Citta' Plurale: "Rifiuti Zero, da noi quando?"

altUna città che abbatta il suo livello di produzione di rifiuti: è possibile? Certamente si, se si mettono in moto una serie di buone prassi che coinvolgono a più livelli cittadini, amministrazioni e imprese. Questo è il messaggio di speranza che vien fuori dal convegno organizzato da “Città Plurale-Modugno” sul tema “Rifiuti Zero, da noi quando?”.

Al convegno hanno partecipato oltre a relatori locali, Rossano Ercolini, per l’osservatorio Rifiuti Zero del Comune di Capannori (Lu) e il prof. Paul Connet della St. Lawrence University, ideatore della strategia Rifiuti Zero. Primo grande ostacolo alla riduzione della creazione di rifiuti sembrano essere gli interessi commerciali che ruotano attorno al trattamento di essi soprattutto per quanto riguarda la produzione di CDR, ovvero Combustibile Derivato dai Rifiuti e perciò tutto ciò che riguarda inceneritori o termovalorizzatori. A tal riguardo il dott. Agostino Di Ciaula, moderatore della serata, ha sottolineato che nonostante la legge italiana prescriva la via del riciclaggio come primaria rispetto all’utilizzo dei rifiuti per la produzione energetica, assistiamo ad un aumento del numero di inceneritori: in Puglia dai dati forniti dalla stessa regione constatiamo che solo il 18% dei rifiuti viene riciclato, mentre l’82% è impiegato in impianti inceneritori.

I relatori locali hanno parlato di una vera e propria “dittatura del CDR” che obbedendo ad interessi privatistici, piuttosto che portare una soluzione al problema della gestione dei rifiuti, addirittura incentiverebbero o obbligherebbero alla produzione di questi, come si evince da accordi commerciali che prevedono l’impegno nei confronti delle centrali di versare obbligatoriamente 470 tonnellate di rifiuti al giorno. Si è anche sottolineato il problema delle cementerie-inceneritori in cui l’utilizzo del CDR come combustibile, produce alti tassi d’inquinamento soprattutto per la produzione di nanoparticelle che come nel caso dei termovalorizzatori sono pericolose per l’uomo e non contenibili da nessun sistema di filtraggio. L’esperienza della cittadinanza attiva e del coinvolgimento dei cittadini sembra essere il primo ed importante passo per il controllo della gestione dei rifiuti e Tino Ferrulli del Comitato Pro-Ambiente di Modugno ha sottolineato come l’aver combattuto e vinto contro il termovalorizzatore è la sfida di padri e madri che si preoccupano dei loro figli e del proprio paese.

Momento culminante della serata è stato l’intervento del prof. Connet e di Ercolini che hanno illustrato il programma Rifiuti Zero. La gestione dei rifiuti fa il paio, secondo i loro interventi, con il tema della sostenibilità ed è perciò imprescindibile che alla partecipazione attiva dei cittadini si accompagni una buona gestione politica. Se poniamo al centro del nostro ragionamento il tema del risparmio energetico, possiamo constatare come la termovalorizzazione costituisca uno spreco di energia e che riciclare risparmia più energia che incenerire i rifiuti. Se poniamo al centro il tema della salute non si può più omettere che la produzione di nanoparticelle connessa all’incenerimento è causa di varie patologie respiratorie e persino tumori. Tanti sembrano essere dunque i motivi per cui è meglio scegliere una strategia che porti ad un abbattimento dei rifiuti. Il metodo è offerto dalla strategia Rifiuti Zero che in 10 fasi permette il raggiungimento di obbiettivi pienamente soddisfacenti: iniziando dalla separazione dei rifiuti, operazione in cui i cittadini sono direttamente coinvolti, passando per la raccolta porta a porta dei rifiuti, si possono favorire fasi di compostaggio e riciclaggio utili alla stessa economia e non dannosi per l’uomo. Se a questo si aggiunge una buona educazione ai consumi che limiti gli sprechi, incentivi o disincentivi economici e il coinvolgimento delle aziende affinché con la ricerca sia ridotto al minimo il materiale non recuperabile i grandi obbiettivi di abbattimento di produzione di rifiuti sono veramente raggiungibili. Il fatto che queste pratiche non siano un’utopia ma qualcosa di realizzabile è dimostrato da esperienze come quella del Comune di Capannori in cui l’applicazione di buone pratiche ha ridotto al minimo le necessità di smaltimento dei rifiuti.

Alle relazioni è seguito un dibattito aperto dall’intervento del sindaco Mimmo Gatti il quale oltre ad aver affermato di essere disponibile ad accogliere le proposte avanzate durante la serata, ha anche annunciato la prossima apertura di un centro di raccolta di rifiuti sulla via per Carbonara, in cui la pratica della differenziazione sarà incentivata dall’utilizzo di una scheda in cui saranno registrati i conferimenti al fine di avere una riduzione sul pagamento della TARSU. Ancora una volta, sarà necessario l’impegno di tutti.

Dimissioni Bellomo, Gatti: "l’Amministrazione deve continuare con lo stesso entusiasmo"

mimmo gattiIn merito alla questione delle dimissioni di Filippo Bellomo (Udc) dalla carica di vicesindaco e assessore alle Attività Produttive, il sindaco Mimmo Gatti attraverso le pagine del suo gruppo facebook, riportando la nota dimissionaria – “Io sottoscritto Filippo Bellomo, preso atto degli ultimi eventi riguardanti il consiglio comunale, avendo la piena consapevolezza di non poter più svolgere al meglio il ruolo conferitomi e volendo mantenere inalterata la fiducia acquisita da tutti i cittadini, ed in particolare dai miei elettori, rassegno le dimissioni dalla carica di vicesindaco con delega alle attività produttive a far data dal 05/12/2011”, fa seguire un commento in merito alla vicenda sottolineando che – “Indubbiamente poche righe che si lasciano interpretare in mille modi; ma chi può avere la pretesa di avere l’interpretazione più giusta? Nessuno credo, né tantomeno il Sindaco. Ho chiamato Filippo il giorno venerdì 2 dicembre per fare il punto della situazione sulle attività riguardanti il suo assessorato e per dare impulso allo stesso. In quella occasione mi ha rappresentato la sua demotivazione a proseguire nelle attività dell’assessorato. Il giorno successivo non convinto di quanto mi era stato rappresentato, gli ho manifestato la necessità di avere maggiori delucidazioni. Incontrato domenica mattina e in quella occasione mi ha anticipato la volontà di dimettersi. Abbiamo parlato anche a lungo ma, ciò nonostante, devo confessare che, per miei limiti, ancora oggi non ho colto il vero significato del suo gesto. In quell’occasione gli ho detto che avrei comunque rispettato le sue scelte e gli ho chiesto di portare a termine quantomeno le iniziative che erano in cantiere. Mi ha detto che ci avrebbe pensato. Lunedì poi, le dimissioni. Filippo non potrà che confermare tutto questo, anche perché spesso non siamo stati soli. Io rispetto la scelta dell’uomo, così come rispetto le scelte di tutti, ma a Filippo chiedo che chiarisca meglio e pubblicamente le ragioni della sua scelta, anche perché non si possa dire, da parte di interessati interpreti, di tutto e di più, dalle ragioni più nobili alle più infime. Lui può anche testimoniare che in questi mesi ha avuto tutta la mia fiducia e carta bianca su tutto. Mai nessuno screzio. Da buon vicesindaco ha sostituito il Sindaco tutte le volte che il Sindaco, da Sindaco, è stato impegnato su quei fronti la cui presenza era indispensabile. A lui va il mio ringraziamento per l’impegno di questi mesi e il mio dispiacere per il vuoto lasciato, ma la città deve andare avanti e l’Amministrazione deve continuare con lo stesso entusiasmo e la stessa laboriosità dimostrata in questi pochi mesi, aldilà degli avvoltoi”. Nel frattempo si apre il toto vicesindaco, con la perplessità collettiva da parte della cittadinanza sul perché il “carrozzone” di Palazzo Santa Croce stia perdendo pezzi.

Dimissioni…a ciel sereno

Giuseppe Longo

Giuseppe Longo

Le dimissioni di Filippo Bellomo sono l’argomento principale delle conversazioni modugnesi non solo degli addetti ai lavori, come è naturale, ma anche principalmente dei tanti elettori che hanno dato il loro voto all’ex vicesindaco e che non nascondono di essere rimasti sorpresi dal gesto di una persona alla quale avevano concesso la loro fiducia.

Per dare delle risposte ai tanti che ci chiedono delle notizie sull’argomento abbiamo girato le domande al consigliere Peppino Longo rappresentante dell’UDC alla regione.

Dubis– consigliere Longo le dimissioni da vice sindaco di Filippo Bellomo sono arrivate come un fulmine a ciel sereno e tanti modugnesi ora vorrebbero conoscere i motivi di questo gesto;
Longo – era già da qualche tempo che Filippo Bellomo manifestava il suo rammarico per lo stato in cui versa l’amministrazione comunale di cui faceva parte in qualità di assessore alle attività produttive, lamentandosi soprattutto per la mancanza di risultati e della lentezza con cui si affrontano i problemi della città.

D.– quali provvedimenti adotterà ora l’UDC a Modugno?
Longo – nella riunione di ieri sera il direttivo cittadino ha rimandato ogni decisione nel merito e deciso di intraprendere tutte le iniziative utili ed il tempo necessario affichè Filippo Bellomo possa ritornare sulle sue decisioni.

D.- cosa cambia all’interno della amministrazione Gatti? L’UDC continuerà ad appoggiare l’attuale maggioranza oppure ci saranno dei contraccolpi più forti?
Longo – fermo restando che spero che Filippo Bellomo possa rivedere la sua decisione, sono sicuro che il direttivo confermerà il suo appoggio al sindaco Gatti in quanto l’attuale composizione della maggioranza non è assolutamente in discussione. Magari dopo questa parentesi si potranno aumentare le occasioni di incontri colleggiali nei quali discutere sulle modalità di accelerazione delle iniziative tendenti a risolvere i problemi della nostra città.

D. – secondo lei quali sono i motivi della lentezza e mancanza di risultati lamentati da Bellomo? E quali potrebbero essere i rimedi?
Longo – la crisi economica in cui si dibatte l’Italia e le continue manovre finanziare presentate in parlamento in questi ultimi mesi hanno non solo rallentato ma addirittura impedito la presentazione dei bilanci preventivi delle amministrazioni comunali a Modugno come in tutta la nazione italiana; se non sai quanto potrai incassare il prossimo anno non puoi programmare le spese necessarie all’amministrazione. Ecco allora che arriva la sospensione dei servizi ai cittadini, i ritardi nelle gare di appalto, l’insicurezza degli amministratori che non riescono più a dare risposte concrete ai propri elettori. Le soluzioni vanno ricercate coinvolgendo il più possibile nel processo decisionale tutti gli interessati; tutti i rappresentanti istituzionali indicati dagli elettori, di qualunque parte politica, hanno stipulato con loro un contratto fiduciario nel quale agli eletti è stato affidato il compito di affrontare e risolvere i problemi; che possono essere visti da destra o da sinistra ma sempre problemi restano.

D. – il suo sembra un messaggio lanciato a 360 gradi a tutti i politici o sbaglio?
Longo – nei momenti di crisi come quello attuale per affrontare le avversità si deve prescindere dagli schieramenti politici; ognuno nel suo campo, senza fraintendimenti, opposizione e maggioranza devono collaborare per il bene comune, poi chi avrà bene operato potrà essere confermato dai voti degli elettori, ma questo deve essere il premio non l’obiettivo dell’uomo politico.
Dubis – la speranza che l’ascoltino è grande. Grazie.

 

Filippo che fai?

altSalta un’altra tessera del mosaico politico modugnese. Sono passate solo tre settimane dalle dimissioni di Pinuccio Vasile ed un altro aspirante al ruolo di primo cittadino si è dimesso.

 

Filippo Bellomo candidato a sindaco UDC nelle elezioni che hanno visto eleggere l’ingegner Domenico Gatti alla carica di primo cittadino, questa mattina alle 11,40 ha protocollato le proprie dimissioni. La notizia ha sorpreso la base del partito che aveva incontrato l’ex assessore con delega alle attività produttive, nonché vicesindaco, nei giorni scorsi.

Questa sera nella periodica riunione del direttivo dell’UDC cittadino saranno sicuramente chiariti i motivi delle dimissioni. Stando alle notizie raccolte, alla base del gesto di Bellomo ci sarebbero motivi strettamente legati alla sua persona, aggravati da un senso di sfiducia nel positivo procedere della giunta Gatti. Per Filippo Bellomo il mancato funzionamento dell’amministrazione, la scarsità di risultati insieme al senso di impotenza politica in cui ultimamente si è venuto a trovare, hanno fatto venir meno la voglia di continuare il suo percorso politico che lo vede presente a palazzo Santa Croce, ininterrottamente, dal 1995.

Il consigliere regionale Longo si è detto dispiaciuto dell’abbandono di Bellomo e di aver accettato le sue dimissioni con rammarico dopo aver tentato di convincerlo a rivedere le proprie decisioni. Giungono già però commenti non certo teneri nei confronti dell’ex vicesindaco. Molti sospettano che alla base della decisione di Bellomo vi sia un progetto politico a medio termine: accelerare, dimettendosi, la caduta della giunta Gatti e presentarsi nei panni di candidato sindaco alle prossime elezioni. Ipotesi fantasiosa visto che si è dimesso da una carica istituzionale senza averne prima concordato i tempi e i modi con il proprio partito e questo in politica somiglia molto ad un tradimento; a meno che il buon Filippo non abbia già raggiunto un accordo importante con qualche altro gruppo politico di rilievo a livello regionale, che gli ha assicurato sorti luminose e progressive migliori. Per chi lo conosce sembra fantapolitica.

A molti che ci hanno chiamato per avere notizie vengono in mente i versi di una canzoncina infantile nella quale tre porcellini chiedevano in coro al lupo cosa stesse facendo e chiedono a Bellomo: Filippo che fai?

Dimissioni Filippo Bellomo: "Decisione sofferta"

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Filippo Bellomo

Si è dimesso Filippo Bellomo (Udc), vicesindaco di Modugno e assessore alle Attività Produttive. “L’Udc di Modugno – si legge in una nota del partito – preso atto con rammarico delle dimissioni rassegnate da Filippo Bellomo, decisione autonoma e sofferta, maturata in un momento oggettivamente difficile per la Comunità intera, esprime il proprio ringraziamento a Filippo per il lavoro svolto. Conferma altresì la ferma intenzione di sostenere il sindaco Gatti e l’amministrazione Comunale nell’opera di rilancio programmatico già intrapresa”.