La FIDAPA contro la violenza

In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne,

la FIDAPA BPW Italy Sezione di Modugno anche quest’anno organizza una serata dedicata a questo tema sotto forma di reading aperta alla partecipazione di chiunque voglia aderire con un proprio contributo.

Alla luce della considerazione che la violenza è un problema culturale, con questa iniziativa di forma partecipativa dal basso, si vuole sensibilizzare la promozione della dignità della persona come valore universale.

Vi aspettiamo.
Un caloroso abbraccio

Violenza

Rivolgiamo un invito ad essere sempre attenti a questo terribile aspetto dell’animo umano,

 

che non colpisce solo le donne, gli uomini, i bambini con lo stalking, il mobbing, lo stupro e ultimo ma non per questo meno importante la  violence pet.
In onore di tante donne e uomini, bambini e purtroppo anche tanti animali domestici morti per mano di chi diceva di amarli, proponiamo ai nostri lettori di postare su tutti i social network

 

 

 

“no alla violenza”



Violenza silenziosa subita, che
Illusa d’amore non conosce intruso e oscuro fare
Ode grida silenti nascoste nelle mura mie
Lacere sono le mie bianche vesti ora
E nascondo il viso mio, lacrimato
Niente colori da ora, rimembro solo
Zaffiri vorrei ancora dalla mia terra bambina
Aurora, non è più la stessa donna!

Fiera del Crocifisso a Modugno

Chiusa con successo l’edizione 2014, che l’ha riportata in centro città

Per la prima volta dopo venti anni, l’importante manifestazione fieristica – tradizionale appuntamento del novembre modugnese – è tornata a svolgersi anche nel cuore della città, nelle sue strade più centrali. L’edizione del ‘ritorno’, fermamente voluta e decisa dall’amministrazione Magrone, è stata salutata con entusiasmo dai cittadini. Soddisfazione tra le locali associazioni di categoria dei commercianti. Una festa da replicare.
Sebbene lo desiderassero in molti, fino a poco tempo fa erano comunque solo in pochi a credere che la Fiera del Crocifisso potesse realmente tornare a svolgersi nel pieno centro di Modugno. E al termine della seconda giornata della kermesse cittadina, è possibile affermare che l’esperimento è pienamente riuscito.
L’edizione 2014 della Fiera – concepita dalla giunta Magrone con l’obiettivo di tornare a far rivivere, nella seconda e terza domenica di novembre, centralissime e storiche piazze e strade modugnesi – ha incassato il gradimento dei cittadini e dei vari operatori coinvolti, con qualche criticità dovuta in massima parte alla esecuzione e certamente eliminabile con il coinvolgimento degli operatori stessi anche nella fase esecutiva.
A sottolineare la riuscita è in particolare l’Assoter (la modugnese Associazione del Terziario, aderente alla FederCommercio) per bocca del suo presidente Vito Stramaglia: “La novità di una fiera tornata in centro è il fatto di maggior rilevanza nell’economia modugnese degli ultimi tempi”. “Sono sempre stato un sostenitore del trasferimento – ha detto Stramaglia, storico rappresentante delle locali associazioni di categoria – e considero giusto il recupero di tradizione attraverso la scelta di restituire centralità urbana alla fiera. L’enorme affluenza registrata è stata alimentata anche dall’incremento dei visitatori provenienti dai paesi vicini, verosimilmente incentivati dalla novità del trasferimento. E dalla nuova configurazione della fiera è sicuramente derivato un notevole beneficio economico, sia per gli ambulanti che per i commercianti a sede fissa. I modugnesi tutti hanno apprezzato un fatto che ha avuto su di loro un impatto immediato. Il nostro giudizio è francamente positivo”.
Il successo ottenuto da questa edizione della Fiera non era comunque così scontato qualche mese fa: soprattutto ove si consideri che l’intero l’iter di spostamento di parte della rassegna è stato accompagnato (e ostacolato) da numerose resistenze di chi non crede nel cambiamento, di chi sempre oppone il ‘non si può fare’, di chi – soprattutto – non crede nei cambiamenti che, contemporaneamente, garantiscano una migliore qualità della vita e più sicurezza.
In chiusura di fiera, domenica 16 novembre, un primo approssimativo bilancio fornisce dati inequivocabili: vi è piena praticabilità dello spostamento della fiera, del suo ritorno in centro; la città attendeva questo impulso vitale e lo ha accolto riversandosi nelle strade; l’esperimento si può replicare e – studiando le forme più adeguate, insieme con commercianti e rappresentanze di cittadini – si può fare certamente in modo che questa importante fiera torni ad essere unica e propulsiva per le attività.
Le voci critiche si sono per lo più incentrate sugli effetti collaterali scaturiti dal cosiddetto sdoppiamento della fiera, anche se la doppia location ha costituito quasi una scelta obbligata per tentare di riportare nel cuore della città la mostra-mercato per la piccola e media agricoltura e per l’artigianato: 200 stalli sono rimasti nella periferica via Vigili del Fuoco (Zona Artigianale), un centinaio invece gli stalli distribuiti tra Piazza Sedile, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Garibaldi. L’esperimento – ne siamo certi – sarebbe riuscito ancora meglio se fosse stato gestito da chi lo aveva pensato e ben sapeva che occorreva, in primis, farlo diventare davvero una festa per tutti, anzitutto predisponendo collegamenti idonei tra i due siti della Fiera e tutti i quartieri della città, da Campolieto a Cecilia. Anche l’esclusione di Corso Umberto dalle vie interessate dalle bancarelle è una circostanza che ha inciso nelle sporadiche manifestazioni critiche: ma Corso Umberto era inserito tra i siti della nuova localizzazione della fiera e chi ha escluso quella via ha ritenuto, senza fornire motivazioni esplicite ai cittadini di non dare piena esecuzione alla delibera di giunta del 4 agosto scorso. Di queste mancanze certamente non sono responsabili i fautori del ritorno della fiera in centro: l’amministrazione Magrone, infatti, come è noto, è decaduta, insieme col consiglio comunale, il 22 agosto 2014, a causa delle dimissioni presentate dinanzi ad un notaio da 13 consiglieri della ex maggioranza e di opposizione che intendevano evitare la discussione in consiglio comunale (convocato per il 25 agosto) delle illegittimità emerse nella questione urbanistica.
D’altro canto, che la Fiera del Crocifisso potesse continuare a tenersi nei luoghi e nelle modalità in cui si è svolta fino all’anno scorso era davvero impensabile: interamente confinata, com’era, nel budello di via Vigili del Fuoco, rappresentava un problema anche sotto l’aspetto della sicurezza per il gran numero di stalli presenti in una situazione a rischio congestionamenti e con scarse vie di fuga; con l’organizzazione 2014, la migrazione di un centinaio di espositori verso il centro urbano, ha consentito alla pur significativa fetta di fiera rimasta in via Vigili del Fuoco di svolgersi in forme più distese e più sicure.
Se coinvolgimento del territorio e valorizzazione delle tradizioni non sono formule vuote, la Fiera del Crocifisso dovrà proseguire, nelle prossime edizioni, nel recupero della sua dimensione più compiutamente cittadina. Inoltre, anche alla Fiera, così come si è cominciato a fare con questa edizione, potrà essere affidato il ruolo di ideale collegamento tra parti ‘estreme’ della città, il compito di mettere in ‘rete’, mettere in relazione contemporaneamente più piazze, e portare riqualificazione nei quartieri.

Un comunicato di IGsC

La fiera della ProLoco

Si è conclusa, come succede da secoli, nella terza domenica di novembre la tradizionale fiera del Crocifisso. Quella dell’amministrazione Magrone di riportare la fiera nei luoghi tradizionali delle piazze e strade cittadine è stata, a parere della grande maggioranza dei modugnesi, una felice intuizione. Molti erano scettici prima, molti l’hanno apprezzata dopo dando ragione a chi ci ha creduto fin dall’inizio; la speranza di vederla organizzata meglio comincia a diventare certezza (la speranza di non assistere ad altre polemiche invece rimane scarsa).
La clemenza del clima – sono state due domeniche soleggiate – ha favorito anche l’esposizione di lavori ed iniziative culturali di buon livello come quella della ProLoco di Modugno. Il Presidente, Michele Ventrella, attorniato dai soci della sezione modugnese ha voluto ospitare, nello stand di Piazza Sedile, una rappresentanza dell’IPSA Santarella di Bitetto. L’istituto professionale, sezione distaccata del Santarella di Bari, oltre ad accogliere alunni provenienti da Bitritto, Gravina, Palo del Colle ed altri comuni della provincia, annovera fra i propri studenti molti giovani modugnesi. Da qualche anno nell’istituto si svolge un corso di Moda con due cicli completi (dal primo al quinto anno), dieci classi di studenti impegnati nell’apprendimento dei canoni stilistici e dei materiali usati nelle aziende dei grandi marchi nazionali ed internazionali della moda; studenti con ottime possibilità di impiego dopo l’ottenimento del diploma.
La ProLoco di Modugno non limita il proprio impegno alla fiera, già questa settimana, sabato e domenica prossima, organizza un torneo di Dama al quale seguirà sabato 29 e domenica 30 novembre un torneo di scacchi, tutti sono invitati a cimentarsi iscrivendosi presso la sede di Piazza Sedile.

La "Fiera" della ProLoco di Modugno

Tra costumi d’epoca, birra e cancelli elettrici. Come di consueto il direttivo della ProLoco,

formato da soci che s’impegnano in prima persona per tenere alto il buon nome dell’associazione – fra cui si distinguono gli “stoiciVito Monacelli e Giuseppe Trentadue – supportati dal presidente Michele Ventrella, ha allestito un gazebo in Piazza Sedile, per divulgare usanze e storia della nostra città.

Il gazebo ha ospitato gli alunni dell’Istituto Professionale Santarella di Bitetto che forma i nostri giovani nel campo dell’elettricità e della moda (sono state esposte le foto dei costumi storici e di un cancello elettrico realizzato dagli alunni dell’istituto) accompagnati per l’occasione della loro insegnante Carla Ingegno. Inoltre ospite della ProLoco anche il produttore artigianale della birra BEER-OZ che produce anche una birra targata F.C. BARI per la gioia di tutti i tifosi di calcio. Tutto ciò ha confermato l’alto livello di ospitalità del popolo modugnese testimoniato dalla nostra ProLoco.