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Michele Mirabella a Modugno per "Gli incontri con l'autore".
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Domani, 14 gennaio alle ore 19.45, presso la parrocchia San Pietro Apostolo al quartiere Cecilia di Modugno, è prevista la rappresentazione del musical religioso “Natale ieri e oggi”, realizzato dalla Corale del Santuario della Madonna della Grotta. La manifestazione, organizzata dalla associazione “Mani Tese Onlus”, ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini su temi profondi come la solidarietà, l’aiuto reciproco e l’integrazione sociale.
Massimo Angiulli, tra i responsabili dell’associazione, ci spiega così: “Noi di Manitese facciamo della solidarietà e dell’aiuto concreto la nostra ragion d’essere e il nostro senso della vita. Infatti con questo Musical diamo un contributo alla corale che con i Padri Rogazionisti è impegnata anche nel sostentamento di case famiglia e missioni umanitarie in India ed Albania con costruzione di scuole ed ospedali. Inoltre – continua Angiulli – con una raccolta fondi finalizzata ad aiuti concreti riusciremo a sostenere la Parrocchia di San Pietro Apostolo nello sforzo immane ma continuo e costante al servizio dei cittadini e delle famiglie più bisognose ed indigenti della zona che stan raggiungendo numeri a due cifre e che ancor più tenderanno ad aumentare nei prossimi mesi vista la drammatica crisi e mancanza di lavoro, che ancor più colpiscono le zone periferiche e a rischio come quella in cui la Parrocchia opera. Cerchiamo di fare solidarietà – conclude – attraverso una operazione culturale che tenda anche a integrare e socializzare. Aiutateci ad aiutare”.
Il comune di Modugno sembra finalmente orientato verso una politica energetica a basso impatto ambientale. Di recente, infatti, l’amministrazione comunale ha approvato gli indirizzi di politica energetica con riferimento alla riqualificazione del patrimonio. Il comune sarà candidato ai finanziamenti previsti dalla Regione Puglia nel piano stralcio area vasta por 2007-2013 – misura 2.4.1.
Grazie al recente decreto legislativo n° 28 del 2011 che attua la direttiva europea in materia di promozione e uso di energia da fonti rinnovabili e, alla luce della volontà di raggiungere gli obiettivi fissati per il 2020 in materia di quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo lordo finale degli edifici pubblici, la Regione Puglia con delibera n. 515 del 2010 ha approvato le Linee Guida per il riconoscimento di finanziamenti per interventi di miglioramento della sostenibilità ambientale e delle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio pubblico destinati agli Enti Locali i quali sono coordinati dalle Aree Vaste.
“L’Amministrazione Comunale – leggiamo in una nota – ha inteso avviare una politica di efficientamento energetico, riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare pubblico attraverso la realizzazione di interventi nel settore dell’efficienza energetica, volti alla compressione dei consumi, all’uso razionale dell’energia, all’impiego di risorse energetiche rinnovabili per ottenere la riduzione delle emissioni inquinanti. In tal modo si vuole anche essere di stimolo nei confronti della cittadinanza a sviluppare comportamenti “virtuosi” finalizzati al risparmio e all’efficienza energetica”.
L’ufficio tecnico ha già ricevuto mandato per l’individuazione di un immobile da candidare ai finanziamenti nonché di attivarsi per l’esecuzione di diagnosi energetiche del patrimonio immobiliare comunale e di un progetto preliminare di tutti i servizi energetici ed ambientali necessari alla predisposizione degli atti di gara per appaltare il contratto servizio energia.
In definitiva, il progetto non comporterebbe alcun costo per le casse comunali e dovrebbe portare un notevole guadagno se si considerano le sole spese energetiche che il comune deve sostenere ogni anno per i suoi immobili. Resta, quindi, solo da attendere di conoscere quale sarà lo stabile indicato per la riqualificazione e sperare che sia solo il primo di una lunga serie.
A riscontro della nota del Prof. Pastore, da voi pubblicata, relativamente al tema del dimensionamento scolastico e della ipotesi di accorpamento in Istituti Comprensivi delle attuali scuole operanti sul territorio comunale, sento il dovere di intervenire per esprimere un’opinione diversa dalla sua per sottolineare alcuni elementi di condivisione del suo pensiero.
Come già più volte ribadito dall’Assessore alla Pubblica Istruzione dott.ssa Di Ronzo, la proposta iniziale dell’Amministrazione prevedeva un dimensionamento a quattro fondato, come Lei cita, sul criterio della specificità territoriale. A differenza di quanto Lei afferma, tale proposta è stata discussa e posta al vaglio dell’intera compagine amministrativa (maggioranza e opposizione), dei Dirigenti Scolastici e dei Consigli di Circolo (dei quali Le consiglio la lettura dei verbali di assemblea), delle Rappresentanze Sindacali e del territorio. Rispetto al rischio di burocratizzazione e di difficoltà organizzativa che Lei paventa, ritiene forse che i suoi colleghi, Dirigenti Scolastici ed Insegnanti, non avessero contezza della materia trattata? In particolare, al quartiere Cecilia, per il quale la prima proposta prevedeva l’istituzione di un istituto comprensivo (che sarebbe stato il quarto istituto comprensivo), si è tenuto un incontro fra l’intera Giunta, la Dirigenza scolastica, gli insegnanti ed i genitori degli alunni durante il quale è emersa con forza la contrarietà delle parti intervenute all’istituzione di un Istituto autonomo e la volontà di consolidare il rapporto esistente con la scuola media del centro cittadino che ha attive sezioni distaccate.
Come vede, diversamente da quanto afferma, né la politica è rimasta silente, né la proposta è stata costruita ed impacchettata da una casta ristretta: al contrario, come è abitudine della parte politica di riferimento dell’Assessore Di Ronzo (SEL) e dell’Assessore stesso, si è avviato e portato a termine un percorso di condivisione e partecipazione larga che ha determinato una conclusione diversa da quella prospettata dall’amministrazione (quattro istituti comprensivi) della quale non si poteva non tenere conto. Tenga, inoltre nella dovuta considerazione il fatto che, negli scorsi anni si è inteso aumentare la popolazione scolastica invogliando all’iscrizione utenza non Modugnese attraverso l’offerta di servizi che oggi non è più possibile sostenere economicamente (per esempio, il trasporto scolastico). Ciò determinerà nel futuro immediato un calo del numero della popolazione scolastica (circa 300 alunni provenienti dal Comune di Bari). L’Assessorato Regionale competente, deputato a decidere, è a conoscenza del percorso attivato a Modugno e trarrà le conclusioni che riterrà più opportune sicuramente tenendo conto delle esigenze emerse da parte dei cittadini e della proposta iniziale dell’Amministrazione comunale.
La verità omessa, a mio avviso, è che nel recente passato, pur conoscendo le indicazioni legislative in materia, non si è provveduto a redigere ed attuare un piano di edilizia scolastica guardando al territorio che avrebbe consentito, oggi, di ragionare in maniera differente sul dimensionamento rispettando più il pensiero dell’allora Ministro Berlinguer (rendere effettiva la continuità didattica nella scuola dell’obbligo), che quello dei Ministri Moratti, Gelmini e Tremonti (risparmiare tagliando risorse alla Pubblica Istruzione). Infatti solo in presenza di una programmazione a monte, che è mancata nel recente passato, sarebbe stato possibile ragionare, come lei sostiene, anche rispetto ad una ipotesi di previsione di 5 istituti comrensivi. Oggi, pare poco rispondente alla realtà modugnese paventare ipotesi di tal genere anche in virtù del fatto che a lei non sfugge certo il dato che Modugno ha attive solo tre scuole medie (ogni istituto comprensivo deve far capo ad una scuola media). Lei si chiede se era possibile fare meglio: io Le rispondo sicuramente si, se la situazione ereditata fosse stata differente.
(nota scritta da Vito Paparella, coordinatore cittadino SEL – Modugno)
Al Grande Fratello una modugnese doc. Ebbene si una nostra concittadina è approdata al GF 2012, è Valentina La Notte una ragazza tosta, pensate un po’ ama guidare i camions. Si presenta bene, fa la modella ed è tanto tosta che darà filo da torcere agli altri inquilini della casa. E se lo dico forse sarà per campanilismo, forse perche è una donna dei nostri tempi, forse perché cosi intendo la gioventù oggi, o semplicemente perché no? Molti arricceranno il naso. Molte donne diranno, pure questo. Ma mi domando e dico: se questi nostri giovani non fanno il loro percorso come potranno affrontare le loro problematiche e la loro vita? Devono fare le loro esperienze durante il periodo della gioventù , che dura solo pochi anni e, tra l’altro, possono commettere anche degli errori, perché c’è tutto il tempo, la voglia e l’entusiasmo per correggerli.
Io sono per i giovani, per dare loro tutti gli strumenti e le opportunità per farli crescere sani e onesti, sono loro il futuro. Noi no. Il mondo è loro, a parte il fatto che ce l’abbiamo messa tutta per consegnarglielo nel peggiore dei modi. Non possiamo arroccarci a giudici, negando loro o criticandoli a priori per avere scelto un percorso diverso dal nostro, e soprattutto in TV. Il demone del XX secolo. Ha anche i suoi lati postivi questa TV. Che ne sappiamo noi quale potrà essere il futuro della nostra concittadina Valentina, che da oggi sarà per tutti “Valentina del GF”?.
E come diceva Voltaire “non condivido le tue idee, ma darei la mia vita, affinché tu possa esporle”
Evviva la nostra Valentina!