Senegal in festa

altSabato 15 ottobre, presso la sala Perrone del palazzo della cultura di Modugno, risuoneranno le cadenze Diola, Malinké, Pular, Sérère, Soninké, Wolof dei senegalesi residenti nella nostra città.

La comunità senegalese, fra le più integrate nel nostro territorio, con l’incontro di sabato intende rafforzare i legami fra i connazionali residenti e rinsaldare i vincoli di amicizia con i modugnesi. Alla “festa” che avrà inizio alle 16,30 e terminerà in tarda serata, è stata assicurata la presenza di rappresentanti istituzionali e di personalità in rappresentanza della comunità africana. Bonne chance pour le Senegal.

Domenica 16, stop alle auto nel centro cittadino

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Domenica 16 ottobre Piazza Sedile, corso Vittorio Emanuele (dalla intersezione con piazza Garibaldi) e il tratto stradale tra le piazze Plebiscito e Capitaneo saranno interdette alla circolazione dei veicoli, a partire dalle ore 9 fino alle ore 13:30. Parte l’iniziativa di sensibilizzazione alla salvaguardia dell’ambiente e dell’aria che respiriamo promossa dall’assessore alla Polizia municipale Leonardo Bozzi.

La circolazione sarà permessa ai soli residenti autorizzati dal Comando di Polizia Municipale, ai mezzi di soccorso, ai mezzi pubblici e ai mezzi di pubblica utilità. L’iniziativa si ripeterà anche domenica 23 ottobre.

Inceneritore, Comune e Comitato Pro Ambiente parti lese nel processo

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Tribunale di Bari

Con la richiesta di costituzione delle parti civili è cominciata davanti al gup del Tribunale di Bari, Susanna De Felice, l’udienza preliminare a carico delle quattro persone per le quali il pm della Procura di Bari, Francesco Bretone, ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sulla costruzione dell’inceneritore di Modugno, centrale elettrica alimentata a Cdr della società Eco Energia srl (Gruppo Marcegaglia). Gli imputati sono il progettista e il direttore dei lavori – Carmine Carella, di Bari, e Nicola Trentadue, di Modugno – il legale rappresentante di Ecoenergia, Antonio Albanese, di Massafra (Taranto) e l’ex dirigente del settore ecologia della Regione Puglia Luca Limongelli. Carella, Trentadue ed Albanese sono accusati di avere, in concorso tra loro, cominciato i lavori dell’inceneritore senza le autorizzazioni previste (parere vincolante dell’Autorità di Bacino, essendo l’area sottoposta a vincolo idrogeologico, e nulla osta dell’Enac per la distanza dall’aeroporto) e per aver violato il vincolo paesaggistico e archeologico. Limongelli invece, è accusato di falso ideologico e abuso d’ufficio, per aver rilasciato parere favorevole di valutazione di impatto ambientale per la realizzazione dell’impianto, definendo “erroneamente” le ceneri prodotte dalla centrale come rifiuto non pericoloso. Presente in aula solo l’imputato Limongelli che ha reso dichiarazioni spontanee. Durante l’udienza hanno chiesto di costituirsi parte civile i Comuni di Modugno e Bari, rappresentati dagli avvocati Ceci e Grandaliano e il Comitato Proambiente, rappresentato dall’avvocato Converso. La riserva sarà sciolta nell’udienza del 17 novembre prossimo.

Fumo giallo dalla centrale turbogas di Sorgenia

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Una foto della nube gialla da uno dei camini di Sorgenia

A poco più di tre mesi dal primo episodio, ecco che l’8 ottobre scorso si è ripresentato lo “strano” fenomeno della nube gialla da uno dei camini della centrale turbogas di Sorgenia alla zona Asi di Modugno. Il fenomeno è comparso intorno alle 12 e gli ambientalisti del comitato Pro Ambiente sono stati allarmati dagli abitanti del quartiere Piscina dei Preti. Dai report relativi a quel giorno, risulta che nella fascia oraria dalle 12 alle 16 non sono disponibili i dati sulle emissioni in atmosfera di Nox (ossidi di azoto), Co (anidride carbonica) e O2 (Ossigeno molecolare). Sarà un caso? Questa domanda se l’è posta il comitato Pro Ambiente che il giorno dopo l’accaduto ha denunciato l’episodio all’Arpa Puglia per avere chiarimenti in merito. Dal colorito giallastro del fumo si può evincere che si tratta di Nox , il cui limite è di 30 nanogrammi per metro cubo. Questo per evidenziare i presunti sforamenti dei limiti previsti dal decreto 55/09/2004 ex Ministero Attività Produttive ora Ministero dello Sviluppo Economico e decreto Aia (Autorizzazione integrata ambientale) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18/01/2011. Una delle prescrizioni del suddetto decreto prevede che le stazioni fisse di monitoraggio della qualità dell’aria vengano effettuate in continuo e in automatico e siano concordate con le autorità interessate, rendendo pubblici i dati. L’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore all’ambiente Signorile, non è ancora riuscita a mettersi in contatto con l’Arpa Puglia. Annuncia, tuttavia, di voler presentare un’analoga denuncia alla stessa Arpa, per capire la correlazione tra i fumi e i dati dei report delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria. Risposte ancora non ce ne sono su cosa sia davvero quel fumo giallo.

Assistenza domiciliare educativa sospesa fino alla gara d'appalto

altAltra bufera nella sfera dei servizi sociali. Da lunedi 10 ottobre è stato infatti sospeso il servizio di assistenza domiciliare educativa (Ade) ai minori del Comune di Modugno. La nota, inviata dalle assistenti sociali di Modugno, è eloquente. Per queste ultime, infatti, la sospensione del servizio è fondamentale fino all’espletamento di una nuova gara d’appalto da farsi in tempi brevi secondo il D.Lgs. 163/06. Le assistenti sociali non hanno ravvisato pericoli pregiudizievoli per i 9 minori modugnesi che usufruivano del servizio per 52 ore settimanali in quanto sono posti sotto la potestà genitoriale e non incorrono in pericoli di vita. Per gli altri due comuni dell’ambito sociale Bari 10, Bitetto e Bitritto, non è stata data analoga direttiva. Per Bitetto i casi sono tutti gravi e meritevoli di una proroga cosi come per Bitritto. E proprio ieri, durante una riunione del coordinamento istituzionale dell’ambito sociale Bari 10 in cui erano presenti gli assessori ai servizi sociali dei tre comuni interessati e il sindaco di Modugno, Gatti, si è riversata l’ira degli assistenti della Cooperativa Solidarietà e degli assistiti dagli stessi. L’occasione doveva servire per deliberare 95mila euro a favore di un altro servizio, il Sad (Servizio assistenza domiciliare). E’ stata disposta una proroga fino al 31 ottobre prossimo, sinché il dirigente Gesmundo non effettui una procedura definitiva d’appalto. Da verificare ci sarebbe anche l’assistenza specialistica a favore dei diversamente abili nelle scuole che non è stata ancora bandita e sarebbe dovuta partire a settembre. Momenti di tensione si sono registrati tra le istituzioni e i cittadini che attendevano risposte.”Mio figlio ha bisogno dell’assistenza domiciliare perché soffre di autismo e 15 giorni lontano dall’educatrice sono molti rispetto ad un bambino normale”. Queste le parole di una mamma. D’altra parte l’assessore Gargano di Bitetto dichiarava che “la volontà politica dei tre comuni è di continuare a garantire i servizi”. Si è parlato anche di un riordino dei criteri per l’accesso dei bisognosi ai servizi: situazione economica e grave stato di salute. La situazione è complessa: da un lato le istituzioni che non possono più effettuare proroghe per legge e dall’altro i bisogni della gente. Nel mezzo gli operatori, senza lavoro fino a data da destinarsi. Tre mondi tutti diversi. Tutti con le loro ragioni.