Agosto 2012: La previsione del popolo Inca

Secondo la Tradizione Andina, il punto di trasformazione associato al 2012 coincide con l’emergere di un nuovo livello di coscienza (Quinto Livello) che può essere comparato al livello di coscienza raggiunto dai primi discepoli del Buddha e di Gesù Cristo. Secondo la Tradizione Hopi, la nuova Era, che avrà inizio nel 2012, produrrà una Quinta Umanità.

Il fenomeno che può verificarsi nel 2012 è una sorta di salto di qualità nel livello di coscienza dell’Umanità. Il cambiamento si dovrebbe produrre in un numero limitato di persone (dette “CARISMATICHE”) e ciò innescherebbe un processo d’innalzamento del livello di coscienza del resto dell’Umanità. Secondo la Tradizione Andina, dal gruppo di persone già entrate nel Quarto Livello alla fine del XX Secolo, potrebbero emergere uno o due leader spirituali del Quinto Livello e queste persone sarebbero in grado di produrre a livello globale un cambiamento considerevole e coordinato.

Quanto su riportato va inteso solo come sintesi di un’interessantissima lezione. Oggi parleremo di mitologia Incas, la popolazione vissuta in Perù a Cuzco, che era costituita da leggende affascinanti. La popolazione Inca credeva che il mondo in cui vivevano fosse composto da tre livelli, il mondo superiore dove c’erano le divinità chiamato Hanan Pacha, il mondo dove vivevano detto Kay Pacha ed il mondo sotterraneo detto Uku Pacha. Per loro le divinità erano le stelle o la natura con i suoi elementi, ecco alcune divinità:

Wiraqucha unico vero Dio. Creatore del sole, della luna e delle stelle. Plasmò gli essere viventi. Inti creatore e protettore degli Inca,marito di Mama Quilla la madre Luna, padre del primo inca e di Mama Ocllo. Pachatayta marito e fratello della Pachamama, madre terra, protettrice dei raccolti e dea della fertilità. Apu dio delle montagne, Apocatequil o Apotequil dio del fulmine, Catequil dio dei tuoni, Cavillaca la dea vergine da cui nacque Coniraya, dea della Luna, Chasca dea dell’alba e del crepuscolo, ma anche del pianeta Venere e protettrice delle vergini. Chasca Coyllur dea dei fiori, Mama Coca o Cocomama dea della salute e della gioia e Coniraya una delle divinità lunari.

Emergenza clandestini: la Puglia in primo piano

Il caos, provocato dal continuo approdo sulla costa lampedusana dei tanti barconi provenienti dalla costa nord africana, è uno dei problemi al centro dell’attenzione di questi giorni. Il perdurante approdare, che stenta a placarsi, ha indotto il governo nazionale a chiedere la collaborazione alle regioni italiane per smistare nei centri di accoglienza allestiti, appositamente, in tempi record le migliaia di persone sbarcate.

A Manduria è stata allestita una tendopoli per accogliere alcuni di questi profughi. il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano giunto a Manduria per esaminare la situazione dell’accampamento, ha dichiarato che ”la tendopoli non ospitera’ piu’ di 1500 immigrati’’, aggiungendo “che questa è una situazione assolutamente provvissoria”. Intanto nelle ultime ore si sono verificati altri sbarchi, i primi sulle coste pugliesi, a Taranto e in quel di Monopoli, a sud di Bari, dov’è attraccata una nave mercantile con a bordo profughi, soccorsi dallo stesso mercantile, visto che il loro barcone era in avaria. La situazione è davvero delicata e gli sbarchi non sembrano avere tregua: siamo in presenza di un’emergenza umanitaria?

Lomoro (Api) ricorda ai politici che dopo i nomi e' tempo di programmi

 

La spaccatura interna all’Udc, che ha causato la scissione del centro a Modugno in due anime distinte e contrapposte, continua a mietere vittime. Questa volta l’oggetto della contesa e’ l’Api di Santino Lomoro. Da mesi dichiaratamente schierato a sostegno della candidatura di Pinuccio Vasile, ma in contrasto con la linea nazionale che vuole la sigla nel terzo polo, a fianco di Udc e Fli.

“L’Api Modugno – si legge in un comunicato a firma del segretario cittadino Lomoro – auspica un confronto serio e produttivo sui temi dello sviluppo socio-economico-culturale della città da parte di tutte le forze politiche impegnate per le prossime amministrative. Fino ad oggi – continua Lomoro – abbiamo assistito, purtroppo, solo a indicazioni di nomi senza aver discusso dei temi e dei contenuti che supporterebbero le proposte dei candidati sindaci circolati in questi giorni. Gli elettori di Modugno hanno il diritto di conoscere le proposte e i programmi per cui saranno chiamati a scegliere e ad eleggere il nuovo governo cittadino. Pertanto l’Api Modugno – conclude Lomoro – invita i partiti ed in particolare le forze di centro, ad aprire un confronto costruttivo con la cittadinanza, consapevole che la costruzione di una coalizione non può nascere dall’imposizione di nomi all’interno dei partiti ma deve avere la condivisione del progetto ed il consenso dei cittadini”.
Che sia un invito alla “pace” tra Peppino Longo e Pinuccio Vasile nel tentativo di un riavvicinamento? Apparentemente difficile, ma in politica non si sa mai. E intanto l’Api temporeggia sul nome da sostenere.

Nasce la Lista Civica Pro Ambiente

Pubblichiamo, qui di seguito, un Comunicato Stampa pervenutoci dal Presidente della neonata lista civica Pro Ambiente. Presentata ufficialmente la LISTA CIVICA PRO AMBIENTE. “Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare.” (Seneca). Abbiamo combattuto, abbiamo vinto e lo vogliamo dire a tutti!

Sabato 26 marzo 2011, in una camera traboccante di gente, il Comitato Pro Ambiente di Modugno ha informato riccamente la popolazione della lotta intrapresa, tenacemente condotta e vinta contro l’impianto dell’inceneritore della EcoEnergia, gruppo Marcegaglia in Lama Misciano. Non avremmo consentito che una bara di veleni si aprisse per divorare i nostri ignari bambini, già stretti dal morso velenoso di tumori causati dall’inquinamento. Il presidente Tino Ferrulli ha aperto la proficua serata presentando i consulenti del Comitato, avv. Attilio Converso, legale esperto in diritto ambientale ed il dott. Stefano Vernia, già ispettore della Guardia di Finanza, storico dell’arte ed esperto in materia archeologica.

Il vice Presidente Biagio Rutigliano ha esposto il percorso di anni di battaglia condotta  dal Comitato nel solo interesse della collettività  e motivato  la scelta obbligata di costituire una lista civica  alla prossima competizione elettorale. Apprezzatissima per la ricchezza di immagini ed argomentazioni, la proiezione video preparata da quest’ultimo che ha catturato l’attenzione meravigliata dei presenti: mai avevano immaginato la ricchezza culturale del proprio territorio. L’indispensabile avvocato Converso, consulente del Comitato, illustrando le numerose leggi cui ha fatto ricorso nelle sue azioni legali, ha elogiato la tenacia dell’amico dott. Vernia. Mai questi infatti ha desistito dal fine perseguito: vincere! Sempre il dott. Vernia ha sostenuto con convinzione l’azione del Comitato dandola per vincente, forte della sua esperienza accademica e professionale.

La forza di quest’agguerrita aggregazione risiede nella sua forte coesione, nella capacità aggregatrice del Presidente Tino Ferrulli, nell’onorevolezza e nell’indiscussa onestà dei suoi componenti. Tra i presenti, l’on. Pierfelice Zazzera dell’IDV è intervenuto plaudendo all’impegno del Comitato ed esortando gli elettori a valutare bene l’assenza di ogni pur sola indagine della Magistratura su qualunque candidato all’imminente nuova carica di Sindaco, ha  inviato i Cittadini a riappropriarsi dei propri diritti.

L’uscente Sindaco dott. Giuseppe Rana ha esortato il Comitato a figurare nella lista dei gruppi presenti alle candidature; ha fatto un ampio exursus delle lotte combattute e delle battaglie vinte dal Comitato; non parlava con impreparati manichini, e lo sapeva pur mettendoli in guardia sui giochi della politica. In conclusione della serata, Tino Ferrulli ha esposto la lungamente meditata scesa nell’agone politico come “Lista civica Pro Ambiente”: non un’improvvisata “crociata dei pezzanti” ma ponderata scelta d’azione.

Già in diverse occasioni il Comitato, qualche suo membro, è stato invitato ad un turpe, impossibile silenzio con sottintese intenzioni di “acquisto dell’anima”. Mai ciò accadrà perché ognuno è ad un tempo vigilante e vigilato, ed il patto che ci unisce si chiama “Onore”. Il Comitato sa come navigare ed a quale porto approdare: il bene ed il coinvolgimento della cittadinanza attiva, la difesa dell’ambiente e quanto esposto nel suo Programma, pronto ad onorarlo, deciso a non disonorarsi, preparato alla lotta.

LISTA CIVICA PRO AMBIENTE  

Oroscopo Azteco

Il nucleo centrale del complicato Calendario Azteco era un almanacco divinatorio di 260 giorni, costituito da cicli di 20 nomi e di numeri dall’1 al 13. Sia i nomi che i numeri erano esseri divini e, quando ricorreva il loro giorno comune di dominio, tutta l’umanità era influenzata secondo la natura di ciascuno. Ogni 52 anni (cicli che rappresentavano con spighe legati in “fasci”) gli Aztechi si aspettavano la fine del mondo e distruggevano i loro beni terreni.

Il Calendario scandiva l’eterno fluire del tempo, la predilezione delle eclissi, il computo dei giorni dei mesi e degli anni, i vari cicli dell’influsso divino. L’intera vita della comunità roteava intorno alla successione di giorni fasti, nefasti o indifferenti. I Sacerdoti passavano il loro tempo a decidere quale combinazione di giorno e di numero fosse la più propizia ad ogni singola impresa. Interpretavano i geroglifici della Pietra del Sole per stabilire l’oroscopo dei nascituri e le caratteristiche della loro natura. Indicavano poi l’area in cui avrebbero potuto muoversi per raggiungere il loro equilibrio e quindi la felicità.IL calcolo è quasi impossibile da fare, in linea di massima si parte dall’1 gennaio al 12 gennaio, a seguire tutti i segni in  rotazione che si susseguono all’infinto! 

FIORE. Per gli Aztechi era il simbolo di una natura sempre vigile, dell’essere che nasce e continuamente si rinnova. E’ anche un segno di “razza padrona”, del nato – “Boss”, “Leader”, “Tutor”, “Prior”, “Chef”. Nel caso migliore, è solo uno che crede nel lavoro di gruppo, nella coesistenza tra umani, nei clubs, cooperative e associazioni di vario genere, all’interno dei quali svolgerà sempre un ruolo di guida, di indicatore di rotta, saggio, estremamente cosciente e responsabile. Paternalista a volte, moralista un po’ pedante altre, rischia di raccogliere tanto rispetto, un po’ di sbadigli e poco amore.Solo se prova a scendere dal pulpito può diventare una creatura affascinante, piena di ricchezze interiori e di peccati. CANNA. Creatura “cosmica”, poco adatta ad ambientarsi nel pianeta terra, il tipo Fiore ritma la sua vita sull’eterno divenire degli astri, sintonizza il suo essere su lunghezze d’onda che solo a pochi è concesso captare. Estraneo ai comuni sentimenti degli “umani”, e ancor più agli schemi terreni cui si conformano, viene recepito generalmente come un sognatore eccentrico, troppo romantico e “imbranato”. Ricco invece di un temperamento artistico, esasperatamente sensibile e buono, si presta facilmente ad essere sfruttato dall’umana furbizia e non meno delle creature che lui ama con tutto se stesso. FINE. Fa pensare subito ad un segno di malaugurio. Per gli Aztechi, invece, era simbolo di festa, di ricchezza e di fortuna. Fortunato, infatti, è il tipo Fine. Tanto fortunato che può permettersi il lusso di lasciarsi vivere, da bravo “mollaccione”, senza mai esporsi né lottare, né impegnare il capitale di intelligenza e creatività che generalmente possiede. A lui la manna cade sempre dal cielo. E allora – effettivamente – chi glielo fa fare? Grande sentimentalone, anche se incapace di passioni travolgenti, perché troppo faticose, è l’amico o l’amante su cui si può sempre contare. 

PIOGGIA. Solo a vederlo, il tipo Pioggia, suggerisce la versatilità del suo temperamento. La vivacità dello sguardo, l’incisività della parola sono rivelatori di un intenso mondo interiore e di una carica positiva che pilota il suo bisogno di accettazione da parte degli altri e il desiderio di emergere su di essi. Ma come accade a tutti i tipi estremamente versatili, la tua disponibilità può essere recepita come “contraddizione” e la sua mobilità come “dispersione”. Facilmente concretizza la sua spinta in avanti quando trova un valido interlocutore con cui confrontarsi, un valido compagno di viaggi. Fortemente emotivo, “incasina” spesso le sue sempre palpitanti storie d’amore. ERBA. Questo segno per gli Aztechi simboleggiava la vita in costane rinnovamento. Ma il tipo Erba non è esattamente quello che si dice un innovatore – rivoluzionario. E’ piuttosto uno che sa capire e sa bene adattarsi al ritmo dinamico della vita, sa mantenersi costantemente aggiornato, attivo e disponibile a qualsiasi divenire.Invidiabile la sua eterna giovinezza spirituale e la duttilità del suo temperamento! Gentile e paziente interlocutore, spesso si nasconde dietro una corazza impenetrabile per celare un cuore vulnerabile e romantico. COCCODRILLO. Tollerante e sensibilissimo, sua preoccupazione fondamentale è di essere accettato dal suo gruppo sociale. Trascorre spesso un’adolescenza tormentata da mille problemi esistenziali, che a volte risolve sprofondato in esaltanti crisi mistiche, tutto teso verso un Amore Universale. Ma quando il suo interesse per i problemi altrui non è pilotato dall’intelligenza e dalla forza d’animo tipici di questo segno, può essere recepito come un potente ficcanaso- rompiscatole. Il Coccodrillo in amore è bisognoso di affetto e di protezione come un bambino.

OCELOT. Ci troviamo di fronte alla cosidetta personalità “psicopatica”, che gli studiosi definiscono come “perdita permanente del bisogno d’amore”. Sembra, infatti, che il tipo Ocelot sia spesso incapace di dare e ricevere affetto. Ogni sua carica vitale è, pertanto, orientata alla ricerca di altri valori, come la fama e la popolarità a cui spesso sacrifica tutto. Megalomane ambizioso, forse un po’ snob, sa anche essere combattivo e coraggioso come pochi. Privo del più elementare senso del pericolo, si pone spesso in situazioni d’emergenza, pur di raggiungere le sue idee vertiginose, spesso ossessive. Chi condivide la sua esistenza raramente è felice. CERVO. Apparentemente dolce e mansueto, il tipo Cervo cova dentro di sé una carica esplosiva di impulsività e nervosismo. “Si agita” spesso a vuoto, pur di sentirsi vivo, trascinato da un vitalismo sfrenato. Suoi nemici sono solitudine e monotonia, suoi grandi amici l’umanità intera, le sensazioni violente, le situazioni incredibili, nelle quali finisce spesso invischiato. Partner molto affascinante, soggetto ad alti e bassi sia di umore che di amore, è alla costante ricerca di quel tanto di piccante che tenga al riparo dalla monotonia anche le sue storie di amore. CASA. Grande personalità di mistificatore incallito, trova frequentemente spazio nel mondo della lettaratura e dell’arte in genere. Sua pulsione indomabile è diventare un “opinion leader”. Maestro nel manipolare la vita, finisce a volte per perdere di vista la realtà oggettiva e trovare anche se stesso invischiato nei suoi propri eufemismi. In questi casi, sprofondato nelle più totali depressioni, deve ricorrere alla sua indubbia forza interiore. E’ molto coinvolgente nella sfera affettiva. Ma attenzione! Ad un partner poco attento potrebbe spacciare il suo prepotente desiderio sessuale come amore sublimato. 

SERPENTE. Questo rettile, sacro agli Aztechi, infonde ai suoi nativi (strano a dirsi) la virtù della lealtà, a volte esasperata fino al sacrificio di sé. Ma il tipo Serpente è anche uno che sa vivere comodamente, sfruttando al meglio tutti i piaceri della vita. Raffinato, edonista, con un forte bisogno di sicurezza, utilizza il magnetismo di cui è dotato (è un “Serpente”!) per accattivarsi il prossimo. Ma la sua innata lealtà , fortunatamente, lo tiene al riparo dalla tentazione di strumentalizzare gli altri ai propri fini. Soggiogante amatore, più che di partner “alla pari”, ama circondarsi di “fans” devoti. DAGA. L’autostima sembra avere più importanza dell’amore. Inquietudine e malcontento si sviluppano nell’individuo Daga se
non riesce a svolgere l’attività per la quale è nato: “ciò” che può essere “deve” essere. Quando il suo bisogno di autorealizzazione viene soddisfatto, ci troviamo difronte alle personalità più limpide e trascinanti di tutto lo Zodiaco. Forti, ottimiste, portate a realizzare anche la felicità altrui, sembrano nate per regnare, infondere rispetto e percorrere una strada tutta loro, anche fuori dagli schemi istituzionali. Ma attenzione! Sono anche facili a incrinarsi come lastre di vetro se restano prigionieri del loro grande cuore di leone. SCIMMIA. Esibizionista incallito, edonista, morboso e passionale. Dotato di una forte carica creativa, il tipo Scimmia ha una sola preoccupazione: esprimersi sempre, ovunque, in qualsiasi modo, pena la frustrazione e la depressione patologica.Con esasperante creatività intreccia quindi la sua vita, prodigandosi generosamente verso tutti, attingendo ovunque amore e consenso. Eternamente sulla scena, il ruolo che predilige è quello del primo attore, e l’applauso scrosciante, l’adulazione stimolante, sono per lui linfa vitale. Fortunatamente ha un valido antidoto contro la nevrosi che gli deriva dal suo temperamento, una vita sessuale intensa, coinvolgente, a volte un po’ morbosetta….