Hello World, BariSudOvest.it

Esattamente un anno dopo l’uscita del primo numero del nostro periodico, noi, della redazione di Bari Sud Ovest, abbiamo pubblicato la versione elettronica del giornale, fruibile attraverso internet all’indirizzo: www. barisudovest.it.

Come tutti i più noti giornali online, il nostro prevede una distinzione di articoli in categorie, dalla cronaca, alla politica, all’economia, al calcio, più una serie di approfondimenti, come, le prossime elezioni amministrative, la centrale Sorgenia, e il termovalorizzatore di prossima costruzione. Presto sarà disponibile anche una sezione video, con interviste, video messaggi, report, realizzati dalla nostra redazione o scelti per voi direttamente dal web.

Cercheremo di portare le notizie dalle strade e dalla piazze di Modugno direttamente in casa vostra, nel vostro ufficio, nel minor tempo possibile, mentre state comodamente seduti, o mentre vi recate al lavoro in treno o in autobus. In tutto questo, voi, cari lettori, avrete un ruolo determinante, commentando gli articoli, inviadoci, se vorrete, le vostre idee, le vostre riflessioni semplicemente registrandovi al sito. In tutto ciò l’edizione cartacea non subirà alcun ridimensionamento continaundo ad essere sempre presente ogni mese con tutte le notizie e gli approfondimenti, così come lo è sempre stato nell’ultimo anno appena trascorso.

Il Centro di Salute Mentale cambia sede

Centro di Salute Mentale dove un tempo sorgeva la scuola media “Oratorio”. La parrocchia Maria Santissima Annunziata di Modugno si è aggiudicata il bando da 47mila euro all’anno. Gli uffici della Asl (limitatamente agli ambulatori del Centro di Salute Mentale) saranno trasferiti nella vecchia scuola dell’Oratorio.

I lavori di ristrutturazione dell’immobile inizieranno entro qualche mese, non appena la Asl approverà la delibera per la sottoscrizione del contratto. La struttura, di proprietà della Curia, ha partecipato al bando che la Asl Bari ha pubblicato nel settembre 2009. Per la precisione un “avviso di ricerca di un immobile a Modugno da adibire a sede del CSM”. Un’indagine di mercato finalizzata all’individuazione di una struttura da prendere in affitto, per la durata contrattuale di sei anni.

Quello che la Asl chiedeva era una “superficie interna non inferiore a 600 mq con spazi luminosi, dotata di circa 20 locali ben areati e climatizzati, di facile accessibilità (non ubicato in zona periferica e facilmente raggiungibile vicino alle reti di trasporto pubblico), con almeno due accessi autonomi, ubicati su un unico piano terra o su un piano terra e primo piano, conforme alla normativa sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, privo di barriere architettoniche con eventuale piano superiore servito da ascensore”.

Per chi conosce quella strutture e magari tanti anni fa la frequentava (perché ospitava una scuola media femminile), la ricerca della Asl sembra la descrizione delle aule dell’Oratorio. L’immobile, infatti, ha una superficie di 650 mq più altri 515 tra portico esterno e cortile da adibire ad area parcheggio, ha ambienti ampi (così ampi che in alcuni casi saranno divisi a metà) e luminosi, tutti sviluppati sul primo piano. Tutto ciò che manca è un ascensore. Ma la parrocchia Maria Santissima Annunziata, delegata dalla Curia a trattare con la Asl, tramite un suo tecnico di fiducia, l’ingegnere Graziano Di Ciaula, provvederà, a sue spese, a ristrutturare interamente l’immobile.

Popoli e Costituzioni: associazione a tutela dei diritti costituzionalmente riconosciuti

Popoli e Costituzioni è una fondazione onlus presente a Modugno da più di trent’anni, con presidente onorario l’ex Procuratore della Repubblica Nicola Magrone.

La Fondazione si articola in vari organismi: per la pubblicazione della rivista “Sudcritica”, di libri, manuali, guide, e, più in generale, per svolgere attività editoriale “secondo criteri e con finalità di solidarietà sociale”, si avvale delle “Edizioni dall’Interno- Sudcritica”; mentre, per attività di dibattito culturale e convegnistico, e per ogni altra attività di promozione sociale, ha come articolazione interna la Convenzione “Italia Giusta secondo la Costituzione”. Una rubrica televisiva autogestita e curata da Mino Magrone sull’emittente televisiva Rtg, un sito internet (www. popoliecostituzioni.it) e, al suo interno, un forum di discussione di argomenti attuali di varia natura completano la presenza mediatica della fondazione.

“Il vero adeguamento dello Stato alla stagione dei diritti dell’Individuo e delle ragioni della collettività – ha scritto Nicola Magrone – si fa attuando la Costituzione italiana, non modificandola”. Questa è la premessa fondamentale intorno alla quale vertono le attività della Fondazione, a partire dal volume “Il piccolo libro della Costituzione”, pubblicato dalle edizioni “dall’Interno- Sudcritica” e curato da Nicola Magrone con l’obiettivo di “leggere oggi la Carta Costituzionale; contiene il testo aggiornato della Costituzione, “annotato ed assistito – articolo per articolo – da un minimo di informazione storica, giuridica, finanche di cronaca dei nostri giorni”.

A difesa della Costituzione e dei beni storici di Modugno

Questa è la “rivoluzione mite” di Italia Giusta. Chiediamo a Francesco Taldone, membro del Direttivo di Italia Giusta, di parlarci, appunto, dall’interno dell’associazione di cui fa parte.

“La nostra fondazione, vista anche la sua età, è molto radicata nel territorio. Suo obiettivo fondamentale è lo specifico impegno culturale e sociale per la conoscenza di massa e per la difesa e l’attuazione della Carta Costituzionale Italiana del 1948. Esiste, in più, una dislocazione nel Salento con una sede e un Direttivo a Lecce, dove si organizzano eventi, convegni e si promuovono iniziative. In ogni attività di Italia Giusta secondo la Costituzione è sempre proclamata l’assoluta centralità della nostra Costituzione di cui, di volta in volta, vengono trattati e analizzati alcuni articoli”.

“Il nostro occuparci della Costituzione non è generico, perché riteniamo che parlarne senza conoscerla a fondo o citarla nella sua interezza senza analizzarne i singoli articoli equivalga, in realtà, a non dire nulla. Perché la Carta Costituzionale a cui Italia Giusta fa riferimento è quella originaria del 1948? Perché a differenza di quello che si pensa, secondo noi la Costituzione del ’48 presa senza modifiche, stranezze, rimaneggiamenti e alterazioni non è affatto un rottame. Non è qualcosa da modificare per adattarla ai tempi che cambiano. Questo nostro modo di vedere è diametralmente opposto a quello dominante che accomuna, direi, la maggior parte delle componenti dello spettro politico”.

“Anche per questo motivo, la nostra associazione procede come organismo indipendente; non s’appoggia a nessuna organizzazione politica. I nostri incontri settimanali, ai quali tutti possono partecipare, si risolvono in democratiche discussioni su principi e articoli della Costituzione, di volta in volta verificati nei casi di cui ci dà conoscenza la cronaca. E, solitamente, siamo costretti a prendere atto che tutti gli attori del nostro teatro politico che si dicono difensori della Costituzione, in realtà lo sono solo a parole, mentre la massacrano nei fatti”.

“I nostri incontri, inoltre, partoriscono iniziative di convocazioni di assemblee pubbliche su questioni riguardanti la comunità della nostra cittadina o su quelle meno dirette ma altrettanto toccanti relative alla nostra comunità nazionale. Esempi di argomenti dibattuti in queste assemblee? Negli ultimi due anni, siamo quasi sempre partiti dal caso amministrativo della nostra comunità modugnese: un caso esemplarmente anomalo, secondo noi, soprattutto negli ultimi dieci anni, di spegnimento di ogni fiammella di vitalità democratica e, perciò, di abbattimento un uno dei principi portanti della nostra Costituzione”.

A proposito dei congegni costituzionali che, tutto sommato, hanno preservato la nostra democrazia dal ’48 fino ai giorni nostri, agli inizi dell’estate del 2009 indicemmo un’assemblea cittadina in cui dichiarammo anticostituzionale il referendum che stava per aver luogo sulla legge elettorale, perché, secondo noi, se fosse passata l’opzione maggioritaria, sarebbe stato demolito un principio cardine, secondo la Costituzione, per eleggere le nostre rappresentanze parlamentari. A febbraio dello stesso anno discutemmo pubblicamente del caso Eluana Englaro.

Via Abruzzi: senza parcheggio il doppio senso è utopia

Via Abruzzi, doppio senso alternato “forzato”. In Via Abruzzi siamo già nel futuro. Potrebbe sembrare una di quelle strade che si vedono nel cartone animato “I Jefferson” o in molti dei film futuristici che tanto ci appassionano al cinema.

Solo un’automobile volante, infatti, potrebbe passare in questa strada ove niente e nessuno impedisce agli abitanti di parcheggiare su entrambi i lati. Ma non essendo in possesso di mezzi “futuristici” gli abitanti del quartiere Cecilia la trovano totalmente impraticabile. La via in questione copre due isolati. Su di essa si affacciano tre palazzi, due dei quali permettono l’uscita delle auto proprio sulla via.

Fin qui tutto regolare, ma il problema comincia quando lo spazio a disposizione per le manovre di uscita dai cancelli si rimpicciolisce e il normale attraversamento della strada viene reso praticamente impossibile da una serie di macchine parcheggiate. “Spesso sono costretta a fare numerose manovre per poter uscire dal cancello – testimonia Angela Cacciapaglia, residente in via Abruzzi – la mia macchina non ha il servosterzo quindi lascio immaginare la fatica a cui sono sottoposta”.

Ma il problema non è solo di chi ha bisogno di uscire dai parcheggi, ma anche di chi deve semplicemente transitare. La sottoscritta si è trovata, spesso e volentieri, nella situazione di dover indietreggiare, sperando che una macchina non sopraggiungesse da dietro, per poter far passare quella che veniva nella direzione opposta. Scene da “Mezzogiorno di fuoco” si ripetono ogni qual volta due macchine si ritrovano una difronte l’altra con gli autisti che rimangono perplessi su chi dei due debba fare marcia indietro.

Ovviamente la colpa di tutto questo ricade, in gran parte, sui residenti che, volendo la macchina parcheggiata sotto casa, non si fanno il problema del passaggio. Ma visto che, come affermava John Fitzgerald Kennedy “In assenza di pianificazione, la legge della giungla prevarrebbe ”, sarebbe il caso che l’amministrazione comunale provvedesse a mettere ordine al caos posizionando un semplicissimo cartello di divieto.