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il sindaco, Mimmo Gatti
il sindaco, Mimmo Gatti
Approvato dalla Giunta comunale il progetto relativo al quinto stralcio per la costruzione della fognatura pluviale. L’intervento “si rende necessario – si legge nella relazione che accompagna il provvedimento – al fine di eliminare i continui disagi dei cittadini lungo la viabilità interessata: Via XX Settembre – Rossini – Maranda e, in particolare, in corrispondenza del passaggio a livello di Via XX Settembre, convogliare le acque piovane nel collettore in progetto”. L’importo complessivo per la realizzazione dei lavori è di 1 milione di euro, a cui si farà fronte con un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti. “Con l’approvazione di questo progetto – commenta il sindaco, Mimmo Gatti – raggiungiamo due importanti obiettivi. Il primo: proseguire la realizzazione e l’ammodernamento della rete fognaria, utile per evitare i disagi a cui i cittadini vanno incontro quando ci sono precipitazioni intense, fenomeno che sta diventando sempre più frequente. Secondo obiettivo: proseguire nelle attività di progettazione di opere pubbliche. Quest’anno non si potrà spendere più un euro in opere pubbliche a causa delle minori risorse economiche trasferite dallo Stato. Questi lavori potranno essere liquidati negli anni 2012 – 2013. Tuttavia non dobbiamo farci sconfiggere dalla depressione della crisi ma continuare a seminare per la Modugno futura”. E’ inoltre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale uno studio per eliminare i disagi lamentati nella zona del mercato coperto di via x Marzo, di via Carafa e di via Lombardia, al Quartiere Cecilia.
Il generale Bellomo con l’allora Principe Ereditario Umberto di Savoia
L’annuncio dell’armistizio colse il reparto ben schierato (più che una scuola era un campo d’arma) e protetto da eventuali colpi di mano da parte di unità tedesche. Gli esami continuarono fino alle 13:00 del giorno 9 quando giunse una richiesta di aiuto da Bari. Nel corso della mattinata circa 300 guastatori tedeschi erano penetrati nel porto per demolire le banchine ed affondare il naviglio attraccato.
Il Generale Nicola Bellomo, Ufficiale richiamato per la ristrutturazione dei quadri della soppressa Milizia fascista, radunati alcuni legionari e uomini dei depositi del 48° e 139° Fanteria, accerchiò la zona del porto iniziando un conflitto a fuoco con i tedeschi. Fra gli obiettivi di questi ultimi anche le comunicazioni, quindi il palazzo delle Poste, i cui occupanti si difesero da soli. Il Generale Bellomo guidò personalmente la riconquista del porto, rimanendo ferito, fra le 13:45 e le 14:15. Condusse all’assalto 2 Ufficiali, 5 marinai, 15 finanzieri, 40 ex camicie nere e un piccolo distaccamento di genieri. Al secondo assalto, fra le 15:00 e le 16:15, si unirono altri fanti, genieri, metropolitani, ex camicie nere ed un civile portuale.
Alle 17:00, quando il 51° arrivò al porto, i tedeschi erano già coscienti dell’inferiorità numerica e dell’impossibilità di fuga. Il Ten. Moiso, decorato di Croce di Ferro in Africa settentrionale, condusse le trattative con i parà tedeschi ( i “Diavoli Verdi” del Flieger Korps) fino alla loro resa. Conservarono le loro armi e venne loro lasciata una via di fuga verso nord, per ricongiungersi agli altri reparti nazisti in ritirata. Nella stessa giornata a Taranto sbarcava la 1^ Divisione aerotrasportata statunitense.
Di tali eventi è fatta menzione nel brevetto di concessione della Medaglia d’Oro al Merito Civile al gonfalone della città di Bari di cui si riporta la motivazione: “Città di rilevanza strategica per il suo porto durante l’ultimo conflitto mondiale, si rese protagonista di una tenace resistenza al nazifascismo, sopportando la perdita di un numero elevato dei suoi figli migliori e la distruzione di un’ingente parte del suo patrimonio monumentale ed edilizio. Venti giovani cittadini vennero trucidati in via Nicolò Dell’Arca mentre inneggiavano, all’indomani della caduta del fascismo, alla riconquista della libertà. Al culmine dei moti di riscatto, la popolazione tutta, animata da profonda fede negli ideali di democrazia e di giustizia, unendosi ad un gruppo di militari, impedì, dopo ore di violenti scontri, che le truppe tedesche portassero a termine la prevista distruzione del porto”.
Oggi, a 68 anni di distanza, nel ricordare i valori ispirati che spingono le popolazioni alla lotta contro tutte le dittature e totalitarismi, manteniamo sempre viva la memoria dell’eroica resistenza del Generale Bellomo auspicando che per la difesa del porto di Bari venga presto concessa alla città la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Rifiuti abbandonati a Modugno in via Vecchia Carbonara – 15/07/2011
Foto che suscitano stupore e tristezza per come sono lasciate abbandonate le periferie della nostra città. Periferie in cui si trova di tutto: copertoni per auto con annesse carrozzerie, materiali inerti, porte, frigoriferi, lavatrici, rifiuti di ogni tipo anche tossico-nocivi. Per non parlare, poi, delle buche nelle strade di campagna dove qualcuno si è divertito a togliere i fili di rame per ricavarne profitto personale. E ancora erba alta e secca soprattutto nella zona A.S.I.(Area sviluppo industriale), dove manca l’illuminazione e dove facilmente quest’erba a causa delle alte temperature prende fuoco. Numerosi sono stati,infatti, i casi di incendi in questo mese di luglio.
Incendi che si sono sviluppati proprio in queste periferie adibite a discariche illegali e che hanno portato alla combustione dei materiali su citati divenendo veleno per i cittadini. Dalla combustione di questi materiali si sprigiona diossina e monossido di carbonio, elementi cancerogeni per l’uomo. E’ come se si trattasse di piccoli inceneritori che emettono sostanze altamente dannose e inquinanti. Di conseguenza diventa immane il lavoro dei volontari della Protezione Civile nell’avvistamento degli incendi, ormai all’ordine del giorno. Tuttavia le squadre dell’A.I.B.(Avvistamento incendi boschivi) svolgono al meglio il proprio lavoro, ma al contempo denunciano la scarsità delle risorse finanziarie con la conseguente diminuzione della qualità del loro servizio. “Mancano addirittura i soldi per il carburante ai nostri furgoni e a volte siamo costretti a rimetterceli noi”, denuncia un volontario. Insomma una situazione disperata. O quasi. Perché le soluzioni ci sarebbero.
E per Tino Ferrulli, presidente del comitato Proambiente, andrebbero ricercate “nei controlli e nella diffida che l’Amministrazione comunale deve fare ai proprietari di questi suoli per non lasciarli all’incuria e al degrado. Abbiamo intenzione di valorizzare la zona di Lama Misciano sulla quale insistono tali discariche, poiché trattasi di area vincolata di enorme valore paesaggistico per la presenza di reperti archeologici”.Lama Misciano dove si sarebbe dovuto costruire l’inceneritore a Modugno diventa l’emblema per ripartire. Toccherà all’attuale amministrazione guidata da Gatti porre rimedio a quest’altro scempio ambientale. E toccherà farlo in fretta prima che Modugno salga alla ribalta nazionale come una nuova Napoli ricolma di rifiuti e diossina.
tutte le fotografie dello scempio scattate del comitato Proambiente
Colombia – Paraguay 2 a 1. Gattulli, Mangialardi (Colombia) conducono la squadra alla vittoria finale tra musica, anguria e cornetti.
Calcio di una notte di mezza estate. Rintitolando il noto sogno shakespeariano, potremmo sintetizzarlo così l’appuntamento estivo che da qualche anno a questa parte anima la movida modugnese. Un modo diverso per trascorrere in armonia, tra musica, anguria e cornetti, momenti di aggregazione, con lo sfondo di un rettangolo verde illuminato. Otto squadre, le più blasonate del Sud America con la componente centroamericana del Messico, si sono sfidate nel torneo “Night and Day” presso le strutture Energy System di via Santa Caterina. Due raggruppamenti da quattro (girone A – Colombia 5 punti, Ecuador 4, Perù 4, Argentina 3, girone B – Uruguay 6 punti, Paraguay 5, Brasile 4, Messico 1) utili per definire la griglia dei quarti di finale, semifinale e finale, in quanto tutte le squadre accedevano al turno successivo, hanno accompagnato giocatori e allegri visitatori attraverso le cosiddette ore piccole.
Una competizione amichevole, che comunque, non ha risparmiato quel pizzico di agonismo, necessario affinchè ogni match sia interessante e abbia qualcosa da raccontare. Una buona cornice di pubblico ha assistito all’evento, dove per la cronaca la coppa più ambita ha preso il primo aereo per Bogotà, grazie alle due reti siglate da Gattulli e Mangialardi, “colombiani” doc, che hanno permesso di sconfiggere e ipotecare il titolo ai danni dei temibili “Guaraníes de la Albirroja”, rete di La Fronza per i “paraguayani”. Il miglior giocatore del torneo è risultato Nicola Lisco (Paraguay), mentre il “pichichi” è stato Biagio Piscotti, che con l’Ecuador ha dovuto cedere il passo ai futuri campioni della Colombia, solo in semifinale (5 a 4 il risultato). Per la categoria portieri, il riconoscimento del migliore è andato a Piccolo D. (Argentina), quello del miglior giocatore della finale a Gesuito (Colombia). A tutti i partecipanti invece, il ringraziamento degli organizzatori per aver contribuito, attraverso gesti tecnici, entusiasmo e goliardia mostrata, ad allietare una notte di mezza estate.