Modugno senza pace?

Dopo la disastrosa esperienza amministrativa conclusasi tre mesi or sono con evidente sollievo della cittadinanza, le forze politiche Modugnesi sembrano ancora disorientate e alla ricerca di una identità che giustifichi e qualifichi la loro presenza e, talvolta, la loro esistenza.

Come se – paradossalmente – l’azione nefasta della giunta precedente, distintasi per incapacità, inconcludenza, soffocamento della democrazia e dei più elementari diritti garantiti dalla Costituzione Italiana, non avesse insegnato nulla.Sembrano ancora disorientate e, in aggiunta, compresse in un ingorgo politico tra primarie, trattative, incontri e riunioni varie dei tanti tavoli.È un ingorgo che – temo – non farà altro che aggiungere, alla tradizionale diffidenza e ostilità, sia pur maldestramente nascosta, veti e pregiudiziali a tanti livelli.Vorrei si comprendesse, invece, che Modugno e i Modugnesi hanno bisogno di concordia e di tolleranza e che auspicano ampie convergenze che vedano assieme, dai moderati alla sinistra, il disegno comune per guidare la città verso i traguardi che l’aspettano e respingere, così, con nettezza la cultura eversiva, quella, per intenderci, dispotica, arrogante e supponente, autoreferenziale, che tanto male ha fatto alla nostra comunità in termini di sviluppo economico e occupazionale. Su questo versante si dica finalmente una parola chiara perché solo così le persone di buona volontà avranno voglia di partecipare e di essere protagoniste di una stagione che guardi al bene comune.Su questo versante ho lavorato in passato e sullo stesso intendo, con maggiore determinazione, continuare a lavorare essendo sempre convinta che la politica è servizio per il bene comune. Disinteressato e onesto.

Lella Ruccia

(comunicato stampa)

 

Molto Professionale (2° episodio)

In questo seguito di “Molto professionale (1° episodio)”, Valentino Di Persio narra di queigesti e di quelle parole casualmente mosse dalla volontà che innescano inopinatamente il “Carpe Diem” rievocando quei nascosti e taciuti pensieri che, senza il giusto risalto, si sarebbero persi tra i ricordi di ieri. Così quel viaggio che sembrava essere arrivato a destinazione, non ha fatto altro che aprire agli occhi un nuovo orizzonte e, mentre i piedi restano ben saldi a terra, la mente riprende a volare …verso la notte.

«Alcune strade portano più ad un destino che a una destinazione.» (Jules Verne)

Buona Lettura!
Marica Caramia

 

Verso la notte
di Valentino Di Persio

No, non poteva finire così miseramente al controllo passaporti dell’Aeroporto Henri Coanda di Bucarest. Non poteva finire nel naufragio della sua apparente indifferenza all’incrociarsi dei nostri sguardi. Sarebbe stata come una storia troncata sul più bello, una favola spezzata a metà. Come se il lupo quel giorno non avesse avuto fame. Come se il cacciatore quel giorno se ne fosse andato a pescar trote al laghetto artificiale, anziché brancolare, quatto quatto, nei paraggi della casetta dell’indifesa nonnina di Cappuccetto Rosso, con il colpo in canna, pronto a far fuoco sulla vittima designata ovvero il povero e sempre affamato lupo cattivo.
Certe situazioni non si creano così, senza una ragione. Tutto ciò che ci accade non è mai fine a se stesso ma cela sempre una opportunità che, il più delle volte, finisce nel nulla per negligenza, per sfortuna, per non averne saputo cogliere il segnale o saputo valutarne la portata.
Nel mio caso, invece, credo sia intervenuta la casualità, la fatalità o entrambe. Fatto sta che scendendo dallo Shuttle al Terminal di Pla?a Romana al centro di Bucarest, la mia bella Hostess dagli occhi di pece me la sono ritrovata di fronte appena scesa, anche lei, da un Minibus bianco della compagnia aerea.
Siamo scoppiati a ridere ritrovandoci faccia a faccia.
-Riuscirò mai a liberarmi di lei?- ha esclamato allargando le braccia, sorpresa e divertita nel contempo.
-Ed io riuscirò più a fare a meno di lei?– risata all’unisono.
Intanto, le sue amiche la stavano salutando con la mano, allontanandosi. Lei, impacciata, avrebbe voluto raggiungerle ma la stavo già trattenendo per un braccio. -Beven ceva impreuna!- espressione incerta per dire “Beviamo qualcosa insieme!“. Mi ha guardato sorpresa, forse per la pronuncia storpiata del rumeno o per la gran faccia tosta, fatto sta che s’è fermata.
-Ok, ma solo per un caffè, devo andare via presto.-
-Mi basterebbe solo il tempo d’un battito di ali. Solo il tempo per conoscere il tuo nome e dirti il mio!- rispondo, soddisfatto.
Mi sorride arrossendo mentre con le dita ravvia una ciocca di capelli dietro l’orecchio abbassando lo sguardo. -Diana, mi chiamo Diana.- mi sussurra, allungando la mano. -Francesco!- le farfuglio a mia volta, affrettandomi a serrarle la sua mano tremante nella mia.
Trascinando i nostri rispettivi trolley ci avviamo verso il bar “Espresso Italiano”, di fronte al Terminal. Ci sediamo a un tavolino rotondo in fondo al locale.
L’inserviente, una ragazza ben curata nell’aspetto, con grembiule marrone e bustina in testa con il logo d’una nota marca di caffè, ci consegna subito i coloratissimi dépliant delle vivande. Diana ordina Cappuccino con crostatina di mele, io spremuta di arance.
-Ed eccoci qui!- esclamo guardandola dritta in viso a volerne decifrare le emozioni del momento. Ma nulla, nessuna scintilla vagante nei suoi occhi, niente restava della sua vivacità rimarcata sull’aereo. Sarà, penso, a causa della stanchezza, del rilassamento dopo lo stress da lavoro. Prima d’intavolare qualsiasi discorso, Diana, guardandomi a sua volta fissa negli occhi, mi premette che per lei è inusuale intrattenersi con i viaggiatori e che nel mio caso rientra nell’assoluta eccezionalità. -Non posso che esserne lusingato!- le rispondo compiaciuto.
Passando al tu le chiedo: -Come mai questa volta hai deciso di venire meno ai tuoi principi e derogare alla deontologia professionale?-
-Francamente mi ha incuriosito il tuo atteggiamento sin da quando sei salito sull’aereo. M’intrigava quella tua sicurezza, quel tuo modo di guardarmi e l’approccio spontaneo che c’è stato subito tra noi. Comunque quello che m’incuriosiva di più era l’intensità, la frenesia che mettevi nello scrivere su quella specie di block-notes che ti porti dietro e se ben ricordo non ero la sola ad esserne incuriosita!- alludendo alla ragazza che era seduta vicino all’oblò nella fila accanto.
Alla sua arguta ed inaspettata osservazione, rispondo sorpreso -Ma sai, io scrivo sempre quando posso, figurati se mi sarei lasciato sfuggire un’occasione ghiotta come quella di vedere una bella creatura sgambettare con classe avanti ed indietro lungo il corridoio d’un aereo.-
-E cosa avrai mai potuto scrivere su quella bella creatura, come l’hai chiamata tu, proprio mentre faceva il suo lavoro?-
-Sono rimasto affascinato dall’eleganza, dai modi gentili, dalla sicurezza, dalla professionalità, dalla scia di gradevole profumo che lasciava e anche dal suo bel parlare la mia lingua. Ho avuto l’istinto irrefrenabile di scrivere di te, mi sei sembrata speciale, eletta, pulita, onesta, fiera di svolgere il tuo lavoro. Nel tuo sguardo vedevo, lo vedo ancora, trasparire uno spirito soave come ha scritto il Sommo Poeta. Conosci Dante Alighieri?-
-No. Ma se t’ispiri a lui vuol dire che è un tipo molto romantico.-
-Lo era, cavolo se lo era! E’ stato lui molti secoli or sono ad elevare la donna ad una dimensione angelica come tramite di Dio tra il cielo e la terra.-
-Stupendo!-
esclama, incrociando il suo sguardo col mio.
-Ti piace la musica?- le chiedo improvvisamente notando sulla vetrina la locandina di “The Rock“, una Tribute Band della nota formazione australiana “AC/DC”.
-Si Molto, perché?-
Indicando il poster. -Questa sera suonano all’Hard Rock Cafè. Se non hai altri impegni e ti piace quel genere musicale potremmo andarci insieme.-
Breve riflessione -Beh in effetti, non ho impegni irrinunciabili e, francamente, assistere ad un concerto rock sarebbe un diversivo e mi farebbe ovviare alla rituale e spesso noiosa rimpatriata con le solite amiche.-
Finiamo di consumare parlando dei nostri gusti musicali, simili e compatibili. Nel frattempo aveva tirato delicatamente dalla sua parte il mio ormai famoso block-notes per annotarvi telefono ed indirizzo.
-Sarò pronta per le 20.30, però tu chiamami prima.-

Valentino Di Persio

(Il terzo ed ultimo episodio seguirà la prossima settimana.)

Attendiamo la pioggia per ripulire Corso Vittorio Emanuele!

Sarà pure una sciocchezza e forse qualcuno sorriderà, ma lo dico lo stesso, del resto non è anche dalle piccole cose che si riconosce il senso civico di una comunità?
Così come non è dal quotidiano che si avvalora la solerzia dei dipendenti pubblici impiegati per “soddisfare” i bisogni dei cittadini e “vigilare” i luoghi affidati alla loro gestione?
Eppure …
A Modugno, sono iniziati i lavori di riqualificazione di Corso Vittorio Emanuele, con la piantumazione di nuovi alberi. Si possono già ammirare le giovani piante messe a dimora a destra come a sinistra del corso. Alte, allineate, pronte a nuovi germogli per la prossima primavera. Il lavoro va avanti spedito ma dello sporco lasciato sulle basole di pietra bianca e i grumi di terriccio disseminato ovunque sui marciapiedi sembra non preoccupare nessuno.
Ma all’esecuzione dei lavori non dovrebbe seguire la pulizia dei luoghi?
Stiamo parlando di Corso Vittorio Emanuele, il “salotto” di Modugno e non di una strada vicinale di periferia poco frequentata, che meriterebbe comunque lo stesso trattamento.
In altre parti, come Parigi per esempio, gli operai edili durante i lavori proteggono strade e marciapiedi dai calcinacci e dai residui della lavorazione con incerate e fogli protettivi messi per terra, e, a conclusione dell’intervento, ripuliscono i luoghi, restituendoli alla collettività, più puliti di prima.

Ed è così che la Signora P., temendo di sporcare l’interno del suo negozio e restituire decoro al marciapiede prospiciente la sua attività, si è armata di ramazza, straccio, acqua e detergente, ed ha provveduto a ripulire il marciapiede dal terriccio lasciato dagli operai che hanno eseguito i lavori. Altri commercianti invece, hanno preferito riversare secchi d’acqua sui marciapiedi, peggiorando la situazione. Le impronte delle scarpe dei passanti imbevute di acqua mista a terra, come tamponi hanno lasciato impronte dappertutto, anche nelle parti pulite (diciamo così) dei marciapiedi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Ma non dovrebbe esserci un dipendente comunale a seguire i lavori e vigilare che vengano, come si dice in gergo, eseguiti a “regola d’arte”?
Nell’attesa, trascendo nella pioggia il mio desiderio di vivere in una città più decorosa, ed attendo che essa (la pioggia) cada copiosa e subito per vedere (ri)pulito Corso Vittorio Emanuele!

Fonte: Paparella.it

Inviato da Raffaele Paparella in data 24/11/2014

Comunicato stampa coalizione centro-sinistra Modugno

Al termine di una serie di incontri, le forze democratiche e progressiste che a Modugno si richiamano ai valori della tradizione riformista, cattolico-democratica e socialista, hanno sottoscritto un manifesto di adesione, le cui linee guida sono racchiuse nel documento che segue. ” Un punto di partenza e non di arrivo”, che sarà ulteriormente sviluppato con tutte le forze politiche e di cittadinanza attiva, che da oggi in poi vorranno offrire il loro contributo e che aderiscono agli stessi valori. Il manifesto pertanto si rivolge a tutte le espressioni libere della nostra Città, per la costruzione di una proposta di governo responsabile e coerente.

Partito Democratico
Labdem Socialisti d’Europa
Partito dei Comunisti Italiani e Pianeta Solidale
Adesso! Modugno con dignità
Rinnovare Insieme
Ass.ne Village
Civica
Italia dei Valori
Casa del Popolo

MANIFESTO DI ADESIONE

La Politica ha il dovere di recuperare la sua capacità di ascolto e di contatto con le persone e con i loro problemi. Per questa ragione e con questo obiettivo è fondamentale sostenere i percorsi partecipativi intorno a temi sociali, ambientali e urbanistici, come pure dimostrano le recenti esperienze praticate sul campo in altri territori.

In questo senso il WELFARE di una Città non è utile solo a restituire i diritti a chi li ha persi, ma consente e facilita l’incontro e la convergenza di svariate, singole e specifiche politiche territoriali, intorno al senso stesso di cittadinanza. Esso diventa quindi un Servizio alla Comunità intera, un Servizio che attraversa la vita quotidiana di tutti per facilitarla e  cessa di essere semplicemente un sistema di interventi riparatori. Può essere pensato come l’opportunità che unisce urbanistica, ambiente, salute, gestione di risorse e che investe la vita quotidiana delle persone, i tempi e i luoghi della gente.

Per queste ragioni i sottoscritti componenti di Comitati, Associazioni, Liste civiche e Partiti, sostengono e propongono l’avvio di un processo semplice, per la costruzione di una coalizione di Centrosinistra, che si candidi a governare la Città, all’insegna delle molteplici opportunità che offre una lettura sociale dei bisogni, delle risorse e delle opportunità di una Comunità viva come quella modugnese.

Sottoscrivere questo documento non è un punto di arrivo ma di partenza per una più ampia partecipazione, rivolta a tutti coloro che vorranno contribuire al rilancio di Modugno, sulla base di valori etici e politici condivisi e sulla base delle seguenti priorità:

RIASSETTO URBANO e CULTURA, CENTRO E PERIFERIE

Riconnettere i luoghi di pregio del territorio con il centro urbano e con le periferie, riqualificando l’esistente e restituendo ai luoghi storici il compito di riconfigurare l’identità della Città. Il concetto di Periferia perde il senso della separazione se ciascuna zona urbana si attrezza per mantenere e incrementare i livelli minimi della qualità di vita e della convivenza civile, mediante riqualificazione degli spazi e animazione civile e culturale, che quegli spazi recuperati consentono.

Il riassetto urbanistico è tutt’uno con la programmazione culturale e la valorizzazione delle innumerevoli risorse culturali della Città. Le attività e gli attori culturali, messi in rete tra loro, sono funzionali alla rivitalizzazione del tessuto sociale, oltrechè dei luoghi di cui riappropriarsi.

Parole chiave: rigenerazione e riqualificazione urbana.

SERVIZI SOCIALI e SPORT

Il “Piano sociale di Zona” è strumento fondamentale per la realizzazione delle politiche per gli interventi sociali e socio-sanitari, con riferimento, in special modo, alla capacità dei vari attori, istituzionali e sociali, di definire tutte le scelte concertate in grado di delineare opzioni e modelli strategici adeguati, per lo sviluppo di un moderno welfare municipale.

Per tornare a politiche attive capaci di rispondere in maniera concreta ai bisogni espressi da fasce sempre più larghe della popolazione è urgente ed imprescindibile avviare un processo di superamento delle logiche assistenzialistiche per introdurre un modello utile a produrre opportunità di reinclusione con ricadute immediate sulla collettività oltre che sui singoli nuclei familiari in situazione di difficoltà.

E’, inoltre, necessario procedere con immediatezza ad una strutturazione “reale” dell’Ufficio di Piano che ha vissuto, negli ultimi anni, un improduttivo turn over del personale che ha determinato una situazione di stallo con ricadute gravi sul tessuto sociale.

Valorizzare le realtà associative di volontariato  presenti sul territorio, per un processo di sussidiarietà, con particolare attenzione alla fitta rete di associazioni sportive che svolgono un ruolo prezioso in ambito educativo e di inclusione sociale dei ragazzi.

Parola chiave: inclusione sociale e protagonismo dei soggetti deboli.

AMBIENTE e GESTIONE RIFIUTI

Governare l’avvio del nuovo sistema di gestione differenziata dei rifiuti urbani per intersecare la tutela ambientale con le politiche di valorizzazione del Territorio, del paesaggio e di rilancio culturale e turistico della Città.

Parole chiave: Risanamento ambientale e Rifiuti Zero

BILANCIO

Trasparenza nella gestione della contabilità, più pianificazione e meno ragioneria, equa distribuzione degli oneri, partecipazione della Città nella stesura del Bilancio.

Parole chiave: trasparenza e partecipazione

INNOVAZIONE TECNOLOGICA E RIORGANIZZAZIONE DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA

La riorganizzazione dei tempi e dei modi di lavoro negli uffici comunali,  delle modalità di connessione tra la cittadinanza e l’amministrazione da un lato e dell’altro tra i vari soggetti di cui è composta l’amministrazione, è oggetto di innovazione.

Per colmare i vuoti che nel tempo si sono prodotti nei diversi settori dell’apparato amministrativo è necessario che il Governo della città manifesti una grande capacità di rimotivazione del personale avviando un processo partecipato.

Parole chiave: rete, motivazione, condivisione.

LAVORO e FORMAZIONE: ATTIVITA’ PRODUTTIVE, COMMERCIO, AREA INDUSTRIALE E ZONA ARTIGIANALE

Riconoscere i bisogni di innovazione della rete imprenditoriale locale ( anche attraverso l’attivazione dello Sportello Unico alle Imprese), i bisogni logistici dell’area artigianale e industriale, e contribuire ad allestire servizi adeguati, in concertazione con le categorie produttive, con gli organi di gestione dell’area industriale, con il governo dell’Area Metropolitana e della Regione.

E’ opportuno un piano per la riattivazione del commercio all’interno della città, per la  creazione del DUC (Distretto Urbano del Commercio) ovvero un centro commerciale all’aperto .

Sostenere i produttori agricoli locali, valorizzando i prodotti attraverso un marchio di qualità e la creazione di un mercato a km zero da allestire nella piazza centrale in periodi determinati per promuovere il concetto: dalla terra alla tavola. Il ruolo del Municipio nel rilancio dell’occupazione passa attraverso un sostegno alle imprese e alle categorie, affinchè vengano censiti prima e sostenuti poi, con competenza e puntualità i bisogni. Primo tra tutti quello della Formazione al servizio di una produzione innovativa e al p
asso con i tempi.

Parola chiave: innovazione e attrattività territoriale.

MOBILITA’

Riavviare politiche di razionalizzazione della mobilità urbana stimolando una mobilità sostenibile, l’uso di mezzi alternativi all’auto e potenziando il trasporto pubblico.

SICUREZZA e VIVIBILITÀ

Restituire alle famiglie, agli anziani e ai ragazzi il senso di sicurezza nel vivere in libertà le strade, le piazze e i luoghi di aggregazione, dentro una comunità che sa proteggere. Avviare una campagna di sensibilizzazione all’educazione civica e al rispetto dell’ambiente e delle regole.

Parole chiave: cittadinanza e libertà

Non è più rinviabile una riforma della democrazia dal basso e partecipata.

I piani sociali di zona nell’ambito socio-sanitario, i forum in ambito urbanistico, percorsi come “Agenda 21” in quello ambientale, il bilancio partecipato nella programmazione politico-finanziaria, sono iniziative che hanno il grande merito di aver organizzato percorsi di costruzione condivisa dei processi decisionali, attivando, intorno a problemi concreti, tutte le occasioni possibili di governo condiviso, che spesso hanno consentito di migliorare la circolazione delle informazioni e il dialogo tra istituzioni e cittadini, di rafforzare la partecipazione dei diversi attori locali, di incrementare il coordinamento tra i settori della Pubblica Amministrazione, di reperire soluzioni condivise ai problemi esistenti sul territorio.

Per la selezione del nostro candidato sindaco, si adotterà lo strumento delle Primarie se questo sarà utile a liberare energie e a trovare una larga condivisione alle scelte.

Le Primarie sono uno strumento e non un obiettivo.

I sottoscrittori

Partito Democratico
Labdem Socialisti d’Europa
Partito dei Comunisti Italiani e Pianeta Solidale
Adesso! Modugno con dignità
Rinnovare Insieme
Ass.ne Village
Civica
Italia dei Valori
Casa del Popolo

Al Caffellatte il Book Exchange

Parte oggi 27 dalle 17,00 in poi il BOOK EXCHANGE – Prendi un libro. Portalo con te. Scambialo con chi vuoi. –

una iniziativa che Caffellatte, il restaurato “rendez-vous des jeunes” modugnesi di Via Paradiso ha organizzato insieme a PIAZZA PUBBLICA, 70ZERO26, ALCHIMISTI- NOVI, FI.DA.PA. – BPW Italy.

Scambiare un libro con una persona che magari non conosci è un modo (anche gratuito) di ampliare la propria cultura oltre che l’occasione di conoscere altre persone, per confrontarsi con altre esperienze e culture diverse partendo proprio dal libro che ci si scambia. Non serve altro che un libro per partecipare ed esserci, tutti quindi in via Paradiso al CAFFELLATTE, magari pure prima delle 17,00.