Categoria: Cronaca
Ex cementeria, la denuncia di "Italia Giusta"
Continua l’impegno civile e politico della rivista “Sudcritica” e del “Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione”, della fondazione “Popoli e Costituzioni” con sede a Modugno e nata dalla necessità di difendere e di praticare le regole ed i principi della Carta Costituzionale del 1948.
Fondata nel 1979, la rivista ha pubblicato ultimamente in www.sudcritica.it una dettagliata inchiesta sull’area della ex cementeria situata nella periferia di Modugno, vicino alla strada provinciale Modugno-Bitetto. L’urgenza dello sviluppo dell’inchiesta e della sua pubblicazione si è imposta dopo aver acquisite le certezze dell’alto grado di inquinamento da amianto, presente nella zona della cementeria, e del legame epidemiologicamente verificato tra quell’inquinamento e le numerose manifestazioni tra i cittadini modugnesi, delle patologie e delle morti ad esso correlabili. L’inchiesta analiticamente e documentalmente condotta, ha rilevato, tra le altre cose, il potenziamento incontrollabile dei pericoli dell’inquinamento causato delle opere di demolizione ancora in corso delle strutture in cemento amianto della ex cementeria, in quanto praticate senza alcuna misura di garanzia per la sicurezza della salute dei cittadini. Il “Movimento Italia Giusta”, attivo sul territorio modugnese anche per aver denunciate attraverso molte manifestazioni pubbliche le forti responsabilità dell’Amministrazione Comunale del decennio appena trascorso, alla base dello stato di degrado della città di Modugno, prenderà una serie di iniziative con lo scopo di dare risalto pubblico alle condizioni di estremo pericolo ambientale in cui si trova Modugno, per la forza inquinante dell’area dell’ex insediamento industriale. A cominciare da un comunicato pubblico, rivolto al neosindaco e posizionato nelle piazze principali della Città, nel quale “Italia Giusta” e i “Verdi di Modugno” sostengono che “non è dato sapere dai pubblici poteri quale sia, allo stato, la destinazione dell’area e se la proposta di destinarla a parco pubblico intitolato al dr. Pinuccio Loiacono (tra le vittime dell’inquinamento da amianto della zona dell’ex cementeria) sia stata presa in considerazione dall’Amministrazione Comunale, e pertanto chiedono che il Sindaco dia alla comunità tutte le informazioni necessarie e documentate sull’attuale stato dell’ex cementeria e sulla destinazione dell’intera area”.
Furti con destrezza all'ufficio postale di Modugno
La direzione della posta centrale di Modugno sita in piazza Plebiscito avverte l’utenza che fuori dalla porta d’ingresso dell’ufficio postale si sono verificati episodi di “furti con destrezza”. I borseggi sono stati effettuati da persone di sesso femminile che col pretesto di chiedere l’orario o delle monete circondano il malcapitato al quale rovistano le tasche sottraendo portafogli o altro. Nel precisare che i fatti descritti sono stati già denunciati alle forze dell’ordine i responsabili dell’ufficio postale avvisano la clientela di prestare massima attenzione.
Inceneritore, Comune e Comitato Pro Ambiente parti lese nel processo
Il Comune di Modugno e il Comitato Proambiente parti civili nel processo a Ecoenergia
Dopo che la magistratura mise sotto sequestro il cantiere di “Ecoenergia” e indagò quattro persone per presunti reati commessi durante la fase delle autorizzazioni, adesso la stessa ne ha chiesto il rinvio a giudizio. A firmare la richiesta il pm Francesco Bretone. I quattro imputati sono i due progettisti e direttore dei lavori, Carmine Carella e Nicola Trentadue, il legale rappresentante di “Ecoenergia” Antonio Albanese e un dirigente del settore Ecologia Luca Limongelli.
L’udienza preliminare è stata fissata dinanzi al gup del Tribunale di Bari, Susanna De Felice, per il 13 ottobre prossimo. In detta data sarà possibile procedere alla costituzione di parte civile da parte di Regione, Provincia e Comune di Modugno quali parti offese nel procedimento.
E cosi la giunta comunale del 4 ottobre scorso ha ritenuto di affidare l’incarico del procedimento all’avvocato Guido Ceci e ha espresso atto di indirizzo per la costituzione di parte civile.
Tutto questo, si legge nel deliberato, per “garantire ogni più ampia tutela e ragione dei diritti ed interessi dell’Ente”. Analogo provvedimento lo annuncia il Comitato Proambiente già fautore, in un recente passato, di numerosi esposti alla magistratura stessa e alla Soprintendenza dei Beni paesaggistici ed architettonici di Bari, la quale ha ritenuto di dare parere sfavorevole alla costruzione dell’inceneritore per la presenza di numerosi siti di interesse archeologico.
La stessa Soprintendenza ha evidenziato che l’area era vincolata ai sensi del D.m. 1 agosto 1985 e che non era stata coinvolta durante l’iter procedurale relativo al rilascio del parere di compatibilità ambientale. Il comitato richiederà il ripristino dello stato dei luoghi con annesso parco archeologico per tutta la zona. Il procedimento, annunciano gli ambientalisti, sarà affidato all’avvocato Attilio Converso. Tutto questo in attesa che si pronunci il comitato V.i.a. (Valutazione impatto ambientale) della Regione, iter ancora in sospeso proprio in attesa del processo.