Salvataggio lavoratori OM – operazione conclusa

A Roma il 7 ottobre si firmano protocollo di intesa e contratto preliminare. Essenziale il ruolo del comune di Modugno promosso dal sindaco Magrone che dice: uno sbocco storico, il comune di Modugno adempie così al dovere di difendere il lavoro. Accordo raggiunto sulla base della proposta dell’amministrazione Magrone e traguardo sempre più vicino per salvezza del posto di lavoro di 200 persone.
Con l’incontro tenutosi oggi in Regione Puglia alla presenza dell’assessore regionale per lo Sviluppo Economico Capone, del Sindaco della Città Metropolitana di Bari Decaro, del Consorzio Asi, di Invitalia, delle associazioni sindacali e naturalmente del Sindaco del Comune di Modugno Magrone, è stato condiviso il percorso che porterà la prossima settimana a Roma, al Ministero per lo Sviluppo Economico, alla firma sia del protocollo di intesa tra tutti i soggetti, istituzionali e privati, coinvolti nella vertenza OM-Carrelli, sia del contratto preliminare che permetterà l’attuazione del programma di reindustrializzazione del sito.
Dopo la condivisione da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) della formula del Sindaco del Comune di Modugno, Nicola Magrone, volta a favorire la riconversione produttiva dell’area ex-Om, nella Zona Industriale di Modugno, e a salvare così il posto di lavoro di 194 dipendenti attualmente in mobilità, è arrivato oggi il sì di tutti i soggetti coinvolti nell’accordo di programma al protocollo di intesa adottato dalla giunta comunale di Modugno con la delibera dell’8 settembre scorso: lo stabilimento sarà acquisito a titolo gratuito dal Comune di Modugno per essere ceduto contestualmente, sempre gratuitamente, alla Tua Autoworks, la società individuata da Mise e Regione Puglia che produrrà automobili di fascia C (auto confortevoli di medie dimensioni). Viene accolta così anche l’unica condizione posta dal Sindaco Magrone, ovvero che la cosiddetta ‘triangolazione’ nel passaggio del capannone dalla proprietà Kion al Comune di Modugno e da questi al nuovo investitore avvenga in modo contestuale, in modo cioè che non gravi sul bilancio comunale, garantisca la pronta e sicura riassunzione di tutti i lavoratori ex-OM e favorisca la ripresa produttiva senza ulteriori fasi di stallo.
La proposta che il Comune di Modugno fosse intermediario della ‘triangolazione’  dello stabilimento tra l’azienda che licenziava e quella che s’impegnava a riprendere i lavoratori per nuove produzioni fu lanciata da Magrone nell’estate del 2013 da Magrone, e all’inizio fu presa per una provocazione ma alla fine è risultata la proposta risolutiva. Magrone l’ha ribadita per due anni in tutte le sedi, istituzionali e non solo, in cui ha potuto partecipare per risolvere la vicenda OM: lo ha fatto da Sindaco del Comune di Modugno nel 2013 (in estate, ai lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica, e a dicembre nel corso di un tavolo tecnico in Regione Puglia) e nell’estate 2014 in incontri con l’assessore regionale al lavoro Caroli; lo ha fatto da candidato sindaco nella campagna elettorale del 2015; lo ha fatto nuovamente da sindaco (rieletto), negli incontri tenutisi a Roma al Ministero per lo Sviluppo Economico il 19 giugno e l’ 1 luglio 2015 alla presenza tra l’altro del ministro, dei presidenti delle Regioni Puglia e Calabria, del sindaco di Bari, di Invitalia e delle organizzazioni sindacali, per la definizione dell’accordo di programma, del protocollo d’intesa e del contratto preliminare che consentiranno la reindustrializzazione dell’area e la ricollocazione lavorativa degli operai. Con l’incontro di oggi in Regione – – e quello che si terrà Roma il 7 ottobre, al quale parteciperà nuovamente il Sindaco Magrone, l’accordo, ormai giunto alla conclusiva fase delle firme, si appresta a diventare operativo.

Vertenza OM – Una nota del sindaco Magrone

In relazione al contenuto di un comunicato della Federazione Italiana Metalmeccanici – CISL, apparso su alcuni organi di informazione il 24 settembre, per chiarire con lealtà e trasparenza, si precisa che l’Amministrazione Magrone ha sempre sostenuto che, per favorire la reindustrializzazione del sito e salvare così i circa 200 lavoratori costretti alla mobilità dopo la decisione della proprietà Kion di chiudere lo stabilimento, era disponibile a rilevare gratuitamente l’insediamento OM, non per tenerlo per sé ma per cederlo altrettanto gratuitamente al soggetto aziendale che fosse interessato e pronto a rilevarlo. Su questa formula, che ha favorito lo sblocco della vertenza OM, si è concretamente lavorato sin dall’estate 2013 quando l’amministrazione Magrone l’ha lanciata per la prima volta.
Tale posizione Magrone ha coerentemente riproposto in tutte le sedi, istituzionali e non solo, in cui ha potuto partecipare per risolvere la vicenda OM: lo ha fatto da Sindaco del Comune di Modugno nel 2013 (in estate e a dicembre nel corso di un tavolo tecnico in Regione Puglia) e nell’estate 2014 in incontri con l’assessore regionale al lavoro Caroli; lo ha fatto da candidato sindaco nella campagna elettorale del 2015; lo ha fatto nuovamente da sindaco (rieletto), negli incontri tenutisi a Roma presso il Ministero per lo Sviluppo Economico il 19 giugno e l’ 1 luglio alla presenza tra l’altro dei presidenti delle Regioni Puglia e Calabria, del sindaco di Bari, di Invitalia e delle organizzazioni sindacali, per la definizione di un accordo di programma.
Ancora, individuato l’investitore dal Mise di concerto con la Regione Puglia nella società Tua Autoworks, l’attuale amministrazione Magrone ha formalizzato la proposta avanzata sin dal 2013 nella delibera di giunta dello scorso 8 settembre con la quale adotta il protocollo di intesa finalizzato a restituire una prospettiva produttiva e occupazionale allo stabilimento ex-Om Carrelli. Da ultimo, in una nota dello scorso 18 settembre indirizzata ad OM e a tutti gli altri soggetti coinvolti nel protocollo di intesa, l’amministrazione Magrone ribadisce “se mai ce ne fosse bisogno, la sua completa disponibilità alla acquisizione gratuita da parte del Comune di Modugno e contestuale cessione del compendio alla società Tua Autoworks, come formalmente individuata dagli organi competenti. Unica condizione, che l’operazione non gravi sul bilancio comunale”.
Tanto per una corretta informazione.

Aggiudicato l'appalto ARO BA/2

Gestione rifiuti in forma associata con altri comuni, il comune di Modugno capofila nell’aro dei primati

L’Ambito di Raccolta Ottimale BA/2 è il primo tra gli ‘ARO’ non commissariati di Puglia ad aggiudicare la gara d’appalto per il porta a porta. e il primo a introdurre in Puglia la tariffazione puntuale: chi più inquina più paga.

“E’ un momento particolarissimo e decisivo – dice Nicola Magrone, Sindaco del Comune di Modugno e presidente dell’Aro Ba/2 – nel lungo cammino di sette Comuni per un approdo di civiltà nel metodo e nel merito. L’amministrazione comunale di Modugno è orgogliosa di questo risultato. Sono sicuro che la cittadinanza farà la sua parte. Fino a qui è stato un percorso importante ma anche complicato, caratterizzato da enormi sforzi per tenere assieme le esigenze di ben sette Comuni. Questa amministrazione è riuscita a stare da protagonista dentro questo percorso, nonostante l’interruzione forzata di un anno, per costruire un sistema che è unico nella regione: la tariffazione puntuale infatti è un sistema virtuoso che induce il cittadino a differenziare bene anche per avere maggiori sconti sulla bolletta della tassa rifiuti.”
Nei sette comuni dell’ARO BA/2 – Modugno , Bitetto, Bitritto, Binetto, Giovinazzo, Palo del Colle e Sannicandro – dei quali Modugno è Comune capofila, il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani fatto porta a porta, è stato assegnato all’associazione temporanea di imprese ‘CNS – Cogeir – Del Fiume’. Parte da questo momento un cambiamento culturale decisivo per le abitudini della comunità in favore di una gestione rifiuti sostenibile. Si consuma un passaggio storico anche perché per la prima volta a livello regionale si introduce il principio “chi più inquina più paga” applicato con il metodo della tariffazione puntuale: il costo del nuovo servizio unico di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani sarà giustamente legato e commisurato alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotto dalle singole utenze. Uno standard che in Puglia ancora non esisteva. E questo accade, a conclusione di un iter durato due anni e avviato dalla precedente amministrazione Magrone, in un comune che non ha mai conosciuto davvero la raccolta differenziata.

“L’aggiudicazione della gara – sostiene l’assessore all’ambiente del comune di Modugno, T. Luciano – segna la chiusura di una fase ma ne apre una nuova nella quale diventa fondamentale il comportamento dei cittadini. L’auspicio è che tutti acquisiscano consapevolezza dell’importanza della collaborazione e dimostrino di saper fare proprio il cambiamento culturale richiesto traducendolo in una pratica quotidiana improntata a una buona differenziazione dei rifiuti, all’abitudine al riuso e al riciclo  degli scarti e a una maggiore sensibilità verso la logica di consumo a ‘chlimoetro zero’.
È stata infatti, questa, la tappa conclusiva di un lungo e complesso percorso, all’interno della strategia ‘Rifiuti Zero’, percorso avviato dall’amministrazione Magrone nel 2013, dopo che la legislazione regionale sull’organizzazione dei servizi pubblici locali aveva obbligato i Comuni ad associarsi in Ambiti di Raccolta Ottimale e a bandire una gara unitaria per l’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani.
L’Aro Ba/2 nel 2013 ha incaricato la ESPER, una società di professionisti di comprovata esperienza nel settore, della redazione del progetto unico del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani per l’intero territorio dell’ambito. Ne è scaturito un piano industriale innovativo che presenta indubbiamente nella Tariffazione Puntuale il suo aspetto più rivoluzionario e che  contempera le esigenze di tutti i territori Aro. Da quel momento, secondo le prescrizioni di legge, incombeva sui sette comuni coinvolti una serie di obblighi che sono stati rispettati ma il cui adempimento non era affatto scontato: così come previsto, infatti, nel 2014 il Piano Industriale è stato prima adottato dai Sindaci Aro e poi approvato dai rispettivi consigli comunali. Esso descrive, inoltre, in modo particolareggiato, l’articolazione territoriale del servizio, le modalità di esecuzione del servizio di raccolta differenziata (con l’indicazione del numero dei passaggi settimanali per la raccolta delle varie tipologie di rifuti differenziati), gli obiettivi di prevenzione e riduzione dei rifiuti, i costi. Il sistema della Tariffazione Puntuale, che prevede che l’utente paghi in relazione alla quantità di indifferenziato svuotato, poggia sulla volumetria dei contenitori forniti alle singole utenze e sul numero di svuotamenti dei mastelli. Gli obiettivi di raccolta differenziata sono il 60% entro il primo anno, il 70% e oltre con servizio a regime dopo il primo anno.

Si arriva così ad oggi, 22 settembre 2015. La commissione giudicatrice ha concluso l’iter della gara d’appalto aggiudicando col criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa (democraticamente scelto dai sindaci), il servizio all’Ati ‘CNS-Cogeir- Del Fiume’: riunita in seduta pubblica nella sede dell’ARO BA/2 presso il Comune di Modugno, la commissione ha dapprima comunicato l’attribuzione dei punteggi su aspetti qualitativi e quantitativi delle prestazioni previste nelle offerte tecniche giunte dalle ditte partecipanti alla gara, ha quindi provveduto all’apertura delle buste contenenti le offerte economiche, ed ha infine comunicato l’aggiudicazione provvisoria, sulla base di una graduatoria redatta combinando punteggi tecnici e offerte economiche, dell’appalto del servizio integrato di igiene urbana in forma associata dell’AROBA/2.

Raccolta rifiuti Modugno – Si torna alla normalità

Con l’intervento della forza pubblica chiesto dal Sindaco Magrone, scongiurato il disastro igienico-sanitario. Fermata la protesta di alcuni dipendenti precari della società di igiene urbana che, con la loro presenza davanti ai cancelli dell’azienda Ecologica Pugliese Newco, impedivano l’uscita degli automezzi impiegati nella raccolta rifiuti

Modugno, è ripreso normalmente stamane il quotidiano servizio di raccolta e spazzamento rifiuti su tutto il territorio comunale, dopo l’interruzione verificatasi nella giornata di ieri e i gravi fatti della scorsa notte in cui, con sistematiche azioni di guerriglia urbana, sono stati ribaltati in molte vie della città cassonetti stracolmi spargendo rifiuti lungo le sedi stradali.
Protagonisti delle proteste sono una decina di dipendenti con contratto in scadenza il 15 settembre, assunti per un mese dalla ditta Ecologica Pugliese Newco (tramite una cooperativa sociale di Brindisi) per integrare il personale durante il periodo estivo. Questa mattina una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal Sindaco per un chiarimento sulle loro reali prospettive occupazionali: in conseguenza dell’incontro, è stato annunciato che le proteste sono rientrate.
“Questo colloquio – spiega il Sindaco Magrone a margine dell’incontro – ha costituito l’occasione per un doveroso chiarimento dell’amministrazione comunale nei confronti di questi dipendenti: fermo restando che la Ecologica Pugliese, se lo ritiene e avendone la necessità, nella sua autonomia di azienda privata può rinnovare loro il contratto di lavoro, è stato sottolineato che è in scadenza anche il contratto di appalto che il Comune ha con la medesima azienda. A questa subentrerà la società che il prossimo 22 settembre si aggiudicherà la gara in ambito Aro per la raccolta differenziata ‘porta a porta’ in sette comuni, compreso Modugno. Abbiamo dovuto spiegare, e questi dipendenti lo hanno capito, che se le ragioni della loro protesta poggiavano sulla aspettativa di un’assunzione nella nuova ditta che entrerà in servizio, ebbene la protesta non aveva e non ha nessuna possibilità di riuscita, in quanto la nuova ditta, in virtù delle regole dell’Aro, non ha alcun obbligo ad assumerli”.
La questione riguarda “una dinamica tutta interna” al rapporto tra l’azienda privata e i lavoratori presi da una cooperativa sociale, una dinamica nella quale il Comune di Modugno non può intervenire ed è – sottolinea Magrone – parte lesa. I lavoratori assunti ad agosto dalla Ecologica Pugliese nutrivano la infondata speranza, manifestata con una certa violenza, che un rinnovo contrattuale oggi si possa tradurre in un’assunzione definitiva con la nuova azienda in arrivo con l’aggiudicazione dell’appalto per la nuova raccolta differenziata. Ma questa loro falsa aspettativa si scontra con le regole dell’Aro. Secondo il regolamento del piano industriale Aro, infatti, l’azienda che subentra nel servizio deve assorbire solo coloro che risultano dipendenti  (dell’azienda che esce) al 31 dicembre 2013.
L’assessore comunale all’ambiente, Tina Luciano, sottolinea: “Il porta a porta in partenza nel Comune di Modugno genera idee sbagliate sulle future possibilità occupazionali con aspettative manifestate in maniera più o meno veemente. Chi fa circolare voci di nuove possibilità di lavoro lo fa in malafede e fa del male alle persone in difficoltà e alla città”.

Processo Meredith, la Cassazione: "Clamorosi errori nell'inchiesta”

 

Negli ultimi giorni sono state rese note le motivazioni della sentenza “un iter obiettivamente ondivago, le cui oscillazioni sono, però, la risultante anche di clamorose défaillance o ‘amnesie’ investigative e di colpevoli omissioni di attività di indagine”.

Ad avviso della Suprema Corte, se non ci fossero state tali défaillance investigative e se le indagini non avessero risentito di tali “colpevoli omissioni”, si sarebbe “con ogni probabilità, consentito, sin da subito, di delineare un quadro, se non di certezza, quanto meno di tranquillante affidabilità, nella prospettiva vuoi della colpevolezza vuoi dell’estraneità” di Knox e Sollecito rispetto all’accusa di avere ucciso la studentessa inglese Meredith Kercher a Perugia il 1 novembre 2007.

Interpellato a tal proposito l’avvocato di Sollecito, il sig. Francesco Mastro, ha risposto ad alcuni interrogativi:
Arrivati a questo punto il suo lavoro è da ammirare ma un tarlo gira per la testa dell’opinione pubblica: alla fine, chi ha davvero ucciso quella ragazza? non è un voler accusare qualcuno, è una domanda che la gente si pone. Per anni si è letto di questo caso, come di altri, e spesso ci si chiede quanta lucidità hanno avuto questi 2 ragazzi per affrontare le accuse, il carcere, la visione di una loro amica morta. In pochi avrebbero retto. Ci sono stati giorni in cui il pensiero andava ai genitori della ragazza uccisa, alla loro disperazione. La stessa che ha colpito le famiglie degli altri attori di questa tragedia. Come vivono ora? Se ci penseranno per tutta la vita ad una storia che li ha senza dubbio segnati. Se porteranno un marchio a vita o riusciranno a cancellarlo dimostrando con fatica il loro saper fare?
Ed infine sono convinti che se un’accusa tanto pesante fosse caduta su una persona con minori possibilità di difendersi molto probabilmente dietro le sbarre ci sarebbe rimasta e basta.

Le risposte Dell’avv. Mastro:
Le sue considerazioni sono del tutto apprezzabili e provo a rispondere dicendo che il colpevole è stato già condannato in via definitiva, tenuto conto che la stanza era “stracolma” esclusivamente delle sue tracce. Per quanto riguarda i ragazzi, hanno dovuto subire la giustizia, non avendo la possibilità di evadere di prigione e sempre credendo in essa. Per i genitori, è ovvio che ci sia dispiacere ed orrore, ma i due innocenti avevano altro a cui pensare visto che non erano stati loro ed erano ingiustamente ristretti. Tuttavia hanno sempre cercato un contatto con i familiari della povera Mez, i quali hanno sempre rifiutato. Infine si, hai dedotto bene, in Italia se non hai i soldi muori nelle patrie galere. Non potevo essere più prolisso, né più sintetico. Un abbraccio.

Si chiude così un caso balzato sui titoli di cronaca internazionale. Chiunque abbia voglia di approfondire l’argomento può consultare i tanti libri, film e interviste prodotti a scapito di una giovane donna uccisa tragicamente. Alla famiglia Kercher le più sentite condoglianze.