ProLoco di Modugno – Conversazione sulla Borghesia

Venerdì 17 ottobre alla chiesa del Purgatorio di Modugno 

“LA BORGHESIA MERCANTILE IN PROVINCIA DI BARI TRA META’ OTTOCENTO E INIZIO NOVECENTO”

Una conversazione dello storico e giornalista Riccardo Riccardi si terrà alle ore 19. Oltre allo studioso interverranno il presidente della Pro Loco di Modugno, Michele Ventrella, e l’attrice Floriana Uva.

Venerdì 17 ottobre, alle ore 19, nella prestigiosa chiesa del Purgatorio di Modugno, in piazza del Sedile  – evento patrocinato dal Comune di Modugno con la collaborazione dell’Associazione Pro Loco di Modugno e dell’Opera Pia Purgatorio –, lo storico e giornalista Riccardo Riccardi terrà una conversazione sul tema “La Borghesia Mercantile in Provincia di Bari tra metà Ottocento e inizio Novecento”. Introdurrà e modererà il presidente della Pro Loco di Modugno, Michele Ventrella, e leggerà alcune pagine dei lavori di Riccardi, l’attrice Floriana Uva.

Ingresso libero

Il Commissario Ruffo traccia un bilancio di questi due mesi alla guida del Comune di Modugno

Dopo un mese e mezzo di attività abbiamo voluto incontrare Mario Rosario Ruffo, commissario straordinario del Comune di Modugno, che ci ha concesso un’intervista. Napoletano, 63 anni, laureato in giurisprudenza, Ruffo nel suo curriculum vanta un’esperienza da prefetto di Mantova dal 2010 al 2013. E’ stato anche commissario del Comune di Battipaglia dal 2013 fino a qualche mese fa. Uomo mite, di poche parole, Ruffo non ha esitato a delineare un ampio quadro della Città di Modugno con quello che è stato fatto e con ciò che si andrà a fare nei prossimi mesi.
Partiamo dalla situazione urbanistica. Dopo l’incontro con la regione del 30 settembre scorso a che punto è la situazione a Modugno?
“L’operazione di ricucitura delle norme tecniche di attuazione (N.t.a.) è giunta a buon punto grazie al valido supporto collaborativo offerto dalla Regione Puglia. La riscrittura delle N.t.a. del Piano regolatore costituisce anche un valido inizio per arrivare a regolarizzare l’attività urbanistica”.
Vuole illustrarci in sintesi quello che ha prodotto in questo mese e mezzo?
“Abbiamo approvato il bilancio che si doveva chiudere entro il 30 settembre scorso. Bilancio già predisposto dall’amministrazione Magrone. E poi abbiamo operato in campo ambientale e di attuazione di determine come quella dello spostamento del mercato”.
Ha intenzione di verificare le prescrizioni all’impianto di Sorgenia e richiedere l’osservanza delle norme di prevenzione e protezione per la collettività modugnese contenute nella Direttiva Seveso e nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i?
“Su Sorgenia non posso esprimere giudizi perché non ho dato ancora uno sguardo approfondito alle carte. Di questo se ne sta occupando la Dott.ssa Magrone dell’ufficio ambiente”.
In tema di rifiuti come si muoverà? Quando partirà la raccolta differenziata porta a porta?
“Ci stiamo muovendo da tempo. Abbiamo l’obbligo di aumentare del 6% la percentuale di raccolta differenziata onde evitare l’inasprimento della tassa ecologica. Ci stiamo impegnando al massimo per far partire il bando di gara relativo all’A.r.o. dove Modugno è il comune capofila. A breve verrà emanato tale bando”.    
A che punto è la situazione della Tersan dopo la proroga che scadeva il 30 settembre scorso?
“La situazione è monitorata dal Comune in attesa di valutare l’origine della sorgente odorifica. Da parte della regione si è aperto l’avvio del procedimento che dovrebbe concludersi entro 60 giorni per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale (A.i.a.). Noi stiamo verificando le prescrizioni che la provincia ha imposto alla Tersan. Entro fine anno dovrebbe esserci il rilascio dell’A.i.a. alla Tersan”.  
Situazione mercato. A che punto è ? Si sposterà?
“Il mercato, come è noto, è un argomento che è stato affrontato già dalle precedenti amministrazioni che hanno individuato e attrezzato un’area limitrofa a quella ove si svolgono le attività mercatali. Lo spostamento sarà effettuato a breve considerate le motivazioni di sicurezza pubblica che impongono lo spostamento dell’area mercatale. Oggi riceverò una delegazione di commercianti non propensi al cambio di luogo”.
Dal punto di vista delle assunzioni il Comune prevede qualcosa?
“Si, soprattutto sul fronte delle assunzioni a tempo determinato. Si prevedono anche mobilità”.
Cosa le piace di Modugno?
“Modugno è una bella cittadina. I modugnesi sono persone dolci che mi hanno accolto molto bene”.
Ha mai avuto pressioni politiche in questo periodo?
“No mai. Piuttosto ho ricevuto molti stimoli e contributi da parte di tutti a far bene”.
Molti pensano che ci vorrebbe sempre un commissario in questa città. Lei che ne pensa?
“Penso che noi siamo solo di passaggio per coprire delle falle. Ma alla fine devono essere i politici con la loro etica e dialettica a portare avanti le sorti di una città complessa ma bella come Modugno”.  

I Pittori della ProLoco di Modugno – Monacelli

Matteo Monacelli è nato a  Modugno negli anni 50’, autodidatta, solo da pochi anni ha potuto coltivare la sua passione per l’arte dei colori; come lui stesso dice: “ho sempre amato dipingere e avrei voluto fare solo questo, mio padre, pur essendo un bravissimo padre, all’epoca fu tassativo e mi impose di andare a lavorare. Secondo lui i quadri non mi avrebbero permesso di crearmi una famiglia e di mantenerla e con queste parole mi tarpò le ali.  Verso i quarant’anni cominciai a frequentare amici con la mia stessa passione, sopita da tanto; incoraggiato da mio fratello, anche lui amante dell’arte pittorica, ricominciai a dipingere. Al contrario del mio papà ho trasmesso ai miei due figli la passione per questa forma d’arte, sono convinto che ognuno di noi abbia un dono e se questo non è coltivato si fa danno a se stessi e anche agli altri. Ora finalmente posso esprimere quelle emozioni che da sempre sento nell’anima. Il quadro che non venderò mai è un ritratto di San Pio, sarà perché sono credente, sarà perché l’ho dipinto in un momento particolare ma ci sono affezionato“.

Tristezze d’autunno

 

-Valentino Di Persio-

 

 

 

 

 

Sono tristezze d’autunno
quelle ombre malinconiche
ripiegate su se stesse
dietro le grandi finestre
sui viali deserti
ormai popolati
da vacue panchine.
Sono i vecchi, rassegnati,
pazienti, in attesa,
con la speranza negli occhi,
d’una furtiva carezza.
E ancora il vento,
inesorabile, insistente,
non concede più tregua
alle foglie ingiallite
sfrattate dai rami,
che come impazzite,
vaganti, stormite,
cercano un cantuccio
dove lasciarsi marcire.

Gianni Lannes a Modugno

Chi è Gianni Lannes?. Bella domanda. Gianni Lannes è uno scrittore, fotografo e subacqueo italiano. Ormai è, però, un ex giornalista. Ha concluso la sua carriera da freelance nel 2011 al “Corriere della Sera”. Non, quindi, un giornalista “dipendente”. Per dirla alla Siani, un “giornalista giornalista”. Ha lavorato sia in Italia che all’estero e si è occupato di controinformazione con inchieste riguardanti i traffici di armi (inchiesta su Ilaria Alpi e Miran Hrovatin), di esseri umani, di rifiuti tossici, scorie radioattive, di ecomafie. Attualmente è attivo nel campo delle cosiddette scie chimiche. Quelle che Lannes chiama la “guerra ambientale”. In quasi tre ore di dibattito Lannes è intervenuto a Modugno presso la sala Romita del comando di Polizia Municipale in una manifestazione organizzata dall’associazione “Modugno a cinque stelle”. Per le sue inchieste Lannes ha anche subito gravi attentati e nel 2011 gli è stata revocata la scorta della Polizia di Stato. Per la complessità degli elementi trattati rimandiamo al suo “diario” che gli internauti possono trovare al seguente sito: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/. Qui sono consultabili documenti inediti e tutte le inchieste di Lannes. Noi, però, vogliamo soffermarci su quello che Lannes ha detto in particolare sul “caso” Modugno. Lo scrittore è stato autore di due inchieste riguardanti la centrale Sorgenia e l’inceneritore Marcegaglia: “Feci un’inchiesta nel 2005 per il “Quotidiano l’Indipendente”. Sorgenia voleva fare un rigassificatore a Margherita di Savoia. Ricordo che feci parecchi sopralluoghi a Modugno. Il problema reale è che ciò che non si vede è realmente pericoloso. Il vero problema è ormai la nostra perdita di sovranità. Solo attraverso la libertà, l’indipendenza e la sovranità ci salveremo. Ed è per questo che sto girando l’Italia per far unire tutti i movimenti ambientali che sono nati in questi anni. Abbiamo un grosso potenziale. Dobbiamo, però, tornare all’etica”. Infine Lannes porge una richiesta a “tutti gli editori per far si che venga pubblicato il mio libro “Ustica: le due stragi”. Non voglio guadagnare un centesimo dai profitti del libro. Voglio solo che, grazie ai documenti inediti da me svelati, la gente possa conoscere la verità su quella strage”.