Il sindaco di Modugno sulla “questione OM” :

Magrone con i lavoratori OM

è necessario che siano date tutte le informazioni ai lavoratori interessati e all’opinione pubblica.

 

Alla “riunione” di Roma dell’11 giugno scorso il Comune di Modugno non è stato invitato e dunque non vi ha partecipato. Il verbale sottoscritto in quella sede, per quanto reso noto, non chiarisce adeguatamente i termini di una eventuale conclusiva intesa tra Ministero, Regione Puglia, OM Carrelli SpA, Gruppo Metec, sindacati. Il contributo che il Comune di Modugno ha inteso dare alla soluzione della drammatica vicenda è consistito, sin dall’agosto 2013, nella sua disponibilità a rilevare gratuitamente lo stabilimento OM di Bari e nel porlo a disposizione di aziende capaci di garantire il mantenimento della manodopera e disposte a rilevarlo in comodato d’uso gratuito. Il Comune di Modugno, dopo un anno di contatti operativi con un’azienda di alto profilo, il 10 giugno scorso ha ritenuto di informare l’Assessorato al Lavoro della Regione Puglia e la presidenza dell’area industriale di Modugno dell’intenso dialogo sviluppatosi tra l’Ente locale, la OM Carrelli SpA e l’azienda disposta a rilevare lo stabilimento di Modugno. La proposta del Comune si è evidentemente incrociata con trattative in corso a Roma col Gruppo Metec, allo stato sfociate, come si è appreso dalla stampa, nel verbale del tutto generico dell’11 giugno scorso.

Naturalmente, il Comune di Modugno ha interesse ad una conclusione positiva della vicenda e si pone, nella complessiva e complessa vicenda, come interlocutore pubblico del quale si deve tener conto nel prosieguo delle trattative e anche nella individuazione dell’azienda più rassicurante nell’interesse dei lavoratori.

COMUNICATO SEGRETERIA SINDACO MAGRONE

600 Coperte da Trenitalia per i senza casa

Trenitalia, solidarietà Bari: consegnate 600 coperte  agli operatori del centro aiuto psico-sociale (caps) Verranno distribuite alle persone senza fissa dimora
Questa mattina, nella stazione di Bari Centrale,  il Responsabile Vendita Diretta e Customer Service Le Frecce Centro Sud, Luigi Dattoma, ha consegnato al Referente dell’Help Center di Bari, Christian Signorile e agli operatori della cooperativa Centro Aiuto Psico-Sociale, seicento coperte. Un gesto concreto di solidarietà, in previsione delle stagioni più fredde.
L’Help Center di Bari e il servizio di Pronto Intervento Sociale consegneranno infatti nei prossimi mesi le coperte  direttamente a persone senza fissa dimora che per scelta, o per mancanza di posti letto, non usufruiscono dei servizi di accoglienza presenti sul territorio. Inoltre, l’Help Center svolgerà un’attività di raccordo nella distribuzione delle coperte agli altri servizi presenti in città come il Centro diurno “Area 51”, il Centro di Accoglienza Notturna “Andromeda”, l’Alloggio Sociale per adulti in difficoltà “SoleLuna” e “Chill House”.
L’Help Center di Bari  aderisce alla rete dell’Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni Italiane (Onds). Gli Help Center sono il primo grande progetto di solidarietà realizzato dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, in collaborazione con gli Enti locali e il Terzo Settore. Sono sportelli di ascolto situati all’interno e/o nelle zone limitrofe delle stazioni ferroviarie che orientano le persone in difficoltà verso i servizi sociali della città (centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate) per elaborare percorsi mirati di recupero e reinserimento sociale.

Magrone 12 mesi di amministrazione

Si sta per concludere il primo anno di amministrazione Magrone e il primo cittadino ha indetto un pubblico dibattito per dar di conto ai cittadini di quanto è stato fatto in questi primi 12 mesi.
L’incontro si svolgerà in piazza Sedile il 16 giugno prossimo alle ore 20:00 ed è stato intitolato “12 mesi in Comune di lotta al degrado e per la tutela dei diritti” e già, dal volantino che pubblicizza l’evento, ne è scaturito un battibecco. In questo si precisa che le questioni affrontate spazieranno “dalla difesa del lavoro (OM in testa), della salute e dell’ambiente alla questione urbanistica, equità fiscale, priorità dei quartieri, eventi culturali, lotta alle nuove povertà, riorganizzazione degli uffici e taglio delle spese di gestione”.
Con una nota apparsa il 9 giugno 2014, l’associazione Adesso Modugno ha subito voluto ricordare al sindaco quanto sia “giusto tener conto delle differenti posizioni che nella maggioranza si sono avute e si hanno su temi di grande rilevanza”.
Nel comunicato diffuso dall’associazione, appare scritto:
“Leggiamo sul volantino diffuso per pubblicizzare il comizio, dove compare tra gli altri anche il nostro simbolo, che fra le tante questioni verrà illustrata la “questione urbanistica”.
Vogliamo ricordare al Sindaco e alla Giunta che com’è noto e ampiamente riportato in tutte le riunioni di maggioranza la nostra posizione, cosi come quella di molti altri consiglieri comunali di maggioranza, è differente da quella da lui proposta.
Differente per il metodo sin’ora utilizzato, ad oggi non abbiamo ancora ricevuto alcuna documentazione e quindi ufficialmente non siamo a conoscenza della questione; per il merito, in quanto per quanto sin’ora portatoci verbalmente a conoscenza, riteniamo che la proposta del Sindaco sia dannosa per i cittadini Modugnesi.
Pertanto, invitiamo il Sindaco e quant’altri dovessero ritenere opportuno tenere il sopra scritto comizio ad astenersi da ogni considerazione sulla ““questione urbanistica” in quanto esprimerebbero posizioni esclusivamente personali e non di tutta la maggioranza.
Il Coordinatore Il Coordinamento Il Gruppo Consiliare”.
A questo comunicato, il primo cittadino ha subito replicato:
“1. Ordinare a chiunque di “astenersi da ogni considerazione” su qualunque problema non è consentito a nessuno.
2. Il volantino della coalizione del Sindaco annuncia l’incontro pubblico in piazza con la popolazione su di una serie di problemi tra quali “la questione urbanistica”; ed infatti, l’Associazione dice essa stessa che il volantino della coalizione annuncia l’”illustrazione della questione urbanistica”. E’ proibito “illustrare” ai cittadini un “problema”, una “questione”? Stamattina lo illustro in un incontro con tecnici, associazioni, sindacati e così via. Il 20 giugno lo illustrerò in una seduta monotematica del Consiglio comunale; l’ho “illustrato” già in due sedute consiliari e in molteplici riunioni dei consiglieri comunali di maggioranza e di giunta. Posso “illustrarlo”, posso porlo, insomma posso socializzare ragionatamente con la comunità e chiedere il parere e l’aiuto di competenti?
3. Il comunicato di Adesso Modugno dice che l’Associazione non ha una sua opinione sulle possibili soluzioni del “problema urbanistico”, che comunque essa non è quella del Sindaco. Dunque, il Sindaco deve tacere. E qual è la tesi del Sindaco? Non si sa; e perché essa contrasta con quella (che non si sa) dell’Associazione? Non si sa. Il Sindaco deve tacere.
4. Il Sindaco non ha una sua soluzione da proporre del problema urbanistico a Modugno; egli ha cercato in un paio di mesi di capire il problema, aiutato nell’impresa dal responsabile del servizo assetto del territorio e dal Dirigente dell’ufficio urbanistico della Regione Puglia. E’ questa la conoscenza che vuole partecipare alla popolazione; poi, ognuno pensi e proponga quello che vuole.
5. L’Associazione Adesso Modugno afferma di non avere una proposta da avanzare perché non conosce gli atti del procedimento. Ai Consiglieri comunali il Responsabile del servizio ha riconosciuto il diritto di accesso agli atti: basta andare in ufficio e depositarvi apposita istanza, come hanno fatto già una serie di Consiglieri.
Può bastare”.

Comunicato del sindaco Magrone

Dal 1999 al 2014 a Modugno si è costruito seguendo norme non valide urgente la necessità di un sistema di norme certe. Magrone, quel che è stato fatto sinora non ci riguarda e non sarà toccato. Da oggi in poi occorre però rimettere sui binari un treno deragliato l’amministrazione comunale si confronta con ordini professionali, associazioni di categoria e tecnici per concordare soluzioni.
Dal 1999 al 2014 nel territorio di Modugno si è costruito seguendo norme non valide perché non approvate – come era invece previsto dalle leggi – dalla Regione Puglia. Le norme non valide furono introdotte con modifiche apportate nel 1999 (con una delibera di Consiglio Comunale) alle norme tecniche attuative del Piano Regolatore Generale Comunale che era stato approvato dalla Regione Puglia nel 1995. E’ quanto ha rilevato la stessa Regione Puglia investita dalla questione delle norme di costruzione in vigore nel Comune di Modugno dal nuovo dirigente comunale al settore Urbanistica, Francesca Sorricaro, nominato dall’amministrazione guidata da Nicola Magrone, in carica da un anno.
In molte parti, le norme del 1999 ritenute dalla Regione non valide hanno modificato il Piano regolatore generale in maniera anche rilevante, per esempio alterando il rapporto tra altezza degli edifici e larghezza stradale, escludendo dal calcolo della complessiva superficie edificabile le superfici di scale esterne e balconi o ancora inserendo in aree destinate ad attività industriali altre destinazioni d’uso come attività commerciali di vendita e distribuzione. In altri casi non hanno tenuto delle prescrizioni della Regione, per esempio riguardo a sopraelevazioni o ristrutturazioni.
L’arch.Sorricaro ha chiesto l’intervento della Regione Puglia quando ha scoperto l’assenza di norme certe nel settore, mentre compiva una ricognizione della strumentazione comunale urbanistica vigente, ricognizione ritenuta necessaria giacché proprio il settore Urbanistica del Comune di Modugno è stato al centro di indagini che nel novembre 2012 hanno portato a numerosi arresti di tecnici e amministratori comunali, accusati tra l’altro di associazione per delinquere.
Poiché dunque, nel territorio comunale si è costruito per 15 anni al di fuori di norme valide, la necessità oggi, sul piano pratico, secondo Comune di Modugno e Regione Puglia, è quella di armonizzare in un testo unico coordinato tutti i documenti che compongono il Piano Regolatore e gli elaborati connessi. Tra l’altro, dice la Regione nella nota inviata al Comune di Modugno, è necessario da parte dell’Amministrazione Comunale predisporre un testo coordinato delle Norme Tecniche di Attuazione sulla base del PRG approvato nel 1995.
Per giungere ad una soluzione concordata delle numerose questioni in campo e per concertare una sospensione delle valutazioni delle istanze edilizie per il periodo necessario alla redazione del Testo Unico (60 giorni), il sindaco, Nicola Magrone, e l’assessore all’urbanistica, Agostino Romita, insieme con l’arch. Sorricaro, hanno chiamato a confrontarsi ordini professionali, associazioni di categoria, artigiani e tecnici.
L’incontro si è svolto nell’aula consiliare del municipio di Modugno: hanno partecipato il coordinatore Confartigianato Bari, Franco Bastiani, il presidente del Collegio Geometri della provincia di Bari, Gianni Bianco, il presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Bari, Vincenzo Sinisi, Giuseppe Fragasso del direttivo della Sezione di Bari e Barletta-Andria-Trani dell’associazione Costruttori Edili (Ance), l’ing. Delio Cota per l’Ordine degli ingegneri della provincia di Bari, i rappresentanti dell’Associazione Modugnese Architetti, Geometri, Ingegneri (Amagi) Domenico Nerotti e Raffaele Cramarossa. Tutti hanno offerto il loro contributo, assicurando massima disponibilità a collaborare con l’Amministrazione per trovare una soluzione condivisa in rapporto alla necessità di ricostruire le norme a partire dal Prg del 1995, ricostruzione che secondo il sindaco, Nicola Magrone, non può che essere il primo passo dal quale partire per affrontare poi le questioni successive.
“Prima di tutto – ha sottolineato il sindaco – devo ripetere quel che ho già detto in consiglio. Questa è una situazione che abbiamo ereditato e quel che è accaduto in questi 15 anni non ci interessa, non sarà toccato da alcun intervento. Ma l’urgenza, oggi, è rimettere sul binario un treno deragliato”. “Dobbiamo – ha aggiunto Magrone – dotarci dello strumento, del codice urbanistico. Altrimenti parlare di variante, significa parlare di variante rispetto a un indefinito sistema di norme. Uno strumento di lavoro indispensabile. Solo quello consente poi di discutere ed entrare nel merito delle decisioni di variante. Tornare a un sistema di norme certe per evitare arrembaggio e anarchia. Senza un codice, o se questo è aperto, slabbrato, aleatorio, il criterio che prevale diventa l’interpretazione, l’arbitrio, la discrezionalità”.
Trattandosi di una grande questione di interesse generale, il Sindaco Magrone ha richiesto un Consiglio Comunale monotematico sulle problematiche dell’urbanistica (si terrà tra pochi giorni) con il quale raccogliere i contributi di un’ampia e libera discussione che coinvolga tutti i soggetti politici.

COMUNICATO SEGRETERIA SINDACO MAGRONE

Lo fabbrica dell'OM al comune di Modugno

“Sull’Om Carrelli ci sono vere e proprie manifestazioni d’interesse e nel giro di dieci giorni potremo rendere noti i nomi, mentre oggi abbiamo realizzato un primo approfondimento sulla cessione gratuita degli stabilimenti al comune di Modugno”.
E’ quanto annunciato dall’assessore regionale alle Politiche per il lavoro e personale, Leo Caroli, al termine dell’incontro avuto ieri mattina a Bari con il sindaco di Modugno Nicola Magrone che, accompagnato dal vicesindaco Emilio Petruzzi, è stato ricevuto in Regione per presentare la proposta della sua amministrazione in difesa dei lavoratori dell’OM Carrelli.
Esiste ancora una speranza di salvezza, dunque, a pochi giorni dalla scadenza della cassa integrazione, per i circa 230 operai della Kion-Om carrelli elevatori, per i quali è in corso da mesi la dura vertenza per la decisione del gruppo tedesco di chiudere la fabbrica nella nostra zona industriale.
“Abbiamo preferito lavorare sinora senza clamori per non creare nei lavoratori aspettative che potessero poi rivelarsi illusorie. Oggi che abbiamo acquisito definitivamente tutte le disponibilità, sembra si sia giunti a un traguardo non effimero: per questo, è giunto il momento di parlarne e di cercare di chiudere un accordo” ha rivelato il sindaco Magrone, aggiungendo “Abbiamo già anche investito della vicenda il Consorzio Asi. C’è ancora qualche piccola questione da risolvere, ma riteniamo che con l’impegno della Regione Puglia, che, riteniamo, sarà totale, si possa trovare ad essa soluzione”.
Si tratterebbe, per le poche indiscrezioni trapelate, di due aziende del comparto metalmeccanico, una pugliese e un’altra torinese entrambe di rilevanza nazionale. La prima, pare offrire maggiori chances di successo. Il prossimo incontro previsto in Ministero, aiuterò a scoprirlo.
”Io voglio che investano tutti e due in Puglia e vi rimangano: uno sull’Om – ha affermato Caroli – e l’altro si vedrà, tra i tanti i siti da reindustrializzare”.
Per l’azienda che eventualmente andrà ad occupare l’ex OM si profila una soluzione simile al caso dei due stabilimenti ex Miroglio nel tarantino.
“Kion – ha spiegato Magrone – cederebbe al Comune di Modugno lo stabilimento e il comune per favorire l’acquisizione da parte della nuova realtà imprenditoriale concederebbe il capannone in comodato d’uso gratuito. Il tutto a fronte della garanzia sul mantenimento del livello occupazionale, in modo da dare continuità. Come amministrazione comunale da mesi stiamo lavorando, in silenzio, a questa e ad altre soluzioni”.