa ufficiale che evidenzi ai cittadini l’importanza ed il significato storico dell’intitolazione della piazzetta. “Il Sindaco- si legge in conclusione– ha recepito e si è detto ben lieto di far propria tale istanza annunciando, a nome dell’Amministrazione, la volontà di procedere quanto prima con una targa che renda giustizia alla memoria ed al sacrificio dei Martiri delle foibe”. Nel pomeriggio una delegazione del ‘Comitato’ ha omaggiato con dei fiori la sig.ra De Benedictis, sorella del modugnese Paolo, S.Ten. R.s.i. infoibato nel 1945.

Magrone ripete – "no alla Ecofuel"

Comunicato della segreteria del sindaco Magrone MODUGNO: l’amministrazione comunale ribadisce la sua contrarietà all’impianto Ecofuel

Il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente di Modugno si rivolgono ancora alla Regione Puglia e al Comitato tecnico per la Valutazione d’impatto ambientale (VIA) per ribadire il proprio no al progetto di insediamento di Ecofuel Apulia Srl.
In una nota inviata alla Regione Puglia, il Comune di Modugno ribadisce la propria netta contrarietà all’insediamento nel proprio territorio dell’impianto di depolimerizzazione della plastica che Ecofuel Apulia srl intende realizzare nella zona industriale. Il Sindaco, Nicola Magrone, e l’Assessore all’ambiente, Tina Luciano, rimarcano alla Regione nella nota che il Comune di Modugno si è già pronunciato in senso chiaramente negativo rispetto alla proposta del nuovo insediamento industriale e lo ha fatto, nel luglio 2013, con un atto di Giunta col quale sono state presentate osservazioni scientifiche contrarie alla proposta di insediamento ed è stato chiesto di assoggettare il progetto Ecofuel a Valutazione di Impatto Ambientale. Nell’impianto è previsto si bruci plastica per ricavarne olio combustibile assimilabile a gasolio e a kerosene.

La sottolineatura della posizione di contrarietà dell’amministrazione modugnese è stata necessaria in quanto nei verbali del Comitato Tecnico Regionale (Ctr), riunitosi il 14/01/2014 e il 28/01/2014, è scritto in un inciso che il Comune di Modugno avrebbe dato un non meglio precisato ‘parere favorevole’.

“La realtà è che il nostro Comune non ha dato mai alcun parere favorevole su questa questione”, dichiara l’Assessore Tina Luciano. “Il riferimento nel documento del Comitato è ad un verbale che il Comune di Modugno trasmette ad Ecofuel Apulia e a vari enti per segnalare i pareri favorevoli ottenuti da Ecofuel stessa e da un’altra società su una istanza per la ristrutturazione urbanistica di un lotto nella zona industriale. L’indicazione del ‘parere favorevole’ da parte del comune di Modugno è, dunque, vistosamente sbagliata”. “Abbiamo scritto alla Regione – dice Magrone – chiedendo espressamente che vengano rettificate alcune parti di entrambi i verbali redatti dal Ctr.”

“Abbiamo anche chiesto – aggiunge l’assessore Tina Luciano – che si rettifichino i verbali anche quando si dice che si sono espressi ‘in materia ambientale’ SPeSAL e Vigili del Fuoco, perché i pareri di questi enti sono stati forniti non ‘in materia ambientale’ ma nell’ambito di un procedimento riguardante l’istanza di ristrutturazione urbanistica”.

“Oggi, queste precisazioni sono necessarie – conclude Magrone – anche perché risulti chiara la nostra netta contrarietà, espressa peraltro fin dalle prime fasi procedimentali del progetto Ecofuel. L’impatto ambientale di questo nuovo insediamento, su un territorio già afflitto dalla presenza di una zona industriale molto estesa e dal notevole flusso veicolare di grandi arterie, avrebbe un’incidenza pesante. Pertanto, in ossequio al principio di precauzione, l’Amministrazione, la cittadinanza e le associazioni ambientaliste sono quanto mai concordi nell’esprimere, in via definitiva, un univoco orientamento politico negativo rispetto all’ipotesi di ospitare il nuovo impianto”.

L’amministrazione ha inoltre richiesto alla Regione un formale invito a partecipare alla prossima seduta del Comitato Tecnico Regionale, per poter ribadire la propria contrarietà all’insediamento e spiegarne le motivate ragioni.

La provincia di Bari "Ricorda"

Corpi recuperati dalle Foibe

FOIBE: “GIORNATA DEL RICORDO”, LA PROVINCIA DI BARI PER NON DIMENTICARE Verrà commemorata oggi, su iniziativa della Provincia di Bari, la giornata del ricordo delle Foibe, gli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, occorsi durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati i corpi delle vittime, che nella Venezia Giulia sono chiamati, appunto, “foibe”. I morti furono tra 5.000 e 7.000, comprese le vittime recuperate e quelle stimate, più i morti nei campi di concentramento jugoslavi.  Il fenomeno  è da inquadrare  storicamente nell’ambito della secolare disputa fra italiani e popoli slavi per il possesso delle terre dell’Adriatico orientale, nelle lotte intestine fra i diversi popoli che vivevano in quell’area e nelle grandi ondate epurative jugoslave del dopoguerra, tese all’eliminazione dei fascisti e in generale dei possibili oppositori politici del comunismo titino.
“La città di Bari accolse molti di questi nostri sfortunati fratelli italiani – spiegano gli assessori Sergio Fanelli e Fabio Romito, che hanno fortemente voluto e organizzato gli eventi – e al fine di poter ridare loro una casa fu edificato il Villaggio Trieste, dove ancora oggi vivono molti figli e parenti di quei profughi. Per questo abbiamo ritenuto doveroso promuovere una serie di iniziative per ricordare questa tragedia troppo spesso dimenticata”.
La commemorazione prevede un concerto dell’Orchestra Sinfonica, la celebrazione della Santa Messa e il convegno “Giornata del Ricordo”.
“E’ doveroso condannare qualunque forma di violenza, da qualsiasi parte politica o religiosa venga scaturita – afferma il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulligli orrori che la storia ci ha consegnato devono, anzi, essere motivo di insegnamento, soprattutto per le nuove generazioni, perché non abbiano mai più a ripetersi. E la pace fra i popoli possa regnare per lo sviluppo di una società sempre più civile”.

Oggi, 8 febbraio, alle ore 20.30 nella Chiesa Carlo Borromeo a Bari, l’Orchestra Sinfonica, diretta dal maestro Vlad Conta, eseguirà sinfonie di Ludwig van Beethoven.
Lunedì 10 febbraio, alle 10.00, nella Sala Consiliare della Provincia di Bari si terrà un convegno con la partecipazione di storici e giornalisti baresi che vedrà la partecipazione degli esuli Antonio Scagliarini e Amalia Reisaz.
Sempre lunedì 10 febbraio, alle 18.00, nella Chiesa San Enrico al Villaggio Trieste sarà celebrata la Santa Messa.