Nel 2012 aumenteranno le tasse. Il sindaco annuncia: "Il Comune rischia il collasso finanziario"

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il sindaco, Mimmo Gatti

In una lettera aperta ai modugnesi, il sindaco Mimmo Gatti, annuncia l’aumento delle tasse per evitare il “collasso” del Comune. “Cari concittadini, vorrei condividere con voi, l’attività amministrativa svolta nelle ultime due settimane incentrata soprattutto, nell’approfondimento del bilancio di previsione che dovrà essere approvato entro il 31.08.2011”. La lettera comincia così e spiega, punto per punto, la situazione economica del Comune, tra debiti e spese. “Si è partiti dalla constatazione di 3 elementi fondamentali – scrive Gatti – il minore trasferimento di soldi dallo Stato di circa un milione di euro, la minore possibilità di spesa rispetto all’anno scorso per circa 1.500.000,00 per rispettare il “patto di stabilità” imposto dalla finanziaria nazionale,la presa d’atto di quanto il Comune ha già speso nei primi sei mesi dell’anno. La giunta in una prima fase, ha operato posizionando in bilancio le somme strettamente necessarie a garantire il minimo funzionamento della macchina amministrativa: stipendi al personale, utenze di luce – acqua – gas – telefono, contratti da onorare, rate di mutui già “accesi” negli anni scorsi; sono stati praticamente azzerati tutti i contributi alle associazioni, le spese di rappresentanza degli organi comunali, le somme per feste e sagre tradizionali, ecc… E’ stato praticamente tagliato tutto nei diversi settori con l’eccezione dei servizi sociali (in un momento storico in cui le famiglie sono in grave difficoltà), del personale (al fine di consentire per l’anno prossimo le assunzioni di vigili e assistenti sociali), della scuola (per continuare a sostenere la crescita delle nuove generazioni). Al termine di questa prima fase, gli uffici finanziari hanno rifatto i conti e hanno fatto presente che necessitava ancora recuperare 700.000 euro circa per far quadrare il bilancio, a seguito del mancato introito degli oneri di urbanizzazione per via della lenta crescita edilizia. Purtroppo, non sarà possibile spendere nemmeno un euro in opere pubbliche fino alla fine dell’anno. Sono seguite diverse riunioni di giunta per cercare il modo migliore per affrontare tale situazione; si è giunti all’individuazione dell’unica via possibile: quella di intervenire sulla tassazione poichè il “quantum” da recuperare per far quadrare il bilancio era incolmabile. Ciò si rende necessario per il 2011 e soprattutto per il 2012 che sarà senza dubbio, ancora più difficile: da un lato, non si potrà contare su alcune entrate straordinarie previste solo per quest’anno (alcune su tutte: l’accordo concluso con lo IACP per totali 800.000 euro in entrata per ICI pregressa dal 1994 al 2007 oltre all’ICI versata “una tantum” da talune grosse aziende della zona industriale per circa 400.000 euro), dall’altro, entreranno in vigore le rate di altri nuovi contratti (uno per tutti gli alloggi per i carabinieri per circa 200.000 euro). In totale per l’anno prossimo si prevede in negativo rispetto al 2011 una differenza di oltre 1.500.000,00 euro; senza l’introduzione di alcune misure finanziarie è facile prevedere il “collasso” del comune nell’anno 2012. E’ veramente difficile per un Sindaco neo-eletto annunciare e denunciare tutto ciò . . .ma non ci sarà altra scelta. Il meglio che potremo fare per quest’anno sarà non toccare la TARSU (tassa rifiuti solidi urbani) e introdurre una soglia di salvaguardia per i redditi più bassi rispetto all’addizionale IRPEF che bisognerà necessariamente prevedere. Pur nella consapevolezza di creare mugugni e strumentalizzazioni politiche, è necessario farlo oggi, per salvare il bilancio e per iniziare ad innescare una spirale di crescita. Il 2012 sarà nerissimo, perciò almeno nel 2011 cominciamo ad investire qualcosa nella lotta all’evasione fiscale, nell’adeguamento del piano regolatore al PUG per far aumentare le entrate da oneri di urbanizzazione, nell’affrontare seriamente la questione dei cani randagi con la costruzione di un canile municipale (assurdo pensare di continuare a spendere quasi 500.000 euro all’anno per il loro ricovero in altri canili). A tal proposito i contatti con l’ASI per la concessione di un suolo sono stati avviati nei giorni scorsi. Probabilmente l’addizionale IRPEF andava introdotta già da qualche anno come hanno fatto un po’ tutti i comuni della provincia barese; si è rinviato perché Modugno poteva reggere ma con la finanziaria governativa di quest’anno, purtroppo, non è più possibile. Non voglio aggiungere altro per il momento – conclude il sindaco – oltre alla circostanza che sono soddisfatto per come buona parte della giunta municipale si sta muovendo: si sta monitorando ogni forma possibile per accedere a fondi provinciali, regionali ed europei e si sta “scendendo per strada” per stare in prima linea ad operare alcune forme di vigilanza e coordinamento tra diversi contratti in essere. Sarà mia premura informarvi delle iniziative adottate e da adottare”.

Un milione di euro per il quinto stralcio della fogna pluviale: ok al progetto

Approvato dalla Giunta comunale il progetto relativo al quinto stralcio per la costruzione della fognatura pluviale. L’intervento “si rende necessario – si legge nella relazione che accompagna il provvedimento – al fine di eliminare i continui disagi dei cittadini lungo la viabilità interessata: Via XX Settembre – Rossini – Maranda e, in particolare, in corrispondenza del passaggio a livello di Via XX Settembre, convogliare le acque piovane nel collettore in progetto”. L’importo complessivo per la realizzazione dei lavori è di 1 milione di euro, a cui si farà fronte con un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti. “Con l’approvazione di questo progetto – commenta il sindaco, Mimmo Gatti – raggiungiamo due importanti obiettivi. Il primo: proseguire la realizzazione e l’ammodernamento della rete fognaria, utile per evitare i disagi a cui i cittadini vanno incontro quando ci sono precipitazioni intense, fenomeno che sta diventando sempre più frequente. Secondo obiettivo: proseguire nelle attività di progettazione di opere pubbliche. Quest’anno non si potrà spendere più un euro in opere pubbliche a causa delle minori risorse economiche trasferite dallo Stato. Questi lavori potranno essere liquidati negli anni 2012 – 2013. Tuttavia non dobbiamo farci sconfiggere dalla depressione della crisi ma continuare a seminare per la Modugno futura”. E’ inoltre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale uno studio per eliminare i disagi lamentati nella zona del mercato coperto di via x Marzo, di via Carafa e di via Lombardia, al Quartiere Cecilia.

Il generale Nicola Bellomo, un eroe da non dimenticare

Il generale Bellomo con l’allora Principe Ereditario Umberto di Savoia

Il generale Bellomo con l’allora Principe Ereditario Umberto di Savoia

Prendendo lo spunto da quanto avvenuto 68 anni fa, con i noti e tragici eventi del 28 luglio del 1943 quando venti giovani esponenti dell’antifascismo barese, formatisi alla scuola di Benedetto Croce ed Ernesto Rossi, pagarono con la vita la loro professione di libertà e democrazia, è doveroso ricordare quanto avvenuto in quegli stessi giorni laddove, nel clima di incertezza e confusione seguito all’ordine del giorno Grandi ed alla caduta di Mussolini, le truppe tedesche di stanza a Bari, allo scopo di impedire lo sbarco alleato, tentarono di minare il porto ed occupare la sede delle poste, nodo strategico per il settore telecomunicazioni. Questi i fatti: il 15 luglio 1943 il 51° battaglione bersaglieri AUC si trasferì dalla sede di Marostica (VI) all’aeroporto di Bari-Palese per effettuare servizio di vigilanza. Accampato in un uliveto prima, successivamente in una scuola di Bitonto, il 51° disimpegnò i compiti affidatigli fino all’inizio della sessione d’esami per la promozione a sergente (passaggio intermedio nell’iter formativo degli Ufficiali di complemento) fissata per il 6 settembre.

L’annuncio dell’armistizio colse il reparto ben schierato (più che una scuola era un campo d’arma) e protetto da eventuali colpi di mano da parte di unità tedesche. Gli esami continuarono fino alle 13:00 del giorno 9 quando giunse una richiesta di aiuto da Bari. Nel corso della mattinata circa 300 guastatori tedeschi erano penetrati nel porto per demolire le banchine ed affondare il naviglio attraccato.

Il Generale Nicola Bellomo, Ufficiale richiamato per la ristrutturazione dei quadri della soppressa Milizia fascista, radunati alcuni legionari e uomini dei depositi del 48° e 139° Fanteria, accerchiò la zona del porto iniziando un conflitto a fuoco con i tedeschi. Fra gli obiettivi di questi ultimi anche le comunicazioni, quindi il palazzo delle Poste, i cui occupanti si difesero da soli. Il Generale Bellomo guidò personalmente la riconquista del porto, rimanendo ferito, fra le 13:45 e le 14:15. Condusse all’assalto 2 Ufficiali, 5 marinai, 15 finanzieri, 40 ex camicie nere e un piccolo distaccamento di genieri. Al secondo assalto, fra le 15:00 e le 16:15, si unirono altri fanti, genieri, metropolitani, ex camicie nere ed un civile portuale.

Alle 17:00, quando il 51° arrivò al porto, i tedeschi erano già coscienti dell’inferiorità numerica e dell’impossibilità di fuga. Il Ten. Moiso, decorato di Croce di Ferro in Africa settentrionale, condusse le trattative con i parà tedeschi ( i “Diavoli Verdi” del Flieger Korps) fino alla loro resa. Conservarono le loro armi e venne loro lasciata una via di fuga verso nord, per ricongiungersi agli altri reparti nazisti in ritirata. Nella stessa giornata a Taranto sbarcava la 1^ Divisione aerotrasportata statunitense.

Di tali eventi è fatta menzione nel brevetto di concessione della Medaglia d’Oro al Merito Civile al gonfalone della città di Bari di cui si riporta la motivazione: “Città di rilevanza strategica per il suo porto durante l’ultimo conflitto mondiale, si rese protagonista di una tenace resistenza al nazifascismo, sopportando la perdita di un  numero elevato dei suoi figli migliori e la distruzione di un’ingente parte del suo patrimonio monumentale ed edilizio. Venti giovani cittadini vennero trucidati in via Nicolò Dell’Arca mentre inneggiavano, all’indomani della caduta del fascismo, alla riconquista della libertà. Al culmine dei moti di riscatto, la popolazione tutta, animata da profonda fede negli ideali di democrazia e di giustizia, unendosi ad un gruppo di militari, impedì, dopo ore di violenti scontri, che le truppe tedesche portassero a termine la prevista distruzione del porto”.

Oggi, a 68 anni di distanza, nel ricordare i valori ispirati che spingono le popolazioni alla lotta contro tutte le dittature e totalitarismi, manteniamo sempre viva la memoria dell’eroica resistenza del Generale Bellomo auspicando che per la difesa del porto di Bari venga presto concessa alla città la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Modugno e le discariche a cielo aperto

Rifiuti abbandonati a Modugno in via Vecchia Carbonara - 15/07/2011

Rifiuti abbandonati a Modugno in via Vecchia Carbonara – 15/07/2011

Che Modugno fosse altamente inquinata lo sapevamo già. Ma che fosse diventata una discarica a cielo aperto questo ancora no. Almeno fino a pochi giorni fa, quando gli attivisti del comitato Proambiente non lo hanno documentato con foto alla mano.

Foto che suscitano stupore e tristezza per come sono lasciate abbandonate le periferie della nostra città. Periferie in cui si trova di tutto: copertoni per auto con annesse carrozzerie, materiali inerti, porte, frigoriferi, lavatrici, rifiuti di ogni tipo anche tossico-nocivi. Per non parlare, poi, delle buche nelle strade di campagna dove qualcuno si è divertito a togliere i fili di rame per ricavarne profitto personale. E ancora erba alta e secca soprattutto nella zona A.S.I.(Area sviluppo industriale), dove manca l’illuminazione e dove facilmente quest’erba a causa delle alte temperature prende fuoco. Numerosi sono stati,infatti, i casi di incendi in questo mese di luglio.

Incendi che si sono sviluppati proprio in queste periferie adibite a discariche illegali e che hanno portato alla combustione dei materiali su citati divenendo veleno per i cittadini. Dalla combustione di questi materiali si sprigiona diossina e monossido di carbonio, elementi cancerogeni per l’uomo. E’ come se si trattasse di piccoli inceneritori che emettono sostanze altamente dannose e inquinanti. Di conseguenza diventa immane il lavoro dei volontari della Protezione Civile nell’avvistamento degli incendi, ormai all’ordine del giorno. Tuttavia le squadre dell’A.I.B.(Avvistamento incendi boschivi) svolgono al meglio il proprio lavoro, ma al contempo denunciano la scarsità delle risorse finanziarie con la conseguente diminuzione della qualità del loro servizio. “Mancano addirittura i soldi per il carburante ai nostri furgoni e a volte siamo costretti a rimetterceli noi”, denuncia un volontario. Insomma una situazione disperata. O quasi. Perché le soluzioni ci sarebbero.

E per Tino Ferrulli, presidente del comitato Proambiente, andrebbero ricercate “nei controlli e nella diffida che l’Amministrazione comunale deve fare ai proprietari di questi suoli per non lasciarli all’incuria e al degrado. Abbiamo intenzione di valorizzare la zona di Lama Misciano sulla quale insistono tali discariche, poiché trattasi di area vincolata di enorme valore paesaggistico per la presenza di reperti archeologici”.Lama Misciano dove si sarebbe dovuto costruire l’inceneritore a Modugno diventa l’emblema per ripartire. Toccherà all’attuale amministrazione guidata da Gatti porre rimedio a quest’altro scempio ambientale. E toccherà farlo in fretta prima che Modugno salga alla ribalta nazionale come una nuova Napoli ricolma di rifiuti e diossina. 

tutte le fotografie dello scempio scattate del comitato Proambiente

Night and Day – Torneo di calcio a 7

torneo di calcio a 7 Night and DayColombia – Paraguay 2 a 1. Gattulli, Mangialardi (Colombia) conducono la squadra alla vittoria finale tra musica, anguria e cornetti.

Calcio di una notte di mezza estate. Rintitolando il noto sogno shakespeariano, potremmo sintetizzarlo così l’appuntamento estivo che da qualche anno a questa parte anima la movida modugnese. Un modo diverso per trascorrere in armonia, tra musica, anguria e cornetti, momenti di aggregazione, con lo sfondo di un rettangolo verde illuminato. Otto squadre, le più blasonate del Sud America con la componente centroamericana del Messico, si sono sfidate nel torneo “Night and Day” presso le strutture Energy System di via Santa Caterina. Due raggruppamenti da quattro (girone A – Colombia 5 punti, Ecuador 4, Perù 4, Argentina 3, girone B – Uruguay 6 punti, Paraguay 5, Brasile 4, Messico 1) utili per definire la griglia dei quarti di finale, semifinale e finale, in quanto tutte le squadre accedevano al turno successivo, hanno accompagnato giocatori e allegri visitatori attraverso le cosiddette ore piccole.

Una competizione amichevole, che comunque, non ha risparmiato quel pizzico di agonismo, necessario affinchè ogni match sia interessante e abbia qualcosa da raccontare. Una buona cornice di pubblico ha assistito all’evento, dove per la cronaca la coppa più ambita ha preso il primo aereo per Bogotà, grazie alle due reti siglate da Gattulli e Mangialardi, “colombiani” doc, che hanno permesso di sconfiggere e ipotecare il titolo ai danni dei temibili “Guaraníes de la Albirroja”, rete di La Fronza per i “paraguayani”. Il miglior giocatore del torneo è risultato Nicola Lisco (Paraguay), mentre il “pichichi” è stato Biagio Piscotti, che con l’Ecuador ha dovuto cedere il passo ai futuri campioni della Colombia, solo in semifinale (5 a 4 il risultato). Per la categoria portieri, il riconoscimento del migliore è andato a Piccolo D. (Argentina), quello del miglior giocatore della finale a Gesuito (Colombia). A tutti i partecipanti invece, il ringraziamento degli organizzatori per aver contribuito, attraverso gesti tecnici, entusiasmo e goliardia mostrata, ad allietare una notte di mezza estate.

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