Due tonnellate di botti sequestrati a Modugno: 2 denunce

altMilitari del comando provinciale guardia di finanza di Bari, hanno sequestrato due tonnellate di materiale esplodente costituito da oltre 150 mila articoli pirotecnici. I fuochi d’artificio erano custoditi all’interno di un garage ubicato in una palazzina sita nel centro abitato di Modugno e costituivano, quindi, grave pericolo per l’incolumità dei residenti. il deposito era completamente abusivo in quanto privo di qualsivoglia autorizzazione di pubblica sicurezza e di prevenzione incendi. Il valore del materiale sequestrato ammonta ad oltre 500 mila euro. Due persone (B.B. di 66 anni e B.M. di 40), sono state denunciate all’autorità giudiziaria per detenzione illegale di materiale esplodente. Nel solo periodo delle festività natalizie e di fine anno, sono stati sequestrati in tutta la provincia complessivamente circa 250 mila articoli pirotecnici.

Lo strano fenomeno delle mosche a Modugno

altAltro problema a Modugno: le mosche. Da prima di Natale si aggirano per la città creando non pochi problemi ai cittadini, che prontamente hanno denunciato tale fenomeno, anomalo rispetto al  periodo invernale.

 

Anche il Comitato Proambiente ha fatto suo il problema sollecitando gli organi competenti, dal sindaco all’assessore all’ambiente, ad intervenire. Abbiamo dunque chiesto maggiori informazioni al sindaco Gatti, che attualmente è fuori sede. Per questo riportiamo le sue parole dal gruppo facebook “Mimmo Gatti, Sindaco di Modugno” in risposta alla segnalazione di una cittadina preoccupata per lo strano fenomeno: “E’ stata attivata la Asl per dei sopralluoghi congiunti con il Comune per individuare le cause e i focolai. Da primi approfondimenti la causa dovrebbe essere ricondotta alla temperatura atipicamente alta di questo inverno. Tra qualche giorno parte la disinfestazione. Si stanno preparando gli atti propedeutici”.

In data odierna abbiamo contattato telefonicamente l’assessore all’ambiente Signorile, il quale ci ha confermato che “oggi emaneremo un avviso pubblico per informare la cittadinanza e domani si farà la disinfestazione. I quartieri interessati saranno Porto Torres, Piscina dei Preti e Campo Lieto. Nel resto della città non è stato verificato questo fenomeno nonostante si sia fatto un sopralluogo. Da ieri ero in contatto col sindaco. Già la Tersan aveva effettuato una prima disinfestazione. Prima di Natale eravamo andati da loro per verificare tale problema. Probabilmente per il tipo di attività che svolgono stanno proliferando queste mosche anomale, ma sicuramente anche le alte temperature hanno avuto un’influenza sensibile. In ogni caso siamo in contatto costante con la ASL, nella persona del dott. Pace”.

Dagli uffici dell’assessorato all’ambiente del Comune di Modugno abbiamo avuto modo di visionare l’avviso pubblico, a firma dello stesso dirigente servizio igiene ASL/Ba Pace e del sindaco Gatti, secondo il quale domani, 5 gennaio, dalle ore 23 circa “sarà effettuato un intervento straordinario di disinfestazione moschicida. Pertanto, si comunica alla cittadinanza che è necessario tenere chiuse porte e finestre ed è vietato esporre all’esterno derrate alimentari e indumenti, consigliando di ricoverare all’interno animali domestici e d’affezione”. Nell’avviso, oltre ai tre quartieri su citati, si specifica che saranno interessate dalla disinfestazione anche “la via vecchia Palo e insediamenti adiacenti la S.S. 96”. Tale operazione sarà eseguita dai volontari del Gruppo tutela Ambiente della Protezione Civile, dalla ASL e da un vigile urbano.

Un albero ricco di buoni propositi per il quartiere Cecilia

altUn piccolo segno per l’Amministrazione Gatti ma un grande significato per il Quartiere Cecilia. L’albero di Natale, donato dal sindaco al centro anziani di via Ancona, ha portato un  tocco di Natale e di buon umore non solo agli associati del circolo ma a tutti i residenti. L’albero, messo a disposizione dalla guardia forestale, è stato assegnato a Modugno grazie all’intervento del consigliere Lucia Blasi e dell’Assessore ai Servizi demografici e al verde Roberta Chionno.  “Abbiamo fortemente voluto questo albero – ha spiegato l’Assessore Chionno – l’averlo donato al Centro Anziani è un piccolo gesto che vuole regalare un sorriso agli anziani ed è anche il nostro augurio di un felice Natale ”. Il sindaco Gatti e gli altri assessori, tra i quali Leonardo Bozzi (Polizia Municipale, Traffico, Protezione Civile) e Vito Signorile (Ambiente, Sport e Qualità della Vita) hanno approfittato dell’evento per fare i loro auguri alla cittadinanza e presentare quella che sarà la strategia amministrativa per il prossimo anno.

“Posso dire che la mia amministrazione chiude questo primo anno in positivo – ha affermato il sindaco di Modugno – abbiamo superato molte difficoltà e, nonostante i numerosi cambi in corsa, siamo riusciti a mantenerci saldi, contrastando chi aveva detto che non saremmo arrivati a mangiare il panettone”. “Siamo qui per far sentire il quartiere Cecilia parte integrante del paese – ha aggiunto Gatti – troppo spesso sento diffidenza da parte di coloro che abitano questa zona di Modugno, mio intento è quello di non farli più sentire modugnesi di serie b e far si che ritornino ad avere fiducia in un’amministrazione comunale che tiene in considerazione i loro bisogni. Per il nuovo anno è in arrivo un piano di riqualificazione delle aree verdi pubbliche con lavori di potatura e pulizia del verde che, già nei mesi scorsi, sono stati messi in pratica, e lavori di rifacimento della fogna bianca che riguarderanno via Lombardia, via Emilia e via Ancona”.

Molte le buone intenzioni da mettere sotto l’albero per l’anno nuovo, che dovranno però fare i conti con la mancanza di fondi e i tagli operati ai Comuni. A questo proposito il Sindaco Gatti si dice fiducioso. “E’ vero che non ci sono soldi da sprecare – ha spiegato – ma è anche vero che io e i miei collaboratori stiamo lavorando per intercettare fondi europei e bandi di gara allo scopo di continuare a progettare la riqualificazione delle aree urbane cittadine e incentivare la raccolta differenziata. Ora festeggiamo questi primi risultati che saranno punti di partenza per il lavoro del prossimo anno”.

Omicidio Campanella, per difendere la vittima ferisce il killer: arrestato 41enne vicino ai Capriati


Potrebbe esserci una storia di estorsioni o, comunque, un affare legato alla gestione di un’attività commerciale, dietro l’omicidio del 48enne pregiudicato Francesco Campanella, ucciso a Modugno il 14 novembre scorso. Per il delitto era già stato arrestato il 34enne Nicola Lupello, rimasto ferito nell’agguato. Ieri e’ finito in manette il pregiudicato 41enne Antonio Domenico Guglielmi, vicino al clan Capriati di Bari, rintracciato a Modugno in compagnia di una donna, subito denunciata per favoreggiamento personale, perché Guglielmi era già latitante in seguito ad una condanna definitva per estorsione e usura. Secondo la ricostruzione del delitto fatta dai Carabinieri, quella sera la vittima, in compagnia di una persona rimasta non identificata, sarebbe stata avvicinata da Lupello. Dietro una siepe della sua abitazione, accanto ad un capannone adibito ad officina meccanica, in via dei Gelsomini nella zona industriale di Modugno, c’era nascosto Guglielmi, che quando ha visto Lupello armato, gli ha sparato ferendolo. Non si e’ fatta attendere la risposta di Lupello, che ha reagito uccidendo Campanella. La dinamica e’ stata ricostruita grazie  al video delle telecamere di sorveglianza posizionate nel cortile della casa della vittima. Video che la Procura ha voluto diffondere, sperando nella collaborazione dei cittadini per identificare la quarta persona presente sul luogo del delitto, che stando alle immagini non avrebbe avuto un ruolo attivo, ma potrebbe fornire elementi utili a ricostruire gli affari di vittima e killer.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari, insieme ai militari delle compagnie di Modugno e Bari San Paolo, hanno subito preso la giusta direzione dopo aver ascoltato i soccorritori della vittima, titolari della ditta affianco alla casa di Campanella, che spaventati dagli spari si sono avvicinati e hanno poi accompagnato il ferito in ospedale, dove è giunto ormai senza vita. Ma soprattutto i Carabinieri non hanno creduto alla versione dei fatti fornita da Lupello, ferito nell’agguato. Lupello avrebbe raccontato agli investigatori di essersi recato in ospedale da solo in motorino (quando invece i Carabinieri ritengono che vi sia stato accompagnato dalla quarta persona presente sul luogo del delitto e mai identificata) dopo un agguato in cui era stato ferito da persone sconosciute a bordo di un’auto, mentre stava acquistando droga da Campanella, anche lui colpito dagli stessi uomini.
Le immagini dell’impianto di videosorveglianza, le testimonianze e le intercettazioni disposte nell’immediatezza dei fatti, hanno consentito di ricostruire la vicenda alla quale manca ancora un tassello: l’identità del quarto uomo. Continuano le indagini anche per accertare di quali affari Campanella e Lupello stessero discutendo.
Clicca qui per vedere il video

Chiarantoni in Tribunale contro il Comune di Modugno per essere reintegrato

altLo scontro tra l’ex responsabile dell’Ufficio Piano di Zona, Ernesto Chiarantoni, e il Comune di Modugno è ormai ad un bivio. Con delibera n.76 del 5 dicembre scorso è stata messa nero su bianco tutta la vicenda legata a Chiarantoni, che ha deciso di procedere per vie legali presentato un ricorso presso il Tribunale Civile di Bari-Sezione Lavoro, con l’obiettivo di essere reintegrato nelle sue mansioni. “Nella relazione del mio ufficio – ci ha spiegato il responsabile dell’ufficio legale del Comune di Modugno, l’avvocato Cristina Carlucci – sono state indicate  le motivazioni contenute nel ricorso notificato al Comune di Modugno da Chiarantoni; infatti, in alcuni passaggi della relazione, in conseguenza di determinate affermazioni, viene precisato che le stesse sono ‘a parere del ricorrente’. Chiarantoni fu assunto con contratto sottoscritto in data 31 dicembre 2009 ai sensi dell’art.110 del D.Lgs. n.267/2000. Tale contratto, secondo i pareri univoci degli uffici, acquisiti dal sindaco neo eletto prima di adottare ogni atto, scade con il mandato del sindaco. Si trattava di un contratto di tipo fiduciario, posto in essere durante il mandato del sindaco Rana. Con l’insediamento del nuovo sindaco cessano gli effetti di tutti i contratti stipulati ex art. 110 TUEL. Il termine ultimo per il contratto di Chiarantoni era dunque il 3 giugno 2011. Il sindaco Gatti successivamente, con nota del 15 giugno 2011, quale atto confermativo, ha comunicato a Chiarantoni che il proprio rapporto con l’ente era scaduto”. Tuttavia il 21 luglio scorso il Coordinamento Istituzionale Piano di Zona riconfermava Chiarantoni, quale responsabile dell’Ufficio del Piano di Zona, configurando un contratto di novazione e dando mandato, si legge nel deliberato, “agli uffici competenti di perfezionare gli atti relativi necessari per il rinnovo del contratto, sottoscritto in data 31 dicembre 2009, fino al 31 dicembre 2012, in ossequio all’art.110, 6 del TUEL. Quando si è riunito il Coordinamento Istituzionale il 21 luglio scorso era assente il Comune di Modugno, comune capofila. A fronte di tale deliberato il sindaco Gatti chiese al dirigente del IV e VI settore, Gesmundo, al segretario generale e dirigente del I settore, Oreste, al responsabile dell’Ufficio Personale, Maggio e a me (avvocato Carlucci, ndr), quali adempimenti dovessero essere adottati in merito a tale deliberato. Gli uffici, con nota del 6 settembre scorso, hanno rappresentato al sindaco come la novazione non fosse applicabile al rapporto in questione poiché tale istituto è attuabile solo in presenza di rapporti pendenti, per i quali la prestazione contrattuale è diventata ineseguibile. Non sussistono tali estremi nel caso di specie, trattandosi di un nuovo contratto a stipularsi, essendo il precedente già scaduto. Si è poi specificato che il Comune di Modugno non potesse addivenire alla conclusione del contratto con Chiarantoni poiché, a detta data, l’ente non era provvisto del Piano della Performance. Tale elemento, ai sensi dell’art. 10 D.lgs. 150/2009, non consente all’ente di assumere personale ovvero di stipulare contratti di consulenza o convenzione con soggetti esterni. Questi elementi sono stati presentati dal sindaco di Modugno agli altri due sindaci componenti l’Ufficio di Piano, cioè dei Comuni di Bitetto e Bitritto , con la nota del 14/10/2011. In detta nota, con cui il sindaco Gatti riscontra e contesta la diffida che, nelle more, era pervenuta in data 6 ottobre 2011 dai medesimi sindaci sull’adozione degli atti stabiliti nella Deliberazione del 21/7/2011, si rappresenta che, in primo luogo, il provvedimento deliberativo del Coordinamento Istituzionale presentava evidenti vizi di legittimità, poiché quanto in esso statuito andava ben oltre le competenze del Coordinamento Istituzionale, così come indicate dall’art. 13 del regolamento di Funzionamento dell’Ufficio di Piano. Tale disposizione, infatti, prevede espressamente che il Presidente del Comune Capofila nomini il Responsabile dell’Ufficio di Piano su designazione del Coordinamento Istituzionale; rientrano, quindi, nelle esclusive competenze del comune capofila, cioè Modugno, la verifica e l’applicazione degli istituti giuridici più idonei alla formalizzazione del rapporto contrattuale, laddove possibile, potendo il coordinamento Istituzionale solo designare il nominativo del soggetto scelto, non certo dettare anche le condizioni contrattuali. Nonostante l’avvenuta ricezione della nota del sindaco del 14/6/2011, con cui comunicava l’avvenuta cessazione del contratto in essere, è emerso che Chiarantoni ha continuato ad accedere alle sedi dell’Ufficio di Piano. Di ciò si è avuta contezza dal fatto che Chiarantoni provvedeva ad inviare missive di contestazione circa il proprio rapporto contrattuale al Dirigente VI settore, Gesmundo, utilizzando  la carta intestata dell’Ufficio di Piano. A seguito di tale elemento, con note del 19 settembre e del 13 ottobre scorsi, il dirigente VI Settore, Gesmundo ha diffidato Chiarantoni dall’accedere nuovamente presso i locali dell’Ufficio di Piano, nonché ad utilizzare carta intestata dello stesso, firmare atti e quant’altro inerente una funzione di cui quest’ultimo non era titolare, specificando che, in caso contrario, si sarebbe concretizzato il reato di usurpazione di pubbliche funzioni”.

Il resto è storia d’oggi, con il ricorso di Chiarantoni. “Egli ha chiesto di essere integrato – ci ha spiegato ancora l’avvocato Carlucci – perché a suo dire il contratto non è scaduto, facendo coincidere la data di scadenza contrattuale con quella di scadenza della Convenzione sottoscritta tra i Comuni dell’ambito territoriale, vale a dire il  31 dicembre 2012. Nel ricorso proposto dinanzi al Tribunale del lavoro di Bari,  Chiarantoni ha chiesto di ordinare al Comune di Modugno di sottoscrivere il contratto di novazione, poiché il precedente contratto non si ritiene scaduto, nonché il pagamento degli arretrati dal giugno 2011(4.338 euro circa lordi mensili). Egli chiede, inoltre, di ordinare al Comune convenuto di cessare le  vessazioni operate nei suoi confronti attraverso le citate comunicazioni del Dott.  Gesmundo. Ha chiesto, in via preliminare, l’adozione di un provvedimento di reintegrazione nel posto di lavoro in sede cautelare inaudita altera parte, ai sensi dell’art. 669 comma 2 c.p.c. Il giudice Calia, ha rigettato tale richiesta di adozione di misure cautelari in assenza di contraddittorio ed ha fissato l’udienza proprio per ieri 19 dicembre. Ognuna delle parti ha esposto le sue posizioni in maniera serena, ed il giudice si è riservato di decidere. Entrambe le parti in causa – ha concluso l’avvocato Carlucci – potranno proporre appello al Collegio del Tribunale del Lavoro di Bari”.