“Il nostro titolo non è in vendita e il gruppo è compatto”

Ambiziosi progetti per orientare la società a importanti traguardi. Concluso un campionato e fatte le dovute analisi sulla stagione appena trascorsa sia dal punto di vista squisitamente tecnico-tattico che di bilanci, arriva il tempo in cui l’organizzazione per mettere solide basi nell’allestimento di una nuova squadra pronta per il successivo anno la fa da padrone.

Questo iter che accade in tutte o quasi le compagini sportive caratterizza anche la vita societaria dell’ A.S.D. Sporting Modugno FC. La società biancoazzurra dopo aver condotto uno strepitoso campionato di serie B 2009-2010 impensabile per una neo-promossa che aveva come obiettivo una salvezza da conquistare a denti stretti (la realtà infatti è stata ben diversa), attraverso le parole dell’autorevole figura di Sifanno Michele vuole ringraziare tutti coloro che hanno contribuito per l’illustre stagione, mister Di Cosmo in primis che con la sua esperienza ha condotto davvero con sapere tattico i ragazzi attraverso i tortuosi sentieri del campionato di serie B.

“A questo punto è doveroso aprire una parentesi concernente il mister perché la sua preparazione ad ampio raggio non ha avuto e non ha davvero limiti: ottimo nella comunicazione, abile nel motivare, maestro nel gestire anche momenti particolari e delicati, insomma un encomiabile condottiero che ha saputo trarre il meglio da tutti gli elementi della rosa e nelle più disparate situazioni. Ringraziamenti che rivolgiamo anche ai ragazzi come capitan Gravina, Oreste, Colaianni, Loseto, gli argentini Paglia, Marengo e Marra, i portieri Sasso e Imperatore, insomma davvero tutti senza tralasciare nessuno e senza dimenticare, ma anzi rimarcare l’entusiasmo degli under 21 aggregati alla prima squadra che ha portato quel quid in più utile al conseguimento degli obiettivi stagionali.

Terminata la stagione è tempo quindi di prepararci alla prossima, in cui si prevedono grosse novità che ci auguriamo possano far fare quel salto di qualità alla nostra società che credo sia a livello di calcio a 5 una delle migliori del sud Italia. Nel campionato appena trascorso ci sono stati alcuni intoppi causati dal venir meno di liquidità legata ad un’importante sponsorizzazione, piccolo incidente che ha creato in alcuni calciatori malumori e mancanza di fiducia nelle potenzialità societarie convergenti nelle promesse date per quanto riguarda i vari pagamenti.

Stesse persone che però hanno dovuto ricredersi e rivedere le proprie posizioni in quanto abbiamo portato a termine tutti i nostri impegni elargendo il pattuito fino all’ultimo centesimo. La nostra società quindi non è affatto in discussione e il nostro titolo non è assolutamente in vendita come erroneamente si vocifera negli ambienti calcettistici, anzi con Pino Germinario i cui pensieri sono in simbiosi con i miei, stiamo rifondando una società che vedrà davvero la compagine modugnese protagonista di progetti molto ambiziosi grazie all’ingresso di imprenditori locali e non che porteranno ad un non indifferente irrobustimento della società, anche perché dopo tanti anni di sacrifici, sei per l’esattezza è davvero impensabile e improponibile una soluzione disfattista.

Le priorità del consigliere Longo in ambito regionale e locale

“Starò dalla parte di chi vorrà lavorare per la Puglia e per la città di Modugno”. “Lavoro e turismo. Di questo ha bisogno la Puglia prima di ogni altra cosa”. Così il consigliere regionale dell’Udc, Peppino Longo (modugnese doc) a quasi due mesi dalla sua elezione. Longo porterà in Consiglio regionale le ragioni della sua città (“il mio cuore è per Modugno”) ma non solo.

Eletto con 13.388 voti, di cui “solo” 3.972 nella sua Modugno, è il primo degli eletti per il suo partito, l’Udc, e l’ottavo in assoluto in tutta la Regione. “Un consigliere regionale non può – ha sottolineato – pensare solo agli interessi della sua città, ma deve pensare al bene di tutta la provincia che rappresenta e che l’ha votato e naturalmente al bene dell’intera regione”. Ma in fondo a Modugno non serve più di quello che occorre al resto dei pugliesi: un lavoro per i giovani. Ed è proprio da questo obiettivo che parte la progettazione dell’Udc pugliese ed in particolare di Peppino Longo.

Proposto dallo stesso governatore Vendola come presidente della Settima Commissione consiliare (quella che si occupa di Statuto e legge elettorale) e in lizza per la vicepresidenza del Consiglio regionale, Longo è già al lavoro per mettere nero su bianco un paio di proposte concrete. “Innanzitutto dobbiamo cercare di sfruttare al massimo i 3 anni che ci restano per usufruire dei fondi europei” ha insistito.

Nel 2013 infatti la Puglia uscirà dalle regioni cosiddette “Obiettivo 1” dell’Ue e non avrà più diritto ai finanziamenti per le aree disagiate. “Fondi che, se ben utilizzati – ha spiegato Longo – potrebbero dare un impulso importantissimo allo sviluppo della nostra terra”. E’ per questo che tra le prime azioni concrete che Longo promuoverà quale consigliere regionale, ci sarà un progetto da presentare alla Regione perché venga finanziato con fondi Ue, che coinvolga i modugnesi e che, se approvato, aiuti la nostra città a crescere e svilupparsi.

“Un progetto – ha sottolineato Longo – diretto ai giovani e del quale proprio i giovani modugnesi, magari quelli che ancora non hanno trovato un lavoro, siano protagonisti attivi”. Ma l’Udc non è minoranza in Consiglio regionale? “Non siamo nella maggioranza – ci ha in effetti confermato Longo – ma vicini al centrosinistra. Faremo un’opposizione costruttiva.

Indagini della procura per truffa alle assicurazioni

A Modugno per alcuni avvocati locali 15 casi incriminati. Nell’ultimo periodo non solo non ci sono nuove denuncie, ma sono state ritirate alcune vecchie richieste di risarcimento danni. Ci sarebbero anche modugnesi “furbetti” tra gli indagati nel fascicolo d’inchiesta della Procura di Bari su presunti risarcimenti per false cadute.

L’ipotesi accusatoria a carico di decine di persone è associazione per delinquere finalizzata a truffa e falso. Quello che emerge dalle indagini della polizia giudiziaria guidata dal vicequestore Pietro Battipede, è che in una trentina di casi pedoni distratti avrebbero denunciato falsi incidenti sulle strade di Modugno, dovuti a marciapiedi sconnessi e buche. Più di 400 i casi su cui si stanno concentrando gli accertamenti degli investigatori, un centinaio quelli già accertati tra Bari, Bitonto e Modugno.

La truffa è quantificabile in 500mila euro, se si considera che le richieste risarcitorie per i “danni provocati dai dissesti della pubblica via sono di importo pari o inferiore a 5mila euro. Solo a Modugno il Comune potrebbe aver subito un danno di quasi 150mila euro, ma da palazzo di città non c’è stata nessuna denuncia. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2007-2009.

Nel fascicolo della pm Angela Morea, si ipotizzano reati a carico dei denuncianti, degli avvocati che ne hanno curato le pratiche e le richieste di risarcimento, dei medici curanti che ne hanno firmato i certificati attestanti i presunti danni fisici dovuti alle cadute. Nell’indagine sono emersi nominativi ricorrenti “con allarmante frequenza – scrive la Pg – tra danneggiati e testimoni oculari, non di rado con scambi di ruoli tra loro (spesso, cioè, i primi figurano quali testi nei sinistri occorsi a chi aveva già rilascia to dichiarazioni testimoniali in loro favore)”.

L’inchiesta mira ad accertare anche il ruolo delle assicurazioni, che potrebbero risultare compiacenti nell’associazione ipotizzata. Nella sola città di Bari, dove il fenomeno è stato denunciato dall’ufficio del direttore generale del Comune, sono stati accertati 57 casi e su un’altra ventina sono in corso verifiche. Cinque gli studi legali coinvolti. Altri 15 casi a Modugno con un solo studio “incriminato”, del quale però non è noto il nome. A Bitonto sono una quarantina, assistiti dallo stesso avvocato.

Cultura Rom tra arte, musica e folklore

Spesse volte il mondo degli zingari è considerato distorto e di cui spesso sono vittime. “I loro lavori esprimono un sentimento di rivincita, sono una forma di terapia”. E’ quello che Timea Junghaus, curatrice della prima mostra dedicata all’arte contemporanea rom alla 52esima biennale di Venezia (nel 2007), ha detto a proposito dei quadri degli artisti rom.

Soprattutto nel periodo romantico c’e stata una grande valorizzazione della cultura e della musica degli zingari, ma ai rom non è mai stato riconosciuto questo merito. Da sempre svincolati dai parametri di vita dei gagé (come loro chiamano i non zingari), vivono l’arte come espressione profonda della propria esistenza. Riflette per questo lo stato d’animo di un popolo che ha fatto della precarietà l’emblema del proprio virtuosismo artistico. Un popolo, quello zingaro, caratterizzato dal suo destino, dal suo fatalismo atroce, da quel suo girovagare, da quel ricominciare sempre daccapo.

Anche i rom bosniaci che vivono a Modugno conservano nel proprio bagaglio culturale un’arte antica. I capifamiglia della nostra comunità rom discendono infatti da “maestri” della lavorazione di alcuni metalli (ferro e rame per fare solo alcuni esempi) utilizzati per costruire vari utensili da cucina e oggetti artistici come piccole sculture e quadri. Alcuni di loro hanno ereditato questa abilità – “arte” e sanno farlo molto bene. “Sanno chi sono, la loro identità è ben manifesta a sé e agli altri e punto di forza è l’autostima di gruppo, la capacità di adattamento all’ambiente circostante – ribadisce la docente Maria Liberio – e paradossalmente poiché stanziali sono meno tollerati”.

I nostri rom bosniaci sono giunti in Italia in seguito all’emigrazione degli anni 90’ come risposta (con la fuga) alla pulizia etnica degli estremisti serbi e croati. Le famiglie rom che vivono a Modugno e che sono ormai stanziali, posso essere definite “nomadi sedentarizzati”. I rapporti fra i rom e la società circostante sono sempre stati difficili con punte di conflittualità a volte esasperate. È certo che all’assimilazione forzata i rom hanno risposto con l’autoemarginazione e la clandestinità. Nonostante sei secoli di convivenza cosa conosciamo realmente della cultura rom? Sicuramente poco, per non dir nulla. Il mondo rom è filtrato solo attraverso gli stereotipi negativi con distorsioni dannosissime, di cui i rom spessissimo restano vittime.

Modugno commemora a un anno dalla scomparsa l'ex sindaco Ing. Franco Bonasia

Articolo pubblicato nella versione cartacea il 15 Maggio 2010.

Franco Bonasia il sindaco amico della trasparenza. Sensibile al dialogo e alla comunicazione pubblica. È passato un anno ormai dalla morte dell’ing. Franco Bonasia che ricoprì la carica di sindaco di Modugno per il centrodestra nell’amministrazione che precedette gli ultimi due governi Rana.

Degli anni della sua amministrazione ricordiamo l’impegno nel rispettare i punti del programma presentato agli elettori nelle elezioni del 1997 mediante il connubio tra buona amministrazione ed occupazione, in particolare, avendo implementato l’organico del comune sia per quanto riguarda i dirigenti che per l’organico della polizia municipale.

Alla sua amministrazione è riconducibile anche una particolare attenzione all’informazione ed all’avvicinamento tra istituzioni e cittadini mediante la fondazione del mensile ufficiale dell’amministrazione “Modugno in Comune”, primo esempio di trasparenza dell’amministrazione e l’apertura dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP). Per quanto riguarda i lavori pubblici, l’operato di Bonasia si distinse nel 1999 nella realizzazione parziale della rete della fogna bianca.

Progetto che sarà portato a compimento solo nei prossimi mesi con i lavori iniziati nei giorni scorsi dall’attuale amministrazione che dovrebbero risolvere definitivamente il problema degli allagamenti. Ricordiamo anche il completa mento dei lavori dell’impianto sportivo comunale, rivalorizzato dalla prima amministrazione Rana, e l’inizio dei lavori per la realizzazione del marcato coperto lì dove sorgeva il vecchio campo di calcio. Non ultimi furono anche i lavori di recupero dal degrado urbanistico e valorizzazione del centro storico mediante una prima ripavimentazione delle vie del borgo antico.

In una delle ultime interviste rilasciata nel 2005 al quotidiano online Modugno.it, Bonasia solleva il problema “ambiente” a Modugno, tema oggi oggetto di forti discussioni. “Le emergenze per Modugno – come dichiarato da Bonasia – sono quelle legate in generale all’ambiente e al territorio. Modugno è una città soprattutto industriale ed artigianale e la sua economia si basa essenzialmente su questi settori”.

“Adesso bisogna fermarsi un attimo e curare invece l’aspetto ambientale. Credo che Modugno abbia bisogno di maggiori spazi a verde, dobbiamo rendere più efficiente e migliore il nostro servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani che presenta ancora lacune vistosissime. Grande importanza, va data al completamento o avanzamento dei lavori della fognatura pluviale e al recupero del centro storico. A questo ci tengo tantissimo. Credo che un centro storico più bello è più vivibile sia il volano primo anche di un settore importante per la nostra economia. Quando un territorio è capace di attirare anche una maggiore frequentazione è chiaro che l’economia ne beneficia”.