Sicurezza sul lavoro a Modugno

La M.& F. ITALIA s.r.l.s. in via Bologna, 18 a Modugno è una società che si occupa prevalentemente di corsi di formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e di qualificazione del personale di enti pubblici e privati

 

M.&F. ITALIA è una Sede Formativa Locale di Fismic form (Concessionaria di servizi di Fismic—Confsal) ed è inserita nel circuito della formazione e della sicurezza ; La  certificazione dei percorsi formativi è erogata  dall’associazione sindacale FISMIC—CONFSAL attraverso la Delegazione  “ASV service “ con la quale  M.&F. ITALIA ha sottoscritto accordo di Subdelegazione. I docenti della M.&F. ITALIA sono inseriti nel circuito di ASSOPREVENZIONE e sono certificati dalla AEP ( Associazione Europea Prevenzione), e da questa sottoposti  a verifiche, controllo qualità e aggiornamenti periodici.

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Le tradizioni reinterpretate dai giovani modugnesi

Dopo il successo dell’anno scorso, anche quest’anno torna la seconda edizione de LaFestanost. Creata dall’associazione culturale Giovani Tradizioni di Modugno, essa è una sagra di prodotti gastronomici ed artigianali che avrà luogo l’11 e il 12 Luglio in Piazza Sedile e nel centro storico di Modugno. Saranno presenti anche stand di prodotti senza glutine per celiaci. A partire dalle ore 19.00 circa, la zona centrale di Modugno sarà popolata da artisti di strada e a seguire, alle ore 21.00 si esibiranno due gruppi di musica popolare: I Terraross sabato 11 luglio e i Cipurrid domenica 12. Questo evento nasce con la finalità di ridonare a Modugno vitalità, e valorizzare il nostro territorio e le nostre tradizioni. Il giorno 12, infatti, alle ore 19.30, si terrà una gara podistica a staffetta denominata “La Strazzat”. Organizzata in collaborazione con l’associazione sportiva dilettantistica “La Pietra”, essa ha lo scopo di presentare alle nuove generazioni, ma anche far riscoprire a chi già li conosce, quattro dei sei rioni di Modugno, oramai finiti nel dimenticatoio. Musica, divertimento e tradizioni vi aspettano.. Non mancate!

Una attestato di benemerenza dell'Università di Bari

Il 7 luglio scorso il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Bari prof. Antonio Uricchio ha conferito l’Attestato di Benemerenza alla memoria a Gabriella Cipriani la nota violinista molfettese deceduta in un incidente automobilistico. Il riconoscimento è stato assegnato in ragione del brillante curriculum studiorum della Cipriani peraltro prossima alla laurea in Lingue. La cerimonia si è tenuta nella solennità di una riunione del Senato Accademico dove il Rettore ha tratteggiato con particolare interesse gli aspetti salienti del breve ma intenso percorso di studi della studentessa enumerando i riconoscimenti ottenuti in Italia e all’estero. In sintonia col rettore, il prof. Massimiliano Demata, docente col quale la Cipriani lavorava alla stesura della tesi di laurea, non ha trascurato di soffermarsi sul dinamismo e sulla sete di conoscenze che animavano la giovane molfettese. Caratteristiche tutte elencate nella pergamena consegnata ai genitori di Gabriella Cipriani, Michele e Giulia de Ceglia.
L’evento ha visto la presenza di amici e colleghi dello stesso corso di laurea nonché quella della preside prof.ssa Marie Thérèse Jaquet (Lettere, Lingue, Arti, Italianistica e Culture Comparate), della prof.ssa Angela Carbone (corso di laurea specialistica scienze dell’Informazione e sistemi editoriali), della prof.ssa Rosanna Salvemini, docente di Lettere, della prof.ssa Della Rosa (cura l’erasmus per l’uniba), della prof.ssa Alessandra Squeo docente di Inglese e del prof. Fedele Pastore docente di Lingua e Letteratura Francese.     

Welfare, un milione di euro per l’asilo nido

Welfare, un milione di euro per potenziare l’asilo nido di Modugno e i servizi alla prima infanzia nei comuni dell’ambito Modugno – Bitetto – Bitritto Importante risultato, conseguito grazie agli strumenti predisposti dall’amministrazione Magrone, in collaborazione con i comuni di Bitetto e Bitritto, sottolineato dalle parole della dott.ssa Scardigno, prossimo assessore di Modugno ai servizi sociali: “Una grande soddisfazione essere nella Regione Puglia i primi, come ambito territoriale (BA-10, Modugno comune Capofila, ndr), ad aver ottenuto l’approvazione del secondo riparto PAC Infanzia con un finanziamento di 994.668 euro: sarà utilizzato per potenziare l’asilo nido comunale di Modugno e offrire buoni di conciliazione vita-lavoro per sostenere economicamente l’inserimento negli asili privati. Raccolti i frutti dell’ottimo lavoro svolto dall’Ufficio di Piano, la struttura tecnica che cura il funzionamento del Piano Sociale di Zona e che noi, nella passata amministrazione, abbiamo fortemente voluto mettere finalmente in grado di operare”.
Aumentati fino a 40 i posti nido, si amplia ora la fascia oraria dell’Asilo Comunale di Modugno, servizio pubblico essenziale per la città. A partire dal nuovo anno scolastico (comincia a settembre) l’asilo nido comunale sarà aperto anche nelle ore pomeridiane, di sabato e nel mese di luglio, portando così gli standard del servizio al livello delle migliori strutture della Puglia e non solo. Tutto questo grazie all’approvazione del Piano di Azione e Coesione Infanzia presentato dall’Ambito Territoriale BA10, organismo di cui Modugno è il comune capofila, per accedere ai fondi europei destinati alle Regioni a “Obiettivo Convergenza”. Dunque, dopo il finanziamento della prima annualità (oltre 500.000 euro), è stato approvato dal ‘Comitato Operativo per l’attuazione del Programma Nazionale per i Servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti’ anche il Piano di Intervento, cosiddetto di secondo Riparto, per un importo di 994.668 euro da destinare al potenziamento dell’asilo nido modugnese e all’offerta di buoni di servizio da utilizzare in nidi e centri ludici nei comuni di Modugno, Bitetto e Bitritto.
Valorizzando, all’interno delle politiche sociali, l’efficacia dei servizi come fattori di sviluppo, e non di mero costo, in quanto orientati alla conciliazione e alla promozione della qualità della vita, i PAC (Piani di azione e coesione) si pongono in stretta continuità con gli obiettivi del Piano Sociale di Zona, riconoscendo la centralità dei sistemi associati dei Comuni e delle unità territoriali coincidenti con i distretti sociosanitari.
Il Piano Sociale di Zona oggi in via di attuazione, strumento principe nelle mani dei comuni per l’aiuto dei cittadini più bisognosi, è stato adottato nel 2014 durante l’amministrazione Magrone, a coronamento di un lungo e complesso percorso guidato dal Comune di Modugno, Capofila d’Ambito. A curarne il funzionamento è l’Ufficio di Piano, servizio reso finalmente efficiente dalla giunta Magrone, la quale lo ha messo in grado di operare con una dotazione organica completa e con un regolamento sul funzionamento dell’Ufficio, dopo che per molti anni era stato malamente gestito e mantenuto in una situazione confusa e sterile.
Grazie all’approvazione e all’attuazione dei PAC (infanzia e anziani) e del Piano Sociale di Zona 2014-2016, oggi i cittadini possono disporre di servizi socioassistenziali indispensabili e mai attivati prima nel territorio d’Ambito. Di questi ultimi sono esempio l’avviamento, sin da inizio 2015, del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata per gli ultrasessantacinquenni in condizioni di non autosufficienza (consentito dal PAC Anziani presentato nel 2014 e finanziato come Primo Riparto) e l’istituzione della Porta Unica di Accesso a Modugno, servizio che semplifica l’accesso dei cittadini alla rete dei servizi socio-sanitari dell’Ambito.

Fa un 13 miliardario ma non lo pagano

Martino Scialpi, un commerciante che nel 1981 fece “13” ma il Coni non ha ancora pagato.

Miliardario mancato, con un montepremi di un miliardo di vecchie lire, in questi anni ha perso tutto: moglie, casa e lavoro. Nel 2012 una sentenza condanna l’ente sportivo a pagare ma ancora oggi Martino si dibatte tra aule di tribunale e carte bollate per riscuotere i suoi soldi.
La presentazione del libro, in programma per giovedì 2 luglio presso il Palazzo della Provincia alle ore 18.00, spiega il dott. Valenzano, Consigliere delegato alle politiche sociali della Città Metropolitana, si inserisce nell’ambito della settimana dedicata alla prevenzione e cura del gioco patologico, e intende sottolineare come un evento che avrebbe dovuto essere la svolta della vita di un semplice commerciante, possa diventare un incubo.
Al di là di ogni considerazione di natura prettamente giuridica e processuale, in una cornice di vignette sul tema, l’argomento risulta di grande attualità anche per le note vicende che occupano in questi giorni il gioco calcio e le sue preordinate “scommesse”…

La storia: È il 1 novembre del 1981. Un giovane ragazzo pugliese, Martino Scialpi, scopre, al termine dei risultati delle partite di campionato, che la schedina da lui giocata qualche giorno prima è vincente. Ha totalizzato un tredici! Quella che avrebbe dovuto essere la svolta della sua vita, di semplice commerciante, diventa un incubo: qualche giorno dopo, infatti, dai giornali locali e nazionali, scoprirà che la sua schedina non è tra quelle date per vincenti. Inizia così una vera odissea, che dura ancora oggi e che non ha trovato la sua soluzione. Trentaquattro lunghissimi anni, tra carte bollate, aule di tribunale, avvocati, accuse e proscioglimenti. Scialpi, novello Davide, ha intrapreso una battaglia contro Golia, rappresentato dal Coni e dallo Stato. Una battaglia che lui stesso definisce “un complotto”, e che è diventata la sua ossessione.

PRESENTANO IL LIBRO

MARTINO SCIALPI HO FATTO 13!

Una vincita negata e 34 anni di menzogne del Coni

Schena Editore

Dino CassoneCuratore del libro

Guglielmo Boccia Avvocato Foro di Taranto

SALUTI

Giuseppe ValenzanoConsigliere Delegato Politiche Sociali Città Metropolitana di Bari

Stella SanseverinoConsigliere di Parità Città Metropolitana di Bari

Rossana LalloneDirigente Politiche Sociali Città Metropolitana di Bari

INTERVENTI

Ferdinando ImposimatoMagistrato, Presidente Onorario aggiunto S.C. di Cassazione

Rosario PolizziDocente Università Facoltà Medicina – Bari

Andrea Rossini Avvocato Foro di Roma

Beppe MontebrunoAvvocato Foro di Bari

MODERA

Miriam PalmisanoGiornalista