Nasce il Partito per il Sud

io sudPubblichiamo quanto inviatoci dal coordinatore regionale di IO SUD prof. Rosario Polizzi

Quattordici Parlamentari 10 deputati e 4 senatori. E´ questa la consistenza del nascente partito per il Mezzogiorno che vedrà la luce il prossimo 14 Luglio a Bari dalle esperienze politiche di “Io Sud” di Adriana Poli Bortone, “Forza del Sud” di Gianfranco Miccichè e “Noi Sud” di Arturo Iannaccone. “Vista anche la disponibilità del premier Berlusconi, sono già in fase di studio – annuncia Adriana Poli Bortone – numerosi emendamenti alla manovra finanziaria che saranno presentati a breve, perché così come è il provvedimento non contiene nulla di concreto per il Mezzogiorno. Le nostre battaglie andranno dall´introduzione della territorialità delle imposte alla tutela dell´agricoltura, che in Italia non può ridursi al problema volutamente non risolto delle quote latte del nord che procurano sistematicamente un danno alle finanze dello Stato e quindi ai cittadini, a partire da quelli del Sud”. “Alla Costituente del nuovo soggetto politico – continua la senatrice – saranno inoltre presenti il capogruppo di Coesione Nazionale – Io Sud al Senato Pasquale Viespoli, e i rappresentanti di numerosi movimenti e associazioni del Meridione. Tra questi Tommaso Romano e Nino Sala del partito Tradizional popolare e Rocco Monaco dell´associazione dei consumatori Utelit Consum”. Alla Camera,oltre a Miccichè, i rappresentanti del nascente partito sono Giuseppe Fallica, Maurizio Iapicca, Ugo Grimaldi, Francesco Stagno D´Alcontres, Marco Pugliese e Giacomo Terranova di “Forza del sud” e Arturo Iannaccone, Elio Belcastro e Americo Porfida di “Noi sud”. Al Senato, oltre a Poli Bortone, si potrà contare anche su Salvo Fleres, Mario Ferrara e Roberto Centaro di “Forza del sud”.

OM: FIM-FIOM-UILM, comunicato stampa

comunicato stampa delle sigle sindacali FIM/CISL FIOM/CGILUILM/UIL

In data odierna si è svolto l’attivo unitario di FIM-FIOM-UILM della OM-Carrelli Bari, per discutere quanto emerso nell’incontro tenutosi in Confindustria il 5 luglio u.s. tra la Direzione aziendale e le OO.SS. di categoria, relativamente alla comunicazione della CHIUSURA DEL SITO PRODUTTIVO DI BARI-MODUGNO.

In merito all’annuncio perentorio di chiusura dello stabilimento di Bari-Modugno le OO.SS. ritengono inaccettabili ed irricevibili le condizioni imposte dal Gruppo KION che, con esemplare cinismo, comporterebbe così sul nostro Territorio effetti devastanti in termini di occupazione ed economia locale.
Le OO.SS. ritengono stridenti e non corrispondenti alla realtà le dichiarazioni – unilaterali dell’azienda- circa l’annuncio di perdite economiche del Gruppo.
In meno di 10 anni il management ha colpevolmente depauperato su Bari prodotti, processi, struttura e mezzi, addebitando costi “convenzionali” rivenienti da altri fattori (rete vendita, magazzini, esternalizzazioni, etcc); inoltre ci chiediamo, oggi: “che fine hanno fatto i progetti sviluppati nello stabilimento barese? Dove saranno sviluppati i prodotti? Anche questo è frutto della COMPETITIVITA’ e DELLA CRISI IN ATTO?!!!!”
Le OO.SS. respingono queste logiche appartenenti ad un’azione meramente commerciale, perché il trasferimento ad Amburgo, cioè in un Paese high – cost, di uomini, produzioni e dello sviluppo progettuale barese, confermerebbero la necessità di KION di impadronirsi del vero patrimonio e del vero valore aggiunto rappresentato dalle competenze, professionalità e dell’OM con il know-how pugliese.
Ciò detto, a difesa del sito di OM-Bari, le lavoratrici, i lavoratori, le RSU e le OO.SS., oltre al presidio permanentemente dinnanzi alla fabbrica, si faranno carico di iniziative di mobilitazioni ed azioni di coinvolgimento delle Istituzioni, dell’opinione pubblica e soprattutto della solidarietà dei lavoratori dell’area industriale di Bari-Modugno e degli stabilimenti di Milano e Luzzara.
Bari, 7 Luglio 2011

OM: Dal rilancio alla chiusura

om carrelli elevatoriPrevista la chiusura dell’azienda entro aprile 2012.

In seguito all’annosa e angosciante situazione precipitata sulle teste dei lavoratori dell’OM, ieri 7 luglio si è svolto l’attivo unitario di FIM-FIOM-UILM della OM – Carrelli Bari, per discutere quanto emerso nell’incontro tenutosi in Confindustria il 5 luglio tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali di categoria, relativamente alla comunicazione della chiusura del sito produttivo di Bari – Modugno che potrebbe lasciare a casa circa 500 persone, tra lavoratori e indotto.Presenti all’incontro  presieduto da Loiacono (UILM) Michetti (FIM) e Panza (FIOM),  anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale della città di Modugno, nelle figure del sindaco Mimmo Gatti, dell’assessore ai Servizi Sociali e Politiche del lavoro Saverio Vacca e del consigliere comunale PD Giovanna Bellino. Interessanti gli interventi dei rappresentanti dei sindacati presenti, che attraverso la voce dell’esponente UILM Loiacono, hanno ribadito il valore storico, tecnologico e produttivo dell’azienda, sottolineando che saranno percorse tutte le strade, anche quelle  più impervie, affinché la vita di questa realtà e fiore all’occhiello non solo della zona industriale Bari – Modugno, ma del meridione tutto, venga salvaguardato.

Gli fa eco Michetti, esortando tutti i lavoratori a non cedere di un passo  in questa battaglia che si preannuncia infuocata, per la tutela della “nostra” azienda. Apprezzato l’immediato supporto dell’amministrazione comunale modugnese e non solo per la concessione dei gazebo utili per il presidio, ma per la grande sensibilità mostrata a sole 48 ore dalla vertenza, nei confronti di questa importante questione di carattere economico-sociale, che potrebbe assumere connotati di una vera e propria piaga, qualora avvenisse il “misfatto”, previsto secondo i vertici del gruppo KION-STILL, entro marzo-aprile 2012, con il trasferimento dei macchinari e dell’attività produttiva ad Amburgo.

Il sindaco Gatti, accogliendo l’invito del rappresentante FIM  a non lasciare soli i lavoratori, afferma che il – “comune di Modugno, non starà a guardare, ma farà tutto il possibile nelle competenze consentite, per dare pieno sostegno alla vicenda. Dopo l’appuntamento del 15 luglio presso la Fiera del Levante, dove la Regione Puglia incontrerà i sindacati, il sindaco di Bari (e gradita seppur non prevista dall’invito, sarebbe  la presenza del primo cittadino della città di Modugno, stando alle parole di Loiacono) e dove emergeranno ulteriori elementi che renderanno un po’ più chiara questa opaca e confusa situazione, ritengo che si possa convocare un consiglio comunale monotematico dove con le parti interessate, potremmo tracciare e definire un percorso da compiere assieme e mettere in atto tutte quelle azioni che mantengano i riflettori bene accesi sulla questione”. Proposta accolta da un fragoroso applauso.

Gli fa eco l’assessore Vacca, che sottolinea come – “lo sforzo da parte di tutti deve essere non solo doveroso, ma necessario, perché considerata la già precaria situazione occupazionale in cui verte non solo il comune di Modugno, ma tutto il mezzogiorno, non possiamo assolutamente permetterci, che uno solo dei lavoratori interessati, possa perdere la propria posizione occupazionale. Facendo leva sulla storicità dell’azienda realizzata dal gruppo FIAT nel 1970, anche grazie ai finanziamenti della Cassa del Mezzogiorno e su quanto il territorio locale abbia investito in materia prima, con la cessione dei terreni, per la costruzione dello stabilimento, dobbiamo, attraverso un discorso di concertazione, attivarci per la salvaguardia di questo importante patrimonio storico e per la salvaguardia del bene comune: il lavoro”. La partita appena iniziata, lascia presagire un’estate rovente.

Da che parte stanno?

aula consiglio ModugnoNuova amministrazione, vecchio problema. L’amministrazione Rana ha lasciato una pesante eredità. A fronte di una scarsa produzione di fatti, l’amministrazione uscente ha lasciato una enorme incombenza, pesante come un macigno.

 

Le svariate e stravaganti maggioranze che si sono succedute in questi anni, frutto di uno scarso senso di appartenenza dei consiglieri comunali, hanno fatto scuola. Il neo sindaco Gatti nel consegnare le deleghe, una per ogni forza politica che ha contribuito alla sua elezione, ha voluto lanciare un messaggio chiaro: “da una parte chi ha vinto, dall’altra chi ha perso”. Sembra però che lo “stiamo tutti con tutti” di Rana memoria, sia un messaggio ancora più forte. Alla prima occasione nella quale dimostrare coesione e unità d’intenti, l’elezione del presidente del consiglio comunale, la maggioranza ha mostrato i primi segnali discordanti.  Fra i primi provvedimenti che il consiglio comunale affronta, quello dell’elezione del presidente dell’assemblea è il più importante, perché offre l’occasione per mandare un segnale di coesione agli avversari e agli elettori. Partire con un rinvio della votazione per la nomina del presidente dimostra che non tutto è stato chiarito, che ci sono malumori, che c’è qualcuno che chiede qualcosa o ha ottenuto meno di quanto chiedeva. In ogni caso sono segnali di scarso amore per la propria parte. Forse perché l’unica che conoscono e difendono è la parte loro?

Lettera al sindaco di Modugno

Le Mantellate

Le mantellate

Pubblichiamo la lettera inviataci per conoscenza dal presidente dell’associazione “San Giuseppe delle Mantellate”

Gent.mo Dott. Ing. Domenico Gatti
Sindaco del Comnune di Modugno
Piazza del Popolo, 16
70026 Modugno

Al Presidente del Consiglio Comunale  di Modugno
Piazza del Popolo, 16
70026 Modugno

A tutti i gruppi consigliari Comune di Modugno
Piazza del Popolo, 16
70026 Modugno

All’Assessore Servizi Sociali Comnune di Modugno
Piazza Plebiscito, 1
70026 Modugno

Racc. a.r.(a mano)
Oggetto: eventuale abbattimento della cappella “S. Giuseppe”delle Mantellate, sita a Modugno in via Riva, 4 in complesso conventuale delle suore Benedettine del Santo Volto di Nostro Signore Gesù Cristo.        

Con la presente per nome e per conto i cittadini dell’associazione “S. Giuseppe delle Mantellate”, rappresentato dal Presidente Sig. Gaetano Bellomo, protestano e intendono far sentire la loro voce e il loro rammarico per il preannunciato abbattimento della cappella in oggetto, strumentale alla realizzazione di un colossale intervento edilizio che dovrebbe essere realizzato proprio sull’area di sedime del complesso conventuale da abbattere unitamente alla cappella.

Che a noi cittadini e associazione sta molto a cuore in particolare la cappella che da più di 60 anni,fa parte dell’intera comunità modugnese, realizzata a suo tempo con proventi e sacrifici degli stessi cittadini.Quanto su menzionato, al Sindaco e ai destinatari della presente sottolineamo che gli edifici di culto sono opera di urbanizzazione secondaria, così come le scuole, gli impianti sportivi, il verde di quartiere, le attrezzature sanitarie, nonché gli enti e/o uffici ASL ad oggi esistenti nella struttura medesima ecc.. (cfr. art.16 co.8 del DPR 380/06 giugno del 2001- Testo Unico dell’edilizia, vedi anche art.4 lett. E) della L. 29 settembre 1964 n.847) opere tutte necessarie a stabilizzare l’esistente e che, quindi,non possono essere ex abrupto eliminati perché ormai parte del patrimonio urbanistico culturale della collettività modugnese.

Ciò premesso, invitiamo i destinatari della presente a rendersi protagonisti e a difendere tale struttura che a tutt’oggi richiama lustri di affettività da parte di coloro che per generazioni hanno praticato il culto, oltre che utilizzo della medesima come centro di scolarizzazione per intere generazioni.
Altresì, siamo ad informarVi che da una serie di informazioni pervenuteci è giunta alla ASL comunicazione intimando il rilascio della struttura di cui sopra (entro e non oltre 30gg.).

Pertanto, chiediamo Vs. precisa e sostanziale presa di posizione atta a salvaguardare la struttura di cui trattasi, considerando una possibile disponibilità a far valere diritto di prelazione da parte della ASL che attualmente occupa tale struttura.Ove si determinino siffatte condizioni dell’abbattimento ravvisiamo sin d’ora il notevole disagio che investirebbe la cittadinanza tutta a portarsi in centri periferici per la risoluzione delle problematiche quotidiane.Non crediamo, come associazione, che darebbe lustro alle buone e programmate intezioni di rilancio della città di Modugno da parte di questa nuova amministrazione appena insediatasi.

Modugno, 07.07.2011                            

IL PRESIDENTE
Gaetano Bellomo