Giocare, non azzardare

“Già da tempo le ACLI, a livello nazionale, si stanno impegnando

in maniera decisa su un tema importante come è quello del gioco d’azzardo, attraverso la realizzazione, in collaborazione con altri organismi del terzo settore e non, di una campagna di sensibilizzazione dal titolo “Mettiamoci in Gioco”. Cercavamo di capire come potevamo metterci in gioco anche noi. Lo abbiamo fatto con il SERT Servizio per le Tossicodipendenze della ASL, con il quale abbiamo avviato un processo di collaborazione, che ha avuto come risultato: la realizzazione presso la nostra sede associativa di uno Sportello di ascolto e di informazione, per chiunque voglia avere informazioni sulla dipendenza dal gioco d’azzardo. Grazie all’attenzione concessaci dal Dr Claudio Poggi, dalla Dott.ssa Silvana Natale e da tutta l’equipe del SERT di Modugno, dal Dott. Antonello Taranto del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche della ASL di Bari e al Dott. Angelo Domenico Colasanto, Direttore Generale della ASL di Bari, in linea con la nuova legge regionale sul Gioco d’azzardo Patologico, abbiamo sottoscritto un Protocollo di Intesa con la ASL di Bari, con il quale il circolo Acli di Modugno, attraverso la collaborazione volontaria di una psicologa, la Dott.ssa Eleonora Leombruno, e di un’assistente sociale, la Dott.ssa Angela Mosca, svolgerà il duplice compito di fornire informazioni su questo delicato tema e collaborerà con il SERT al monitoraggio di tale fenomeno sul territorio. Abbiamo, inoltre, avviato un percorso di coinvolgimento delle Parrocchie di Modugno, alle quali va il mio più sentito ringraziamento per la sensibilità e la disponibilità mostrata nei confronti di tale iniziativa. La collaborazione delle comunità parrocchiali rappresenta, per noi delle ACLI, un elemento fondamentale affinché lo Sportello possa raggiungere gli obiettivi fissati. Certo, è solo un piccolo passo, ma penso che sia il momento di iniziare ad affrontare sul serio il problema della ludopatia, che in silenzio, ormai, si sta diffondendo a macchia d’olio nella nostra città, così come nel resto del nostro Paese.” ha detto il presidente del Circolo Acli di Modugno Vito Sante Martinelli.
Silvana Natale, psicologa e psicoterapeuta del Sert ha detto: “Con la collega Antonella Columella, ci occupiamo di tutte le dipendenze dei disturbi ossessivo-compulsivi, che richiedono un intervento sociale, assistenza farmacologica e di tipo interattivo.”
–    D: “Cosa si nasconde alla base di tali comportamenti?
–    R: “Di base c’è una fragilità di tipo psicologico, una difesa non sufficientemente strutturata” ( S. Natale)  
–    R: “Fattori psico-sociali ambientali, familiari, aspetti caratteriali  con difficoltà a reggere frustrazioni e a riconoscere risoluzioni, ricercando esperienze molto forti” (A. Columella).
–    R: “Si tende a mercificare una serie di aspetti, come l’uso dei cocaina in una società che enfatizza le prestazioni, come pure è il caso del gioco. C’è una forte pressione dell’offerta e fattori neurobiologici particolari in soggetti vulnerabili, come per i ceti medio-bassi, che vogliono cambiare la propria condizione”  (il sociologo C. Poggi).
–    D: “C’è un’età ideale per incorrere nella trappola del gioco d’azzardo?
–    R: “I periodi di transizione sono i più delicati; ci può essere un periodo di latenza per il cosiddetto ‘gioco problematico’, cioè non creativo”. ( C. Poggi)
–    D: “ E il livello sociale”?
–    R: “Abbandoniamo l’immagine del classico giocatore d’azzardo al casinò, poichè abbiamo a che fare con giovani che giocano alle slot machines  e on line. Per la maggiore vanno i videopoker”. (A. Columella).
–    D: “ Lo Stato come reagisce a tutto ciò”?
–    R: “Come per le sigarette ‘Nuoce gravemente alla salute…” (Tutti).
–    D: “Qual è la prevenzione che farebbe lo Sportello di primo ascolto”?
–    R: “Mantenere un controllo grazie all’esperienza, anche se non per tutti è così” (A. Columella).
–     R: “Informazione sul territorio circa i rischi; poi ci saranno attività con un Programma della Regione Puglia; come da Protocollo, ci sarà il progetto ‘Il gioco della Rete’, che riguarda il transitare per i bambini dalla ricerca sana su Internet, al gioco on line. Faremo proposte anche alla Scuole per attivare dei laboratori” (C.Poggi).
–    D: “Cosa pensate dei tanti giochi a premi in TV?
–    R: “ Bisogna lavorare affinchè i ragazzi diventino critici”. (C. Poggi)
–    R: “Esperienza per capire anche la direttiva dei messaggi pubblicitari”. (A. Columella).
–    D : “Qual è la mentalità di un giocatore d’azzardo”?
–    R: “ Rincorrere la perdita. Il giocatore crede di poter individuare imbrogli della macchinetta. La sua è  una gratificazione anticipatoria, dettata dall’eccitazione; un automatismo che non porta a guardare la quantità di denaro, ma la vincita per rincorrerne un’altra”.

Lo Sportello di primo ascolto sarà attivo dall’11 marzo 2014, ogni martedì dalle 19.00 alle 20.00 presso il Circolo ACLI di Modugno in Via Conte Stella,54.

Modugno ha ragione

Comunicato segreteria sindaco Magrone

con cortese richiesta di pubblicazione/diffusione

Su Ecofuel, il comitato VIA dà ragione all’Amministrazione comunale di Modugno e assoggetta l’impianto a Valutazione di Impatto Ambientale

Il direttore generale ARPA, Giorgio Assennato, lo ha comunicato ufficialmente nella seduta di ieri
del consiglio comunale aperta ad ospiti esterni

Il direttore generale dell’Arpa, invitato e intervenuto ieri nella seduta monotematica del Consiglio Comunale ha comunicato ufficialmente che il Comitato Regionale per la Valutazione d’impatto ambientale ha deciso che per lo stabilimento Ecofuel Apulia deve essere compiuta appunto la Via, la valutazione per stabilire il suo impatto sull’ambiente. Il Comitato Via ha accolto così la richiesta che sin dal 3 luglio 2013 aveva fatto la nuova amministrazione comunale di Modugno, presentando osservazioni al progetto Ecofuel, insieme con associazioni e movimenti.

Il progetto di Ecofuel Apulia srl (una società controllata dal gruppo saudita Fal Holdings e ammessa a un finanziamento della Regione Puglia) prevede la realizzazione di un impianto di depolimerizzazione della plastica per la produzione di combustibile (tipo cherosene) utilizzando rifiuti di plastica. Per varie criticità nei processi di produzione, tuttavia, il primissimo provvedimento della giunta Magrone, a pochi giorni dal suo insediamento, fu finalizzato proprio a contrastare una procedura di insediamento che sembrava ormai cosa fatta: la delibera di giunta n.1 presentava le osservazioni e il parere sfavorevole su Ecofuel con la richiesta che l’impianto venisse assoggettato a VIA. “Oggi la Regione attesta la necessità di questo passaggio, dando così ragione all’impegno profuso dall’Amministrazione per fermare un procedimento, quello dell’insediamento Ecofuel, dai molti aspetti oscuri. Ed è stato dimostrato, una volta per tutte, che non è mai esistito un parere favorevole del Comune di Modugno”, commenta il Sindaco Magrone.

Tra gli intervenuti esterni al consiglio, il referente per la Puglia dei Medici per l’ambiente (Isde), Agostino Di Ciaula, l’editore della testata giornalistica Sudcritica, Domenico Magrone, il presidente della Consulta per l’Ambiente, Costantino Ferrulli, Angela Iacobone per il Comitato Pro Ambiente, tutti rappresentanti degli organismi che avevano presentato con il Comune di Modugno ‘osservazioni’ contro il progetto di Ecofuel Apulia. Presente anche il vicesindaco di Bitonto, Rosa Calò.

Per la prossima Via, dunque, anche su segnalazione di Di Ciaula, è stata sollecitata la necessità che si tenga conto, oltre che delle soglie di emissioni di inquinanti per l’ambiente, anche della valutazione di danno sanitario, opportunità condivisa da Assennato, dal sindaco e dai consiglieri intervenuti. Durante la seduta, il direttore generale ARPA, sollecitato dagli altri interventi, ha finito col confermare ‘defaillances’ della rete al servizio della centrale turbogas Sorgenia delle stazioni di monitoraggio degli inquinanti, carenze che il sindaco di Modugno, Nicola Magrone, ha posto a base una decina di giorni fa a base della ordinanza con la quale ha bloccato l’installazione nell’area industriale di Modugno (che copre circa il 70% della zona industriale barese) di nuovi impianti ritenuti inquinanti. In particolare, è stato confermato il malfunzionamento della centralina di Sorgenia EN02, che nel territorio di Modugno  misura emissioni inquinanti ritenute pericolose e che, nell’anno 2013, non ha fornito dati attendibili per ben sei mesi. Circostanza che si configura come inadempienza della centrale turbogas Sorgenia – ha detto Assennato –  e che sarà segnalata all’Ispra e al ministero dell’ambiente nell’ambito dei controlli sull’osservanza delle prescrizioni autorizzative ministeriali. A questo proposito, il sindaco ha sottolineato in aula il senso della sua recente ordinanza ambientale: “Se la situazione generale e la storia dei rilevamenti a Modugno sono queste, fatte di dati prima validati poi annullati, comunque troppo altalenanti, ebbene, io come Sindaco, ho il dovere di adottare il principio di precauzione per tutelare la salute pubblica in una città già pesantemente provata dall’inquinamento. L’ordinanza resterà in vigore finché non avremo dati certi sulla qualità dell’aria a Modugno e sempre a patto che essi stiano dentro i limiti di legge.”

Nel corso del dibattito tutti i consiglieri si sono dichiarati contrari all’installazione dell’impianto Ecofuel. Alcuni consiglieri, sia di maggioranza sia di opposizione, volevano tradurre questa contrarietà in un atto di indirizzo, che però – ha chiarito in aula – il Segretario Generale non poteva essere votato dal momento che un Consiglio Comunale convocato in seduta aperta, cioè con i rappresentanti di istituzioni anche extracittadine, degli organismi di partecipazione popolare e di associazioni di varia natura, non è un organo deliberante, dunque non prende decisioni e non può votare. Pertanto, si è convenuto che la discussione e la adozione di un atto di indirizzo fosse da rimandare alla prossima seduta del consiglio che sarà convocato per le prossime settimane: con l’auspicio comune che esso sia adottato col contributo e la condivisione di tutti i consiglieri e che sottolinei in particolare la necessità – emersa dal dibattito – di una Via con una serie analisi di danno sanitario.

Trappola cittadina

Questa è la foto di un tombino scoperto, nel quale ci può entrare benissimo una persona, dimensione 50cmx50 cm circa, sul marciapiede adiacente alla “Casa del Mutilato”, via Giosuè Carducci a Bari.
Al tombino, dal coperchio divelto, è stato apposto in senso trasversale longitudinale, una lastra in compensato. Trovasi tra l’altro, di fronte ad un cantiere, il palazzo dell’Edisu – Ente per il Diritto allo Studio Universitario – ora in fase di ristrutturazione, il cui marciapiede non è percorribile, poiché c’è un recinto per la messa in sicurezza. Quindi il marciapiede percorribile è solo quello dove si trova il tombino, al mattino il traffico pedonale in quella zona è intenso, soprattutto per la presenza di una scuola materna e di una elementare su via Carducci. Non è nuovo trovare questo ed altri tipi di situazioni simili nei nostri paesi e città, le quali invece di essere immediatamente risolte con un semplice intervento materiale, si risolvono poi, con lungaggini di interventi legali, in seguito alle numerose cause che si concludono spesso con indennizzi ai più svariati soggetti che i Comuni devono affrontare, con una spesa pubblica onerosa, facilmente arginabile.  

Magrone – Replica all'Arpa e Confindustria

La segreteria del sindaco Magrone con una nota invia
Una breve replica agli strilli agitati di Arpa e Confindustria.
In relazione alle dichiarazioni fatte dal direttore generale Arpa Puglia, prof. Giorgio Assennato, in una nota in data 27.02.2014, contenente “Osservazioni all’Ordinanza sindacale del Comune di Modugno del 25.02.2014”, il sindaco di Modugno, Nicola Magrone, rileva che:
E’ notorio che il D.lgs. 155/2010 definisce il quadro normativo unitario in materia di valutazione e gestione della qualità dell’aria ambiente: è in questo ambito che il Comune di Modugno ha l’obiettivo di raggiungere dati certi sulla qualità dell’aria come “presupposto”, ai sensi appunto del D.lgs 155/2010, per il “superamento dei valori, dei livelli, delle soglie e degli obiettivi previsti dal decreto stesso” e per verificare con lo Stato e con la Regione Puglia “le  misure da adottare per contrastare l’inquinamento e gli effetti nocivi dell’inquinamento  sulla  salute umana e sull’ambiente e per monitorare le tendenze a lungo termine, nonché i miglioramenti dovuti alle misure adottate”. Il riferimento nell’ordinanza sindacale al Piano Regionale di Qualità dell’Aria (Prqa) non era una premessa ma un punto fermo: la collocazione del Comune di Modugno in un’area caratterizzata da alto inquinamento e da insediamenti industriali impattanti, prima che Arpa avviasse (2009) un’impressionante e altalenante serie di contraddittorie descrizioni dello stato dell’aria a Modugno.
(Sia detto per inciso: in una delle ultime deliberazioni la giunta regionale pugliese destina finanziamenti ai comuni per migliorare la qualità dell’aria (la deliberazione G.R. 2107 dell’11 novembre 2013), ponendo il Piano regionale di Qualità dell’aria a base della scelta dei comuni fra i quali ripartire i contributi assegnati dalla Regione Puglia, specificando che si rifa al PRQA per “evitare inefficaci interventi a pioggia”).

Il prof. Assennato rileva che “sono operative nell’area di Modugno ben 5 stazioni di monitoraggio, una regionale e 4 della rete Sorgenia, tutte gestite da Arpa”, che “nel corso del 2013 una stazione di monitoraggio non ha garantito la percentuale minima di dati prevista dal D. Lgs 155/10)”, la stazione EN02-assessorato regionale ecologia (appartenente alla rete Sorgenia). Ammettendo poi che “nel 2013 la EN02 ha effettivamente avuto un problema sul sistema di comunicazione dati”, Assennato sottolinea che “a circa 200 m dalla EN02 è installata la stazione ENAIP della Rete Regionale che nel 2013 ha funzionato regolarmente e che ha registrato 3 soli superamenti di PM10”.
(Sia detto ancora per inciso: Assennato afferma che il “problema sul sistema di comunicazione dati ha portato a una percentuale di dati validi del 72%, quindi leggermente inferiore al 75% minimo previsto dalla norma”. Posto che un minimo è dato perché non si vada sotto, non importa se di un punto percentuale o di dieci punti percentuali, è opportuno rilevare che solo nei mesi di giugno e luglio la percentuale di dati validi ha superato il 70%; negli altri mesi ha oscillato tra il 60% e il 45% raggiungendo in agosto addirittura solo il 22% dei dati validi per tutti gli inquinanti).

Il prof. Assennato – che con assoluta leggerezza accusa il sindaco di Modugno di ‘falsità’ – falsa la verità omettendo di dire che la stazione di monitoraggio EN02 fa parte della rete di monitoraggio “a servizio” della centrale a turbogas Sorgenia, gestita da Arpa Puglia: è una stazione di monitoraggio in un’area ritenuta di massima ricaduta delle emissioni inquinanti ed è tra le cinque centraline (una a Bitonto, tre a Modugno, una a Palo del Colle) che devono compiere il monitoraggio in continuo e in automatico secondo quanto è previsto dal decreto ministeriale 995 del 28 dicembre 2010 col quale veniva rilasciato alla società Sorgenia Puglia S.p.a. il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Se una centralina delle rete “a servizio” di Sorgenia non funziona, non si ottempera alle prescrizioni.
Nel nostro caso poi l’Ente di controllo (ARPA) è lo stesso a cui è stata affidata la gestione delle centraline. Se vi è un malfunzionamento delle centraline il controllore deve intervenire sulla modalità di recupero e gestione dei dati del controllato (ARPA).

Inoltre, il prof. Assennato omette di dire che la centralina EN02 è l’unica stazione di monitoraggio, nell’area di Modugno (l’altra è a Bitonto), che analizza il PM2.5, il cui monitoraggio, ai fini della qualità dell’aria, è obbligatorio proprio ai sensi del D.lgs. 155/2010 che ha recepito la direttiva comunitaria 2008/50.

Magrone blocca i nuovi insediamenti inquinanti

Segreteria sindaco Modugno

 

MANCANO I DATI DEI CONTROLLI DELL’ARIA IL SINDACO BLOCCA TUTTI I NUOVI INSEDIAMENTI

Modugno, il sindaco Nicola Magrone ha disposto, con propria ordinanza, la sospensione dell’insediamento di tutti i nuovi impianti industriali e produttivi che possano essere causa di maggior inquinamento nell’area industriale del suo comune che occupa la parte più rilevante del Consorzio dell’Area per lo sviluppo industriale (Asi) di Bari. Il provvedimento, frutto di preoccupazione e precauzione rispetto a potenziali minacce per la salute dei cittadini, deriva dall’assenza di dati certi sulla qualità dell’aria nonostante i controlli previsti anche dalle prescrizioni ministeriali di Autorizzazione integrata ambientale.
Con una ordinanza, il Sindaco di Modugno, Nicola Magrone, esercitando i poteri a tutela della salute dei cittadini, ha adottato un provvedimento, ispirato ai principi di precauzione e di prevenzione, di divieto di insediamento di nuove attività produttive suscettibili di incrementare l’inquinamento nella città di Modugno. Il provvedimento deriva dall’aver accertato che risultano carenti i controlli della qualità dell’aria che invece, secondo prescrizioni ministeriali, dovrebbero prevedere il monitoraggio in continuo soprattutto per Pm10 e Pm2.5. Modugno – si sottolinea tra l’altro nell’ordinanza – è città già compromessa sotto l’aspetto della qualità dell’aria, in quanto figura, quale area da sottoporre a risanamento e a riduzione delle emissioni in atmosfera, nella zona C del Piano Regionale della Qualità dell’Aria, lo strumento tramite il quale la Regione Puglia indirizza risorse per attuare finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria. ”. Nella zona C del Piano di qualità dell’aria (Prqa) – si spiega nell’ordinanza – “il comune di Modugno e’ inserito con altri 13 comuni (tra cui Brindisi e Taranto) “nei quali, oltre alle emissioni da traffico autoveicolare, si rileva la presenza di impianti produttivi impattanti” e per i quali, proprio per questo motivo, vengono considerati prioritari gli interventi di prevenzione e risanamento, in quanto risultano stimate concentrazioni di emissioni in atmosfera superiori ai limiti di legge.

L’adozione del provvedimento da parte del Sindaco poggia sulla allarmata e allarmante constatazione che il sistema di rilevamento della qualità dell’aria del Comune (gestito da ARPA Puglia) versa da tempo in condizioni tali da non essere in grado di fornire dati né attendibili né certi, sottraendo di fatto ogni possibilità di tenere sotto controllo l’inquinamento sul territorio. “Pertanto, essendo questi i presupposti – dichiara il Sindaco Magrone, chiarendo le motivazioni dell’Ordinanza – è possibile e anzi doverosa da parte mia, in quanto responsabile della pubblica sanità, un’azione tesa non solo a rimuovere i gravi pericoli che costituiscono una minaccia grave e contingente, ma anche a prevenire quelli che configurano una minaccia anche solo potenziale per la comunità già costretta a convivere, come lo stesso PRQA dice, con le emissioni di un notevole traffico autoveicolare e, soprattutto, di una zona industriale di grande estensione e dagli impianti impattanti sull’ambiente”. Fa notare il Sindaco quanto espresso dal Consiglio di Stato nella sentenza 4227/2013, cioè che il principio di precauzione “fa obbligo alle Autorità competenti di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire i rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l’ambiente” e  che, per il principio di prevenzione, “ogni qual volta non siano conosciuti con certezza i rischi indotti da un’attività potenzialmente pericolosa, l’azione dei pubblici poteri debba tradursi in una prevenzione anticipata rispetto al consolidamento delle conoscenze scientifiche”.
La sospensione di nuovi processi industriali e produttivi avrà effetto fino a quando non sarà entrata a regime la nuova Rete Regionale della Qualità dell’Aria (delibera di Giunta Regionale 2420/2013).
In particolare, nell’ordinanza si sottolinea l’inefficienza della rete (gestita da ARPA) di monitoraggio della qualità dell’aria: ripetuti malfunzionamenti strumentali, infatti, hanno comportato – si spiega – la perdita di dati importanti relativi a ben sei mesi del 2013. Il venir meno delle misurazioni in continuo per il 2013, cioè di una serie ininterrotta di dati attendibili e certi, contravviene a precise prescrizioni di legge (stabilite soprattutto quando nel 2010 è stato avviato il funzionamento di una centrale a turbogas di Sorgenia): per la mancanza di questi dati, dunque, il Comune di Modugno si ritrova ad essere sguarnito di un importantissimo sistema di valutazione dell’effettiva qualità dell’aria, nonostante le prescrizioni ministeriali prevedano che in assenza di monitoraggio continuo, si possa “arrivare alla revoca dell’autorizzazione e alla chiusura” della centrale a turbogas.
Incertezze e dubbi sulle rilevazioni ARPA, tuttavia, non si limitano a questa circostanza. Tra il 2009 e il 2011 è capitato che la stessa ARPA, “verosimilmente a causa di un’anomalia strumentale” annullasse dati da essa stessa rilevati, senza però che i preoccupanti dati epidemiologici (in particolare, la mortalità per broncopatie), posti pure in correlazione con dati di estrema gravità della qualità dell’aria, abbiano seguito uguale sorte di disconoscimento. In definitiva, sono state annullati i dati più inquietanti sull’inquinamento ma non sono mai stati smentiti quelli epidemiologici. Sono stati poi cambiati gli strumenti di misurazione e le modalità e, nonostante questo, ancora per “anomalie strumentali” sono andati persi dati rilevanti per ben sei mesi del 2013.