Paternita' impedita

uomo affrantoAlle 9 di lunedì prossimo, 12 settembre, davanti al tribunale dei minori di Bari, Saverio Sarcina rivendicherà, ancora una volta, il proprio diritto alla paternità. Quella delle sue figlie, le gemelline Aurora e Federica è una storia che nessuno vorrebbe mai ascoltare e ancor meno vivere.

“È passato ormai più di un anno da quando i Servizi Sociali di Trinitapoli, senza alcun provvedimento formale, affidano ai nonni materni le mie due figlie e trasmettono al Tribunale per i Minori di Bari, il giorno successivo 4 Agosto 2010, una nota in cui giustificano il provvedimento

viste le condizioni di pregiudizio per le minori, stante l’incapacità della madre di prendersi adeguatamente cura delle figlie a causa dello stato di disagio determinato dall’elevata conflittualità con il compagno e padre delle minori e asseriscono che la signora Caggia Lucia vive segregata in casa e rifiuta di alimentarsi…e tenuto conto che ..in seguito all’ennesimo contrasto con il compagno ha ingerito un’elevata quantità di farmaci ed e’ attualmente ricoverata in ospedale e considerato che ha espresso la volontà di interrompere la convivenza e di essere collocata in struttura protetta insieme alle figlie…

“Cosa assolutamente e totalmente falsa, smentita anche da varie testimonianze che dichiarano come la signora Caggia non solo non è mai stata segregata in casa ma è sempre stata trattata con tutto rispetto dal sottoscritto, che ho provveduto a tutte le sue esigenze, tanto da aver assunto una babysitter che svolgeva servizio presso la nostra abitazione dalle 08.30 alle 13.00 di quasi tutti i giorni fino dal luglio 2009 e che può confermare quali fossero le condizioni di vita della mia ex compagna; come potrà confermarlo anche la colf.”

“Ho sempre provveduto puntualmente e con sollecitudine alle esigenze delle gemelle acquistando tutti i beni necessari alla loro crescita e provvedendo a tutte le esigenze di carattere medico sanitario; delle gemelle e di tutta la famiglia.” In data 23 settembre 2010 i carabinieri di Trinitapoli, su richiesta del Servizio Sociale di Trinitapoli, al fine di eseguire un provvedimento provvisorio emesso dal Tribunale per i minorenni di Bari, prelevano le mie due figlie dall’abitazione della famiglia della mia compagna e relazionano”…Ivi giunti avuta la presenza della Caggia Lucia nonche’ delle figlie Aurora e Federica , che venivano accompagnate presso gli uffici del Comando Stazione Carabinieri.

“Le mie figlie di soli circa 16 mesi sembravano essere pericolose criminali , prelevate e condotte presso il Comando Stazione Carabinieri di Trinitapoli. Una pattuglia di Carabinieri giunta presso la mia abitazione mi invitava a recarmi in Caserma. Giunto in Caserma dietro delle porte chiuse sento le bambine che piangono e dopo avermi notificato il detto provvedimento consegnandomi una copia mi fanno salutare le mie figlie Aurora e Federica, traumatizzate e intimorite con gli occhi tristi.”

“Solo verso la metà di ottobre alla presenza di poliziotti armati e in divisa, di operatori sociali e della psicologa della struttura mi verrà concesso di vedere le mie bambine, Aurora e Federica, traumatizzate, spaventate, intimorite. Alla fine dell’incontro le piccole iniziano a piangere e gli operatori della struttura inveendo asserivano – vieni da zia vieni da zia, distaccatele dal padre altrimenti non la finiamo più – e le bambine mentre mi tendevano la mano venivano chiamate monelle e bruscamente allontanate. Questo si ripeteva il 19.ottobre.2010 nello stesso luogo e solo per alcuni minuti di incontro perché, senza alcun preavviso i Servizi Sociali di Trinitapoli anticipavano l’incontro alle 15.00 anziché dalle 16.00 alle 17.00.”

“Sballottate da una casa famiglia all’altra anziché agevolare i rapporti genitoriali e favorirne il rientro, le mie figlie ora sono alloggiate in spazi angusti e non idonei, con scarafaggi e insetti vari a terra, in pessime condizioni igieniche, nella residenza di San Pancrazio Salentino, in provincia di Brindisi, ad oltre 250 km di distanza e non le vedo, perché non me le fanno vedere, da oltre tre mesi.”

“Salvate le mie figlie, sono un uomo ormai distrutto da un dolore insopportabile (quanto inesorabile come lo scorrere del tempo), e sorretto da unico scopo: quello di rivedere le mie bambine.

Questo l’appello che Saverio Sarcina rivolgerà alle istituzioni, lunedì 12 settembre, davanti alla sede del tribunale dei minori di Bari. Alle 9.

A Bitetto riapre il parco Tre Ponti

Parco Tre Ponti Bitetto

Parco Tre Ponti Bitetto

Parte “alla grande” la nuova Giunta Comunale di Bitetto, guidata dal sindaco Stefano Occhiogrosso: uno dei primi atti di questa nuova Giunta consiste nella riapertura del Parco Comunale “Tre Ponti”, riapertura che, indipendentemente da considerazioni più o meno interessate, è prima di tutto una vittoria per i cittadini di Bitetto.

L’Amministrazione Comunale ha dedicato particolare attenzione affinché tutto ciò potesse avvenire in tempi rapidi, mantenendo fede ad un impegno preciso preso con i cittadini durante la campagna elettorale, nel pieno rispetto della legge e predisponendo tutta la documentazione necessaria per garantire la sicurezza di tutti coloro (bitettesi e non) che ne usufruiranno.

Dopo cinque anni, nei quali il parco è stato colpevolmente chiuso, le famiglie potranno portare i loro bambini a fare delle lunghe passeggiate a contatto con la natura, certi che  con l’impegno di tutta la cittadinanza il parco potrà tornare a vivere tutti i giorni dell’anno.
Il parco rappresenta per l’intera comunità locale una grossa opportunità nell’ambito della promozione del territorio e valorizzazione dei prodotti tipici locali.
L’inaugurazione avrà luogo l’8 settembre alle ore 20:00, con un evento culturale di primissimo ordine dal punto di vista culturale:  ad allietare la serata, infatti, ci sarà l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari. A seguire, l’Amministrazione Comunale – con la collaborazione dell’Associazione Culturale “Libero d’agire” – organizzerà la Festa della Gioventù, una tre giorni nella quale si alterneranno interessanti eventi culturali; sabato 10 settembre alle ore 19:00 si terrà un convegno “Il ruolo dei giovani nel passaggio dalla tradizione al mondo globale” organizzato dalla testata locale ProgettoNews.it, che vedrà intervenire, quale ospite d’onore, il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Carlo Bollino. Successivamente a ciò, alle ore 21:00, avrà luogo uno spettacolo di cabaret da parte dell’attore pugliese Pino Campagna, della “scuderia” di Zelig, il tutto all’interno di una coreografia di stand enogastronomici ed artigianato locale.

L’obiettivo che il Sindaco con la sua Amministrazione intende perseguire è la realizzazione della Promo Bitetto, una serie di iniziative che si terranno gli ultimi fine settimana di ogni mese, nei quali mercati, fiere, feste popolari, realizzate all’interno del parco, serviranno per allietare le serate dei cittadini di Bitetto e di tutti coloro che – dai comuni limitrofi – intenderanno  partecipare. “L’auspicio è che al tempo stesso tutto ciò possa costituire un’occasione per il rilancio per il turismo (non dimentichiamo che il parco si trova alle spalle del Santuario del Beato Giacomo) e per l’economia dell’intera comunità bitettese” questo ha dichiariato l’ing. Onofrio Damone, responsabile Comunicazione Istituzionale del comune di Bitetto.

comunicato inoltrato a cura del responsabile della comunicazione istituzionale del Comune di Bitetto, l’ing. Onofrio Damone


Om Carrelli, si cerca un acquirente

altLa Om Carrelli elevatori di Modugno chiuderà, ma il gruppo Kion, proprietario dello stabilimento barese, ha affidato alla società Sofit il compito di reperire sul mercato eventuali compratori interessati a realizzare un progetto di reindustrializzazione.

E’ quanto emerso al termine dell’incontro romano tra i vertiti dell’azienda, sindacati, Regione Puglia e Comune di Modugno. L’attività della Sofit sarà monitorata ogni 15 giorni da un tavolo di confronto paritetico a cui interverranno gli enti locali e i  sindacati. L’azienda ha, inoltre, assicurato che manterrà la produzione fino alla chiusura dello stabilimento. Nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali e la ditta discuteranno modi e tempi di gestione della produzione. “Alimentiamo ancora la speranza che il percorso che stiamo contribuendo a tracciare vada a buon fine; si sta facendo tutto il possibile per assicurare un futuro ai lavoratori e garantire loro l’occupazione pur se in settori diversi da quello della produzione di carrelli elevatori. Siamo impegnati anche a accogliere e favorire l’inserimento sul nostro territorio di qualsiasi azienda interessata a rilevare la produzione della OM”. Così il sindaco di Modugno,  Mimmo Gatti, a margine dell’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico. La riunione fa seguito a quella del primo agosto scorso sul futuro dei 300 dipendenti attualmente in cassa integrazione. Oltre al sindaco Gatti, alla Kion e alla Sofit, erano presenti all’incontro l’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile, e le organizzazioni
sindacali.

 

L’ARPA Puglia farà visita a Sorgenia

Modugno, Centrale Sogenia

Modugno, Centrale Sogenia

Solitamente dopo le vacanze estive si riaccendono i motori in ogni attività. Ma per il Comitato Pro Ambiente i motori pare non si siano mai spenti. Sono accaduti svariati eventi da un punto di vista ambientale e gli ambientalisti modugnesi non sono stati a guardare. Ma andiamo con ordine. Il 17 agosto scorso, tramite il legale rappresentante Tino Ferrulli, è stata recapitata agli uffici dell’assessore all’ambiente, ai dirigenti all’Urbanistica e all’ambiente ed ecologia nonché per conoscenza al Sindaco, una esplicita richiesta di acquisizione preventiva riguardante siti inquinanti. Questo perché il Comitato Pro Ambiente, con deliberazione da parte del Consiglio Comunale in data 30 novembre 2009, è legittimato a “partecipare a tutte le conferenze di servizio riguardante siti inquinanti e a ricevere e visionare tutta la documentazione relativa alla società proponente”. Dunque in questa richiesta, proprio perché legittimato dal consiglio comunale, il comitato ha fatto esplicita richiesta di ricevere tutta la documentazione relativa ad Ecoenergia S.p.a.(proprietaria dell’inceneritore), allo stato di avanzamento dei lavori riguardanti le coperture delle aie di compostaggio della Tersan Puglia, e la copia di avviso di pubblicazione sull’albo pretorio e documentazione per presentazione osservazioni al pubblico circa la Econet S.r.l.

Il 2 settembre l’assessore Signorile e Dirigenti preposti alla trattazione dell’istruttoria dei precitati siti inquinanti hanno fornito i chiarimenti e copia della documentazione richiesta e si sono dimostrati disponibili a far recapitare tutta la documentazione relativa a tutti i siti inquinanti proprio ai tutori dell’ambiente.
Dal fronte ARPA Puglia (Agenzia regionale protezione ambientale), invece, per ciò che concerne la rete di monitoraggio della qualità dell’aria a servizio della Centrale Termoelettrica  Sorgenia da 800 Mw costituita dalle seguenti centraline denominate En01(in agro Bitonto), En02(presso l’assessorato regionale all’ecologia in via delle magnolie), En03(Vigili Urbani), En04 (San Paolo nei pressi di Via ancona), En05 (sita in Palo del Colle alla scuola media “Guaccero”) che  rilevano gli inquinanti Nox, Co, Pm10, Pm2,5, e Ozono,è giunto il report relativo a giugno. Dalle conclusioni redatte dal responsabile U.O. Aria dott. Roberto Giua si evince come “non sono stati rilevati superamenti del valore obiettivo per l’ozono nelle stazioni di monitoraggio En01 ed En02. Per il Pm10 media mensile più elevata (29 nanogrammi/metro cubo) è stata registrata nella stazione En01. La media mensile più elevata di Nox si è invece registrata nella stazione En04 (21,1 nanogrammi/metro cubo)”. In successone, poi, arriva la “bomba” che non ti aspetti. In riferimento al fumo giallo che fuoriuscì dalla centrale Sorgenia il 30 giugno scorso e che anche noi documentammo, sulla segnalazione  del 1 luglio inoltrata dal presidente Tino Ferrulli, il dott. Giua “comunica che verrà effettuato uno specifico sopralluogo nella Centrale, finalizzato ad accertare l’accaduto nella data da lei indicata”. Insomma ci saranno prossimamente degli ispettori dell’ARPA Puglia che indagheranno a fondo sull’accaduto proprio all’interno della centrale. 

Dal Comitato ribadiscono che a tutt’oggi non è pervenuta alcuna attestazione di osservanza da parte della Sorgenia circa le prescrizioni contenute nel Decreto Autorizzativo dell’ex Ministero delle Attività Produttive, oggi Ministero dello Sviluppo Economico rilasciato nell’anno 2004 ed in quello del Ministero dell’Ambiente rilasciato nel 2011 relativo al rilascio dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) . Tutto questo in attesa che si pronunci il T.A.R. Lazio sull’invalidazione del Decreto AIA emesso dal Ministero dell’Ambiente rilasciato  a favore di Sorgenia , i cui ricorsi sono stati formulati dal Comune di Modugno e dallo stesso comitato.
Da sottolineare come sempre  più cittadini chiedono aiuto al Comitato Pro Ambiente per le numerose problematiche della città. Un Comitato che, probabilmente è, e resterà l’ultimo baluardo contro questi “ecomostri” che sembrano incombere in ogni dove sulle spalle dei modugnesi.

Quanti modugnesi giocano a Burraco?

sala burracoVista la popolarità di questo gioco di carte e la febbre che prende le persone, soprattutto donne over cinquanta che ci giocano quotidianamente, in redazione ci siamo posti questa domanda e allora abbiamo voluto capire: cosa accade qua da noi? In effetti, il numero di modugnesi che attualmente sono appassionati di questo gioco è elevato. Abbiamo calcolato che sono più di duemila, in maggioranza donne, ma la presenza maschile è in forte aumento. In realtà sono le donne che trascinano i loro mariti e partner a giocare a Burraco.

Soprattutto lo giocano molte signore pensionate. Secondo la nostra indagine lo giocano presso le loro abitazioni, organizzando tornei fra amici, conoscenti e parenti. Nelle sedi del Centro Anziani si gioca ogni giorno, specialmente fra donne. Non si è ancora creato, nella nostra città un “club del burraco”, ma siamo certi che dopo la pubblicazione di questo nostro articolo, sorgerà.

Il Burraco è diventato un fenomeno di costume sociale, perche dà a chi lo gioca la possibilità di socializzare. Questo gioco ha una caratteristica che è la chiave di volta del successo e della sua notorietà: quando si gioca non si può parlare, condizioni di silenzio assoluto, pena la squalifica o la sospensione della partita. Tale regola, secondo noi “d’oro”, specialmente per le persone anziane, permette di non essere competitivi, di non dover esternare i propri pensieri, di essere comunque in gruppo ma in modo riservato, tranquillo e in assoluto silenzio; condizione questa che scarica la tensione, allevia lo stress della vita quotidiana.

Siamo stati noi pugliesi i primi a importarlo, i primi a divulgarlo, i primi a creare club, circoli e siti on line; i primi, in assoluto, come numero di persone che lo giocano: siamo circa 400mila. E la cosa curiosa è che le fasce di età vanno dagli undici ai novanta anni!!! E’ il caso di fare doppio waoooo!!! Un gioco sano, dove non si puntano soldi, ma si punta ad avere una strategia di gioco, e ciò affina il cervello e crea nuovi collegamenti neuronali. Sembra un semplice gioco di carte, ma non lo è.