Calcio a 5: Giuseppe Di Ciaula alla corte di Menichelli

giuseppe di ciaula

Il modugnese Giuseppe Di Ciaula

Comunicato stampa a cura di Anna Liberti – A2 comunicazione – Ufficio stampa Modugno calcio a 5

C’è anche il numero uno rossonero Giuseppe Di Ciaula tra i 22 convocati dal ct della nazionale italiana Roberto Menichelli per il raduno di Manzano del Friuli (UD), in programma dal 7 al 9 novembre. Giuseppe Di Ciaula, 23 anni, da sempre nelle fila del Modugno calcio a 5, prima come capitano dell’under 21 e da due stagioni come numero uno della squadra adulta, non è nuovo all’esperienza in nazionale.

Anche l’anno scorso, infatti, Menichelli scelse l’estremo difensore pugliese per il raduno propedeutico alle amichevoli contro la Spagna. Quattro gli allenamenti in programma per i 22 prescelti, che permetteranno al ct azzurro di valutare nuovi talenti in vista dei prossimi impegni della nazionale italiana di calcio a 5.

Questi i 21 convocati insieme al nostro Giuseppe Di Ciaula: Marcello Latino (Acireale), Michele Miarelli (Canottierilazio Futsal), Luiz Paulo Caetano (Acqua&Sapone Fiderma), Manuel Del Ferraro (Aloha), Alex Merlim (Alter Ego Luparense), Bueno ArditeRamon (Asti Acqua Eva), Raphael Bessa (Asti Acqua Eva), Ivan Castrogiovanni(Augusta), Francesco De Cillis (Bisceglie), Giuseppe Mentasti (Canottierilazio Futsal), Carlo Vittorio Sordini (Canottierilazio Futsal), Luca Peverini (Comelt Toniolo Milano), Felipe Tonidandel De Oliveira (Kaos Futsal), Fabricio Urio (Kaos Futsal), Giacinto Cirenza (Me.Co. Potenza), Stiven Daniel Zannoni (New Team Gorizia), Bruno Alexandre Da Silva (Promomedia Sport Five Putignano), LucaLeggiero (Promomedia Sport Five Putignano), Daniel Giasson (Real Rieti), Andrea Terenzi (Rocca Massima Latina), Vincenzo Milucci (Scafati Santa Maria).

4 novembre 2011: una ricorrenza speciale

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Il Presidente Napolitano depone la corona d’alloro

Non è stato un 4 novembre come tutti gli altri quello di quest’anno 2011 che ormai sta volgendo al termine.

E non perché cade in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dalla proclamazione del Regno d’Italia, che pure hanno rappresentato un evento mediatico di primissimo ordine ma anche perché, per una singolare coincidenza, è capitato in concomitanza con un evento di altissimo significato storico e culturale: il novantennale della traslazione delle spoglie del Milite Ignoto da Aquileia a Roma.

L’evento, fortemente voluto dalla Presidenza Nazionale dell’Associazione Nazionale del Fante, nella persona del suo Presidente Antonio Beretta, e fatta propria dal Ministero della Difesa che l’ha avocata a sé ed ha messo in piedi, in concorso con la Giunta Nazionale dell’Associazione, una gigantesca macchina organizzativa e mediatica, ha riscosso un successo superiore alle aspettative.

In collaborazione con Trenitalia, il convoglio commemorativo partito il 29 ottobre scorso dalla stazione di Aquileia, ha ripercorso a distanza di 90 anni lo stesso itinerario del 1921, rischiando di non rispettare la tabella di marcia per l’enorme afflusso di visitatori. Basti pensare che a Monselice e Conegliano una folla entusiasta ha bloccato i binari pur di visitare la mostra itinerante allestita sul treno: in un’epoca come la nostra, in cui i valori fondanti della nostra identità nazionale sembrano affievolirsi, episodi come questo lasciano ben sperare in una riscoperta di quelle radici comuni che, durante la Grande Guerra, videro uniti ragazzi di ogni regione Italiana che nel 1918 portarono a compimento (spesso col supremo sacrificio di sé) l’Unità Nazionale. Il convoglio è quindi giunto alla stazione Termini il 2 novembre scorso dove è stato accolto dal Capo dello Stato e dalle più alte cariche Istituzionali, e dove (fino al 6 novembre) è possibile visitarlo.

L’apice è però stato toccato nella manifestazione odierna, con la tradizionale cerimonia presso l’Altare della Patria nel corso della quale sono state deposte due corone d’alloro al sacello del Milite Ignoto. La prima corona è stata deposta dal Capo dello Stato alle ore 09:00. Napolitano è giunto accompagnato dai Presidenti di Senato e Camera, Schifani e Fini, dal Ministro della Difesa La Russa in rappresentanza del Governo, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Abrate, e dal Comandante Militare della Capitale, Generale Moscatelli, mentre la seconda deposizione, a cura dell’Associazione Nazionale del Fante si è tenuta alle 11:00, con il Presidente Nazionale, Antonio Beretta, accompagnato dai Vice Presidenti, Sautariello e Cortellessa , dal Segretario Nazionale Cerri, e dal Vice Comandante Militare della Capitale, Generale Pilosio.

Una gran folla di visitatori ha seguito entrambe le cerimonie con sentito raccoglimento e grande partecipazione. Al termine, nella sala conferenze del Vittoriano, ha avuto luogo una conferenza stampa nel corso della quale il Presidente Beretta ha illustrato l’evento nei dettagli ai numerosi giornalisti presenti.

Vittima della strada a 11 anni, Modugno ricorda Simone Assiso

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il piccolo Simone Assiso

“E’ già trascorso un anno dal decesso di nostro figlio, per cui chiediamo verità sulla effettiva dinamica dell’incidente, non deduzioni di parte, che non hanno alcun riscontro nella realtà dei fatti, per coprire la responsabilità di chi?”. Si concludono così le 14 pagine dell’esposto presentato qualche settimana fa da Ausilia Maria Domenica Vaccarino e Vincenzo Assiso, genitori del piccolo Simone, vittima, il 3 novembre 2010, di un tragico incidente stradale sulla provinciale 67 tra Bitetto e Bitritto. Alla guida dell’auto, una Ford Fiesta, c’era la mamma. Stava accompagnando Simone a scuola. L’11enne frequentava la prima media alla scuola Dante Alighieri di Modugno. Il sorpasso azzardato, in curva, di un’auto pirata (mai rintracciata), costrinse la signora a sterzare sulla corsia opposta schiantandosi contro il muretto che delimitava la carreggiata. E fu a quel punto che una Peugeot 407 non riuscì ad evitare l’impatto con la vettura su cui viaggiava il piccolo Simone, facendola ribaltare nelle campagne circostanti. Il bambino scaraventato fuori dall’auto. La donna ferita. Sul posto giunsero per primi, per caso, due agenti di Polizia penitenziaria che subito soccorsero la signora e chiamarono i soccorsi: i vigili urbani di Bitetto e Bitritto, i Carabinieri di Bitetto e Modugno, il 118 e i Vigili del Fuoco. Per Simone non ci fu nulla da fare. La prima denuncia-querela fu presentata ai Carabinieri di Bitetto l’11 gennaio 2011. La Procura di Bari aprì un fascicolo per omicidio colposo a carico della mamma del piccolo e del conducente della Peugeot. L’11 marzo successivo venne conferito l’incarico per la ricostruzione della dinamica. Ad oggi l’inchiesta, stando al racconto del padre della giovane vittima, non ha accertato la verità dei fatti. E’ per questo che i genitori di Simone tornano a chiedere di approfondire le indagini e dare giustizia alla morte del loro bambino. Nell’esposto i signori Assiso contestano la ricostruzione dei fatti fornita dagli investigatori, fornendo nuovi spunti di indagine, a cominciare dall’analisi dei danni subiti dalla vettura e dalle testimonianze di chi, quella mattina, potrebbe aver visto qualcosa. L’occasione per ricordare il caso e tornare sulla vicenda, è stato l’anniversario della morte di Simone. La scuola che frequentava, la Dante Alighieri di Modugno, ha organizzato questa mattina una celebrazione per commemorare il piccolo ex studente scomparso prematuramente a soli 11 anni. Dopo un breve momento di preghiera, decine di palloncini bianchi e celesti sono stati fatti volare dal giardino interno della scuola, intitolato proprio a Simone.

Gatti: "Ci batteremo perchè Modugno resti nel cda dell'Asi"

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il sindaco Mimmo Gatti

“Non rimarremo inermi all’eventualità che Modugno sia espropriata del suo territorio. L’Amministrazione, con il coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria presenti sul territorio e con la cittadinanza attiva, metterà in atto ogni azione per la tutela del proprio territorio e dei suoi cittadini, valutando anche la possibilità di recedere dalla partecipazione al Consorzio Asi”. Si conclude così la lunga nota diffusa dal sindaco, Mimmo Gatti, con riferimento alla composizione del Consiglio di amministrazione del Consorzio dell’Area di Sviluppo Industriale di Bari. “Lo scorso 29 ottobre – spiega Gatti – si è tenuta presso la sede dell’Asi l’assemblea dei soci avente all’ordine del giorno la discussione sulla composizione del Consiglio di Amministrazione. Nel corso della riunione si è ipotizzata l’esclusione di qualsivoglia rappresentante dei Comuni di Modugno e Bitonto dal suddetto organo. Non può l’Amministrazione Comunale di Modugno, unitamente alle forze produttive della città e all’intera cittadinanza, esimersi dal rigettare con sdegno e con forza ogni ipotesi di esclusione della Città dall’organo di Governo del Consorzio come Comune maggiormente rappresentativo in termini di territorio concesso. Modugno, infatti, – continua Gatti – con i suoi 900 ettari, rappresenta indubbiamente il Comune-capoluogo dell’Asi, che ha sacrificato più di tutti il proprio territorio, ancor più della città capoluogo di provincia, in termini di: depauperamento del comparto agricolo; espropri dei terreni agricoli effettuati con indennità del tutto inadeguate e penalizzanti; tumultuosa espansione urbana con accentuate caratteristiche di città-dormitorio; esposizione del territorio al rischio di inquinamento atmosferico, acustico, veicolare, delle acque, del suolo e del sottosuolo; compromissione dei parametri e dei vincoli di natura idrogeologica e paesaggistica; imposizione di scelte non condivise dalla città, come l’autorizzazione a pesanti insediamenti industriali a carattere inquinante, tipo impianti di produzione di energia elettrica. Gli insediamenti produttivi allocati hanno dato slancio all’economia dell’area barese, senza che la città di Modugno ne abbia mai tratto evidenti benefici, tantomeno sul profilo occupazionale cittadino. Le quasi 500 aziende presenti sul territorio modugnese lamentano da sempre la carenza di servizi per sé e i propri dipendenti, la mancanza delle condizioni minime di sicurezza, la scarsezza di iniziative volte alla promozione e allo sviluppo del territorio e delle imprese locali. Avevamo pensato – conclude il sindaco – che fosse questa loccasione propizia affinché alla città di Modugno fosse riconosciuta in modo unanime dai soci, anche nell’ottica di una turnazione, la responsabilità di guida nell’attività di Governo del Consorzio; non abbiamo ancora rinunciato a questa aspirazione ma ci ritroviamo oggi improvvisamente, quasi senza aver avuto possibilità di confronto, in una situazione incredibile in cui non verrebbe riconosciuta nemmeno la possibilità di avere un proprio rappresentante nel cda. Deve passare il principio che solo una stretta connessione con il territorio può rilanciare l’Asi. Il timore è che sulle spalle dei modugnesi si stiano consumando operazioni altre per ritrovare alcuni equilibri di rappresentanza persi nel tempo, lontano da Modugno, e che coinvolgono gli altri Enti interessati e alcune Associazioni di categoria. La sensazione, forte, è che sia davvero così. Ci auguriamo di sbagliare”.

L’associazione Puglia Europa med sarà presente anche a Modugno

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Nei giorni scorsi con la partecipazione dell’on. Enzo Lavarra, per due legislature parlamentare europeo, si è tenuto l’incontro costitutivo per l’associazione Puglia Europa Med cui hanno preso parte rappresentanti modugnesi e di alcuni paesi limitrofi. Lavarra si è soffermato a lungo sugli scopi dell’associazione che sono quelli di stimolare e far crescere, nella popolazione pugliese, la consapevolezza circa la dimensione politica, economica, sociale e culturale dell’Unione Europea, diffondendone le opportunità e stimolando la partecipazione del territorio al progetto della costruzione europea.

 

L’associazione faciliterà, quindi, la presa di contatto e gli scambi fra l’ambito comunitario (con le istituzioni europee in primo luogo, Commissione, Parlamento Europeo, Consiglio) e la realtà sociale, istituzionale, economica e culturale del mezzogiorno d’Italia e di queste ultime con l’area del mediterraneo e dei balcani.

Non verranno trascurate le attività di promozione e di informazione con l’eventuale apertura di sportello info insieme a quelle di formazione, studio, ricerca e documentazione sulle tematiche comunitarie, organizzazione di convegni, seminari, esposizioni, mostre sulle tematiche oggetto degli studi e ricerche, attività di segreteria, consulenza e assistenza per conto di parlamentari europei e nazionali, consiglieri regionali, enti pubblici in genere, pubblicazione e divulgazione di notizie e lavori attraverso bollettini, internet, comunicati stampa, mailing, servizi radiotelevisivi.

Gli intervenuti hanno espresso grande apprezzamento per l’iniziativa avviata da Lavarra con il proponimento di intraprendere un incisivo impegno di sensibilizzazione cittadino finalizzato a permeare i più ampi strati della popolazione. Lo stesso avverrà nelle comunità limitrofe. Si tratta di un lavoro e di un’attività inediti per Modugno – ha riferito il prof. Fedele Pastore, esponente dell’associazione – che dovrà coinvolgere anche il mondo dell’imprenditoria locale e le fasce giovanili (a tale proposito è in dirittura di arrivo, a cura di Puglia Europa Med, la elaborazione del bando di un concorso di idee riservato ai giovani dai 18 ai 26 anni) perché si creino sinergie virtuose tese a valorizzare produzioni locali, idee ed inventiva al fine di creare sviluppo e nuove opportunità in tutto il territorio.