I residenti di zona Cecilia:"Ci sentiamo baresi"

In caso d’incidente rimbalzo di responsabilità tra i nostri vigili e quelli di Bari. Secessione. Questa la richiesta che un gruppo di residenti della Zona Cecilia di Modugno fa al Comune. E lo fa con una petizione e una raccolta firme. Vogliono diventare a tutti gli effetti baresi visto che, di fatto, si sentono già tali. Le motivazioni sono molteplici, ma è il caso di fare un passo indietro nella storia.

La zona Cecilia (dal nome della nobildonna che ha donato i terreni al Co­mune) consta circa 5.000 abitanti, e con la costruzione della metropolitana questo numero tende ad aumen­tare. All’inizio questo rione distaccato di Modugno era circondato dalla campagna. Quando una trentina di anni fa il Quartiere San Paolo si è allargato a dismisura, ha finito per sconfinare nel territorio modugnese. Una semplice strada, via Pie­monte, separa ormai le due entità amministrative. Ma come si sentono i residenti della zona Cecilia? Baresi o Modugnesi?

La risposta, secondo il Consigliere Cir­coscrizionale Vito Camastra sembrerebbe Baresi. “E’ una questione vecchia di 10 anni. I residenti del quartiere Cecilia non hanno gli stessi diritti di un cittadino mo­dugnese e devono pagare le tasse ad un Comune che gli offre poco o nulla” ha af­fermato lo stesso Camastra che ha inoltre focalizzato l’attenzione su alcuni dis­servizi quali l’illuminazione stradale o le barriere architet­toniche: “In alcune zone del quartiere l’impianto di il­luminazione è fermo agli anni Sessanta, e se un disa­bile volesse abitarvi non potrebbe assolutamente muoversi”.

Altro problema è quello riguardante la scuola succursale della “Francesco Casavola”. “Stiamo lottando per un suo accesso in una zona meno pericolosa. Non più sulla strada ma dalla parte opposta, in via Puglie – afferma sempre Calastra, per il quale inoltre – non è giusto che un bambino della zona Cecilia abbia meno diritti di uno modugnese e non è giusto che un bambino modugnese possa scendere da casa e trovare il verde e le giostrine con cui giocare mentre noi ci chiediamo an­cora che fine abbiano fatto i fondi Por, 3.600.000 euro che dovevano essere stan­ziati per creare un centro polivalente e che sono stati dirottati altrove”.

Tutti pazzi per il Bari: Inaugurato il club "Amici curva Sud"

La nuova sede inaugurata il 22 aprile. Il tifo, l’amore incondizionato verso la propria squadra, condividere le gioie e le delusioni sportive, associate al puro piacere dello stare insieme confluisce spesso nella voglia di riconoscersi all’interno di un gruppo. Nasce con questo spirito aggregativo, e da un’iniziativa di amici di vecchia data di Bari e Modugno amanti dei colori bianco-rossi, il Bari Club “Amici Curva Sud 2010”.

Inaugurato il 22 aprile nella sede di Via Arciprete Pilolli 5 a Modugno, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni cittadine e dei calciatori Koman, Stellini e Gosztonyi, il club è presieduto da Michele Calia con la vice presidenza di Francesco Paolo Lucatorto, segretario Francesco Valente, cassiere Vincenzo Di Mauro, consiglieri Tommaso Volpe e Michele Di Fonte, revisori dei conti Giuseppe Di Mauro e Nicola Calia, responsabile del club Domenico Calia, soci Tommaso Lepore, Antonio Tedesco, Giuseppe Valente, Antonio Valente. Ora che questa stagione sportiva è terminata e il club ha potuto mettere a rodaggio il proprio entusiasmo, nella prossima si presenterà ai nastri di partenza nel pieno vigore, facendo sentire quell’indispensabile calore e supporto necessari per il sostegno dell’amato galletto.

Si rinnova l'appuntamento culturale sulle problematiche della cittadinanza

Italia Giusta rinnova l’appuntamento culturale. L’associazione “Italia Giusta secondo la Costituzione”, insieme al Comitato “la Motta” ed alla Redazione della rivista “Sudcritica”, rinnovano l’invito alla cittadinanaza a prendere parte all’evento critico-culturale che avrà luogo venerdì 30 luglio a partire dalle 19,45.

Già lo scorso 2 giugno, l’associazione si è distinta per esser stata la prima sul territorio ad aver organizzato con i propri mezzi una manifestazione culturale che univa interventi di riflessione in merito alle problematiche cittadine in particolare sottolineando la precarietà della condizione igienica del centro storico di Modugno a momenti in cui “Pulcinella” intratteneva i partecipanti attraverso l’arte del marionettista Pantaleo Annese. Manifestazione che ha riscontrato, nonostante la pioggia, l’approvazione del pubblico presente. In questo secondo appuntamento dal titolo “Centro Storico di Modugno, Ecco l’estate: Uomini e Topi ancora insieme.

Al comune vogliono così e non se ne vergognano!” avremo la possibilità di riflettere nuovamente in merito agli spiacevoli “eventi” estivi che vedono l’aumentare incontrollato di topi, scarafaggi e parassiti di ogni tipo sia nel centro storico che, purtroppo, ora anche in altre zone della città come Piazza Garibaldi e Parco Padre Pio. Il tutto sommato all’offensivo silenzio delle istituzioni. La serata però non sarà solo di riflessione ma anche d’intrattenimento in quanto proseguirà con lo spazio musicale a cura dei “Ghostbuster’s Jazz”.

Amministrative: meno poltrone ma più candidati

Il centrosinistra verso le primarie di coalizione: il Pd rifiuta l’alleanza con il centro e passa la palla ai cittadini. Mancano appena dieci mesi alla conclusione dell’attuale am­ministrazione targata Rana giunta al termine del suo sec­ondo mandato. Questa am­ministrazione si è distinta, suo malgrado, per un’affannosa ricerca di “governabilità”.

Infatti si è visto, in ultima istanza, un inevitabile allargamento della maggioranza di centro sinistra verso partiti dell’opposizione come l’Udc. Quando poi si è deciso di nominare come Presidente del Consiglio co­munale il leader del Pdl Stella Sanseverino, Serafino Bruno come direttore generale, entrambi candidati sindaco nelle liste che si opponevano a Rana, e, in occasione delle elezioni del Consiglio provin­ciale, la migrazione del sin­daco dal Pd all’Udc, si è pale­sata ai cittadini modugnesi la volontà di annullare qualsiasi barlume di opposizione per creare un amalgama indistin­to nel quale risultassero tutti coinvolti e non spiccasse nes­suno in particolare.

Il tutto per garantirsi appunto una qual­che forma di “governabilità”. Il risultato? Se guardiamo alla fioritura di associazioni e comitati in difesa di questo o quel diritto, alle manifes­tazioni di protesta e ad alcuni episodi spiacevoli verificatisi in quest’ultimo anno, il gi­udizio finale è di gran lunga lontano dal sembrare posi­tivo. In quest’ultimo mese è già possibile assistere alle conseguenze di questa situ­azione. Fioriscono nuovi partiti come Moderati e Pop­olari o Alleanza per l’Italia, riaprono sezioni di partiti già esistenti come quella del Psdi, nascono già alcune liste come conseguenza del malcontento cittadino come Modugno libera da partiti e politicanti e si presume che il Comitato Pro Ambiente cre­erà una sua lista civica.

Si as­siste già, nel più classico dei teatri “Piazza Sedile”, ai ten­tativi di accordi, ricerca di alleanze e sostegno per ques­to o quel candidato sindaco. Tra le tante voci di possibili candidature, una è diventata realtà: l’Udc ha infatti pre­sentato il suo candidato uffi­ciale nella figura di Giuseppe Vito Vasile, detto Pinuccio, attuale consigliere comu­nale. Candidatura che è stata sottoposta all’attenzione del Pd al quale è stata richi­esta una nuova alleanza in vista delle amministrative.

Alleanza che è stata rifiu­tata con forza dal nuovo se­gretario Lilly Del Zotti che, come a noi dichiarato, ha ribadito l’intenzione di rima­rcare il nuovo inizio del Par­tito Democratico modugnese premendo affinché il candi­dato sindaco che dovrà rap­presentare il centrosinistra sia designato dai cittadini tramite il meccanismo delle primarie. Centrosinistra che però, ad oggi, appare quan­tomeno diviso tra il gruppo facente capo al consigliere Scognamillo e Sinistra Eco­logia e Libertà che attual­mente a Modugno presenta almeno tre suoi rappresent­anti e portavoce.