Il sindaco Gatti, messaggio su Facebook: dirigenti in prestito e nuovi vigili

il gruppo di Mimmo Gatti su Facebook

il gruppo di Mimmo Gatti su Facebook

Il sindaco di Modugno, Mimmo Gatti, torna a scrivere su Facebook sul suo gruppo, “Mimmo Gatti, Sindaco di Modugno“. Il sindaco dapprima chiarisce la “situazione dei dirigenti del Comune di Modugno e su eventuali potenziamenti dell’organico del personale del Comune”, riproponendo e integrando alcune sue risposte apparse sul social network nei giorni scorsi:” Il Comune di Modugno è composto da 7 settori: Personale, Urbanistica e Ambiente, Lavori Pubblici, Finanze, Pubblica istruzione e cultura, Servizi Sociali, Polizia Municipale. Dovrebbero esserci 7 dirigenti. Situazione attuale: 1 dirigente di… ruolo – ing Petraroli. Prospettive future: possibilità per il Sindaco di nominare 1 solo altro dirigente per via del decreto Brunetta e relative restrizioni. Questa la situazione attuale: Ing. Petraroli al settore urbanistica (con ambiente e attività produttive), al settore lavori pubblici, al settore servizi sociali, al settore polizia municipale; il dottor Gesmundo al settore personale (con affari generali), al settore finanze, al settore pubblica istruzione (con cultura e sport)”. “Appare evidente – continua il sindaco – che è al limite dell’impossibile amministrare un Comune in queste condizioni con tutte le complessità presenti sul territorio. Diventa difficile anche fare una seria programmazione in quanto i dirigenti incaricati a malapena riescono a seguire le emergenze quoridiane. Siamo al lavoro per chiedere in “prestito” ad altri comuni del circondario qualche dirigente almeno per 2 giorni alla settimana ma le procedure non sono immediate; ce ne sono pochissimi; il compenso economico per gli stessi non muterebbe, pur essendo presenti in due comuni; non è affatto facile trovare disponibilità sul territorio provinciale. Non per questo ci abbattiamo… continuiamo a lavorare”.

Poi continua anticipando l’assunzione a tempo determinato di 4 agenti di polizia municipale:” Per quanto riguarda il personale più in generale: le novità più sostanziali sono costituite dalle assunzioni a tempo determinato fino alla fine dell’anno (per 3 mesi e mezzo quindi) di 4 vigili urbani attingendo da graduatorie di altri comuni. Perchè da altri Comuni? Semplicemente perchè ci sono risorse legate al “rispetto del Codice della strada” da spendere entro la fine dell’anno e non si riuscirebbe materialmente a mettere in piedi una nuova procedura “modugnese”. E’ anche in programma l’assunzione di due assistenti sociali a tempo determinato fino alla fine dell’anno; in questo caso le procedure sono state già espletate qui a Modugno. Con ciò che residua si sta pensando a n. 3 geometri per smaltire il grosso carico di lavoro dell’Ufficio tecnico. Vedremo anche di concerto con i sindacati aziendali (del comune)”.

Conclude con il secco no al precariato:” Non siamo per la politica delle “assunzioni a tempo determinato” nel modo più assoluto perchè non danno certezze nella programmazione di una vita, ma va considerata la normativa nazionale in vigore in materia di personale: ogni anno devi spendere almeno un euro in meno dell’anno precedente. Per cui al fine di proseguire nel 2012 con l’espletamento dei concorsi a tempo indeterminato (7 vigili e 4 assistenti sociali) è necessario utilizzare (nel senso di spendere) per quest’anno tutte le risorse disponibili. E visti i tempi ristrettissimi di quest’anno che quasi volge al termine, bisognerà attingere dalle graduatorie già esistenti e validate su tutto il territorio nazionale”.


Modugno svende(si)?

Modugno in vendita?Alcuni giorni fa è stata pubblicata una proposta di deliberazione da parte del consiglio comunale dai contenuti molto significativi. Tramite i social network, alcuni cittadini hanno diffuso la notizia di una possibile vendita degli immobili comunali a Modugno.

Ma cerchiamo di vederci chiaro. L’oggetto della proposta di deliberazione al consiglio comunale recita cosi: “Approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per l’anno 2011 ex art. 58 D.L. n.112/2008 convertito con modificazioni dalla legge n.133/2008”. Quest’ultima legge prevede che “per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, province e comuni ciascun ente con delibera dell’organo di governo individua, redigendo apposito elenco, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza (…), suscettibili di valorizzazione, ovvero di dismissione, redigendo il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione”. In altre parole, la normativa recita chiaramente che ogni ente può dismettere, valorizzare o alienare (ossia vendere) un proprio bene immobile. Sicché la Giunta Comunale il 18 luglio scorso, con deliberazione n. 35, ha provveduto alla “formazione di un elenco dei beni da valorizzare o alienare/dismettere”.

Ma quali sono questi beni? Ed ecco subito allegata una tabella con i beni immobili comunali “disponibili”. Sono ben otto, con l’aggiunta di un terreno costituente il lotto 19 della lottizzazione Cornole di Ruccia (Zona C/3). I beni in elenco recano la data del 31 dicembre 2010 come ultimo periodo dalla valorizzazione: si tratta dei due chioschi in piazza Garibaldi (ang. corso v. Emanuele e ang. Corso Umberto), noti ai modugnesi come i chioschi di Masino e di Pallone, dei locali torre Pro loco (in p.zza Sedile), dei locali ex convento (in via X Marzo), del locale deposito villa comunale (in p.zza Garibaldi), meglio conosciuto come “la Pizzicata”, dell’Ufficio Piano di zona in via X Marzo, degli uffici dell’Associazione Italiana Persone Down (in p.zza E. De Nicola) e dei locali dell’ex macello, ora Laboratori Urbani “Giuseppe Fava”, in Via Tagliamento e in Via Piave. Il totale della valorizzazione di suddetti immobili ammonta ad euro 1.923.470. Insomma, quasi due milioni di euro per otto beni immobili. Per ciò che concerne il terreno (un vigneto in Contrada Paganello), la quota è stimata a 170.000 euro.

Accanto a questa tabella vi è il prospetto delle alienazioni. Solo per il terreno si prevede una vendita nel 2012, mentre per gli otto beni immobili su citati, almeno sino al 2013 non si prevedono vendite. Tuttavia, sempre nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari emerge che al fine di operare il “riordino, la gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, l’ufficio tecnico e l’ufficio provveditorato (…) ha proceduto alla formazione degli elenchi degli immobili da valorizzare o dismettere, redatti sulla base dei dati risultanti dalla revisione generale, completamento e aggiornamento degli inventari dei beni mobili e immobili del comune, loro informatizzazione e ricostruzione dello stato patrimoniale, in corso di espletamento da parte della R.T.I. AIPA S.p.a mandataria -GESTAM S.r.l. società appositamente incaricata (…) del patrimonio risultante al dicembre 2010. Il patrimonio immobiliare comunale è stato quindi suddiviso in funzione della destinazione prevista, della potenziale alienabilità del bene e delle previsioni di valorizzazione dello stesso”. Dunque, si parla di “potenziale alienabilità”.

Cosa significa tutto questo? Che i beni immobili potenzialmente potrebbero essere venduti? Questo piano non lo escluderebbe, almeno a firma del responsabile del III settore, ing. Emilio Petraroli. Ci si pone numerose domande soprattutto sul perché questi immobili siano valutati con così basso prezzo. D’altra parte, non ci sono previsioni di vendita almeno sino al 2013. Ma perché c’è stata la valutazione di questi beni? Se sono al ribasso significa che verranno venduti? Ma da chi, poi, verranno acquistati? L’amministrazione comunale dovrà dare risposte certe e precise. Il consiglio comunale, poi, dovrà esprimersi su questi punti anche in previsione del fatto che tutto ciò andrà a costituire voci del bilancio. Troppi dubbi e troppi quesiti. Fatto sta che l’alienazione non avverrà prima del 2013. Ma ai modugnesi verrà riservata la beffa della svendita a saldi nel 2014? Ai posteri l’ardua sentenza.          

 

Lotta all'evasione: protocollo di intesa tra il Comune di Bari e l'Agenzia del Territorio

altE’ stato firmato il protocollo d’intesa tra il Comune di Bari e l’Agenzia del Territorio, che prevede il conseguimento di quattro punti fondamentali:  allineare le banche dati, al fine di creare una banca comune, da cui poter attingere tutte le informazioni necessarie sui contribuenti, ottenendo una maggiore trasparenza.

Ogni immobile avrà un identificativo catastale; per mezzo del suddetto protocollo e attraverso un’attività di ‘Alta Valenza Fiscale’, si intende ottimizzare la fruibilità dei servizi catastali, verificando l’effettivo stato dei fabbricati accatastati e partecipando all’ordinaria attività di accertamento fiscale. Inoltre, il protocollo d’intesa si pone l’obiettivo di semplificare il colloquio tra i due Enti partecipanti e tra questi e i cittadini baresi. Infine, l’Agenzia del Territorio intende dare vita ad uno studio congiunto sulle dinamiche del mercato immobiliare. Dunque, questi i quattro obiettivi fondamentali, per mezzo dei quali garantire una politica equa, ripristinare la giustizia e l’equanimità, riuscendo in tal modo, a recuperare i soldi persi. Allo scopo di ottenere un accordo che fosse perfetto in ogni suo aspetto, è stata necessaria un’attività congiunta tra i due Enti.

L’intesa avrà una durata triennale ed impegna entrambe le Amministrazioni a collaborare per attività di “Alta Valenza Fiscale” e potrà essere successivamente rinnovato. Ovviamente, non tutti i cittadini baresi saranno felici di fronte a quest’iniziativa. Importante anche la lotta contro i cosiddetti immobili fantasma, individuati per mezzo di una foto identificazione aerea, seguita da mappatura catastale, da cui sono state rilevate numerose  particelle di terreno, che non erano presenti sulle mappe.

Nel Comune di Bari, però, tale fenomeno risulta essere circoscritto, infatti sono state individuate solo 962 particelle, al contrario, nella provincia del capoluogo pugliese, il fenomeno appare molto più esteso. Basti pensare che nella sola Andria, sono state individuate più di 2 mila particelle, situazione simile anche a Monopoli, Altamura e Conversano. In totale, nella sola provincia sono state individuate 27 mila e 746 particelle di terreno, su cui sorgono immobili fantasma. A Modugno ne sono state individuate solo 278, dato poco rilevante se messo a confronto con le altre province baresi.

 

Vlora: vent'anni dopo

Il Presidente albanese Bamir Topi e il Sindaco di Bari Michele Emiliano al momento del conferimento della Medaglia

Il Presidente albanese Bamir Topi e il Sindaco di Bari Michele Emiliano al momento del conferimento della Medaglia

Ha avuto luogo ieri 6 agosto 2011, presso l’aula consiliare del Comune di Bari, la cerimonia del conferimento alla Città della Medaglia della Gratitudine, da parte del Presidente della Repubblica Albanese, Bamir Topi. L’evento cade in occasione del ventennale dello sbarco nel porto di Bari della nave Vlora, giunta dal porto di Durazzo l’8 agosto 1991 con oltre ventimila profughi. Ricordiamo ancora l’eco mediatica dell’evento, dopo il quale le nostre coste non sono più state le stesse, e come la cittadinanza barese e pugliese in generale reagì all’emergenza umanitaria; condivisione, accoglienza e solidarietà caratterizzarono quelle giornate.

La Vlora, dapprima respinta a Brindisi, venne dirottata verso Monopoli per poi essere agganciata da rimorchiatori e ormeggiata nel porto del capoluogo pugliese. Si assistette a gare di solidarietà da parte della cittadinanza barese, del Villaggio Trieste a ridosso dello stadio (abitato da ex profughi istriani e giuliano/dalmati sopravvissuti alla tragedia delle foibe), della Caritas, di parrocchie e di associazioni di volontariato, per portare sollievo a migliaia di albanesi soffocati dal caldo e dall’isolamento, temporaneamente dislocati nel vecchio stadio della Vittoria e, successivamente, trasferiti nel centro di accoglienza di Restinco (BR).

A seguito di tale emergenza, il governo diede il via all’operazione umanitaria “Pellicano” che vide impegnate unità di Esercito, Marina e Carabinieri, operazione che aprì una nuova fase nelle relazioni geopolitiche a fronte degli epocali mutamenti dello scacchiere balcanico.

Da allora sono cambiate moltissime cose: l’Albania è un Paese in forte crescita, con un’economia che grazie al sostegno della comunità internazionale attira investitori stranieri, con grandi risorse minerarie, idrogeologiche e, soprattutto, turistiche: località come Saranda, Ohrid, Butrinto, Kruje, non hanno nulla da invidiare alle mete più gettonate da parte del turismo organizzato. La capacità del popolo albanese di risollevarsi da un cinquantennale isolamento e da un collasso economico senza precedenti che ebbe luogo pochi anni dopo l’arrivo del Vlora, ha fatto sì che il Paese delle Aquile è in procinto di entrare a pieno titolo nell’Unione Europea, e che già fa parte dell’Alleanza Atlantica (alcune sue Unità di fanteria operano in Afghanistan nella zona di Herat, una delle quattro province sotto il controllo del Comando Regionale Occidentale dell’ISAF, guidato dall’Esercito Italiano).

Per il raggiungimento di questi traguardi, resi possibili grazie all’aiuto principalmente del nostro Paese, il governo dell’Albania ha deciso di conferire alla Città di Bari l’importante riconoscimento: “È  un evento importantissimo – ha dichiarato in conferenza stampa il sindaco Emiliano – perché Bari è orgogliosa di aver vissuto quell’8 agosto, di aver vissuto il ruolo che la storia ci ha assegnato. Se il Presidente albanese viene qui per darci questo riconoscimento, significa che, almeno nella memoria collettiva del popolo albanese, la città di Bari resta l’icona fondamentale di quei giorni”.


Presentati i 6 master finanziati dalla Regione e sponsorizzati dal Comune di Modugno

altSi è tenuto mercoledì scorso nella sala Beatrice Romita un incontro di presentazione di 6 master organizzati dall’Università del Salento in collaborazione con l’Università di Varsavia. I corsi in Information e Comunication Tecnology, Tourism Management, European Business Law, Human Resource Management, European Transaltor, European Projects, si svolgeranno a partire dal prossimo gennaio nelle città di Lecce, Bruxelles e Varsavia. L’iniziativa sponsorizzata dal Comune di Modugno ha visto la partecipazione del vicesindaco Filippo Bellomo che, oltre a portare il saluto del primo cittadino Mimmo Gatti, si è soffermato sulla volontà dell’amministrazione di occuparsi del problema lavoro partendo dai giovani. Presenti inoltre l’assessore con delega al lavoro Saverio Vacca la consigliera Simona Vitucci. L’assessore Vacca in particolare ha voluto sottolineare la difficoltà di parlare di lavoro in una fase economica depressiva ma ha anche promosso l’alta formazione come via importante per favorire l’ingresso nel mercato del lavoro attraverso l’acquisizione di competenze e conoscenze. L’avvocato Sergio Adamo, tutor dei corsi, ha dunque subito presentato i master come un’opportunità da cogliere proprio nell’ottica dell’inserimento lavorativo avvertendo i giovani presenti della possibilità di partecipare ai corsi grazie al bando regionale “Ritorno al Futuro” che finanzia fino a 25mila euro gli studenti disoccupati che intendono seguire corsi all’estero. Gli ha fatto eco il professor Giovanni Bianco, responsabile dei Master, che è intervenuto soprattutto cercando di motivare i presenti a compiere dei sacrifici per ottenere frutti. “I Master – ha spiegato Bianco – sono diretti a formare figure professionali richieste dal mercato del lavoro, e l’opportunità di seguire i corsi in tre città diverse quali Lecce, Varsavia e Bruxelles consente di attivare una propria rete di relazioni utili nella realizzazione professionale e personale”. Il responsabile dei Master ha poi precisato che il 60 percento delle lezioni è tenuto in lingua inglese sottolineando il bisogno di possedere almeno un livello B1 di conoscenza della lingua. Per questo motivo a coloro che passeranno le preselezioni dei Master è offerto gratuitamente un corso d’inglese per la certificazione delle competenze linguistiche. A termine dell’incontro il tutor ha dato la sua disponibilità per chiunque avesse informazioni sui master, e per la corretta compilazione dei modelli da consegnare alla Regione per l’erogazione della borsa di studio. Per maggiori informazioni si è indicato il portale internet dell’Università del Salento, nonché l’indirizzo mail ed il numero di cellulare dell’avvocato Sergio Adamo: s.adamo@mastereuropei.org , numero 349 5877110.