Alla Parrocchia Immacolata dibattito sulla sicurezza dei passeggeri

Trasporti, 2 giorni dedicati alla sicurezza: incontro – dibattito La sicurezza nei trasporti al centro di una due giorni organizzata dall’associazione culturale “Il Mosaico” di Modugno il 28 e 29 novembre scorsi nell’auditorium “don Emanuele Lucente” della parrocchia Immacolata.

La prima giornata è stata dedicata alla proiezione del film “Quando combattono gli elefanti”. “Ci sono persone che prendono il treno per andare a lavoro e ci sono persone che perdono il lavoro per garantire la sicurezza di chi va a lavoro col treno”. E’ una frase emblematica che scandisce la prima scena del film ed è riportata

sulla stessa locandina. Una frase che da sola può riassumere il senso dell’incontro organizzato a Modugno.Nella produzione indipendente, firmata dal regista Simone Amendola, scorrono immagini, volti, storie di ferrovieri, di viaggiatori. Una su tutte, la storia di Dante De Angelis, macchinista Trenitalia e Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza. Ed è proprio lui, Dante De Angelis, ad aprire il discorso dibattito della seconda delle due giornate dedicate alla sicurezza nei trasporti. Presenti il presidente dell’associazione Mosaico, promotrice dell’evento, Vincenzo Ingravallo, il già citato Dante De Angelis, l’assessore provinciale ai Trasporti, Lillino Labianca, Roberto Spadino, segretario regionale Orsa e l’ing. Romita, già in Ferrovie dello Stato. Moderava Pino Mele, dipendente Trenitalia e consigliere comunale di Modugno.

Dai contributi e dalle testimonianze di esperienze personali è emerso quanto il tema della sicurezza sia al centro delle attenzioni di chi nei trasporti, e specialmente nelle ferrovie, ci lavora quotidianamente. Si è fatto riferimento ai numeri, degli infortuni e dei decessi, chiedendo che le istituzioni si adoperino con maggiore efficacia sia sul versante doveroso dei controlli, che sul versante opportuno dell’educazione e della formazione. Un tema tanto caro quanto attuale riassumibile nel proverbio africano che ha dato il nome al film: “Quando combattono gli elefanti… sono i fili d’erba a soccombere”, tutta la saggezza di chi guarda alla persona, prima che alle dinamiche e agli interessi in gioco.

Al Palmiotta manca un settore dedicato alla tifoseria ospite

A.A.A. settore ospiti cercasi. Campo comunale agibile, ma solo per pochi. Accesso consentito a cento persone. L’ingresso secondario in stato di degrado, senza impianto di pubblica illuminazione, mancando di segnaletica verticale l’ingresso principale è chiuso in settimana per motivi di sicurezza.

Portogruaro provincia di Venezia, abitanti 25000 (serie B) – Cittadella provincia di Padova, abitanti 20000 (serie B) – Albinoleffe (serie B) società calcistica con sede legale ad Albino, abitanti 18700, rappresentante anche il paese di Leffe, abitanti 4800, entrambi comuni in provincia di Bergamo posti nella Valle Seriana – Chievo frazione di Verona, abitanti 4.500 (serie A).

Questi sono solo alcuni esempi delle diverse e splendide realtà al limite del fiabesco, che il calcio attuale ogni tanto è in grado di regalarci. Fa specie pensare che in un mondo dove la componente economica è divenuta più che mai decisiva non solo per il raggiungimento di prestigiosi obiettivi sportivi, ma soprattutto per il semplice sostentamento nelle più elevate categorie, queste abbiano trovato il modo per ovviare alla problematica pecuniaria, facendone di necessità virtù.

Il segreto risiede nell’organizzazione societaria e nelle strutture che aiutano e non poco una crescita dei giovani atleti nelle varie discipline sportive. Ora pensare che la neo città di Modugno, che conta circa 40.000 abitanti, possa raggiungere un simile obiettivo, oggi definirlo pura utopia sarebbe addirittura alimentare una flebile speranza, considerato lo stato di inspiegato abbandono in cui verte lo sport modugnese.Il primo disagio è la carenza di impianti e quelli presenti sul territorio non sono del tutto adeguati neanche per semplici programmi sportivi a breve scadenza. 

Il campo comunale Sigismondo Palmiotta, ad esempio, una struttura realizzata a fine anni novanta, quindi tutt’altro che obsoleta, rappresenta uno dei palcoscenici principali dove l’incuria e il disinteresse per le attività agonistiche e non, da parte delle varie amministrazioni susseguitesi nel corso degli anni, va in atto ormai da tempo sotto la non più giustificata, monotona e nauseante non solo per chi scrive, affermazione: “Non ci sono soldi”, pronunciata con chirurgica precisione ad ogni minima richiesta.

L’amarezza e la delusione dei più, dai dirigenti delle varie squadre che animano il “campo”, ai singoli sportivi, passando per chi semplicemente fa della lungimiranza una caratteristica principale della progettualità ad obiettivi prossimi e a più ampio raggio, risiede nella stranezza tendente all’antitetica assurdità di una struttura inversamente proporzionale al suo manto erboso, questo si, da fare invidia anche ad impianti propriamente definiti stadi (non è un caso che l’A.S. Bari in talune circostanze ne faccia uso).

Infatti al prezioso “rettangolo verde” calpestato settimanalmente da centinaia di ragazzi che suddivisi nelle varie categorie giovanili, militano nelle diverse squadre rappresentanti la città (U.S.D. Modugno, Bari Insieme, A.S.D. Modugno, Oratorio Modugno e Sporting Club Balsignano) fa da contraltare l’agibilità della struttura ridotta a 100 persone, determinata questa, dalla mancanza di un settore predisposto per gli ospiti, che non da tutte le garanzie richieste per il normale svolgimento delle gare.

Concorso per 7 posti di vigile urbano a Modugno

Via al concorso per sette vigili: in 1204 alle preselezioni. Sessanta domande di cultura generale in 50 minuti. I primi 100 accederanno agli scritti. Si sono svolte il 15 dicembre scorso le preselezioni per il concorso indetto a Modugno nel 2008 per 7 nuovi Vigili Urbani.

 I 1204 partecipanti (371 donne e 833 uomini) hanno risposto a 60 domande di cultura generale in 50 minuti. I più giovani aspiranti agenti hanno 21 anni ma c’è anche un 74enne a sostenere le prove. Per l’occasione è stato allestito a sede d’esame il teatro tenda Palatour di Bitritto. Tutti coloro che supereranno le preselezioni parteciperanno al concorso “Saranno ammessi a sostenere le prove scritte – si legge nel bando – i primi 100 candidati utilmente collocati nella graduatoria relativa alla prova preselettiva.

 Gli esami consisteranno in due prove scritte ed una prova orale che comprenderà anche l’accertamento della conoscenza della lingua straniera nonché delle procedure informatiche più diffuse”. Nelle due prove scritte dovranno redigere un elaborato su nozioni di diritto pubblico o penale o legislazione comunale, e formulare uno schema di atto amministrativo sulle materie oggetto della prima prova scritta o sul codice della strada.

Per la prova orale sono richieste nozioni di diritto pubblico penale, di ordinamento nazionale e regionale per gli Enti locali, statuto e regolamenti comunali, legge sulla pubblica sicurezza, codice della strada, diritti e doveri del personale comunale. Un concorso per titoli ed esami. Vuol dire che oltre al punteggio guadagnato con le prove, saranno determinanti ai fini della graduatoria finali i crediti assegnati in base ai titoli di studio e professionali.

Un incrocio pericoloso e l'accesso al campo sportivo diventa off limits

L’incrocio non è segnalato né da cartelli né da segnaletica orizzontale. “In accordo con il sindaco, abbiamo deciso per la chiusura dell’ingresso di via Santa Caterina a causa della pericolosità dell’incrocio” così il consigliere comunale Sante Lomoro motiva la chiusura.

Già un paio di volte sono stati evitati gravi incidenti sia per coloro che, transitando verso Modugno, arrivano a gran velocità nei pressi dell’incrocio, sia per coloro che si intrattengono con le “passanti” che sono solite sostare nei pressi dell’ingresso. Un altro motivo è che da che mondo e mondo, non si è mai visto che mezzi privati entrino nel campo sportivo. Abbiamo comunque concesso la possibilità di accedere alla struttura durante le partite ufficiali, considerando che la responsabilità della struttura in quelle occasioni è della società.

Durante la settimana, invece, in cui prevalentemente vi sono gli allenamenti dei bambini, si creava un viavai di automobili che dava origine solo ad una gran confusione. Un altro problema dell’ingresso principale è che coloro che entrano dall’ingresso principale, per recarsi sugli spalti, sono costretti ad attraversare lo spazio riservato ai giocatori. 

Per questo motivo, onde evitare disagi ai giocatori, abbiamo fatto in modo che l’area degli spogliatoi sia di utilizzo esclusivo degli atleti e del personale sportivo. L’ingresso da via Paradiso permette inoltre a coloro che vogliano assistere agli allenamenti di potersi recare sugli spalti o di assistere alle attività sportive del campo piccolo e usufruire dei bagni pubblici.

Il duro sfogo di Zizzari presidente dell' ASD Modugno

 

Palazzetto dello Sport non a norma: le nostre serie A costrette a vagabondare. Zizzari: «Ci sono paesi con due palazzetti. Cosa troviamo invece a Modugno? I palazzi. Sottometterci o mollare tutto».

Quando l’eccellenza è costretta a fare un passo indietro per cause di forza maggiore. È questo il caso di due realtà che hanno portato lustro e prestigio nello sport a Modugno. La ASD Modugno Volley e la ASD Modugno Calcio a 5, hanno raggiunto l’ambito traguardo della serie A2 con gli onori ma soprattutto con le difficoltà che tale obiettivo comporta. Quando si disputa un campionato di seria A2, infatti, i parametri delle strutture imposti dalle federazioni sono molto più tassativi.

Il palazzetto di Modugno, purtroppo, non raggiunge gli standard imposti e, piuttosto che vedere punti assegnati a causa del soffitto troppo basso, il Modugno Volley si è visto costretto a ritirarsi dalla serie A2 e ad iscriversi in serie C. Anche il Modugno Calcio a 5 soffre di queste inefficienze.A questo proposito, abbiamo avuto modo di riprendere la conversazione iniziata nel numero di gennaio di BariSudOvest con Vittorio Zizzari, presidente dell’ASD Modugno Calcio a 5, per capire se la situazione è migliorata. “Il problema – sostiene Zizzari – non è che le strutture non sono adeguate: è che non ci sono strutture! L’unico modo che ha la nostra squadra, per poter sostenere un campionato in maniera efficiente, è vagabondare alla ricerca di un campo che sia agibile.

All’inizio dell’anno abbiamo giocato nel palazzetto di Ruvo. Ora, poiché sono dirigente federale in divisione, abbiamo ricevuto una delega che ci permette di giocare nel “palestrone” di Modugno (cominciamo a chiamare le cose con il loro nome) sino alla fine di quest’anno”. Il palestrone di Modugno, infatti, è agibile sino a novantanove unità compresi anche giocatori e tecnici. Se consideriamo giocatori, arbitri, commissari di campo e paramedici del pronto intervento, siamo a quota sessantotto. “Restano solo trentuno posti – continua Zizzari – che ogni settimana sorteggiamo tra i tifosi. Il sottoscritto deve mantenere un sistema complesso a cominciare dalla scuola di avviamento al calcio a 5. Tali corsi, tenuti gratuitamente, saranno obbligatori per le squadre di A2 a partire dall’anno prossimo per non incorrere né al deferimento preso la commissione disciplinare, né in sanzioni disciplinari che possono arrivare siano a 10.000 euro di multa.

Alla scuola calcio vanno aggiunti il campionato juniores, che comprende atleti sino ai 18 anni, il campionato degli under 21, e quello della prima squadra più le varie attività organizzate per la scuola calcio. Se in tutto questo contenitore dobbiamo aggiungere il fatto che non c’è una struttura adeguata che risponda sia alle nostre esigenze che a quelle delle altre realtà sportive modugnesi, onestamente da soli non ce la facciamo. Non riusciamo a vedere nessuno spiraglio. Sono già due tornate elettorali che abbiamo e sentiamo promesse e vediamo il progetto del nuovo palazzetto.