Voucher Sociali – Avviso pubblico

L’assessore di Bitetto Mimmo Gargano

Mentre a Modugno si litigava sull’urbanistica a Bitetto si accordavano per “dare una mano” ai loro concittadini meno fortunati.

L’assessorato alle politiche sociali, nella persona dell’assessore “Mimmo” Gargano, ha portato, all’attenzione della giunta prima e del consiglio comunale dopo, una concreta proposta sull’utilizzazione dei fondi pubblici destinati all’assistenza delle famiglie in difficoltà economica. Con l’emissione del Voucher Sociale, da presentare alla cassa degli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa, l’amministrazione comunale di Bitetto ottiene il duplice scopo di aiutare le famiglie in difficoltà e di immettere in un circolo virtuoso e produttivo una consistente somma di denaro che se non risolve del tuuto i problemi almeno aiuta i piccoli esercizi commerciali della città.
Di seguito l’avviso pubblico sulla manifestazione di interesse a convenzionarsi rivolto agli esercizi commerciali di Bitetto.

VOUCHER SOCIALI – AVVISO PUBBLICO

Manifestazione di interesse per esercizi commerciali e farmacie

Data pubblicazione: 25 Agosto 2014
Fine pubblicazione: 13 Settembre 2014
Settore proponente: Demografico, elettorale e servizi sociali

Assessorato alle Politiche Sociali – Avviso Pubblico per manifestazione di interesse da parte di esercizi commerciali e farmacie alla sottoscrizione di convenzione con il Comune di Bitetto per il servizio di “VOUCHER SOCIALI”

In allegato la manifestazione di interesse da presentare entro il 12 settembre 2014

ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI

AVVISO PUBBLICO PER MANIFESTAZIONE DI INTERESSE DA PARTE DI ESERCIZI COMMERCIALI E FARMACIE ALLA SOTTOSCRIZIONE DI CONVENZIONE CON IL COMUNE DI BITETTO PER IL SERVIZIO DI VOUCHER SOCIALI

Si informano gli esercizi commerciali di generi alimentari e le farmacie che il Comune di Bitetto, in attuazione della deliberazione di Giunta Comunale n. 67 del 20.08.2014, sottoscrive apposite convenzioni con gli esercizi commerciali e farmacie che manifestano la volontà di aderirvi al fine di favorire la fornitura di generi di prima necessità alle famiglie in difficoltà socio economica previa valutazione del Servizio Sociale e mediante lo strumento del Voucher Sociale.
Il Voucher Sociale si configura quale modalità strumentale di erogazione di un sostegno economico a favore di cittadini residenti che si trovino in stato di indigenza accertata dal competente Servizio Sociale.
Ai cittadini beneficiari sarà fornito elenco indicante gli esercizi commerciali e farmacie convenzionati.
I Voucher Sociali sono previsti in pezzature da € 10,00 e da € 20,00 e sono spendibili presso gli esercizi commerciali e farmacie convenzionati per l’acquisto esclusivo di prodotti alimentari e prodotti farmaceutici. Non sono invece acquistabili le bevande alcooliche, i preparati di rosticceria, gli elettrodomestici, i telefoni cellulari, le ricariche, i prodotti cosmetici e l’oggettistica.
Il Voucher Sociale sarà nominativo e personale (ovvero utilizzabile solo dal titolare indicato in calce allo stesso buono), non trasferibile, non cedibile a terzi e non convertibile in denaro contante.
Il rimborso del Voucher Sociale all’esercizio commerciale e farmacia sarà effettuato dall’Amministrazione Comunale entro il termine di 60 giorni dalla data di presentazione di relativa fattura con l’allegazione dei voucher stessi.

Gli esercizi commerciali e farmacie che intendono manifestare la loro volontà di adesione alla convenzione per i Voucher Sociali con l’Amministrazione Comunale, devono presentare apposita richiesta utilizzando il modulo di adesione disponibile sul sito istituzionale dell’Ente (www.comune.bitetto.ba.it) o presso gli Uffici del Servizio Sociale Comunale, approvato ed indetto con Determinazione del Responsabile del Settore UDESS n. 392 del 25.08.2014, entro e non oltre le ore 11.30 del 12 settembre 2014 presso l’Ufficio Protocollo del Comune.
Per ogni informazione è possibile rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Bitetto in Piazza Aldo Moro – Tel.: 0803829208-02 Fax: 0803829242.
Responsabile del Procedimento: Dr. Arcangelo R. CARBONE.  

Bitetto, 25 agosto 2014
L’Assessore alle Politiche Sociali
Rag. Domenico GARGANO

Spett.le Comune di Bitetto Piazza Aldo Moro
70020 Bitetto (BA)

Oggetto: Istanza – manifestazione d’interesse per l’adesione all’emissione di Voucher Sociali per acquisti di generi alimentari e prodotti farmaceutici

Il sottoscritto                       nato a            il       residente a        Provincia                C.F.    Via /Piazza                    nella qualità di Titolare, Legale Rappresentante legale della Ditta, (indicare la denominazione)

con                          sede                          nel                          Comune                          di                Via        n.        recapito telefonico    fax            e-mail:             

MANIFESTA IL PROPRIO INTERESSE AD ADERIRE
al progetto dei Voucher Sociali.

DICHIARA
o    Di avere sede operativa nel Comune di Bitetto;
o    Di non avere cause di divieto, decadenza o sospensione previste dalla L. 575/1965 ed indicate nell’allegato 1 al D.Lgs. 490/1994 (disposizioni antimafia);
o    Di non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, concordato preventivo, ovvero non avere in corso alcun procedimento accertato di tali situazioni;
o    Di essere in regola in materia di imposte e tasse;
o    Di impegnarsi a offrire alle persone individuate le condizioni e le modalità di svolgimento del servizio di cui all’oggetto.
o    Di impegnarsi a comunicare tempestivamente al Comune di Bitetto – Ufficio Servizi Sociali, ogni variazione di dati/informazioni riguardanti la propria impresa;
o    Di impegnarsi a comunicare tempestivamente al Comune di Bitetto ogni anomalia verificatasi nel corso dello svolgimento del progetto;

ALLEGA alla presente:
1.    Copia del codice fiscale/Partita IVA della ditta;
2.    Autocertificazione di iscrizione alla CCIAA;
3.    Fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità del titolare/rappresentante legale della ditta richiedente.
Si autorizza al trattamento dei dati personali e sensibili per l’adesione al servizio in oggetto,ai sensi del D.Lgs.n.196/2003.
Data:     
IL RICHIEDENTE

 

Modugno, la nuova fiera del crocifisso lega la periferia al centro città

Il Crocifisso

L’amministrazione Magrone ha definito ogni aspetto della nuova strutturazione.
Pronta la nuova planimetria che assegna i posteggi alle varie categorie degli operatori partecipanti e offre maggiori condizioni di sicurezza per operatori e visitatori.

L’assessore comunale alle attività produttive, Tina Luciano: “Impensabile che una manifestazione così grande e importante potesse continuare a svolgersi così com’era e completamente slegata dal centro urbano. Il tempo ha dimostrato che la Fiera del Crocifisso, per i luoghi stessi e le modalità in cui è stata tenuta, si è involuta e snaturata. Oggi torniamo a coinvolgere il territorio e a valorizzare le tradizioni, affidando alla Fiera l’importante compito di ‘rete’, di ideale collegamento tra parti ‘estreme’ della città”.

Seconda e terza domenica di novembre, dunque, coinvolge il centro cittadino la grande e importante tradizionale Fiera del Crocifisso. Qui, in Piazza Sedile, Corso Vittorio Emanuele e Piazza Garibaldi, torna dopo molti anni di confinamento nella sola via Vigili del Fuoco.

Con la definizione e l’approvazione della nuova planimetria, la Giunta Comunale ha, infatti, deciso di restituire alla Fiera del Crocifisso, che ha un ruolo sociale molto forte, la centralità che merita. Planimetria che assegna, appunto, alle aree individuate nel centro cittadino la fetta più caratteristica della fiera: i modugnesi rivedranno nel cuore della città l’esposizione di piante ornamentali, alberi da frutta, macchine e attrezzature per l’agricoltura e la zootecnia, artigianato locale, ferramenta e prodotti alimentari. Per un totale di centododici posteggi dedicati soltanto a queste categorie merceologiche: diciassette posteggi da 48 metri quadri e novantacinque da 32 metri quadri, localizzati tra Corso V. Emanuele, Piazza Sedile, Corso Umberto I e Piazza Garibaldi. Lungi dal perpetuare la “ghettizzazione” della Fiera in un’area espositiva che era finita per essere senza alcun collegamento con la città, la nuova collocazione nelle vie centrali, e insieme la riproposizione in forme più distese e sicure  della vecchia collocazione in via Vigili del Fuoco, finisce per collegare idealmente la città, centro e periferia, favorendo un’idea di sviluppo urbanistico popolato da più “piazze” vissute da abitanti e visitatori e qualificando quartieri tramite il ruolo attivo della fiera.

Questa edizione della Fiera del Crocifisso, dunque, riportando i generi di vendita tradizionali in centro e riproponendo contemporaneamente l’idea del mercato alla periferia tenta di porre le diverse attività commerciali non in competizione tra loro ma, al contrario, in una rete di economie di sistema, con una sperimentazione che sarebbe probabilmente opportuno riproporre anche al di là dell’appuntamento con la Fiera del Crocifisso per ricreare su tutto il territorio, in ideale collegamento tra le “piazze” cittadine, occasioni di animazione commerciale.

“Viene recuperato, in questo modo, l’autentico spirito della fiera, la festa dei modugnesi”, dice la consigliera con delega alla ‘valorizzazione del territorio’, Valentina Longo, promotrice del trasferimento, la quale ne ha dapprima verificato le possibilità con commercianti e gruppi di cittadini, e poi, con l’ausilio dell’Ufficio Tecnico e dell’assessorato alle attività produttive, ha progettato la nuova configurazione della Fiera del Crocifisso.

Il nuovo sito individuato per la fiera nel centro urbano ha portato a tener conto anche di una possibile maggior affluenza, e per questo sono state previste quattro aree da adibire a parcheggio – in via Annibale di Francia, in via Salvo d’Acquisto, in via Palese e presso le Piscine Comunali – e collegate con i due centri fieristici tramite un servizio di bus navetta, per facilitare l’afflusso dei visitatori.

Sin dalle sue origini, la fiera si è svolta a ridosso del centro storico e, nel tempo, è cresciuta fino a diventare una delle più importanti realtà fieristiche su scala regionale. Tuttavia, negli ultimi vent’anni, allontanata sempre di più dall’abitato, ha avuto una inevitabile involuzione. Oggi, con questa sperimentazione che intende ridare all’appuntamento di Modugno una valenza forte, l’Amministrazione Comunale manifesta la volontà di recuperare l’antica vitalità e il valore simbolico che la Fiera del Crocifisso ha avuto sin dal XVII secolo.

SCHEDA

Il 13 novembre 1622 la caduta di un fulmine sulla chiesa Maria Santissima Annunziata provocò la morte di diversi sacerdoti e bruciò l’asta della croce, lasciando però intatto il Cristo: l’evento fu considerato miracoloso. Per celebrare questo evento fu istituita la fiera del Crocifisso, che durava otto giorni tra la seconda e la terza domenica di novembre. Alla fiera si accompagnava una celebrazione religiosa di analoga durata.

Nei primi anni del Settecento, con la sostituzione, nel Regno di Napoli del dominio austriaco al Vicereame spagnolo, l’imperatore d’Austria Carlo VI, per intercessione del modugnese Conte Rocco Stella, confermò la fiera. Nel 1792, fu estesa anche alla fiera del Crocifisso l’esenzione dei dazi che era tradizionalmente concessa al mercato domenicale.

COMUNICATO SEGRETERIA SINDACO MAGRONE

La spending review del comune di Modugno

Quasi un milione di euro all’anno il beneficio per i cittadini. In virtù di una legge del giugno 2014 che gliene dà facoltà, l’Amministrazione Comunale ha deciso: i costi dei contratti con fornitori di beni e servizi dell’ente saranno abbattuti del 5%. Con un risparmio annuo di ben 850.000 euro.
La Legge 89/2014 attribuisce alle amministrazioni pubbliche la facoltà di ridurre gli importi dei contratti in essere con i fornitori di beni e servizi in misura pari al 5% e l’Amministrazione Magrone ha subito deciso di servirsene, per il Comune di Modugno. Dietro impulso dell’assessore a contratti e appalti, Emilio Petruzzi, i vari uffici del Comune stanno provvedendo a comunicare formalmente a ditte appaltatrici e concessionarie di servizi di fornitura all’ente comunale (e a quelle che risultano aggiudicatarie in procedure di affidamento in corso), di volersi avvalere della recente disposizione di legge per l’immediata riduzione (pari al 5%) dei costi contrattuali. Molti sono i contratti in piedi per il Comune, dal servizio di igiene urbana a quelli di pulizia e custodia locali comunali, dai servizi cimiteriali ai lavori di manutenzione straordinaria immobili comunali, dai lavori di riqualificazione urbana ai vari servizi di assistenza sociale, alla fornitura carburante per i mezzi comunali e così via. Finanche il nuovo servizio di fornitura software per la gestione dei servizi integrati del Comune, che già di per sé consente rispetto al passato il notevole risparmio di oltre 200.000 euro l’anno, subirà l’ulteriore abbattimento di spesa. Ciò significa che, su un ammontare complessivo di contratti per forniture e servizi di circa 17 milioni di euro, il Comune di Modugno otterrà, a partire dal prossimo anno, un risparmio di 850.000 euro annui.
Nell’ottica del ‘taglio delle spese’ anche il trasferimento degli uffici comunali, già deciso sulla scorta di un’attenta ricognizione da cui è risultato che molti e pregiati immobili di proprietà comunale risultavano affatto utilizzati. Dunque, per evitare di continuare pagare onerosi canoni di locazione a privati che ospitano diversi uffici e servizi del Comune, un nuovo provvedimento della Giunta Comunale ha stabilito che vengano avviate tempestivamente le procedure di disdetta dei contratti di locazione ancora esistenti. Anche qui, la soluzione individuata dal Sindaco Magrone consente di risparmiare oltre 125.000 euro l’anno di spese di affitto e allo stesso tempo di offrire condizioni di lavoro più dignitose per molti dipendenti del Comune, ciò che consentirà anche di migliorare la qualità dei servizi offerti alla città.

COMUNICATO SEGRETERIA SINDACO MAGRONE

Solidarietà dall'UDC Modugno

 

Il partito dell’U.d.C. Sezione di Modugno esprime la sua più viva solidarietà alla famiglia Di Ciaula, per l’ignobile e vile atto intimidatorio di questa mattina perpetrato da ignoti. Si spera che la gravità di tale inqualificabile gesto non resti impunito e che al più presto gli autori possano essere assicurati alla giustizia.
Il partito dell’U.d.C di Modugno non resterà inerte innanzi siffatte intimidazioni, manifestando sin d’ora ogni più ampia collaborazione, anche in sede politica, acchè tali episodi non abbiano più a ripetersi sul nostro territorio.

Il partito U.d.C. sezione di Modugno

L’uomo sbagliato al posto sbagliato nel momento sbagliato

Non poteva che capitare soltanto dalle nostre parti

È con questo “titolo” e “occhiello” che nel mese di luglio del 2007 l’allora assessore alle attività produttive del comune di Modugno, per mettere “subito il Lettore nella condizione di afferrare al volo quanto in esame”, pensò di intitolare la risposta scritta ad una interrogazione scritta proposta dal consigliere comunale Giuseppe Mangialardi (senior).
Il consigliere Mangialardi, in quell’interrogazione, chiedeva maggiori dettagli su “fatti, circostanze, fabbricati e vicende di natura politica e/o edilizio-urbanistiche di Modugno” e l’apertura di un pubblico dibattito “sui problemi politici legati a fatti urbanistici ed edilizi di Modugno che, pare, siano molto ma molto seri e scottanti”.

Per rendere chiara l’esposizione dei fatti è necessaria una brevissima cronistoria di quanto accaduto nei mesi precedenti.

Il 30 novembre del 2006 la Giunta comunale “delibera di esprimere l’indirizzo favorevole alla realizzazione di un programma di valorizzazione, promozione e sviluppo del territorio nelle forme espresse nella relazione” presentata dall’Assessore alle Attività Produttive. (per leggere la delibera clicca a fianco) (Delibera)
Per dare seguito allo sviluppo di quanto deliberato dalla Giunta comunale e, nello stesso tempo, affrontare altre problematiche legate all’Urbanistica ed edilizia privata, il successivo 19 dicembre l’allora dirigente del II° settore, nella sua veste, convoca “una conferenza dei servizi interna ” da tenersi il giorno 9 gennaio, “per chiarimenti interpretativi dell’art. 4 (indici e parametri) delle vigenti N.T.A.” cui partecipa, in qualità di delegato dal Sindaco, l’assessore alle attività produttive geometra Pietro Losole. (Convocazione Conferenza)
In quella occasione il dirigente rileva problematiche interpretative sulla definizione di “scala aperta” e sul rispetto dei parametri degli elementi strutturali delle “scale aperte”. La conferenza ritiene, all’unanimità, “indispensabile definire cosa si intenda per scala aperta anche in giurisprudenza ai fini di interpretare in modo autentico quanto disciplinato dai suddetti parametri urbanistico edilizi delle vigenti N.T.A.”
L’avvocata Cristina Carlucci, responsabile dell’ufficio legale del comune “si fa carico di effettuare ricerche su eventuali note giurisprudenziali in merito al caso in specie”. Vengono analizzate altre problematiche emerse nell’istruttoria di un’altra pratica edilizia per le quali la conferenza ritiene di dover acquisire parere legale in merito.  (1° Verbale Conferenza)
Il martedì successivo, 16 gennaio 2007 si svolge un’ulteriore conferenza dei servizi interna nella quale la dott.ssa Carlucci espone i risultati delle ricerche effettuate su eventuali note giurisprudenziali in merito alle problematiche affrontate nelle precedenti conferenze. (2° Verbale Conferenza)
La conferenza indetta per il giorno 6 febbraio viene rinviata al giorno 13 dello stesso mese (Rinvio) ma, quello stesso giorno, l’assessore alle attività produttive, il geometra Pietro Losole, protocolla al n. 0008068 le sue osservazioni e controdeduzioni sugli argomenti trattati nel corso della conferenza dei servizi. (Osservazioni)
La finale sollecitazione dell’assessore Losole a ritenere che “quanto oggetto della Conferenza dei Servizi sia argomento di “Variante Regolamentare e Normativa del vigente Piano Regolatore Generale” da effettuarsi – se utile,inevitabile e voluta – nei termini e modi di Legge appropriati checoinvolgano tutti gli organi istituzionali competenti”. Le “osservazioni e controdeduzioni” sollevate dall’assessore alle attività produttive diventano argomento di discussione generale nella seduta di consiglio comunale tenutasi il 19 aprile successivo. Dove il consigliere Peppino Mangialardi (senior) affronta l’argomento e chiede spiegazioni all’assessore Losole. Non ritenendosi soddisfatto dei chiarimenti forniti verbalmente dall’assessore, chiede che gli vengano forniti per iscritto. Quello che segue è il link dove poter leggere quello che l’uomo “Pierino” Losole, per fortuna di molti ancora al suo giusto posto, diede come risposta al Mangialardi, all’intera Giunta Comunale, all’intero Consiglio Comunale e, per opportuna conoscenza e competenza al Segretario Comunale in data 23-Luglio-2007 Protocollo n. 0037031. (Risposta scritta).

Una “risposta scritta” rimasta, a tutt’oggi, senza alcun esito (unico risultato, pare, una denuncia/querela contro l’assessore Pietro Losole, di cui non si conoscono i termini) cui qualcuno ha l’obbligo e il dovere prima civile e poi politico/istituzionale di dare seguito, giusto per iniziare a riscrivere la storia amara di una Città veramente devastata e cannibalizzata sotto il profilo prima umano e poi urbanistico.