A.S.D. Real Modugno: Salto di categoria ma la musica non cambia

Un mix di giovani e “vecchi” per la promozione in 1^cat.. Asd Real Modugno Campioni d’inverno in corsa per la vetta con Andria, Capurso, Sibillano e Bitetto per la volata finale.

“Siamo una squadra fortissimi, fatta di gente fantastici”. Cita così il tema musicale di un famoso brano di Luca Medici, alias Checco Zalone, pubblicato nel 2006 e che tanta fortuna ha portato alla nazionale italiana, nella spedizione mondiale in quel di Germania. Ritornello che si addice perfettamente anche alla compagine del Real Modugno, militante nel girone B del campionato F.I.G.C. LND di Seconda Categoria 2010/2011, nella totalità dei suoi componenti. Infatti pur consapevoli di aver plasmato una creatura di notevole fattura, anche in virtù di un precedente campionato in cui si è letteralmente sbaragliata la concorrenza, nemmeno il più fiducioso degli ottimisti tra i dirigenti, avrebbe mai immaginato di concludere il girone d’andata al primo posto in completa solitudine.

Ed è stato proprio nel giorno dell’Epifania, che la vecchina con la scopa e le scarpe rotte, passando dal “Sigismondo Palmiotta”, ha lasciato all’undici di mister D’Amico un dono del tutto inaspettato: il primato e con esso il titolo, seppur virtuale, di campione d’inverno. Il Real, infatti, battendo per 3 a 2 il Football Club Giovinazzo in un incontro tutt’altro che agevole e in concomitanza con i pareggi negli scontri diretti incrociati delle dirette rivali (Atletico Andria 2008 – R Sibillano Bari 1950 1 a 1 e Capurso – Bitetto 1 a 1) era riuscito a balzare solo in vetta con 28 punti.

Peccato però, che il primato sia durato meno di una settimana, in quanto la sconfitta tra le mura amiche contro la Sibillano per 2 a 1 (rete di Milella per i locali), maturata nella 1° giornata di ritorno abbia rimandato momentaneamente la squadra del presidente Rinaldi al terzo posto. Partita un po’ nervosa quella disputata da De Stefano, Fortunato e compagni contro la compagine barese. La voglia di far bene e allungare il passo nei confronti di una diretta concorrente, associata ad alcune dinamiche strettamente legate all’incontro, come il penalty subito dopo pochi minuti dal via e i diversi errori sotto porta, hanno determinato quel pizzico di nervosismo che si è rivelato fatale per la squadra modugnese.

Sconfitta che, come sottolinea mister D’Amico, lascia un po’ d’amaro in bocca per come è maturata, soprattutto in relazione agli errori commessi nell’area avversaria, ma al contempo aumenta la consapevolezza di avere tra le mani un gruppo fantastico, prima che dei bravissimi calciatori, amalgamati da un forte spirito di appartenenza e da un solido legame di amicizia.

Infatti, non bisogna dimenticare e nello stesso momento è doveroso evidenziare la cavalcata di questi ragazzi, che dopo un inizio non del tutto promettente, determinato da due sconfitte consecutive (2 a 1 sul campo del Sibillano e un 4 a 2 casalingo contro il Milan Club Molfetta), hanno ritrovato quella forza e quella determinazione, che li ha caratterizzati nella scorsa stagione (vittoria incontrastata del campionato e della finale a tre per il titolo provinciale F.I.G.C. LND di 3°categoria) e che ha reso possibile inanellare una serie impressionante di risultati positivi, utili per la conquista dei vertici della classifica.

Il Casale di Balsignano si rifà il "look"

I lavori inizieranno a breve e saranno finanziati dal Comune e dalla Regione Puglia. Casale di Balsignano, 1.450.000 € per il recupero definitivo del sito. L’intervento prevede la sistemazione della cinta muraria e il restauro degli edifici Sulla strada provinciale Modugno- Bitritto, collocato fra due lame, sorge il Casale fortificato di Balsignano.

La prima documentazione storica della costruzione è costituita da una pergamena del maggio 962, conservata nella basilica di S. Nicola di Bari. Balsignano si sviluppa fra il X e l’XI secolo come nucleo insediativo fortificato, in posizione eminente e in un’area servita da una diramata viabilità locale. Il Casale di Balsignano è uno degli esempi più illuminanti di quel processo di trasformazione del panorama agrario dell’Italia bizantina che trasformò molti piccoli centri rurali in luoghi fortificati.

Distrutto una prima volta nel 988 in seguito ad una scorreria saracena, Balsignano fu subito ricostruito e donato nel 1092 dal duca normanno Ruggero, alla lontana abbazia benedettina di S. Lorenzo di Aversa. Nel settembre del 1349, il Casale fu teatro di guerra fra il partito “filo angioino” e quello “filo ungherese”, che furono impegnati nella complicata lotta di successione dinastica del Regno di Napoli dopo la morte di Roberto d’Angiò.

Fu nuovamente devastato e distrutto nel XVI secolo dalle truppe francesi e spagnole che si contendevano l’egemonia nell’Italia meridionale. Attualmente il complesso comprende: una parte consistente delle mura, con apertura a feritoia; la chiesa di S. Felice, del secolo XI; i resti del castello; un alto muro a secco di recinzione che chiude al suo interno una corte e la chiesa di S. Maria di Costantinopoli (XIV sec.). Notizie a cura di Raffaele Macina fondatore e direttore della rivista “Nuovi Orientamenti”, e autore di diversi saggi cui: 1799 in Terra di Bari, Viaggio nel Settecento, Modugno nell’età moderna, nonché impegnato in ricerche di storia territoriale e in civili battaglie per il recupero e il riutilizzo dei beni culturali del territorio barese.

L’approvazione nel consiglio comunale dello scorso giugno del progetto definitivo di recupero del sito medioevale di Balsignano, per un importo complessivo di 1 milione 450mila euro (finanziato per 340mila euro con Mutuo Cassa Depositi e Prestiti con rate di ammortamento a carico del Bilancio Comunale e per 1 milione 110mila euro con finanziamento regionale, fondi Por-Fesr), ridarà quindi, la giusta e importante dimensione ad un gioiello della terra di Bari.

Il progetto elaborato dalla Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio delle provincie di Bari, BAT e Foggia, è stato finanziato, con la partecipazione del Comune di Modugno, attraverso i fondi del Programma Operativo Fesr 2007/13 – Asse IV (Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo) – deliberato dalla Giunta Regionale con il primo Programma Stralcio di interventi di Area Vasta Metropoli Terra di Bari.

Concorso Vigili Urbani:pubblicato l'elenco degli esclusi

I futuri agenti della Polizia Municipale avranno un’età compresa tra i 22 e i 44 anni. I 100 che hanno superato le preselezioni dovranno cimentarsi ancora in due scritti e un orale. I 100, 36 donne e 64 uomini, potranno partecipare alle prove scritte (non ancora calendarizzate) del concorso indetto a Modugno per 7 nuovi Vigili Urbani.

Dei 1204 che avevano presentato le domande di partecipazione alla preselezione del 15 dicembre, se ne sono presentati solo in 187. Con la prima grossa fetta di esclusi possiamo cominciare ad immaginare il profilo dei nostri prossimi sette agenti di Polizia Municipale. Sicuramente non al di sotto 22 anni né al di sopra dei 44. I 187 che hanno partecipato alle preselezioni si sono trovati a dover rispondere a 60 domande di cultura generale in 50 minuti nel teatro tenda Palatour di Bitritto.

Tutt’altro che una formalità. “Le domande – ci ha detto uno dei partecipanti esclusi – erano davvero difficili, e spaziavano dall’attualità alla storia, con domande specifiche di diritto ed economia”. Ma il vero esame deve ancora cominciare. I 100 preselezionati dovranno cimentarsi in due prove scritte ed una prova orale che comprenderà anche l’accertamento della conoscenza della lingua straniera nonché delle procedure informatiche più diffuse.

Nelle due prove scritte dovranno redigere un elaborato su nozioni di diritto pubblico o penale o legislazione comunale, e formulare uno schema di atto amministrativo sulle materie oggetto della prima prova scritta o sul codice della strada. Per la prova orale sono richieste nozioni di diritto pubblico penale, ordinamento nazionale e regionale per gli Enti locali, statuto e regolamenti comunali, legge sulla pubblica sicurezza, codice della strada, diritti e doveri del personale comunale.

Nominato Andrea Mercurio ad assessore all'Urbanistica

Scatta l’ottavo assessorato Mercurio all’Urbanistica Andrea Mercurio, ex assessore modugnese al Bilancio, schierato tra le fila dell’Udc, è tornato in Giunta con la nomina di assessore all’Urbanistica. Non sostituisce nessuno. La delega per questo assessorato, infatti, era ancora nelle mani del sindaco, Pino Rana, che aveva nominato solo 7 assessori. Con questa nomina, ad ormai pochi mesi dalla fine del mandato gli assessori della Giunta modugnese diventano così 8.

La S.M."San Francesco d'Assisi" accorpata alla "Dante Alighieri"

Scuola, iniziano gli accorpamenti la Francesco d’Assisi perderà l’autonomia da settembre 2011. La nuova struttura comprensiva dipenderà dalla Dante e accoglierà ben 889 alunni. Che una scuola perda l’autonomia non significa che sia destinata a chiudere. Stiano tranquilli quindi genitori e studenti della scuola secondaria di primo livello “Francesco D’Assisi”, che dal prossimo settembre dipenderà dalla Dante Alighieri.

E’ uno degli accorpamenti decisi dal nuovo piano di riordino della rete scolastica regionale, per ottemperare ai tagli previsti e imposti dalla riforma Gelmini. In nessuna città della regione ci saranno chiusure di scuole ma solo accorpamenti di strutture, specie nei grandi centri dove gli istituti sono poco popolati rispetto alla loro reale capienza. Con il provvedimento del governo regionale, e dunque con l’accorpamento, 19 scuole in Puglia perderanno l’autonomia: un numero comunque inferiore rispetto alle richieste dell’ufficio scolastico regionale che puntava a cancellare l’indipendenza di 34 istituti.

Per Modugno la Regione ha disposto l’accorpamento della scuola “Francesco D’Assisi” (276 alunni) con la “Dante Alighieri” (613). Tecnicamente l’edificio resta, le classi e gli alunni pure. Le uniche teste e poltrone a saltare sono quelle del preside e del cosiddetto dsga, il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi. Quello che Modugno si augura è che l’accorpamento non penalizzi una struttura che da sempre si è impegnata, più di altre scuole, nei progetti per l’integrazione sociale.

La Francesco d’Assisi, infatti, istituita il primo ottobre 1980, è sede del Centro Territoriale Permanente e del Centro Risorse Intercultura Territoriale. Inoltre tutti i progetti realizzati per gli extracomunitari nell’ambito del distretto fanno riferimento a questa scuola media. Un plesso che perderà la propria autonomia per una pura e semplice questione di numeri. E poi non ci vengano a dire che per chi fa i conti lassù a Roma quello che conta sia la qualità e non la quantità: questa legge ne è la prova tangibile.

Ma per non fasciarsi la testa prima ancora di essere caduti, aspettiamo di vedere cosa accade. “La Regione Puglia – ha detto il presidente Nichi Vendola in occasione della presentazione della nuova rete scolastica – ha lavorato perché la razionalizzazione non diventasse, come in tante altre realtà è accaduto, la chiusura delle scuole nelle aree periferiche o nei piccoli Comuni. La scuola non può essere valutata secondo una logica meramente aziendalistica, perché anche in un piccolo comune è il fondamento di un comunità, è un presidio di democrazia e di legalità.