Agguato nel centro storico, gambizzato 32enne

altUn avvertimento, senza la precisa volontà di uccidere. Cosimo Santoro, un uomo di 32 anni di Modugno, è stato “gambizzato” in Via Carmine in prossimità del municipio.

Il tragico evento è avvenuto intorno alle 18 di questa sera. Sul posto sono intervenuti i carabinieri dei Sis (Servizio investigazioni scientifiche), la stazione dei carabinieri di Modugno con il luogotenente Regano e gli uomini del nucleo investigativo di Modugno al comando del Capitano Di Noi. Secondo le prime ricostruzioni Santoro è un pregiudicato per piccoli reati di spaccio e sarebbe stato ferito con tre colpi di pistola alle gambe. E’ probabile che si tratti di una pistola a tamburo in quanto non sono stati ritrovati i bossoli.

La zona è provvista di telecamere a circuito chiuso che potranno essere utili per rintracciare i responsabili dell’accaduto. Santoro si trova attualmente all’ospedale San Paolo di Bari dove è stato trasportato dai sanitari del 118 allertati dai passanti. Sembra infatti che dopo la sparatoria Santoro si sia trascinato sino alla vicina piazza Umberto da dove ha trovato aiuto nei vicini passanti. Domani potrebbe essere operato per via delle lesioni provocate dagli spari: fratture a tibia e perone della gamba destra e un foro di entrata e uscita alla coscia sinistra.

Sulla dinamica dell’agguato nessun dettaglio al momento noto, anche perché sul posto non c’erano testimoni oculari. Qualcuno però, si apprende da fonti investigative, avrebbe visto un grosso scooter sul luogo e al momento della sparatoria.

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Italia Giusta annuncia il dibattito sul "caso Modugno"

altMercoledì 9 novembre alle 16, nella sua sede di via X Marzo, 88, il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, organo della fondazione onlus Popoli e Costituzioni, convoca una conferenza stampa per presentare l’incontro pubblico che ha organizzato a Modugno nel palazzo della Cultura, venerdì 11 novembre alle 18, e intitolato “Il caso Modugno, di male in peggio”. L’iniziativa dell’incontro pubblico è stata presa per portare l’attenzione cittadina sulle questioni in cui Modugno, città alle porte di Bari, è stata dannosamente impaludata da amministrazioni comunali non all’altezza del loro compito, e di cui Italia Giusta non smette di focalizzare pubblicamente le derive drammatiche per la cittadinanza modugnese. Gli interventi riguarderanno, dunque, la questione morale, quella della ex cementeria e del suo inquinamento da amianto (su cui www.sudcritica.it ha pubblicato una inchiesta puntuale), del centro storico e dei servizi sociali, dell’inceneritore e della turbogas, la questione della trasparenza amministrativa, dell’ambiente e dei diritti civili. I relatori (Pasquale De Santis di Italia Giusta, Nicola Loiacono testimone dell’inquinamento da amianto della ex cementeria, Giancarlo Ragnini responsabile dei Verdi di Modugno, Tina Luciano di Italia Giusta, Nicola Sacco redattore di Sudcritica, Nicola Magrone presidente Popoli e Costituzioni) ne discuteranno aggiornandone gli aspetti e rilevandone l’intensificarsi della gravità con il recente avvicendamento amministrativo. La riunione pubblica di venerdì 11 sarà inframmezzata da filmati curati da Giovanni Buttiglione e Alberto Covella di Italia Giusta, che indicheranno visivamente i modi impropri e dannosi per la salute pubblica, in cui si stanno svolgendo i lavori di demolizione della ex cementeria.

C’è del marcio a Modugno?

altQuella che nell’Amleto è una certezza riferita alla Danimarca a Modugno è ancora e soltanto una domanda.

 

La risposta a questa domanda spetta ai magistrati che stanno indagando su episodi di concussione che vedono coinvolti l’ex sindaco Rana e il suo assessore Liberio, attualmente consigliere comunale di maggioranza; il sindaco Gatti e lo sfidante alla carica di sindaco Vasile con il suo gruppo dirigente Caggiano e Scarselletta; il presidente del consiglio comunale Scippa e altri due consiglieri di maggioranza, Pascazio e Di Ciaula con l’ex city manager Bruno e l’ex dirigente dell’ufficio tecnico, ing. Capriulo, a chiudere l’elenco.

La concussione, ricordiamolo, è il reato più grave che si possa commettere contro l’interesse dei cittadini e può essere commesso solo da chi ha un incarico pubblico. Il reato consiste nel farsi dare denaro o altri vantaggi abusando della propria posizione di potere, con comportamenti idonei a convincere la vittima dell’abuso ad adeguarsi ad una prassi consolidata, cioè a convincersi che la tangente è l’unico strumento utile per ottenere quello che l’amministrazione dovrebbe concedere in ogni caso.

Ora il sindaco Gatti e i consiglieri Scippa, Pascazio e Di Ciaula, destinatari di avvisi di garanzia come gli altri sette, si sono sospesi dal loro partito, il PD; faranno altrettanto gli altri? l’ex sindaco Rana cosa farà? e Liberio? e Vasile che prometteva sfracelli in consiglio comunale cosa farà?

Sarà il PM della procura di Bari, Francesco Bretone, al quale è stata affidata la conduzione delle indagini e che contesta agli indagati vari episodi di concussione per aver “costretto o comunque indotto vari imprenditori a corrispondere indebitamente ingenti somme di denaro e altre utilità a fronte della concessione di permessi edificatori”, che nei sei mesi di proroga delle indagini che ha ottenuto dovrà rispondere alla domanda che oggi i cittadini si pongono: “c’è del marcio a Modugno?”

Concussione al Comune di Modugno, sindaco e consiglieri del Pd indagati si autosospendono

altPubblichiamo di seguito la nota diffusa dal Pd di Modugno in merito all’autosospensione dal partito del sindaco e dei tre consiglieri comunali indagati per concussione.

Il Partito Democratico di Modugno, in merito alle note vicende giudiziarie che hanno investito di recente l’Amministrazione e il Consiglio comunale, esprime innanzitutto la propria piena e incondizionata fiducia e solidarietà alla magistratura, affinché venga sconfitta e piegata alla legge, ogni eventuale pratica di corruzione e concussione nella Pubblica Amministrazione di questa città. Se di questo si tratta il Pd di Modugno sollecita la più rapida conclusione delle indagini, al fine di liberare la città dalla cappa e dalla morsa del sospetto e del dileggio, giudicando rapidamente chi fosse colpevole e scagionando chi invece restasse estraneo alla vicenda. Solo una giustizia rapida consentirebbe alla città di tornare a una serena convivenza civile e alla Amministrazione di proseguire in una azione sana e credibile. Sollecitiamo un atteggiamento responsabile di tutti, segnato dalla esigenza di accertare rapidamente i fatti ma libero dal pregiudizio e dalla condanna preventiva. Con questa premessa il Pd di Modugno ritiene di rinnovare la propria fiducia al sindaco Gatti, al presidente del Consiglio comunale Scippa e ai consiglieri comunali Di Ciaula e Pascazio, convinto della loro buona fede ed estraneità ai fatti. Il Pd di Modugno apprezza e condivide la loro decisione di autosospendersi dal partito, in tutte le sue forme di partecipazione e fino alla conclusione delle indagini, consentendo al Pd di proseguire il percorso politico e amministrativo appena avviato. Per questa ragione la decisione del sindaco Gatti e dei consiglieri comunali Scippa, Di Ciaula e Pascazio di autosospendersi dal partito è un atto di responsabilità che consente loro di difendersi adeguatamente nelle sedi opportune e consente al Pd la libertà di fare politica in modo credibile per la legalità e la trasparenza nella Pubblica Amministrazione.

Modugno, imbavagliano i 2 autisti e derubano tir: 5 arresti

altIn cinque, col volto coperto da passamontagna e armati di un fucile calibro 12 semiautomatico, avrebbero bloccato un tir (sulla Statale 96 all’altezza di Piscina dei Preti), legato e imbavagliato l’autista e un collega, e rapinato il carico del valore di circa 500mila euro. Solo poche ore per rintracciare i malfattori. Gli arrestati – che dovranno rispondere di rapina pluriaggravata, sequestro di persona, e detenzione e porto illegale di un fucile clandestino – sono Carlo Mininni, di 49 anni, un giovane di 22 anni, unico incensurato del gruppo, Saverio Zotti, di 28 anni, Michele Ratti, di 43 anni e Francesco Calzolaio, di 42 anni, quest’ultimo, secondo gli investigatori, vicino al clan Parisi del quartiere Japigia di Bari. L’autoarticolato, di 15 metri della ditta Tnt, mentre era sulla strada statale 96, sarebbe stato affiancato da un’Audi A6 di colore scuro con a bordo i cinque. Avrebbero intimato l’alt all’autista, sequestrandolo insieme ad un collega e poi, con un particolare congegno, avrebbero disattivato l’antifurto satellitare. A dare l’allarme al 113 è stata la centrale operativa dell’azienda di trasporto che non riceveva più il segnale del mezzo in marcia e soprattutto non riusciva a mettersi in contatto con i due dipendenti. Gli operatori della questura, ricevuta la segnalazione, hanno inviato pattuglie nella zona – tra Toritto e Modugno dove si trovano numerosi capannoni – dalla quale erano giunti gli ultimi segnali del gps dell’automezzo. Con l’ausilio di un elicottero e altre pattuglie della Squadra Mobile e delle Volanti, gli agenti hanno individuato il tir in un capannone, nei pressi di una cava, sulla strada provinciale che collega Terlizzi a Giovinazzo. I poliziotti hanno fatto irruzione trovando i cinque malfattori – uno dei quali ha subito imbracciato il fucile – intenti a scaricare la merce dal tir aiutandosi con carrelli elevatori. I due dipendenti della Tnt sono stati trovati sdraiati e legati nella cabina di guida dell’automezzo. I due avrebbero dovuto portare la merce – personal computer e gioielli della ditta Damiani – nel centro di raccolta barese dell’azienda per poi consegnare con mezzi più agili il carico a negozianti e centri commerciali della zona.