Verde pubblico, sopralluogo al quartiere Cecilia

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Un momento del sopralluogo

La riqualificazione del verde a Modugno comincia dalle periferie. Un sopralluogo effettuato questa mattina e voluto dall’assessore Roberta Chionno (con deleghe a Personale, Contenzioso, Servizi Demografici, Contratti, Verde e Cimitero) e condiviso dall’assessore Dino Bozzi (con deleghe a Polizia Municipale, Traffico, Protezione Civile), ha consentito di prendere atto della situazione di degrado e abbandono di alcune aiuole di competenza comunale che si trovano al quartiere Cecilia. Entrambe su via Ancona, la strada che costeggia la scuola e che immette nel rione, rappresentano piccoli spazi sui quali il Comune vuol far sentire la propria presenza. Cominciando proprio dalla semplice riqualificazione di piccole porzioni di terreno incolto: falciare il prato, togliere l’erba secca e piantumare fiori colorati. Ci sono poi aree più vaste di proprietà privata, su via Giorgio La Pira, ad angolo con via Ancona, dove l’erba incolta e secca ha superato ormai il metro di altezza, con rischi non sottovalutabili di piccoli roghi, viste le alte temperature delle nostre estati, e di precarie condizioni igieniche, essendo zone facilmente frequentabili da topi. Pur non essendo aree di competenza comunale, i due tecnici hanno manifestato la volontà di ripulirle falciando quell’erba. Dopo il sopralluogo e l’esame analitico del catasto delle aree verdi di cui il Comune è dotato, l’assessorato di Roberta Chionno metterà a punto un piano che nel giro di qualche settimane potrebbe “far respirare” le aiuole incolte del quartiere Cecilia. E chissà che panchine e giostrine non arricchiscano quegli spazi dimenticati. Ma se da un lato il verde tornerà colorare il quartiere, dall’altro non può non saltare agli occhi il cantiere di un vecchio palazzo in costruzione, proprio ad angolo tra via Ancona e via Giorgio La Pira.

Anche la chiesa al fianco dei lavoratori dell'OM

Mons. Francesco Cacucci

Mons. Francesco Cacucci

Venerdì dieci luglio si è riunito l’Osservatorio Socio-Politico interparrocchiale di Modugno con l’assistenza di don Nicola Colatorti, arciprete della parrocchia Matrice, al fine di approfondire la questione legata alla annunciata chiusura dello stabilimento OM.

In particolare si e riflettuto sull’impatto sociale che questo evento causerebbe, coinvolgendo trecentoventi famiglie di operai, più quello di altri lavoratori legati all’indotto di quell’azienda, che dal prossimo anno potrebberotrovarsi senza lavoro. In quell’occasione si è deciso di andare dall’arcivescovo mons. Francesco Cacucci,al fine di informarlo e tenerlo aggiornato sulla questione. -La mia idea- spiega don Nicola – era di coinvolgere direttamente l’arcivescovo per portare la solidarietà della Chiesa a quei lavoratori-.

L’Arcivescovo ha dunque dato udienza al gruppo domenica dieci luglio e insieme hanno riflettuto sulla vicenda. Soprattutto si è cercato di capire i motivi eventuali della decisione circa la chiusura dello stabilimento. Per scarso rendimento e produttività? Per mancanza di incentivi? Per avere delle risposte il gruppo ha dunque deciso di andare con l’Arcivescovo a visitare i manifestanti fuori dalla fabbrica. Dall’incontro con i lavoratori è dunque emerso che non ci sono mai stati problemi legati alla produttività e che anzi hanno sempre ricevuto complimenti per il loro rendimento. E’stato anche escluso il problema legato agli incentivi, tema peraltro che già incontrava lo scetticismo di Cacucci il quale era del parere che eventuali incentivi devono essere legati ad un investimento a lungo termine e non finalizzati a colmare falle del sistema e dunque rimandare il problema della produttività. I lavoratori hanno comunque escluso anche questa opzione, informando infatti che mai l’azienda ha fatto richiesta di incentivi.

I rappresentati sindacali inoltre hanno sottolineato come l’annunciato trasferimento ad Amburgo della produzione è anche improprio dal punto di vista della redditività poiché lì la manodopera costerebbe di più. L’arcivescovo ha dunque comunicato tutta la sua solidarietà ai lavoratori rendendosi disponibile a qualsiasi tipo di intervento, incominciando dal tavolo regionale promosso dalla regione per venerdì alla Fiera del Levante. I lavoratori hanno anche lamentato una scarsa attenzione da parte della opinione pubblica sulla vicenda chiedendo all’Arcivescovo di intercedere per loro presso la Prefettura. Monsignor Cacucci ha dunque subito acconsentito a far da tramite presso il prefetto affinché la questione potesse arrivare anche agl’organi di governo. Stamane però a quanto ci risulta l’arcivescovo non ha potuto parlare col prefetto per gli impegni di quest’ultimo. Attendiamo aggiornamenti.

Il sindaco Gatti contro il degrado urbano

altIl Sindaco insieme all’Assessorato all’Ambiente, Sport e Qualità della Vita informa la cittadinanza che è stata resa pubblica una ‘Ordinanza Sindacale’ che sanziona una serie di comportamenti “ecologicamente scorretti”. Con tale ordinanza l’amministrazione annuncia che verranno intensificati i controlli per la prevenzione al degrado urbano, al fine di migliorare l’aspetto della nostra città. I punti, in totale 9, affrontano problematiche come: l’abbandono di animali, abbandono di rifiuti ingombranti, divieto di imbrattare il patrimonio pubblico e privato e l’abbandono di pneumatici. Qui l’elenco completo(lettura consigliata).

Da Modugno al Canada

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Michele Corriero e la nostra Dubis

L’altra sera in redazione ci ha fatto una graditissima sorpresa il nostro concittadino Michele Corriero.

 

Da tempo in Canada è tornato a Modugno per trascorrere un po’ di tempo con i suoi figli. Fra i tanti incontri di questi giorni ha voluto visitare la redazione del nostro giornale. “Bari Sud Ovest è il giornale on-line che permette ai tanti figli della terra di Bari, residenti in Canada, di mantenere forte il ricordo della propria terra, sembra quasi di essere qui, presenti in città. I contatti con i nostri figli e parenti li manteniamo con il telefono, spesso con lettere e cartoline ma il contatto con la nostra Modugno possiamo averlo solo con il vostro giornale”.

Parole che hanno commosso un po’ tutti i presenti in redazione e qualcuna in particolare, come si vede dalla foto. Michele Corriero, che in Canada ha sposato una nostra conterranea ci ha esortato a continuare nella nostra iniziativa per far sì che il legame con i modugnesi all’estero diventi sempre più saldo. Proprio per questa ragione la redazione tutta ha chiesto al nostro concittadino di diventare il corrispondente dal Canada di B.S.O.(facendo commuovere lui questa volta) per suggerimenti e richieste di servizi, interviste e video sulla vita di Modugno e degli altri paesi vicini.

Da buon figlio della nostra terra, Michele Corriero, persona pratica e attenta non solo agli aspetti sentimentali, ha suggerito di inserire fra le pagine on-line di Bari Sud Ovest, gli indirizzi delle aziende di prodotti tipici che vogliono farsi pubblicità in Canada mentre lui farà altrettanto con le aziende del nord America che cercano prodotti tipici di qualità da vendere nei loro ipermercati.

Suggerimento subito accolto dalla redazione che ha proceduto ad assegnare a Michele Corriero l’incarico di corrispondente dal Canada di Bari Sud Ovest.

La Redazione.

Giovane Italia Modugno: sostegno ai lavoratori OM

Giovane Italia Modugno

Giovane Italia Modugno

Di seguito il Comunicato stampa redatto dal movimento politico giovanile del PDL, Giovane Italia Modugno, a sostegno della difficile situazione dei lavoratori impiegati nello stabilimento OM Carrelli Elevatori di Modugno.

E’ notizia recente la volontà da parte del gruppo KION di chiudere lo stabilimento modugnese della OM Carrelli Elevatori e di trasferire ad Amburgo tutta la produzione.
La storia dell’opificio presente nella zona industriale di Modugno è una di quelle storie che da sempre hanno dato lustro al nostro territorio: 40 anni di impegno e di realizzazione di carrelli elevatori che, esportati in tutta Europa, hanno sempre marchiato di italianità l’intero continente e di pregio la nostra Modugno.

A questo punto non rimane che soffermarsi sulle ripercussioni che si avranno a causa di questa scelta: si parla della possibilità di perdere 320 posti di lavoro, oltre 500 considerando anche l’indotto.
L’effetto sarà immediato, cassaintegrazione da agosto e possibilità di licenziamento a partire da marzo prossimo.
Chi subirà le maggiori conseguenze sarà la fascia di lavoratori giovani ed in particolare la maggior parte di quei 320 dipendenti che in media hanno circa 30 anni d’età, con figli piccoli a carico e mutuo sulle spalle.

Noi di Giovane Italia Modugno siamo vicini alle famiglie che saranno penalizzate da questa decisione unilaterale e riteniamo scellerata la leggerezza con cui si è scelta la chiusura dello stabilimento come unica strada percorribile.

Non è umano decidere così frettolosamente le sorti di 500 famiglie, distruggendo le legittime ambizioni di una generazione a cui ormai è rimasto ben poco da togliere!
Ognuno di questi dipendenti, preparati e qualificati, si troverà domani a dover cercare un nuovo lavoro in quello che è ormai diventato un mercato povero, privo di occasioni e opportunità!
Ci auguriamo che nessuno dei dipendenti si lasci andare o si faccia prendere dallo sconforto e riteniamo indispensabile che tutte le Istituzioni, nazionali e del territorio, si mobilitino per dare garanzie e risposte a tutti quei lavoratori che oggi vivono nell’incertezza.