Usura ed estorsioni a Modugno: Il gip Giuseppe De Benedictis ha disposto il giudizio immediato su richiesta dell’Antimafia. Saranno processati dalla seconda sezione collegiale del Tribunale di Bari i 27 imputati (tra cui 8 modugnesi) accusati di associazione per delinquere finalizzata a usura, estorsione, riciclaggio ed esercizio abusivo del credito.
Il processo inizierà il primo giugno prossimo. Ad accogliere la richiesta di giudizio immediato formulata dalla pm Antimafia Elisabetta Pugliese è stato qualche giorno fa il gip Giuseppe De Benedictis (lo stesso che ha emesso l’ordinanza d’arresto), scongiurando il rischio scarcerazioni per decorrenza dei termini di custodia cautelare preventiva. Gli imputati, presunti affiliati al clan Parisi di Japigia, furono arrestati il 27 ottobre 2010 durante un blitz compiuto dai militari della Gdf barese.
Ventisei le misure cautelari emesse all’alba di quel giorno (18 in carcere e 8 ai domiciliari). Ad oggi sono ancora in carcere 9 di loro, 8 agli arresti domiciliari e gli altri 9 sono stati rimessi in libertà nel corso di questi mesi. Un errore nella notifica del 415 bis (l’avviso di conclusione delle indagini preliminari) rischiava di causare la scarcerazione di 12 imputati. La pm, infatti, nell’atto aveva omesso del tutto la parte che prevede i cosiddetti avvertimenti di legge, cioè la possibilità di rendere interrogatorio o di depositare memorie antro 20 giorni dalla notifica.
“Le aziende sono l’unica risorsa del territorio”. “Vogliamo il bene delle aziende per il bene dei lavoratori. La nostra parola d’ordine è: più attenzione”. L’appello-denuncia arriva da alcuni sindacalisti modugnesi che lavorano e rappresentano le più grandi aziende della nostra zona industriale. Michele Barile (rsu Fim Cisl – Getrag), Raffaele Barile (rsu Fim Cisl – Bosch), Vito Libero (rsu segr prov Cisl – Magneti Marelli) e Nicola Chiusolo (rsu Filctem Cgil – Bridgestone), hanno raccontato le criticità delle grandi aziende in un territorio che poco offre in termini di sostegno e politiche di sviluppo.
“E’ evidente – ha detto Michele Barile – la poca attenzione dimostrata negli ultimi anni dalle amministrazioni”. Barile ha sottolineato la carenza di infrastrutture, lo stato di degrado e abbandono dell’intera area, senza tralasciare il problema occupazione. “Avremmo voluto – ha detto – un’azione più incisiva da parte dell’amministrazione comunale per quanto riguarda le assunzioni. Visto che le aziende ricadono nel territorio di Modugno, il Comune dovrebbe imporre una percentuale d’ingresso. Con la nascita della zona industriale di Bari – ha ricordato Barile – i modugnesi hanno rinunciato alle proprie terre.
Mi risulta che all’ex ufficio di collocamento c’è un accordo che risale all’inizio degli anni ’70 che avrebbe dovuto garantire al territorio di Modugno una certa percentuale di assunzioni, accordo di cui non si è più parlato. In più non siamo stati capaci di sviluppare un indotto in grado di soddisfare le esigenze di queste multinazionali. Il Comune non è stato capace con fiscalità di vantaggio di attirare investimenti imprenditoriali e quello che chiediamo, è un meccanismo che garantisca occupazione a un certo numero di cittadini modugnesi. Raffaele Barile ha invece sottolineato i “notevoli investimenti fatti per la zona artigianale ma non in quella industriale, tenuto conto che sono le grandi aziende a dare lavoro ai piccoli”.
La direttrice di BariSudOvest, Isabella Maselli, intervista il sindaco uscente Pino Rana. Tutti i risultati di 10 anni di governo.
Analisi dettagliata dei più importanti interventi nei diversi settori, dalla cultura alle finanze. Dopo dieci anni di governo di questa città, Pino Rana si racconta a Bari Sud Ovest tracciando un bilancio delle sua attività di sindaco. Nel settore della cultura oggi Modugno può contare su un’offerta culturale decisamente superiore a quella che c’era quando ho iniziato questa mia esperienza. bbiamo il Palazzo della Cultura dopo aver posto fine alla questione quarantennale del Bubbone. Abbiamo ristrutturato il palazzo dell’ex direzione che oggi è sede del museo civico (intervento costato 1 milione 200mila euro). Nei prossimi giorni inaugureremo l’ex macello (la cui ristrutturazione è costata al Comune 1 milione 140mila euro), sede di un piccolo teatro e sala di incisione, intitolata a Pippo Fava, giornalista di Catania ucciso dalla mafia. Abbiamo completato l’iter per la completa riqualificazione di Balsignano (intervento di 2 milioni di euro), restaurato la chiesa delle Monacelle e siamo in attesa che inizino i lavori per realizzare il cinema teatro. bbiamo aperto le piscine comunali, ristrutturato il campo sportivo e realizzato altri due campi di calcetto, uno all’interno del recinto del palazzetto dello sport e l’altro, un campetto di quartiere, alla via di Bitritto. Fra le iniziative di particolare rilievo, anche nazionale, va ricordato che Modugno è stato l’unico comune della Puglia ad ospitare la mostra di quadri di Dario Fo, premio Nobel per la Letteratura.
I lavori pubblici più significativi? Opere particolarmente importanti hanno riguardato alcuni interventi di riqualificazione del centro storico che però non abbiamo ancora completato, abbiamo reso pedonale via Conte Stella, ampliato via Amati e costruito il mercato coperto. Sono stati sostituiti chilometri di tubi di fogna nera e di acquedotto, lavori che in parte sono ancora in corso, e questi interventi ci permettono di non avere problemi in caso d piogge abbondanti quando, come accade in altre città, i liquami fuoriescono dai tombini. Siamo impegnati nella realizzazione dei tronchi di fogna bianca che ci stanno permettendo di risolvere uno dei problemi annosi della nostra città, gli allagamenti quando piove. Esiste poi un progetto di riqualificazione complessiva di tutto il centro storico, di via Roma e delle periferie, ancora nel libro dei sogni, perché fino a quando non avremo i finanziamenti questo progetto resterà solo sulla carta. Nel frattempo con 840mila euro abbiamo cominciato la riqualificazione di corso Umberto I.
E sul verde? Abbiamo realizzato una serie di spazi, riqualificando alcune piazze: una intitolata a don Emanuele Lucente, un’altra a don Pinuccio Brancaccio, abbiamo creato un parco intitolato alla giornata del ricordo e un altro spazio verde lo abbiamo attrezzato a Piscina dei Preti intitolandolo alle mimose.
Quale la situazione delle casse comunali ad oggi? Abbiamo sempre rispettato il patto di stabilità negli ultimi10 anni, qualificandoci come un Comune virtuoso. Siamo gli unici in Puglia a non aver mai applicato l’addizionale irpef. Modugno è uno dei comuni italiani con la pressione fiscale più bassa. Nel corso di questi 10 anni abbiamo inoltre azzerato tutte le situazioni debitorie. C’erano decine di contenziosi risalenti anche agli anni ’70. Oggi la situazione finanziaria del Comune è solida e abbiamo stimato il patrimonio in oltre 120 milioni di euro.
Quali gli interventi più significativi nel settore dei servizi sociali? Abbiamo attivato moltissimi servizi a favore delle fasce più deboli della popolazione. Garantiamo il trasporto sia scolastico che nelle strutture di cura ai portatori di handicap, l’assistenza domiciliare a persone anziane che hanno situazioni economiche precarie. Abbiamo attivato le borse lavoro, circa 200, realizzato il nuovo centro anziani e stiamo ristrutturando l’asilo comunale.
Nel settore dell’urbanistica? l provvedimento di cui siamo più orgogliosi è il cosiddetto piano direttore, che prevede la realizzazione complessiva di 2800 nuovi appartamenti, di cui 1500 di edilizia economica e popolare, permettendo ai cittadini meno abbienti che non sono proprietari di immobili, giovani coppie ma non solo, di acquistare un appartamento a prezzi decisamente più bassi di quelli di mercato, tra i 150 e i 160mila euro.
La REDAZIONE TUTTA porge le più sentite condoglianze al Direttore Editoriale della stessa, sig.ra Isabella Maselli, partecipando con viva commozione ed umano cordoglio all’incommensurabile perdita.
L’asfalto di via Piemonte è tra i più danneggiati del quartiere ma anche nelle altre vie la situazione è grave. La situazione di alcune delle vie della zona Cecilia è a dir poco indecente. Buche enormi fanno bella vista nel bel mezzo della strada; vere e proprie trappole per la salute degli pneumatici e degli ammortizzatori delle automobili.
Quando piove le buche si riempiono d’acqua e le macchine che le attraversano rischiano di sottoporre i pedoni ad una doccia non molto igienica. Di notte la scarsa visibilità rende impossibile individuare l’esatta ubicazione dei fossi, creando un grave pericolo per l’incolumità del conducente. Di giorno la volontà di scansare le buche spinge le autovetture a compiere dei veri e propri slalom, invadendo, alle volte, anche la corsia opposta. Tutto questo potrebbe anche fare la felicità dei meccanici del quartiere che, intervistati, hanno notato che la maggior parte dei problemi delle auto dei residenti deriva dalle sospensioni.
Di certo né i pedoni né gli stessi guidatori ne sono contenti. Ma quali sono le vie maggiormente colpite da questa invasione di buche? È presto detto. Via Piemonte, una delle vie più praticate per la presenza di un supermercato e di molti negozi, espone in bella mostra una buca nel bel mezzo della strada che, essendo adibita al parcheggio da entrambi i lati, si restringe notevolmente. Altre aree colpite dall’effetto groviera sono via Emilia, via delle Rose e via Saverio Milella, che collegano il quartiere con l’ex Carrefour e Modugno. Chissà se, avvicinandosi la campagna elettorale, qualcuno si preoccuperà di analizzare la questione e porvi rimedio. Per adesso noi di Bari Sud Ovest ci siamo preoccupati di evidenziarlo.
Art. edito nel nell’edizione cartacea di aprile 2011