Autore: Pino Oro
Il grido “Liberatorio” di Pietro (Pierino) Losole
Ancora buone notizie
Malessere all’interno delle liste civiche modugnesi
Ai consiglieri di alcune delle liste civiche che hanno eletto Nicola Bonasia a sindaco sembra stia venendo meno la determinazione di restare indipendenti dai partiti.
Dopo aver costituito le liste civiche con l’intento di poter meglio rappresentare le esigenze della comunità modugnese rispetto ai partiti politici nazionali, sembra vogliano ripensarci. Le liste civiche, a Modugno, in questi anni di amministrazione Bonasia, hanno incrementato il coinvolgimento dei modugnesi nel processo decisionale. Hanno reso la politica locale più accessibile incentivando, per loro tramite, la partecipazione della comunità modugnese.
Dopo “7 anni 7” di stagnazione politica, far parte delle liste civiche ha permesso a molti di partecipare dando un nuovo impulso alla politica locale. La maggiore flessibilità e adattabilità, il potersi concentrare solo sulle questioni locali, troppo spesso trascurate dai partiti, ha dato i suoi frutti.
Tuttavia, l’efficacia delle liste locali dipende molto dalla loro organizzazione interna, dagli obiettivi, dal livello di partecipazione della comunità e dalla qualità dei loro componenti.
Essere più “flessibili”, riuscire a adattarsi più rapidamente alle esigenze senza essere vincolati dalle, a volte, rigide linee dei partiti, spesso non basta.
È del tutto evidente che le varie liste civiche modugnesi sono state costituite attorno a un’ideologia specifica o a un insieme di valori condivisi. Si presentano come un’alternativa ma, come è bene che sia, affondano le loro “radici” nel terreno ideologico dei partiti dai quali si dichiarano indipendenti.
La mancanza, però, di collegamenti con i partiti diventa un punto di debolezza delle amministrazioni a prevalenza, quando non totale come da noi, presenza “civica”. Si può ricevere il supporto o l’ostilità delle segreterie dei partiti nazionali a seconda degli interessi in gioco. Se le liste civiche di un’amministrazione come la nostra promuovono idee o valori allineati con quelli dei partiti, possono contare sul loro sostegno. Altrimenti vengono considerate come una minaccia e vanno incontro ad ostilità che spesso comportano l’impossibilità di realizzare lo scopo per il quale sono nate.
Alla luce di ciò, restare “vicini” ai partiti, può agevolare l’accesso dell’amministrazione comunale ai finanziamenti o ad altri supporti dello Stato o della Regione. Le liste civiche, pur mantenendo la loro indipendenza, fanno bene a stabilire collegamenti informali con i partiti nazionali o con i politici a livello nazionale. Questi collegamenti possono influenzare positivamente il raggiungimento degli obiettivi proposti in campagna elettorale nel programma politico dell’amministrazione Bonasia.
Bene hanno fatto allora i consiglieri comunali Betty Capacchione ed Emanuele Cassano a comunicare la loro adesione al partito di Forza Italia?
Certamente sì.
Non altrettanto si può dire di altri consiglieri comunali che hanno formato nuovi gruppi all’interno del consiglio comunale modugnese. Se è positivo aderire ad un partito, non lo è quello di aderire ad una lista civica intercomunale, fra l’altro da tempo molto chiacchierata.
UNA DURA BATOSTA PER L’AMMINISTRAZIONE BONASIA
Una sonora sconfitta ieri sera per la compagine guidata dal Sindaco. Una vittoria per i dipendenti che hanno duramente combattuto, con esito positivo, contro le iniziative, a volte velleitarie, condotte dall’amministrazione comunale. L’inflessibile difesa unita alla inaspettata sagacia tattica e concretezza nel volgere a proprio favore le situazioni che via via si presentavano, hanno permesso agli amministrati di portare a casa una vittoria di cui a lungo potranno vantarsi. L’esito dello scontro, a lungo in bilico, solo nei minuti finali ha visto premiare i loro sforzi. Fino agli ultimi minuti sindaco, assessori e consiglieri presenti avevano ribattuto colpo su colpo ai tentativi di sfondamento degli amministrati. A tal fine il sindaco, ad ulteriore dimostrazione del suo saper usare la testa, si è buttato in una spettacolare giravolta e con uno scenografico colpo di testa ha rimesso in discussione l’esito del confronto. Neanche il forte apporto del vicesindaco è bastato a porre un valido argine alle pressioni avversarie.
4 – 7; questo il risultato, ieri sera al campo Palmiotta, della partita Amministrazione v/s Vigili Urbani (con qualche extravigile come rinforzo). Tutti felici e contenti a fine partita … per la fine della fatica.
P.S. sono da segnalare diverse contestazioni verso l’arbitro da parte del pubblico e dei contendenti dei due schieramenti che li vedevano insoddisfatti delle decisioni prese a loro svantaggio. Non ha favorito nessuno, anzi, ha scontentato tutti; vuol dire che ha arbitrato bene.